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Autore Topic: Mostre e convegni in Italia e nel mondo  (Letto 44248 volte)
esDibr
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« il: 17 Gennaio 2010, 09:51:56 »

 Cogliendo la palla al balzo di una nota a cui vorri dare un certo spazio - senza chiuderla nell'ambito delle segnalazioni della sezione chiusa - aprirei un nuovo post dedicato alle Mostre e ai Convegni [ riguardanti il Giappone ma non solo ] che si tengono in Italia prevalentemente ma anche negli stati europei - oppure a segnalazioni  di un discreto valore culturale -

 [ se gli altri moderatori sono d'accordo evidentemente]

 La nota riguarda una mostra che si svolge a Milano,al Palazzo reale di Milano,

Giappone: Potere e Splendore 1568/1868

 aperta lo scorso lo scorso 7 DICEMBRE 2009 e che resterà aperta fino all'8 MARZO 2010,curata da Gian Carlo Calza  una mostra davvero di grande interesse culturale


 Non si può che concordare con Giangiorgio Pasqualotto quando parlando della mostra Potere e Splendore 1568/1868 curata da Gian Carlo Calza in corso di svolgimento al Palazzo reale di Milano afferma che si tratta di una mostra «Assolutamente da vedere».

La mostra,che meritoriamente ha un suo sito Web,attraverso cui osservare parte del percorso ben descritto da Giangiorgio Pasqualotto nel suo articolo articolo è stata aperta,nell'ambito della manifestazione: il Giappone a Milano 2009, lo scorso 7 DICEMBRE 2009 e resterà aperta fino all'8 MARZO 2010,vi è ancora un discreto periodo di tempo per ammirare le sue duecento e più opere disposte nelle sale del palazzo Reale secondo un'impostazione che è il secondo - e forse più importante punto di forza di questo curatore che ha accumulato una notevole esperienza -

Sempre al Palazzo reale di Milano nel 1999 allestì la mostra "Hokusai. Il vecchio pazzo per la pittura" il grande successo di questa mostra ha contribuito in modo davvero notevole a far conoscere la civiltà giapponese illustrata al pubblico e un maestro dell'arte mondiale,Hokusai è collegato all'arte occidentale in modo ben stretto come oramai è ben riconosciuto ed è stato curatore della prima mostra italiana dedicata al grande maestro della natura: il pittore della natura,il grande Hiroshige,una mostra che considerato il suo successo è stata ampiamente prorogata.
"Hiroshige. Il maestro della natura" . )


L' articolo di Giangiorgio Pasqualotto, delinea l'interessante percorso culturale creato da Gian Carlo Calza nel Palazzo Reale di Milano.

 ......... Un' esposizione paragonabile solo a quella allestita alla Royal Academy di Londra nell' inverno 1980-' 81, sia per la quantità, ma soprattutto per l' altissima qualità dei pezzi esposti, molti dei quali difficili da vedere anche in Giappone.

Il curatore ha scelto più di duecento capolavori provenienti da musei, fondazioni e collezioni private giapponesi, e li ha presentati utilizzando il sistema della rotazione che consente di apprezzare un numero ben maggiore di opere.

Eccellente anche il modo di esporre questi tesori, disposti in sei sezioni (Natura, Potere, Occidente, Città, Design, Tradizione): il risultato è una coerente rassegna delle arti giapponesi durante i periodi Momoyama e Edo, che hanno rappresentato, dopo decenni di guerre interne, un' epoca di pace e, dopo secoli di influssi cinesi, il tempo del consolidamento delle tradizioni autoctone.

Importante, poi, risulta l'intenzione con cui l' esposizione è stata pensata e realizzata: rendere visibile la costante originalità delle arti giapponesi nel tradurre in segni, forme e colori il confronto con la natura e con la storia.

Proprio in riferimento a quest' ultimo aspetto, le prime sale sono dedicate alla "Vita della città": una serie di splendidi paraventi illustrano in modo minuzioso scene di vita quotidiana, con colori vivissimi. Le immagini non solo ci mostrano usi e costumi di dignitari e concubine, di artigiani e negozianti, ma anche ci informano indirettamente su due caratteri generali dei periodi Momoyama e Edo: il consolidamento del potere da parte dei tre grandi unificatori del Giappone (Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu); e la comparsa di una ricca borghesia mercantile. Una successiva sezione presta attenzione a tre tipologie di prodotti in cui l' ingegno nipponico ha fatto coincidere arte e artigianato: i kimono, le ceramiche e le lacche.

I kimono esposti sono tra i più belli che si possano ammirare, quasi tutti provenienti dai musei nazionali di Tokyo e di Kyoto. Spettacolari, in particolare, il kimono sfoderato ( hitoe) a fondo verde con motivi di paesaggio immaginario, e il costume per il teatro No ( karaori ), tempestato di motivi floreali multicolori.

Altrettanto stupefacenti le lacche, risultati di perfezione tecnica e di eccellenza estetica, come prova l' elegantissima scatola per picnic col motivo delle otto vedute del lago Biwa. Anche la scelta delle ceramiche privilegia prodotti di altissimo livello. Si possono ammirare due tazze da tè in ceramica raku prive di decorazioni come se fossero fatte direttamente dalle forze della natura; ma anche una giara da tè di tipo kyokai a fondo nero e oro, dove di naturale ci sono solo pochi, stilizzati riferimenti a fiori di camelia, pini e montagne. La sezione dedicata al "Potere" presenta selezionati manufatti in cui si condensano alcuni prestigiosi segni dell' aristocrazia guerriera.

Con intelligente intenzione didattica sono esposti i ritratti dei tre unificatori del Giappone e i rotoli che illustrano la battaglia di Nagashino del 1575.

Nella sezione intitolata "Arte e natura" si viene accolti da mirabili prove del tema centrale e costante dell' arte giapponese tradizionale: il culto per la natura.

Per capirne l'importanza basti osservare i dodici pannelli da paravento raffiguranti delle anatre: ciò che interessa all' artista non sono le forme degli animali, ma la loro vita. Per celebrare la natura all' ingegno pittorico giapponese basta cogliere con un leggero tratto di pennello l' assottigliarsi di un ramo di pruno sul finire dell' inverno, come avviene nella prima delle sei porte scorrevoli attribuite a Unkoku Togan.

Ma c' è un' altra sublime testimonianza della reverenza nipponica per la natura: la calligrafia di Honami Koetsu intitolata Luna, lespedeza ed edera, dove le foglie sembrano caratteri e i caratteri sembrano foglie o insetti, a sottolineare che la calligrafia, opera degli umani, per essere bella, deve produrre forme simili a quelle fatte dalla natura.

Questo tema viene ripreso nella sezione dedicata alla "Tradizione", dove splendide calligrafie di Asukai Masatsune (15691615), nello stile "delle erbe" (corsivo veloce), trascrivono le Poesie dei 36 poeti immortali su fogli di carta leggermente colorata, spruzzati d' oro e d' argento, in modo tale che, inclinando lateralmente lo sguardo, le superfici si accendono, come fossero illuminate dall' interno.

La sezione riserva altri sorprendenti incontri: con i pannelli raffiguranti il drago e la tigre; con i due cerchi ( enso) tracciati in modo fulmineo da altri due maestri zen, Bankei Eitaku e Torei Enji; e, infine, con il Paesaggio ad Atagoyama dove il grande Sengai Gibon (17501837) usa pochi tratti di inchiostro per rendere l' elasticità e la forza del bambù e l' impeto del vento. Corona la mostra un' interessante antologia dei modi con cui alcuni artisti giapponesi conobberoe assimilarono il mondo delle immagini occidentali: rielaborando le tecniche prospettiche, e non disdegnando affatto quelle che anticipavano l' avvento della fotografia.


La mostra, dunque, si conclude con un messaggio forte: la cultura giapponese si è aperta alla conoscenza dell' Occidente ben prima dell' epoca Meiji, a testimonianza del fatto che spesso l' intelligenza e la sensibilità degli artisti anticipano di molto l'ottusità dei politici e la violenza dei militari.

Una mostra dunque «Assolutamente da vedere».

« Ultima modifica: 17 Gennaio 2010, 13:32:13 da Debris » Loggato

Dio è ovunque ed ha mille nomi, ma non c'è foglia d'erba che non lo riconosca. Siam venuti assieme sulla terra, perchè non spartirne gioie e dolori? Un saggio Sufi.
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« Risposta #1 il: 25 Gennaio 2010, 14:20:50 »



 Bhè visto che siamo nell'ambito fumettistico approfitiamone!

 Si stà per aprire  il  più grande Festival europeo ( una delle più grandi manifestizazioni al mondo) dedicato al fumetto ( anzi alla Bande Dessinèe come si dovrebbe dire...) Angouleme...se non potete andarci,potrete seguirla via Web TV come ci informa il bravo G Goria

http://www.bdangouleme.com/webtv/

Dal 28 al 31 gennaio -

Fonte

 http://www.afnews.info/public/afnews/2010/01/il-festival-di-angouleme-via-webtv.html

Il programma è ricchissimo e fittissimo per questa 37 edizione - davvero tribolata del Festival -

A cominciare dalle mostre, che spaziano da quella di Blutch (al secolo Christian Hincker), autore di “Mademoiselle Sunnymoon”, di “Blotch” e del manifesto della rassegna, a quella sul nuovo fumetto russo, i cui artisti hanno iniziato a ritagliarsi uno spazio significativo sulla ribalta mondiale, fino a quella dedicata al popolarissimo shonen manga “One Piece” di Eiichiro Oda, che molto probabilmente sarà la più visitata dal pubblico internazionale.

“Quando il Louvre invita i fumetti”, derivata da un progetto realizzato l’anno scorso dal museo parigino in collaborazione con gli autori di Futuropolis. Seguono gli show-performance come “Bilal e i suoi Cinemostri”, una video-opera prodotta da Enki Bilal con spezzoni dei film basati sulle sue storie, che il disegnatore franco-jugoslavo commenterà insieme ai registi.

 Da notare l'incontro che sarà tenuto su: i Manga fenomeno editoriale degli anni 2000 che si propone di fare il punto sul mondo dei manga in Francia ed Europa.

 Alla manifestazione parteciperanno alcuni importanti autori come  Ivan Brunetti,  e Joe Sacco, autore di graphics reportage; il grande  Kevin O’Neill, creatore con Alan Moore “La Lega dei Gentiluomini Straordinari”, e dal Giappone il mangaka Seiichi Ayashi.

 Molte le serie animate e i film - fra cui Evangelion 1.0 presentati -
Anche Rintaro per la presentazione del suo film - Yona yona Penguin nella versione francese - sarà presente al film nei giorni finali.

 Fonte Art Cafe
http://www.artcafe.com/on-line/Home/News/articolo4882.html

 
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« Risposta #2 il: 07 Febbraio 2010, 14:03:18 »


Piccola mostra ma molto bella - anche se lontana - quella in corso di svolgimento
alla Galleria Martel di Parigi dedicata a José Muñoz.,alle sue opere in Bianco e Nero e ad una sua opera in particolare Carlos Gardel, la voix de l’Argentine  creata insieme a Carlos Sampayo

http://www.bedetheque.com/serie-16930-BD-Carlos-Gardel-la-voix-de-l-Argentine.html

 Il primo volume è uscito nel 2008 il secondo arriverà nel 2010

 Af News ha segnalato l'intervista in Francese e davvero lunga che ha  rilasciato in occasione di questa mostra..Un'intervista in cui difende la specificità del fumetto Argentino e dell'America del Sud...

http://www.afnews.info/wordpress/2010/02/jos-muoz-non-siamo-la-succursale-di-nessuno/

 Alcune immagini...




 
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« Risposta #3 il: 12 Marzo 2010, 15:51:39 »

  Animeclick annuncia il lancio di una rivista elettornica in formato PDF dedicata al Giappone, Nihon Magazine

http://url=[/url]http://www.animeclick.it/news/24520-nasce-nihon-magazine-rivista-elettronica-dedicata-al-giappone

 rivista elettronica dedicata al Giappone. Il progetto è sostenuto e promosso dal festival Japan in love.


Dopo il grande successo di “Japan in love”, il primo festival di cultura Giapponese nelle Marche, l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Chiaravalle lancia un altro interessantissimo progetto, a favore dei giovani, sulla cultura Giapponese: Nihon Magazine.



La rivista, ideata dal giovanissimo Davide Scirocchi (creatore, tra l'altro, anche del sito www.giappone-italia.com) con il contributo dell’art director Furio Detti, ha riscosso fin dall’inizio il sostegno del festival “Japan in love”, diretto da Luca Marcelli, e dall’Assessorato alle politiche Giovanili del Comune di Chiaravalle, oltre che dal tour operator “Go Asia”.

Si tratta infatti di una rivista elettronica, scaricabile gratuitamente a partire dal 15 marzo, in formato pdf dal sito www.nihonmagazine.com, un modo intelligente ed interessante per abbattere i costi di mercato e rendere l'informazione davvero alla portata di tutti!

Nihon Magazine è un'iniziativa totalmente priva di scopo di lucro, una rivista libera e completamente gratuita che ha lo scopo di diffondere quanto più possibile la cultura giapponese in Italia, curiosità dal mondo nipponico, approfondimenti su temi di attualità, informazioni sulla cultura e le tradizioni del posto.

Lo scopo lodevole di Nihon Magazine è la volontà di creare un ponte d’informazioni a 360° sul mondo del Giappone, facendo si che ogni singola sfaccettatura di questa terra controversa emerga dalle parole dei redattori del magazine.

Perché chi ama il Giappone, ha imparato ad amarne tanto i pregi quanto gli irrinunciabili difetti, spesso difficili da comprendere per un occidentale.

Tante saranno i temi affrontate all'interno di questo magazine rivolto a tutti gli appassionati (o semplici incuriositi) del grande pianeta nipponico: curiosità, notizie in primo piano, il Giappone moderno ma anche quello antico e tutto ciò che di bello (e, a volte, anche di meno bello) il Sol Levante è in grado di offrirci.




 Un progetto molto innovativo che vede impegnato sempre di più, l’Assessorato alle Politiche giovanili, nel coinvolgere attivamente i giovani nelle sue proposte e di renderli protagonisti delle proprie attività cercando di sostenere, anche con le esigue risorse, i progetti migliori e innovativi, come è stato lo scorso anno per il festival Japan in love, che sarà riproposto il prossimo giugno.

Una proposta che fa parte di una precisa strategia di rafforzamento e integrazione sul territorio del festival Japan in love, attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani e di tutti gli appassionati di cultura Giapponese delle Marche e non solo.

Ricordiamo infine che quest’anno il festival Japan in Love  si terrà nei giorni 11-12-13 Giugno 2010
« Ultima modifica: 12 Marzo 2010, 16:28:37 da Debris » Loggato

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« Risposta #4 il: 24 Marzo 2010, 21:05:33 »


 A propostito di

Giappone: Potere e Splendore 1568/1868


Non sò se conosciate la Passepartout è una nota trasmissione Tv che va in onda ogni domenica su Rai Tre,intorno alle 13,25 da ormai quasi dieci anni. Siamo ormai al IX ciclo di trasmissioni per oltre 230 puntata.( oramai siamo attorno alla 250 )

Ha avuto diversi format nel corso di questi dieci anni,nell'ultimo periodo dura mezzora. Sempre è stata condotta dall'imponente figura del giornalista,esperto d'arte Philippe Daverio  ... vero e proprio punto fermo in questa avventura culturale fra le opere d'arte,le mostre,le ville,le realtà culturali italiane e non solo.Antiche  moderne. Attraverso lo sguardo,la parola di Philippe Daverio si riesce ad attraversare sentieri spesso impervi per accedere alle fonti della  migliore cultura italiana e internazionale con un'agilità disarmante.
 Da ricordare alcuni speciali di Passepartout,sempre realizzati per Rai Tre,"la Riserva culturale della Rai. Persi nella notte.

 Quest'ultima domenica ha incontrato,fatto parlare,dialogato,con un'artista geniale,della sua vita,della sua arte,dei suoi incontri,della sua morte...Kengiro Azumi.


http://www.passepartout.rai.it/category/0,1067207,1067051-1087670,00.html  

Una puntata monografica dedicata ad un artista che racchiude una storia culturale interessantissima e per molti versi sorprendente, sospesa tra Oriente e Occidente


Azuma, infatti, quando arrivò in Italia grazie ad una borsa di studio per seguire i corsi dell’Accademia di Brera, aveva già vissuto una vita intensissima, con addirittura un passato da kamikaze. Come pilota di aerei da guerra, era stato sul punto di immolarsi in nome dell’Imperatore durante la seconda guerra mondiale. Non portò a termine il suo sacrificio soltanto perché la guerra finì un paio di giorni prima di quando era stato fissato il suo viaggio di sola andata. Un destino inaspettato che lo lasciò fortemente disorientato

Decise allora di dedicarsi all’arte e scelse l’Italia come sua patria adottiva. Qui, accanto ad un maestro eccezionale come il grande scultore Marino Marini, di cui divenne assistente per un lungo periodo, e affascinato anche da un altro artista geniale quale Lucio Fontana, costruisce nel tempo un proprio percorso artistico di scultura e poesia. Nel suo lavoro Azuma salda sapientemente elementi estetici e spirituali, che documentano la sua capacità di mettere in relazione le proprie radici orientali di matrice Zen con la cultura europea




Il video

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8a8bf26b-7b76-4179-845c-33b511fbe769.html

 Trenta minuti per incrociare la vita e le opere di un piccolo giapponese dai capelli bianchi che parla correttamente l'italiano.

 E nella domenica precedente Passepartout aveva realizzato una puntata dedicata alla mostra Giappone: Potere e Splendore 1568/1868

L'eleganza della Tartaruga

http://www.passepartout.rai.it/category/0,1067207,1067051-1087652,00.html

“Giappone. Potere e splendore 1568/1868”, che racconta tre secoli di storia di questo paese, in un percorso tanto affascinante quanto misterioso.

Questa mostra si presenta come un’occasione importantissima per osservare da vicino la cultura e le vicende del mondo nipponico alla soglia del suo incontro con la modernità. Il periodo illustrato è quello cruciale in cui il Giappone moderno si formò attraverso l’intreccio tra l’ambiente feudale e dei samurai con la nuova borghesia finanziaria e imprenditoriale, ma anche nella compresenza delle antiche tradizioni della corte imperiale.


Il racconto visivo giapponese si snocciola così attraverso differenti manufatti artistici come paraventi, rotoli verticali e orizzontali dipinti su carta e seta, preziose lacche e ceramiche, armature, tessuti, maschere, costumi, scenografie teatrali, che propongono sprazzi di vita quotidiana e di realtà cittadina ma anche scene mitologiche, immagini della natura, narrazioni di celebri battaglie. E poi ancora oggetti d’uso comune, armi e armature (con una visita suppletiva presso le raccolte di armi al Castello Sforzesco) che diventano significativi viatici visivi per raccontare i profili storici e i modi di vivere di samurai, shogun, imperatori, monaci zen, letterati, geishe, cortigiane, ovvero le principali figure che hanno caratterizzato la storia, il gusto, il costume giapponese in quegli anni


 che con la puntata di Azuma realizzava un vero dittico...

 Il video

 http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7c2e9eae-b3a6-4f83-b49d-822d6ff1ed61.html
« Ultima modifica: 25 Marzo 2010, 07:41:56 da Debris » Loggato

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« Risposta #5 il: 25 Marzo 2010, 07:43:28 »



Ho visto ieri notte il primo video - avevo visto la puntata di Azuma- veramente bellissimi un quadro della cultura nipponica straordinario...

mi scuso solo della costruzione della nota...dovrebbero andare letti al contrario...
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« Risposta #6 il: 17 Maggio 2010, 18:58:32 »




 Si è svolto in questi giorni il  XXIII Salone internazionale  del Libro di Torino edizione 2010   http://www.salonelibro.it/

 Ospite quest'anno l'India. Tema conduttore, la Memoria.

   Booksweb TV - nota TV Streaming dedicata ai libri e alla cultura -  ha realizzato un lungo speciale TV all'evento con una serie di video ben interessanti...

lingue Inglese + Italiano,...varie interviste a Crepax, Amruta Patil, Luca Raffaelli, ed  interventi di Scalfari, Gad Lerner, Ernesto Ferrero,Erri de Luca e altri

 Il link dello speciale

http://www.booksweb.tv/content/video_list/CatId/132

 Un elenco più specifico dei video.

http://www.salonelibro.it/it/news-e-multimedia/video/booksweb-tv.html?start=36

Vi ricordo anche lo Speciale dedicato da La Stampa al salone del libro

 http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/fieralibro/201005articoli/55107girata.asp

  Amos Oz è stato insignito dagli spettatori del Salone con il “Premio Internazionale Salone del Libro”, istituito quest'anno dalla rassegna torinese. La scelta è avvenuta in una terna di autori  Amos Oz era in lizza con Carlos Fuentes e Paul Auster scelti dagli organizzatori, e fra questi è stato scelto il vincitore.

 
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« Risposta #7 il: 25 Maggio 2010, 20:03:16 »





Stavo aspettando di poter mostrare pubblicamente questa nota che è un pò una chicca esclusiva per Animeclick, diciamo in questo modo...




Passepartout è una nota trasmissione  televisiva quasi decennale, in onda la domenica su Rai Tre alle 13:25 circa; il programma è giunto ormai alla nona edizione, che dovrebbe concludersi ad agosto.

Nonostante i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni, il programma è sempre stato caratterizzato dalla conduzione dall'imponente figura del giornalista ed esperto d'arte Philippe Daverio, vero e proprio punto fermo nel continuo viaggio fra opere d'arte, mostre, ville, e realtà culturali non soltanto italiane.

Negli ultimi mesi, Passepartout ha dedicato due sue puntate al Giappone: la prima alla mostra Potere e Splendore 1568/1868, svoltasi recentemente a Milano; la seconda ad un artista di cui di alto livello e molto legato all'italia, Kengiro Azuma.


Con la puntata intitolata L'eleganza della Tartaruga si è voluto aprire un vero e proprio miniciclo di due puntate dedicato all’arte e alla cultura del Giappone:


Prima di affrontare il tema della modernità con un’intervista all’artista Kengiro Azuma, che vedremo nella puntata successiva, questa settimana si comincia a parlare del Giappone prendendo spunto soprattutto da una mostra di grande interesse e suggestione al Palazzo Reale di Milano, “Giappone. Potere e splendore 1568/1868”, che racconta tre secoli di storia di questo paese, in un percorso tanto affascinante quanto misterioso.

Giappone 1Questa mostra si presenta come un’occasione importantissima per osservare da vicino la cultura e le vicende del mondo nipponico alla soglia del suo incontro con la modernità. Il periodo illustrato è quello cruciale in cui il Giappone moderno si formò attraverso l’intreccio tra l’ambiente feudale e dei samurai con la nuova borghesia finanziaria e imprenditoriale, ma anche nella compresenza delle antiche tradizioni della corte imperiale.

Il racconto visivo giapponese si snocciola così attraverso differenti manufatti artistici come paraventi, rotoli verticali e orizzontali dipinti su carta e seta, preziose lacche e ceramiche, armature, tessuti, maschere, costumi, scenografie teatrali, che propongono sprazzi di vita quotidiana e di realtà cittadina ma anche scene mitologiche, immagini della natura, narrazioni di celebri battaglie. E poi ancora oggetti d’uso comune, armi e armature (con una visita suppletiva presso le raccolte di armi al Castello Sforzesco) che diventano significativi viatici visivi per raccontare i profili storici e i modi di vivere di samurai, shogun, imperatori, monaci zen, letterati, geishe, cortigiane, ovvero le principali figure che hanno caratterizzato la storia, il gusto, il costume giapponese in quegli anni.


Il video della puntata

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7c2e9eae-b3a6-4f83-b49d-822d6ff1ed61.html


Nella seconda puntata  del ciclo, Daverio ci fa conoscere Kengiro Azuma, artista di origine nipponica ma che vive a Milano da molti decenni:

Una puntata monografica dedicata ad un artista che racchiude una storia culturale interessantissima e per molti versi sorprendente, sospesa tra Oriente e Occidente.
Azuma, infatti, quando arrivò in Italia grazie ad una borsa di studio per seguire i corsi dell’Accademia di Brera, aveva già vissuto una vita intensissima, con addirittura un passato da kamikaze. Come pilota di aerei da guerra, era stato sul punto di immolarsi in nome
dell’Imperatore durante la seconda guerra mondiale. Non portò a termine il suo sacrificio soltanto perché la guerra finì un paio di giorni prima di quando era stato fissato il suo viaggio di sola andata. Un destino inaspettato che lo lasciò fortemente disorientato.

Decise allora di dedicarsi all’arte e scelse l’Italia come sua patria adottiva. Qui, accanto ad un maestro eccezionale come il grande scultore Marino Marini, di cui divenne assistente per un lungo periodo, e affascinato anche da un altro artista geniale quale Lucio Fontana, costruisce nel tempo un proprio percorso artistico di scultura e poesia. Nel suo lavoro Azuma salda sapientemente elementi estetici e spirituali, che documentano la sua capacità di mettere in relazione le proprie radici orientali di matrice Zen con la cultura europea.


Il video della puntata

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8a8bf26b-7b76-4179-845c-33b511fbe769.html

Fonte

 http://www.animeclick.it/news/24607-passepartout-due-puntate-sullarte-nipponica-e-su-un-suo-interprete
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« Risposta #8 il: 01 Giugno 2010, 20:47:25 »




Come era stato già annunciato, l'artista giapponese Riyoko Ikeda sarà protagonista del Festival di letteratura e musica Collisioni - Vite parallele che si svolgerà prossimamente, dal 4 al 6 giugno, nelle piazze di un piccolo paese delle Langhe, Novello. Il Festival ha solo due anni di vita, ma dimostra un'eccezionale capacità di attirare l'attenzione di personalità di grande valore e di notevole prestigio, provenienti da ogni campo della cultura: dalla musica all'arte, alla letteratura. Ospiti del festival saranno, fra gli altri, Lucio Dalla, Vinicio Capossela, Enzo Cinaski, Gian Carlo Caselli, Massimo Carlotto, Simona Stanzani, Hari Kunzru, Antonio Scurati, Wu Ming, Abraham Yehoshua, Yoshitaka Murata, Luca della Casa.

La grande autrice di Lady Oscar e di molti altri famosi manga terrà il 4 giugno un concerto per voce e organo, insieme al maestro Yoshitaka Murata e all'organista Rodolfo Bellatti, alle 18.30 in Piazza Vittorio Emanuele, e il 5 giugno alle 15.00 incontrerà il pubblico presso il Cortile del Castello.
Il concerto, purtroppo, non avrà repliche, né sono previste, ufficialmente, riprese per il web. Le musiche eseguite saranno musiche tradizionali nipponiche, e siamo in grado di anticiparne alcune grazie alla cortesia di Luca della Casa:

- Sakura Sakura;
- Moonlight on the Ruined Castle;
- Hamabe no Uta: “sulla spiaggia nel primo mattino”;
- Furusato: “La mia vecchia patria”;
- Yoimachigusa: “primula notturna”.


Sakura Sakura.




Fiori di ciliegio, fiori di ciliegio
rivestono la campagna
fin dove l’occhio può arrivare.
Pare una nebbia, o sono nuvole?
Così profumati nel sole del mattino.
Fiori di ciliegio, fiori di ciliegio
Fiori appena sbocciati.

Fiori di ciliegio, fiori di ciliegio
Sotto il cielo primaverile
Fin dove l’occhio può arrivare.
Pare una nebbia, o sono nuvole?
L’aria è piena del loro profumo.
E allora, su, fatevi vedere,
fiori di ciliegio,
fatevi ammirare!




Moonlight on the Ruined Castle



Fiori di ciliegio che con grazia sbocciate sulle colline assonnate,
Ecco lassù la fortezza del castello, ma i guerrieri dove sono?
Dov’è il chiaro di luna che brillava su nel cielo,
e sui guerrieri che scolavano i bicchieri fino all’ultima goccia?

Per tutta la notte la bianca brina copre i campi autunnali,
branchi di cavalli selvaggi gemono sotto la luna.
Ma dov’è la luna che splendere doveva,
come le spade dei guerrieri nella notte?

Oh, la luna si leva alta nelle profondità della notte,
e silenziose sono le rovine distese sulla terra,
l’edera striscia sui cancelli, in questo freddo chiaro di luna,
stormiscono gli abeti nella notte ventosa.

Alzarsi e cadere è il destino degli uomini, e la luna brilla così forte,
guarda giù, verso questo mondo disteso sotto di lei.
Com’è sublime il chiaro di luna su queste rovine,
come adoro la luna che brilla nelle profondità della notte!



Hamabe no Uta: “sulla spiaggia nel primo mattino”



Mentre passeggiavo sulla spiaggia, nel primo mattino,
mi tornavano alla mente i bei giorni andati.
Il suono del vento, il rotolare delle onde sulla spiaggia,
la forma delle nuvole e il colore delle conchiglie.
Tutto era esattamente come una volta,
esattamente come una volta.
E mi tornavano alla mente i bei giorni andati.

Passeggiando lentamente sulla spiaggia, nel primo mattino,
ripensavo ai vecchi amici del passato.
Le onde rotolavano sulla sabbia e nella baia,
e il colore della luna e le stelle nel cielo.
Tutto era esattamente come una volta,
esattamente come una volta.
E mi tornavano alla mente i vecchi amici del passato.


Furusato: “La mia vecchia patria”


1-Su quella montagna ho cacciato lepri.
In quel ruscello ho pescato pesciolini.
E sogno ancora quei giorni della mia infanzia.
Quanto vorrei tornare nella mia vecchia patria.

2-Mamma e papà – staranno bene?
Come se la passano i miei vecchi amici?
Quando la pioggia cade, quando il vento soffia io ricordo
La mia infanzia felice e la mia vecchia patria.

3-Un giorno, quando avrò compiuto ciò che devo,
ritornerò nella mia vecchia casa.
Verdi e lussureggianti sono i monti della mia patria.
Pura e limpida è l’acqua dei suoi fiumi.


Yoimachigusa: “primula notturna”

“Yoi-Machi-Gusa” è un’antica canzone originaria di Okayama, composta da Yumeji Takehisa, poeta e pittore. Questa poesia è stata scritta nel 1903. Letteralmente il titolo significa “erba notturna”, ma la corrispondenza più esatta nella nostra lingua è, appunto, la “primula notturna”, un bellissimo fiore color giallo limone che schiude i suoi petali durante la notte. Questa canzone rappresenta metaforicamente il fiore come un amante in struggente attesa della donna che ama, un tema squisitamente romantico. Lo stelo ha rosette invernali. Dalla primavera fino all’autunno è sormontato dai bellissimi fiori della primula notturna.

Collisioni - Vite parallele


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« Risposta #9 il: 30 Novembre 2010, 17:37:06 »


Rojo Artspace - Sosaku Miyazaki

Error Color è stata il titolo della prima personale italiana tenuta dall'artista  artista nipponico Sosaku Miyazaki il Rojo Artspace ( od Artspace) Milano, Via Tortona 17, inaugurata la mostra giovedì 13 maggio  2010

http://www.rojo-magazine.com/mil/


Sosaku Miyazaki è uno degli artisti emergenti nipponici e la mostra è improntata  a una forte multimedialità: in mostra disegni, elaborazioni fotografiche, sculture e due video dell’artista.

Interprete naif dell’immaginario del suo tempo, Sosaku, nato nel 1976 e partito dalla street-art, dichiara che “la sperimentazione di linguaggi, tecniche e supporti è uno dei motori principali della mia ricerca” e che il suo principale obiettivo nel fare arte è quello di “rendere visibile la bellezza che si nasconde nella vita di ogni giorno, proprio sotto i nostri nasi.” Alla sua prima personale italiana l’artista si presenta forte di un’esperienza che lo ha visto esporre a Madrid, Barcelona, Berlino oltre a numerosi esibizioni a Tokyo, la sua città.


Nell'intervista Miyazaki racconta quanto è difficile essere un artista riconosciuto in Giappone e con un po' di timidezza e profonda passione, ci fa entrare nel suo mondo colorato e sorprendente.

Rojo Artspace - Sosaku Miyazaki


Fonte per le note

http://www.artsblog.it/post/5690/sosaku-miyazaki-prima-personale-in-italia-a-milano-il-13-maggio

Sito ufficiale di Sosaku Miyazaki

http://www.sosakumiyazaki.blogspot.com/
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« Risposta #10 il: 28 Gennaio 2011, 13:31:36 »


Si inaugura oggi a Bologna, nei nei padiglioni di piazza Costituzione, Arte Bologna ( 28/31 gennaio) uno fra i più importanti appuntamenti dell'arte italiana...

http://temi.repubblica.it/repubblicabologna-arte-fiera-2011/?ref=HREC2-10

Nello speciale interviste a Silvia Evangelisti, direttore della Manifestazione che illustra la formula della manifestazione...ed a  Julia Draganovich, curatrice della rassegna "Bologna Art First", che ancora una volta invaderà la città, per il settimo anno...e poi tanti servizi sulle varie rassegne...

Sulle Tracce di Bologna...La mostra in Sette Tappe...

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/06/16/news/sulle_tracce_di_bologna_viaggio_interattivo_nel_genus_bononiae-4884001/

Una mappa interattiva per orientarsi nella mostra.

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« Risposta #11 il: 21 Febbraio 2011, 08:15:21 »


GIAPPONE – TACCUINI DEL MONDO FLUTTUANTE
Carnet di viaggio di Stefano Faravelli una pubblicazione di Viaggi Dell’Elefante



Sabato 26 febbraio 2011 alle ore 17.00 a Roma presso la prestigiosa sede del Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’ la Fondazione Italia Giappone, in collaborazione con il Museo e Viaggi dell’Elefante, presenta il volume “Giappone – Taccuini dal Mondo Fluttuante”, un diario di viaggio che racconta il fascino del Paese del Sol Levante attraverso gli acquarelli di Stefano Faravelli e le immagini documentarie riprese da Stefano Folgaria.

Il volume -curato da Enrico Ducrot, Amministratore Delegato di Viaggi dell’Elefante e distribuito da DeAgostini- è un percorso suggestivo di immagini e racconti nel cuore del Giappone. Faravelli – pittore viaggiatore, munito di un piccolo atelier portatile che “contiene i colori di tutti i tramonti e le albe dell’universo” – attraversa con i ritmi lenti di un esploratore d’altri tempi le foreste del monte Koya, i santuari shintoisti di Ise, le montagne di Nagano con i bagni termali popolati dai macachi giapponesi, gli antichi quartieri di Kyoto e i moderni grattacieli di Tokyo. Un

Dal 26 febbraio al 13 marzo 2011
nello stesso Museo, in una sala appositamente allestita con oggetti d’arte giapponese, saranno in mostra i disegni originali riprodotti nelle pagine del libro (due moleskine a soffietto e un taccuino ad album) e alcuni quadri dello stesso artista ispirati all’universo del fantastico mitologico giapponese: processioni di inari (le fate-volpi), i gatti di Ise, le sirene. Immagini queste, nate nella linea di una poetica dell’immaginario che contraddistingue la fase successiva al viaggio vero e proprio, ma che da quest’ultimo è fecondata.

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« Risposta #12 il: 19 Novembre 2013, 00:23:47 »



Riprendiamo questa nota che da troppo tempo giace:

Per affrontare il freddo di novembre, a Milano ci si può affidare anche ai fumetti ed alle mostre organizzate dal Wow Spazio Fumetti.


Wow Spazio Fumetto Mostre Inverno 2013 di Debris2008, su Flickr

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« Risposta #13 il: 19 Novembre 2013, 10:45:56 »

Vi segnalo il XV festival Giapponese a Firenze dal 22 al 24 novembre 2013. Non vi sono spazi dedicati propriamente ai manga o all'animazione ma è comunque una manifestazione interessante per chi si trovasse in zona il prossimo fine settimana.



http://www.festivalgiapponese.it
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« Risposta #14 il: 20 Novembre 2013, 09:57:07 »



Flora hai capito lo spirito!

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