Blog ufficiale del sito gundamuniverse.it

Gashapon Hunter: Adoro l’odore del PVC la Mattina

Pubblicato il 12 aprile 2008 alle 06:50 da Debris


Jar, barattolo in inglese, è il nome di una giovanissima casa editrice, Jar più che un barattolo una sorta di vaso di Pandora che una volta aperto non si potrà più sigillare.

In questi giorni presenta il primo volume di una sua collana – Jarring – in cui usciranno altri interessanti testi.

Gashapon Hunter.

Gashapon Hunter – primo nato,come abbiamo accennato della collana Jarring dell’editrice Jar- un testo di sicuro interesse per tutti gli appassionati e non solo del mondo nipponico delle mitiche Gashapon – fenomeno non secondario nel mechandising che ruota intorno alle serie animate che arrivano dal mondo nipponico.

Chi non ha mai visto,o sentito parlare delle palline blu piene di piccolissimi figurini appartenenti ad ogni serie TV immaginabile che provenga dall’oriente o passi da quelle parti, e delle macchine dispensatrici di queste palline che in Giappone,secondo il mito,si troverebbero ad ogni angolo di strada?

Dallo stesso Winnie The Pooh, alle saghe di Go Nagai a Hello Kitty,a Gundam alle creature di Akira Toriyama …non esiste praticamente serie o anime che non abbia avuto una versione Gashopon. e ne esistono di tipo diversissimo.( e date un’occhiata al video se non ci credete)

Gashapon Hunter è un manuale che, con un linguaggio si spera divertente, parlerà del collezionismo di gashapon che si stanno diffondendo dall’Oriente – dove sono autentica mania – all’Occidente e che cercherà di affrontare il fenomeno scritto da un’autentica appassionata: Deborha – Deda – Daniele.

Non è casuale che il sottotitolo di Gashopon Hunter sia…Adoro l’odore del PVC la mattina

Cos’è un gashapon? Come sono arrivati dal Giappone? Quanti sono? Cosa ci spinge a dar la caccia ai personaggi dei nostri cartoni animati preferiti? Come si catturano?

A queste e altre domande cercherà di rispondere il testo di Deborha – Deda – Daniele –

Nè Gashapon Hunter è un progetto solitario.

Come detto si tratta del primo nato della collana Jarring.

Dopo il libro di Deborha,usciranno una serie di testi alcuni dei quali già fin d’ora sono di sicuro interesse.

"Cosplayer",scritto dal ben noto gruppo ANACO – che cercherà di dare una forma scritta al mondo e alla realtà del Cosplayer; "Nativi Digitali"; e un interessante testo sul "Doppiaggio degli Anime", – dietro al quale possiamo anticiparlo,ci sarà la penna del buon Fabrizio Mazzotta,e sarà interessante vedere se Fabrizio oltre a parlare della realtà del mondo del doppiaggio,come spesso fà sul suo blog,vorrà anche trattare di qulche sua esperienza personale;

 Mazzottà, ha alle spalle una lunga carriera,è stato coinvolto in alcuni doppiaggi ben importanti negli ultimi anni,da Goldrake,alle due serie principali di Gundam.

Gundam RX-78 e Gundam Z.

Vorrà parlare dei retroscena di queste esperienze oppure da vero professionista si nasconderà dietro un sorriso e una battuta??

Altri volumi saranno Scratching, "Snowboard",e infine un libro sul fenomeno del "Gothic lolita",che non mancherà di suscitare interesse,il mondo delle Gothic è abbastanza complesso e poco noto in Italia

 Tornando a Gashapon Hunter da segnalare oltre la bella e divertente presentazione per immagini e video, sul sito della Jar ( in chiusura di nota)

Alcuni estratti da Gashapon Hunter per la cortesia di Mario Bellina

I gashapon ( gashapon) o gachapon (, gachapon), anche
noti come capsule toys sono palline di plastica che possono arrivare fino a 7 cm di diametro contenenti al loro interno un giocattolo a sorpresa. Il termine gashapon è per lo più utilizzato in Occidente sia per descrivere il giocattolo che
la macchinetta che lo distribuisce e deriva dall’unione di due onomatopee giapponesi: Gacha è il suono emesso dal meccanismo del distributore quando si fa girare la manopola per depositare le monete e far scendere la pallina di plastica,mentre Pon è il suono emesso dalla pallina che cade nello spazio preposto alla sua raccolta. In realtà capsule toy è il nome più comune.

Quali e quante tipologie di set di gashapon, trading figures e candy toys esistono?

Proviamo a fare una catalogazione, sebbene il prodotto sia in continua evoluzione:

I minigashapon europei sono distribuiti in palline di circa 4 cm di diametro.

Per lo più costituiscono serie di danglers, pendaglietti, o mini figures su piedistallini. (non sono poche le ragazze italiane che sfoggiano Winnie Pooh impellicciato o travestito in bella mostra appeso al loro cellulare).

I gashapon veri e propri, quelli massicci e piazzati, sono difficili da reperire in giro per l’Europa, se non in negozi specializzati o sul web, mentre in Giappone li trovi per strada nelle macchinette e in belle palline di plastica dal tintinnio sordo e melodico.

I Candy Toys vengono venduti in diversi formati e dimensioni. Vi sono scatoline piccine e dalle forme irregolari,
o sacchettini di plastica, o capsule di plastica tipo ovetto, o scatole piuttosto grandi che contengono piccole scatoline in plexiglass.

Sono sempre accompagnati da una caramella, confezionata in bustina singola, talvolta piatta e
grande tipo pastiglia. Inutile a dirsi che oramai la caramella è il “di più della confezione” non il giocattolo, in quanto quest’ultimo ha decisamente preso il sopravvento sulla leccornia.

Le Trading Figures sono molto più sofisticate e amate dal collezionista.
Anch’esse sono vendute in scatoline dalle dimensioni più disparate e possono variare dai 5-6 cm fino ai 14 cm di altezza.

Sono distribuite per lo più in negozi specializzati (fumetterie o negozi di giocattoli e di hobbystica). Sono oggetto di vasto collezionismo!

Il nome gashapon è stato esteso, in Occidente, a tutto ciò che rappresenta una figurina in pvc venduta in serie, a sorpresa, montabile o smontabile e che raffiguri un personaggio di anime o manga

Fonte:

JaredEdizioni

Una recente ‘intervista all’autrice ,Deboraha – Deda – Daniele dell’amico , Enrico – Tutto Cartoni –

DEDA


Inserito in Modellismo, Varie su Gundam; ha nessun commento

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tag: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Tag Cloud