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« Risposta #315 il: 30 Gennaio 2014, 16:23:19 » |
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E'un artifizio comico sicuramente ma anche un omaggio alle capacità dei ninja di sfruttare anche gli alluci. Non per nulla i tipici tabi hanno l'alluce separato dal resto delle dita.. E molti popoli ancora legati alla caccia o alla raccolta di prodotti naturali sono in grado di sfruttare al massimo il loro fisico, cosa che noi sedentari figli di Indastria abbiamo dimenticato......
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Bihtgr
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« Risposta #316 il: 30 Gennaio 2014, 16:45:18 » |
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E'un artifizio comico sicuramente ma anche un omaggio alle capacità dei ninja di sfruttare anche gli alluci. Non per nulla i tipici tabi hanno l'alluce separato dal resto delle dita.. E molti popoli ancora legati alla caccia o alla raccolta di prodotti naturali sono in grado di sfruttare al massimo il loro fisico, cosa che noi sedentari figli di Indastria abbiamo dimenticato......
Tutte le calzature medioevali giapponesi hanno il pollice separato, indipendentemente che si vada scalzi o che si indossino zoccoli, che li indossino uomini o donne. Gli alluci di Conan secondo me hanno più in comune con le dita di Wile E. Coyote (popolarissimo in Giappone) che cerca di non sfracellarsi nel solito canyon piuttosto che coi riferimenti culturali giapponesi, abbastanza latitanti nell'opera animata.
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« Risposta #317 il: 30 Gennaio 2014, 17:19:38 » |
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Tutte le calzature medioevali giapponesi hanno il pollice separato, indipendentemente che si vada scalzi o che si indossino zoccoli, che li indossino uomini o donne. Gli alluci di Conan secondo me hanno più in comune con le dita di Wile E. Coyote (popolarissimo in Giappone) che cerca di non sfracellarsi nel solito canyon piuttosto che coi riferimenti culturali giapponesi, abbastanza latitanti nell'opera animata.
Trovo più corretto parlare di calzature tradizionali che medioevali visto che tabi , zoori e geta si portano tutt'ora con i kimono, per non parlare degli attori di noh e kabuki che calcano il palcoscenico solo con gli appositi tabi. Inoltre nell'edilizia e nella pesca sono talvolta impiegati stivali di gomma con l'alluce separato (li puoi vedere p.e. in una delle scene finali di Depsrtures). Mi riferivo ai ninja per le improbabili capacità del buon Conan di arrampicarsi dovunque, per non parlare dell'epica camminata sulle ali del Gigante!
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Bihtgr
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« Risposta #318 il: 30 Gennaio 2014, 18:08:53 » |
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Trovo più corretto parlare di calzature tradizionali che medioevali visto che tabi , zoori e geta si portano tutt'ora con i kimono, per non parlare degli attori di noh e kabuki che calcano il palcoscenico solo con gli appositi tabi.
Il medioevo giapponese, a differenza del nostro, finisce nel 1860 o giù di lì, quando la flotta americana dell'ammiraglio Perry forza il blocco navale giapponese dando fine all'isolamento di nippolandia. In quel periodo hanno origine quelle calzture, il mio riferimento era al periodo di origine, non al periodo di utilizzo, visto che so bene che si usano ancora... Edit: ho ricontrollato e per la precisione il Medioevo Giapponese propriamente detto va dal 1185 fino al 1600 (il nostro medievo insomma finiva mentre il loro iniziava), con un ulteriore strascico del periodo Edo fino al 1868.
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« Ultima modifica: 30 Gennaio 2014, 18:51:08 da Bright »
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« Risposta #319 il: 30 Gennaio 2014, 19:03:05 » |
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Le "Black ships" di Berry arrivarono nel 1853 per consegnare una proposta di apertura dei porti cui seguì nel1854 l'apertura (di fatto) del Giappone ai commerci esteri e la nascita di Yokohama quale porto privilegiato per gli stessi. Lo shogunato e con esso gli usi feudali resistettero per oltre 15 anni (1868 restituzione dei pieni poteri all'imperatore, 1873 adozione del calendario occidentale, 1876 "permesso (leggi:divieto) di portare le katana. Fonte: "Il Giappone perduto"di E.H. Giglioli, Luni editrice, che consiglio a tutti....si legge bene ed è interessantissimi. Peraltro lo stesso Giglioli si metaviglia della assoluta essenzialità delle scarpe giapponesi, meri sandali, essendo ben lontane dall'essere diffuse nel 1866 le scarpe nostrane. Scarpe che, per chiudere l'OT storico, Conan notoriamente odia.
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« Risposta #320 il: 30 Gennaio 2014, 20:18:47 » |
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Edit: ho ricontrollato e per la precisione il Medioevo Giapponese propriamente detto va dal 1185 fino al 1600 (il nostro medievo insomma finiva mentre il loro iniziava), con un ulteriore strascico del periodo Edo fino al 1868.
Fai un'pò di confusione... il "nostro" medioevo termina anch'esso poco prima del 1600, e parte dal 500 circa, quindi direi che sono quasi uguali come periodo
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iteasor
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« Risposta #321 il: 30 Gennaio 2014, 20:46:35 » |
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per convenzione finisce nel 1492, ma i processo storico inizia con l'umanesimo dugentesco. trovo difficile applicare categorie europee all'estremo oriente... direi che medioevale va bene per indicare qualcosa di contemporaneo al nostro medioevo... a meno di non considerare la russia mefioevale fino all'abolizione dell'istituto feudale della servitu' della gleba....
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« Risposta #322 il: 30 Gennaio 2014, 20:51:15 » |
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Fai un'pò di confusione... il "nostro" medioevo termina anch'esso poco prima del 1600, e parte dal 500 circa, quindi direi che sono quasi uguali come periodo Guarda, il medioevo europeo parte con la caduta dell'impero romano d'occidente nel 476 d.c. e finisce con la scoperta dell'america nel 1492, per cui 1000 anni tondi, mentre quello giapponese parte nel 1185 e finisce nel 1868 (700 anni, con un gap di altri 700)... quindi non vedo proprio come si possano lontanamente sovrapporre...
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8leca
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« Risposta #323 il: 30 Gennaio 2014, 21:01:27 » |
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Guarda, il medioevo europeo parte con la caduta dell'impero romano d'occidente nel 476 d.c. e finisce con la scoperta dell'america nel 1492, per cui 1000 anni tondi, mentre quello giapponese parte nel 1185 e finisce nel 1868 (700 anni, con un gap di altri 700)... quindi non vedo proprio come si possano lontanamente sovrapporre...
Avevi detto che il medioevo giappo finiva nel 1600...e comunque la confusione era nella frase: il nostro medioevo insomma finiva mentre il loro iniziava... messa nel tuo post
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oabbrift
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« Risposta #324 il: 30 Gennaio 2014, 21:25:14 » |
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per convenzione finisce nel 1492, ma i processo storico inizia con l'umanesimo dugentesco. trovo difficile applicare categorie europee all'estremo oriente... direi che medioevale va bene per indicare qualcosa di contemporaneo al nostro medioevo... a meno di non considerare la russia mefioevale fino all'abolizione dell'istituto feudale della servitu' della gleba....
ci sono in effetto molti modi di calcolare la fine del medioevo nostrano ... per me che sono di cultura tecnica umanista ad esempio lo colloco all'inizio del rinascimento fiorentino, ovvero inizio 1400. Dal punto di vista puramente artistico si potrebbe anche interpretare con l'inizio dell'opera di giotto, ancora quasi cento anni prima, unitamente ai grandi maestri letterari del trecento ... epperò, da Z gundam a dante, il passo è breve
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Bihtgr
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« Risposta #325 il: 30 Gennaio 2014, 21:40:39 » |
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Avevi detto che il medioevo giappo finiva nel 1600...e comunque la confusione era nella frase: il nostro medioevo insomma finiva mentre il loro iniziava... messa nel tuo post
intendevo a spanne, non stavo contando i secondi.... e cmq ho specificato che sebbene si consideri come fine del medioevo nipponico il 1600, il periodo edo successivo viene spesso considerato tale e dura fino al 1868. Ma anche fermandosi al 1600, il loro medioevo dura un terzo del nostro e finisce 100 anni più tardi... come si possono definire simili?
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aloFr
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« Risposta #326 il: 30 Gennaio 2014, 22:20:57 » |
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Il concetto di evo antico, medio evo, evo moderno non è un qualcosa di oggettivo ma una mera partizione ex post che è stata applicata alla storia europea, a volte con grossolane imprecisioni e che non vedo come possa essere applicata a paesi che si sono sviluppati in modo del tutto indipendente dal mondo classico greco- romano e dall'impero e dai regni cristiani sorti in seguito. La storia giapponese è divisa in periodi che non corrispondono ai nostri. La loro storia inizia più o meno nel Periodo Asuka, quando l'arrivo dalla Cina della scrittura e di altre arti consente la prima stesura di una cronologia indigena. Abbiamo poi il Periodo Nara in cui il Giappone conosce la sua prima capitale permanente, Nara, e poi il lungo periodo Heian, dal 794 al 1184,con la fioritura di un vasto movimento letterario prevalentemente femminile e la nascita della letteratura in lingua nazionale (fino ad allora i giapponesi dovevano scrivere in cinese, non sapendo come adattare i kanji stranieri ai fonemi autoctoni.
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« Risposta #327 il: 30 Gennaio 2014, 22:34:13 » |
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Nel 1185 le redini del potere amministrativo vengono tolte agli imbelli nobili di corte e prese in mano da Minamoto no Yoritomo, il quale decentra il potere a Kamakura, dalle parti della moderna Tokyo. Tale cambio di regime, venendo etichettato come inizio del "medioevo" dà una idea sbagliata di quello che fu il periodo Kamakura e Muromachi, ove arte e letteratura continuano ad evolversi e svilupparsi. Il periodo peggiore è il Periodo Momoyama, dal 1568 al 1615, noto anche come Epoca Sengoku, epoca degli stati combattenti, in cui decine di daimyo grandi e piccoli lottarono fino alla morte per il potere. Dal bagno di sangue della battaglia di Sekigahara uscì vincitore Tokugawa Ieyasu, il quale necessitò di altri 15 anni per porre fine alle guerre.
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« Risposta #328 il: 30 Gennaio 2014, 22:41:26 » |
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Iniziò così il periodo Tokugawa, 250 anni di pace e di isolamento dal mondo che dette tempo e modo alla cultura giapponesr di riflettere su se stessa, di elaborare nuovi stili. La vera calata dei barbari, se con ciò si intende la rapida scomparsa o comunque forzata evoluzione di una civiltà si ebbe negli ultimi decenni del 1800 quando i giapponesi furono travolti e volentieri si fecero travolgere dalla modernità, dalla occidentalizzazione a tutti i costi, voluta dall'esterno e contempiraneamente imposta dall'alto. In pochi anni furono svendute armi, lacche, stampe e sculture che ora fanno la felicità di musei pubblici e privati.
Scusate il triplice post.... Ma è una delle mie materie preferite....
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8leca
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« Risposta #329 il: 30 Gennaio 2014, 23:08:50 » |
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intendevo a spanne, non stavo contando i secondi....
non contavi i secoli semmai... @Flora: i miei complimenti x la disamina e comunque secondo l'impostazione della storiografia marxista, il Medioevo si concluderebbe con la fine del feudalesimo e l'avvento dell'industrializzazione nel XVIII secolo
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