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Bacuk (Bandai Action Kit Universal Cup) 2009: intervista a Francesco Coriglione

Pubblicato il 27 gennaio 2010 alle 12:03 da Debris


L’edizione della classica BACUK (Bandai Action Kit Universal Cup) 2009 sarà ricordata a lungo dagli italiani che gli italiani e dagli europei per il trionfo di Francesco Coriglione e della cultura modellistica europea

La BACUK(Bandai Action Kit Universal Cup) ricordiamolo è una coppa internazionale di modellismo organizzata dalla Bandai,riservata ai Kit dei modelli Gundam creati dalla casa nipponica.

La competizione solo da pochi anni è stata aperta ai modellisti occidentali con l’inclusione di Francia,USA,Canada e Italia

Il 2009 è stato il quarto anno di seguito che la prova italiana della Bakuc è stata organizzata nel nostro paese grazie alla collaborazione fra la rivista Xtreme RC Cars (edita dalla Hobby Media) e la Bandai

Come sempre c’è stato una notevole partecipazione di modellisti Il premio finale,oltre ad alcuni Kit di Gundam era la possibilità di cimentarsi nella sfida finale che si svolge ad Honk Kong durante la tradizionale Gundam Expò che si svolge a dicembre nella ex colonia inglese.

Francesco Coriglione ( Ciccio1-P8) dopo aver vinto con merito la tappa italiana ha affrontato la sfida finale che si è tenuta in questa leggendaria città, cogliendo un inatteso quanto meritato secondo posto,che ha il sapore di un vero e propria vittoria essendo uno fra i primi,se non il primo occidentale ad ottenere un concreto risultato in questa manifestazione che in oriente ha un discreto seguito, e tutto con lo stesso diorama che tanto aveva attirato l’attenzione generale durante il grande contest di Lucca 2009:

Fate i modelli non fate la guerra

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Abbiamo chiesto a Francesco Coriglione ( Ciccio1-P8) un’intervista per conoscerlo meglio,approfondire come abbia costruito questo bel diorama.

L’intervista.

Sono nato 36 anni fa a Siracusa, bellissima citta’ siciliana dove risiedo tutt’ora insieme a mia moglie e a mia figlia. Le mie passioni fin da piccolo sono state il disegno e la musica. Suono le tastiere e sono un appassionato (..ma non troppo) di sintetizzatori. Attualmente ne ho tre, di cui il piu’ datato e’ un Yamaha analogico del 1979. Devo ammettere che le mie giornate da studente adolescente le ho passate per la maggior parte nel piccolo e improbabile studio di registrazione artigianale che avevo realizzato in camera mia. La notte stavo a comporre le idee che mi venivano in mente e di giorno le facevo ascoltare agli amici a scuola.

– Forse ti stupiresti ad ascoltare le mie di giornate di studente adolescente,e condividiamo l’amore per il disegno. Ma andiamo avanti.

– Già. Comunque ho realizzato in un certo senso il mio sogno di lavorare nel mondo della musica. Oggi infatti lavoro in un grande negozio di dischi e strumenti musicali della mia citta’. Forse non partecipero’ mai alla premiazione dei Grammy Award, ma vendo gli strumenti a ragazzi che potenzialmente lo potrebbero fare domani…

La passione del modellismo è qualcosa che,a ben riflettere,ho sempre avuto in me.Innanzitutto ero portato a costruire cio’ che doveva essere da contorno al gioco che facevo.
Tutti i banbini costuivano il castello di Grayskull per He-Man in cartone. Come tutti quelli che non lo avevano direte voi..ma io lo facevo rigorosamente in scala! Perdendo un sacco di tempo con le pareti divisorie – guardandolo da sopra era la piantina di un appartamento.
Ed è stato così con qualsiasi cosa ho costruito.
Compresi ovviamente i modelli.

– Usi anche il PC…

– Disegno, musica (..non solo da ascoltare ma principalmente da comporre), modellismo e anche un timido accenno di scultura…Insomma mi piace tutto cio’ che e’ creativo. Il PC per esempio lo uso al 90% come uno strumento di creativita’ a 360 gradi. Fotoritocco, montaggi video, lavori grafici, idee varie.

Insomma mi piace creare, modificare a mio gusto, personalizzare, qualsiasi cosa in modo che riporti un po’ di me.

– Quando hai iniziato il tuo percorso con il modellismo.?

– Nel 1999. Il mio collega Fabio, appassionato di serie giapponesi, aveva ricevuto come regalo di compleanno da sua sorella il kit Master Grade in scala 1:100 del Gundam RX-178MKII. di cui mi decantava i dettagli e come fosse interessante montare quel particolare modello.

– Un Master Grade ? Ci credo sono i modelli più importanti che produce la Bandai.Non sono gli 1/60,che però sono più rari. Fù a quel punto che hai deciso di iniziare

– Si. Fino ad allora devo ammettere che credevo che le scatole di montaggio esistessero solo per carri armati, aerei e similari…ma montare mecha rispecchiava il mio amore per tutto quello che e’ tecnologico e “futuristico”. Cosi’ decisi di provare a costruirne uno.
Il mio primo kit è stato il Master Grade del Gundam GP01FB.
(Voglio rivelare che quel GP01-FB sara’ il protagonista del mio prossimo diorama..)

Mentre lo montavo mi piaceva sempre piu’. Alla fine pero’ non era realistico come quello della scatola, cosi’ come non lo era quello del mio collega.
Per lui era perfetto cosi’ ma per me no. Era troppo “giocattoloso”.
Da lì inizia le mie ricerche in rete e inizia a capire come si potevano utilizzare i pennelli per rifinire meglio i modelli.

La svolta c’è stata quando ho conosciuto quello che penso sia il sito nonno di NKGC, cioe’ “PRAMODERU” ( Nota del redattore fondato da Matteo De Longis,modellista e disegnatore ] Li’ vidi un bellissimo Zaku verde realizzato da un bravo modellista di nome Teoj e mi si spalanco’ un mondo davanti.

Un cambio radicale di prospettiva. Perchè ho capito che riverniciando il modello,modificandolo,areografandolo avrei potuto ottenere quello stesso risultato.Ho iniziato da lì a fare ricerche per raggiungere quei risultati,partendo dagli attrezzi che si dovevano utilizzare,come usarli,perchè usarli.

-Posso dirti dal basso della mia incompetenza che a dire è facile ma nella pratica.

– Le difficolta’iniziali ci sono state, vedi la “stuccatura”, vero e proprio muro da scavalcare per tutti i modellisti in erba. Cosi’ come la ricerca delle giuste marche di colori da utilizzare in rapporto alle particolari esigenze del caso e alla propria tecnica di verniciatura. Oggi compro continuamente attrezzi e raccolgo oggetti e minuterie varie che penso possano tornarmi utili per chissa’ quale futura idea. Allo stesso tempo sono piu’ consapevole delle mie capacita’ e cerco di accrescerle approfondendo lo studio e l’applicazione delle tecniche, naturalmente con il prezioso aiuto dei miei amici del forum di NKGC, con i quali condivido quotidianamente questa passione.

-Un cammino di ricerca continuo.Comprendo bene.Passando all’esperienza della gara internazionale e al tuo modello…”COME DIAMINE HA FATTO”..E’ una domanda che ho avuto spesso mostrando il video e dando la notizia.
Alcune cose le sappiamo il Gundam è un Master Grade,scala 1/100..ma le famose “scarpine”? Il video?

– In effetti ci lavoro da un paio di anni.

L’idea mi è venuta nel 2007,quando insieme a Luciano abbiamo ottenuto il Premio speciale della giuria per il diorama “FRAME OF WAR”

In quel diorama mi sono inventato la tecnica realizzativa con cui ho creato le esplosioni e le scie dei proiettili in esso riprodotte
Nel 2008 per i molti lavori che erano in corso non ho presentato nulla e preferi concentrarmi nel proseguire la costruzione del progetto per quest’anno – proprio a Natale di quell’anno in un centro commerciale ho acquistato il mini visualizzatore di foto che poi e’ diventato il mini PC laptop con le immagini della serie classica –

-Il braccio del Gundam e’ azionato da un motorino a bassi giri da lampada a specchi. Il resto delle idee sono venute fuori man mano con l’avanzare dei lavori.

-Il diorama sulla scrivania era inizialmente costituito da una scena molto classica: un MSM-07 che infilza un GM allo stomaco.

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– I due mecha erano dei gashapon alti circa 6 cm ciascuno,opportunamente modificati nelle posture per meglio riprodurre la scena. Chiunque guardasse l’insieme storceva un po’il naso sulle proporzioni spropositate, come modellini, di quei bestioni in confronto alle dimensioni della scrivania e del Gundam.

In realta’non convincevano tanto neanche me ma mi piaceva evocare quella scena cult. Alla fine desistetti e utilizzai solo un MSM-07 tagliandolo all’altezza del busto per simulare la fuoriuscita dall’acqua.In questo modo le dimensioni non erano piu’ cosi’ evidenti e il nuovo diorama in cui questo MS emergendo distrugge un ponte sospeso risulta sicuramente piu’ convincente

Un capitolo a sarebbe da dedicare alla realizzazione dei meccanismi(complessi, vi garantisco) per far muovere il braccio al Gundam. Sfido chiunque, a patto che non sia un ingegnere meccanico,a trovare un’idea migliore per applicare un meccanismo all’interno di un petto e di un braccio cosi’ minuti.e quanti come me lo hanno realizzato sanno di cosa parlo..

– Non guardare me.Io al più posso fare una causa!
– In che senso…
– Lascia perdere..andiamo avanti.

– Va bhè…Le scatole, manco a dirlo, sono scannerizzate, stampate con un progettino su Publisher, ritagliate e incollate. Un pizzico di orgoglio per la scatola dell’HCM-PRO dello Zaku di Char sulla mensolina dei DVD. Altra punta di orgoglio, ma sarebbero tanti..e’ una parte che pochi notano: il parquet.

Ho studiato tutti i tipi di posa del parquet e poi ne ho scelto uno. Ho cosi’ ritagliato prima tutti i listelli e poi li ho dovuto colorare con un miscuglio di trasparenti e opachi a varie gradazioni per simularne la varieta’ cromatica reale. Infine li ho posizionati secondo i criteri “reali”.

Poi c’e’ la lampada, uno dei primi accessori totalmente autocostruiti da zero, altrettanto per la sedia, per il compressore, per la cappa di aspirazione e infine le mitiche pantofoline che tanta curiosita’ hanno destato fra i big della Bandai durante la cena di benvenuto dopo la premiazione di Hong Kong.

Insomma un gran lavoro che meriterebbe pagine per essere descritto minuziosamente e che non accenna a fermarsi di darmi soddisfazioni.

– Una grande fatica…Occorre dire che malgrado avessimo ammirato,davvero,il modello a Lucca è stata sbalorditiva questa notizia quando è arrivata.
Sbalorditiva…Come è stata l’accoglienza e come si sono comportati gli orientali davanti al Gajin che bhè veniva a rompere le uova nel paniere!!

– Si, senz’altro una bella faticata mantenere l’impegno di rappresentare l’Italia a Hong kong, anche perche’ per impegni di lavoro son dovuto partire il 25 dicembre mattina, dopo aver lavorato fino al 24 alle 8 e mezza di sera..mentre i miei avversari erano arrivati belli riposati gia’ dal 24 mattina. Ringrazio ancora la HobbyMedia nella persona del grande Massimo Belfiore che mi ha dato la sua piena disponibilita’ e collaborazione su tutto.

E’ stata una corsa contro il tempo, partenza il 25 e arrivo il 26 mattina alle 8, ora di Hong Kong. Avrei dovuto portare il modello entro le 11 al Gundam Expo…Completamente solo e li’o parli almeno un po’ di inglese o sei perduto.

Sono riuscito comunque a farcela a proporre il diorama ai giudici,al pubblico.

Verso l’una siamo tornati all’Expo con un pullman della Bandai per la premiazione. Il risultato ormai lo conosciamo, ma devo ribadire che era inaspettato in quanto la cultura modellistica “gundamiana” asiatica e’ comunque, di base, diversa da quella occidentale.

Tendono ad “orientalizzare i loro modelli”, oppure esasperano la customizzazione, o ancora nei diorami hanno maggior propensione a dare pose piu’ astratte, anziche’ evocare una particolare scena. Nonostante cio’ hanno rispettato (..e addiritura premiato) la mia visione piu’ occidentale di questo particolare ramo modellistico. Inoltre devo dire che siamo diventati tutti amici e che comunque nessuno cercava di soverchiare nessuno e al contrario tutti ci si scambiava complimenti e informazioni su questo o quell’aspetto dei modelli.

Campione Assoluto Singapore

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Terzo Classificato Cina

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Inutile dire che numericamente ho dovuto rispondere a piu’ domande di tutti gli altri…. -_^ Una grandissima soddisfazione.

– Niente gare nel 2010.Quali progetti hai ?

– Si e’ vero, per il 2010 ho detto niente Bakuc ma solo perche’ voglio terminare un altro dioramone ben piu’ grosso iniziato gia’ nel 2007 e ancora incompiuto le cui misure sono fuori standard Bakuc. E comunque non e’ detto che non possa partecipare alla categoria Expert con qualcos’altro..mai dire mai. Il “Champion” a Hong Kong di quest’anno aveva gia’ vinto nel 2006, per cui..Per il Bakuc 2011 invece c’e’ ancora tempo..

– Perchè questo titolo,e questa è una mia domanda personale. Perchè,”fate i modelli e non la Guerra”…mi ha colpito davvero.E aggiungo fin da Lucca.

– Si Hai ragione il titolo non’e’ casuale e ha piu’ significati.

L’ho concepito riflettendo su alcune scene di conflitti visti al TG e soprattutto durante la trasmissione mattutina di “La storia siamo noi”, sulla inutilita’ della guerra e su quanto possa essere fortunato io ad avere come unico problema quello di concepire un bel modellino da portare a Lucca.

In effetti poi ho posizionato la scena, con lo scudo e il bazooka poggiati subito dopo la porta di ingresso, come se Gundam, di ritorno da una battaglia, sdegnato, preferisse riprodurre con un modello la scena di un disastro piuttosto che viverla o causarla nella realta’.

Se qualcuno vuole puo’ cogliere da parte dell’RX-78 anche questo pensiero:

“Basta con la guerra, le battaglie e la morte, da oggi il sangue sara’ solo un po’ di vernice rossa su un soldatino di plastica!”

Voglio sperare che diventi il motto di base di qualsiasi essere vivente sulla terra, sia esso un soldato che combatte e magari uccide, sia esso un uomo che “semplicemente” schiaffeggia un altro uomo.

– Vorrei sperarlo anche io. Grazie Francesco.

Video del diorama

Un ringraziamento a Stephen “sogni di Gundam” Serra per le diverseinformazioni e Angelo Falconio per il suo incoraggiamento.

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