Gundam Origini #14 - Loum II


Testata: Gundam Universe (27)
Numero: 14
Dimensioni: 13x18, B, 208 pagine, colori + b/n, sovracopertina
Autore: Yoshikazu Yasuhiko
Prezzo: 6,00 €
Data uscita: Marzo 2008
Storia originale: Hajime Yadate e Yoshiyuki Tomino
Mecha design originale: Kunio Okawara
Edizione giapponese: Kadokawa Shoten
Edizione Italiana: Starcomics
Trama: La battaglia di Loum prosegue. La flotta di Dozle, che teoricamente dovrebbe essere sotto l’attacco delle navi di Tianem, improvvisamente giunge addosso alle navi di Revil che, ignare, si stanno dirigendo verso Side 5 (nonostante il sergente Ryu Jose abbia avvistato il nemico da un core fighter in ricognizione ed abbia riferito la scoperta ai superiori). La flotta federale, presa di sorpresa, è dispersa; è il momento d’agire per i mobile suit guidati dalle Tre Stelle Nere. Gli Zaku assaltano la flotta, le Tre Stelle Nere distruggono l’Ananke, ammiraglia della flotta e, poco dopo, catturano lo stesso Revil. Ryu scampa alla morte ma rimane a fluttuare nello spazio dopo la distruzione del suo caccia. La flotta federale assegnata a Wakkein giunge intanto a Loum ma si trova circondata dal nemico, lo Zaku rosso entra in azione, distrugge 5 navi nemiche da solo e diventa una leggenda.

La battaglia è conclusa, la flotta di Tianem inverte la rotta e si ritira, Wakkein si asserraglierà su Luna II per i prossimi mesi; Degwin ordina che Revil sia trattato con ogni riguardo. La folla manifesta per la vittoria nelle strade di Zum City; il principe suggerisce che sia il momento adatto per ottenere la pace, ma Gihren è contrario, anche questa volta il padre segue le decisioni del figlio. Quando questi si allontana, il sovrano parla con Kycilia, che era nascosta dietro una tenda; la donna vede il padre preoccupato, egli le confessa d’avere paura, suo figlio sta perdendo la ragione, solo lei può fermarlo e salvare Zeon e la famiglia Zabi. Kycilia garantisce a suo padre ogni sostegno.

Durante i festeggiamenti, Char ottiene il grado di maggiore. Gihren comunica a tutti che la guerra continuerà fino alla vittoria totale.

Nonostante la sconfitta federale, Side 5 non si arrende, fiducioso nei soccorsi. Tocca a Garma, che vuole coprirsi d’onori come i fratelli e l’amico Char, prendere la colonia strada per strada causando un bagno di sangue.

Su Zeon Kycilia informa il generale M’Quve, grande appassionato di antichità terrestri, che sarà nominato rappresentante del principato sulla Terra, in realtà sarà comandante in capo delle forze d’occupazione, suo compito sarà rifornire la principessa di tutte le ricchezze del pianeta. Prima di concludere il colloquio Kycilia lo avvisa che a lei non piace per nulla Gihren. Intanto il principe Degwin va a parlare con Revil in prigione; il sovrano dice chiaramente al generale che è necessario porre fine alla guerra, Revil deve convincere la Federazione che Zeon vuole la pace e che si può trovare un accordo; il generale gli fa notare d’essere prigioniero e d’avere quindi le mani legate, lo Zabi comprende.

Il 15 Febbraio, M’Quve è inviato sulla Terra come rappresentante di Zeon, insieme ad un numeroso corpo d’invasione, si aprono due rappresentanze zeoniane (una ad Odessa, l’altra a Los Angeles) che saranno basi strategiche per la conquista. Dozle affida un Musai a Char è gli dà un nuovo compito: trovare la base segreta dove la Federazione sta sviluppando il progetto V.

Una notte il generale Revil è prelevato dalla sua cella e condotto rapidamente su una Salamis federale ormeggiata fuori Side 3. La nave parte ma è accidentalmente intercettata dal Musai di Char. La Cometa Rossa blocca il vascello nemico e sale a bordo; vedendo Revil capisce d’essere in un gioco più grande di lui e fa ripartire la Salamis.

Pochi giorni dopo, a Scott City in Antartide, si riuniscono i rappresentanti di Zeon, guidati da M’Quve, e quelli federali, guidati da Gopp; le delegazioni dovrebbero giungere ad un accordo di pace (che però nessuno dei negoziatori vuole veramente). Prima che inizino le trattative, giunge un messaggio da Luna II; dalla fortezza spaziale il generale Revil incita la Federazione a continuare la guerra fino alla vittoria. Degwin è sconvolto dalla notizia, aveva favorito la fuga del suo nemico perché perorasse la causa della pace ed invece egli l’ha tradito. Per la prima volta il principe è veramente furioso, nel salutare Garma, divenuto maggiore per la conquista di Loum ed assegnato come comandante del Nord America, il sovrano lo incita ad annientare i Federali traditori: la guerra continua. In Antartide si giunge solo alla ratifica di un trattato che vieti l’uso di armi di distruzione di massa da parte di entrambi i contendenti. Revil diventa comandante supremo delle forze federali.

Su Side 7 intanto, Fraw e gli altri ragazzi fanno in bagno, su un’auto lussuosissima sfrecciano il signor Yashima e sua figlia Mirai, diretti alla zona in costruzione. Un trasporto sta per attraccare al molo della colonia, a bordo, tra altra gente, si trova anche Sayla, fuggita da Texas e che sta andando a chiedere aiuto proprio al signor Yashima, vecchio amico di don Teablo.


Commenti: Con questo numero si conclude il lungo flashback iniziato con la morte di Deikun. La prima parte del volume completa la battaglia di Loum, con la cattura di Revil. La seconda mostra la famosa fuga del generale e l’inizio della missione di Char.

Qui assistiamo alla prima rappresentazione cartacea della famosa battaglia di Loum, animata solo in Gundam IgLoo, e sempre citata nel corso della prima serie televisiva.

Proprio la fuga di Revil da Zeon è la parte più stupefacente; il generale scappa per la complicità del principe Degwin che vuole, sinceramente, la pace. Revil però lo ricambia aizzando la Federazione alla guerra, come un moderno Attilio Regolo, ma più meschino.

Char è sempre furbo e scaltro: sale sulla Salamis, che non dovrebbe trovarsi così vicina a Side 3, scopre Revil ed in pochi secondi capisce che la fuga del generale non può essere avvenuta senza grosse protezioni all’interno del principato, quindi agisce di conseguenza.

I discorsi di Kycilia con suo padre e M’Quve gettano le basi per i suoi comportamenti futuri e per la sua lotta con Gihren per il potere. È chiaramente la donna che Degwin vede come suo erede, non il fanatico figlio. Rimangono comunque punti oscuri nella trama: come si sia salvato Ryu, che fluttuava nello spazio; come abbia fatto Sayla, che qui ha praticamente solo un cameo, a raggiungere il Side; come muoia il signor Yashima, che noi lasciamo in buona salute su Side 7, rimangono misteri. Ma forse qualche segreto è meglio che ci sia.

Inquietanti sono, nel loro complesso, i politici e gli alti ufficiali di entrambe le fazioni. Tutti, a parole, vogliono la pace, ma tutti, in realtà, lavorano per la guerra. Solo Degwin, che passerà alla storia come l’assassino di Deikun, cerca di fermare in ogni modo il massacro, ma deve lottare contro suo figlio, che lui teme fortemente tanto da chiedere l’appoggio di sua figlia (unico membro della famiglia abbastanza scaltro da tener testa a Gihren), e, con sua somma sorpresa, anche contro Revil che credeva fosse persona più ragionevole. Con questo volume assistiamo anche ai preliminari del Trattato Antartico che sarà tassello fondamentale nel mondo di Gundam per gli anni seguenti.

Dal lungo flashback esce fuori un quadro diverso da quello che ci si era fatti seguendo la serie. Oltre ad un Deikun più esaltato del previsto, soprattutto Degwin Zabi risulta molto rivalutato: il principe è sempre, costantemente, contrario alla guerra e lo dice in ogni occasione a Gihren, nella serie la cosa risulta più sfumata, e sembra che sia la morte di Garma a fargli cambiare in parte idea; dal flashback invece traspare che questa sua avversione è ben precedente allo 0079. A questo punto si potrebbe pure pensare che l’eventuale omicidio di Deikun sia scaturito non per volontà di dominio (infatti Degwin rimane presidente della Repubblica per lungo tempo, e sarà Gihren a proclamarlo principe poco tempo prima dello scoppio delle ostilità), ma per salvare Munzo dalla distruzione. La notte prima di morire, Deikun sta lavorando al suo discorso da tenere al parlamento, orazione che deve essere “una dichiarazione di guerra”, per la Federazione. Ma doveva essere una guerra figurata, una guerra di idee e cambiamento, o una guerra vera e propria? Non è dato saperlo, i giornali avvisano che il discorso in parlamento sarebbe stato storico ed avrebbe dato alla Federazione la risposta che si meritava. Se Degwin era tanto contrario alla guerra (e più volte nel corso degli anni dirà a Gihren che la guerra avrebbe distrutto il loro popolo ed il sogno di Deikun), da far fuggire Revil di prigione e da mettere Kycilia contro il suo stesso fratello, allora potrebbe aver deciso d’eliminare il suo amico per salvare la pace ed i suoi ideali. Del resto Deikun, nel breve dialogo con sua moglie risulta parecchio esaltato, magari era divenuto un simbolo ingombrante ed un ostacolo ai suoi stessi ideali, forse Degwin pensava che le teorie di Zeon dovessero essere diffuse con la parola, mentre il suo amico voleva forzare la mano; forse aveva iniziato ad appoggiarlo credendolo un Gandhi e s’era poi trovato invece un mezzo pazzo al potere. La faccenda non è del tutto chiara, traspare di certo la ferma volontà da parte del principe di mantenere la pace o di concludere la guerra velocemente, ma rimangono molte zone d’ombra; la sua è una figura che era sempre sembrata quasi marginale ma che invece aveva perseguito per 20 anni la propria visione con una tenacia pari a quella di suo figlio Gihren e di Deikun stesso.




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