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Autore Topic: Ultimate Century - storia originale  (Letto 243143 volte)
matte
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« Risposta #45 il: 03 Marzo 2007, 19:01:04 »

... e poi ricordo che non è la Krande Cermania, ma è il Reich dei profughi nazi... comunque, stasera finisco di tradurre, e domani mattina posto il tutto...
per la gioia di grandi e piccini... Very Happy Very Happy

e poi, scusate... non lo conoscete il vecchio detto?

la Germania vince il primo tempo, e perde nel secondo (anche se non molla mai)? I mondiali di calcio non hanno insegnato niente?
 Very Happy
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Gemini76
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« Risposta #46 il: 03 Marzo 2007, 22:37:08 »

Citato da: aa"v"mexrd
Direi che abbiamo già il vincitore per il nostro concorso di miglior racconto di fantascienza! Peccato, non abbiamo nemmeno fatto in tempo ad annunciare l'apertura....
Comunque ragazzi questa mi puzza di bufala lontano un kilometro, anzi due.
Che caso che provenga da un sito tedesco questa storia dove la Germania conquista il mondo, he?
Certo che se mai venisse prodotto un anime di questo genere non verrebbe trasmesso da nessuna televisione in tutto il mondo, con riferimenti così immediati alla politica e storia recente non farebbe altro che esasperare tensioni già notevoli.
Il tocco da maestro è il bombardamento della Mecca! Non ci vuole un genio a immaginare cosa succederebbe il giorno stesso della trasmissione agli studi della Bandai, BOOOM!


Perchè secondo te son talmente intelligenti i tizi islamici?Poi perchè devono esserci sempre fumetti/anime politicamente corretti?
E cmq volendo è anche plausibile che se e quando il progetto passerà dallo stato di bozza a quello di sceneggiatura possano essere fatti degli adattamenti per rendere la serie meno esplicita e più digeribile.
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aremvadx
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« Risposta #47 il: 04 Marzo 2007, 02:17:38 »

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Perchè secondo te son talmente intelligenti i tizi islamici?Poi perchè devono esserci sempre fumetti/anime politicamente corretti?

Scusa hai ragione, non prendono un biglietto aereo per il Giappone per andare a far saltare la Bandai, aspettano che venga trasmesso nel loro paese o in uno vicino e poi vanno col cammello a far saltare l'emittente locale.
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E cmq volendo è anche plausibile che se e quando il progetto passerà dallo stato di bozza a quello di sceneggiatura possano essere fatti degli adattamenti per rendere la serie meno esplicita e più digeribile.

Scusa ma io veramente non ci credo proprio, non dubito dell'onesta' di nessuno sul forum ma secondo me si tratta di una colossale bufala.
Tra l'altro fatta pescando qua e la le trovate dalle varie serie, cosa che Bandai tendenzialmente non fa.
Poi sofismi del tipo che non e' la Germania ma il quarto Reich onestamente non cambiano molto il significato del tutto. E a 9 spettatori su 10 se chiedi chi e' che ha invaso il mondo stai certo che risponderebbe "la Germania".
Io SPERO che ci sia qualcosa di vero, ma e' talmente tanto che navigo in Internet che ne ho viste di bufale che voi umani non potreste immaginare...
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Ciao Ciao
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« Risposta #48 il: 04 Marzo 2007, 03:36:18 »

Nabvigando qua e là è stato intercettato questo stub. Poi può anche darsi che resterà per sempre in un cassetto della Bandai, come può darsi che venga tirato fuori magari molto modificato...staremo a vedere, nessuno ha però detto che esce domani op che stan preparando il DVD  Very Happy
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« Risposta #49 il: 04 Marzo 2007, 08:26:09 »

Citato da: i""G67ienm
Nabvigando qua e là è stato intercettato questo stub. Poi può anche darsi che resterà per sempre in un cassetto della Bandai, come può darsi che venga tirato fuori magari molto modificato...staremo a vedere, nessuno ha però detto che esce domani op che stan preparando il DVD  Very Happy
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Ma soffrite de insonnia?


la prima che hai detto...temo o spero...comunque sarà meglio informare la lista di tutta questa storia...che dici?' con la due giorna Go nagaiana...
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« Risposta #50 il: 04 Marzo 2007, 08:56:25 »

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Scusa hai ragione, non prendono un biglietto aereo per il Giappone per andare a far saltare la Bandai, aspettano che venga trasmesso nel loro paese o in uno vicino e poi vanno col cammello a far saltare l'emittente locale.


ah ah...

comunque, se non hanno ancora fatto saltare la Marvel dopo l'ultimo episodio degli ultimates...
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« Risposta #51 il: 04 Marzo 2007, 09:35:06 »

C'è un grande equivoco di fondo lo ho detto..alla fin fine tutta questa storia ci scommetto fà parte delle rimasticazioni di metastorie di qualche scimunito che vuol imitare Fukuda...lui ha parlato di cloni? Ha parlato di genetica? temi di attualità? ha parlato - in buona sostanza - di un popolo eletto separato dall'umanità..e poi ha parlato del vero grande tema del nostro mondo - accanto alla rivoluzione genetica,che non è la islamo follia ( che ha tanti risvolti) ma il ruolo die mass media...bene ed allora noi ci mettiamo qui e tiriamo fuori sto polpettone di quarti -quinti o sesti reich,tirano sempre,e di islamici...mai letto i libri come Occidente od Attacco all'occidente?? sono libri di un italiano...cercate in rete che li trovate..c'è l'edizione tea,sconsiglio vivamente di acquistarli..polpettone metastorico ...

  Ed in USA?? Sapete cosa si vende...polpettoni metastorici dove il mondo libero ( noi) saremmo invasi e sottomessi da loro - chiunque essi siano - non una ma tre volte al mese e liberati da loro dagli USA Tre volte al di dopo la consueta preghiera e le consuete tribolazioni...

Insomma io non mi stupisco che nell'onda del nazionalismo dilagante in Giappone...ho scoperto perchè non riesco davvero a fare l'ultimo riassunti di MS igloo...

E' che proprio quella massa di follie ad Oliver may non la sopporto!!

Nulla mi stupisce...
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« Risposta #52 il: 04 Marzo 2007, 10:04:17 »

Ciao a tutti, ragazzi e lettori…
Per concludere questo spoilerone (o pesce d’Aprile anticipato… vedremo!), la strada è ancora piuttosto lunga. Per cui, allacciatevi le cinture, e preparatevi a seguirmi – se volete, ovviamente.

Riassumiamo rapidamente la situazione: il Reich, con una campagna fulminante, ha messo le zampe su tutta l’Europa, con l’eccezione della Spagna, della Scandinavia, della Grecia. Ha ridotto Cina ed India ad un cumulo di macerie fumanti. Nel frattempo, il Medio Oriente è stato invaso, e sottoposto alla più grave umiliazione dai tempi in cui i cavalieri crociati furono fermati alle porte della Mecca… in meno di un mese, il potenziale bellico americano è stato pressoché annientato, e le prospettive non sono delle migliori.

La storia prosegue con l’arrivo, piuttosto fortunoso, di Noah, Amuro e Kai in quel di Trondheim, il cui fiordo è più intasato si navi di Pearl Harbour poco prima del bombardamento giapponese.
In realtà, molte unità sono tanto danneggiate da non poter nemmeno solcare il mare, e quasi tutti gli equipaggi hanno bisogno di vigorose reintegrazioni. Kai e Amuro, in virtù delle leggi speciali varate dal governo statunitense sono arruolati, ed assegnati all’unico sommergibile nucleare americano scampato all’attacco nazista. Si tratta del New York, il prototipo di una nuova classe di sommergibili d’attacco – estremamente silenzioso e, soprattutto, dotato della capacità di sfondare la calotta polare come i normali lanciamissili. Capacità che si rivela critica visto che, pochi giorni dopo, il New York viene incaricato di riunirsi al sommergibile d’attacco russo Akula III “Aleksandr Nevskiy” (e se vi interessa sapere chi sia, lo trovate qui ... http://en.wikipedia.org/wiki/Alexander_Nevski nome più appropriato, data la situazione, non potevano scovarlo!) e quindi scortare quattro boomer fortunosamente scampati al disastro (due russi, e due britannici). Amuro saluta suo padre, sapendo che potrebbe non rivederlo mai più.

Negli stessi attimi, Mahkuwe ordina a Delatz di chiudere i conti con Hamburg e di spazzare via le ultime resistenze in Europa: solo quando l’Europa sarà diventata parte integrante del Reich, il führer Gihren potrà scendere sulla Terra e proclamare la fine della guerra di conquista.
Delatz, che non ama i metodi sbrigativi e brutali dei suoi gerarchi e degli altri generali, e che ha ufficialmente protestato per il comportamento di Garma Zabi, obbedisce a malincuore: preferirebbe cercare una forma di accordo con gli Americani, chiudendo la partita prima che l’innata capacità del nemico di reagire, e di riadattarsi alle caratteristiche della guerra si ritorca contro di loro ("Durante la seconda guerra mondiale, il Giappone cambiò il gioco, e condusse una guerra di portaerei quando gli Americani pensavano ancora ad una di corazzate... pochi mesi dopo Pearl Harbour e Coral Sea, gli americani sbaragliavano Nagumo a Midway applicando lo stesso gioco del maestro, e migliorandolo... non sono avversari che possiamo sottovalutare"). Ma Mahkuwe non vuol sentire ragioni, e l'attacco viene condotto come previsto.

Intanto, l’evacuazione del medio oriente sta procedendo a piena velocità. Imbarcato sulla Queen Elizabeth II, adattata alla bene e meglio per evacuare quanti più soldati possibili, Sleggar sta meditando sul disastro dell’ultima campagna, convinto che non si riuscirà a combattere ad armi pare con i Nazi fin quando l’esercito non si sarà dotato di armi adeguate a contrastare i “ciclopi”, ovvero di propri mobile suit (come questi sono ormai chiamati).

Improvvisamente, la QEII si inclina su un fianco: è un MS marino (uno Z’Gock?) della squadra d’assalto Dönitz – ed il suo non è un pilota qualsiasi. Si tratta di Johan “Johnny” Ridden: la sorte della nave, e di quasi tutti i suoi occupanti, è ovviamente segnata. Sleggar si salva con pochi altri fortunati, sui quali Ridden decide di non infierire. Mentre lo Z’Gock (chiamiamolo così) di Ridden s’inabissa, Sleggar promette vendetta per tutti i compagni morti.

Siamo in Giappone, pochi giorni dopo. Il tenente Shiro Amada (evvai!) e la sua squadriglia vengono incaricati di compiere un volo di ricognizione sulla costa continentale del mar Cinese, alla ricerca di eventuali superstiti, e soprattutto per escludere attività nazista.
Durante il volo, i sistemi di navigazione degli F22 della squadriglia vanno improvvisamente in panne – i prodi japs sono infatti assaliti da una squadriglia di caccia nazi (che qui vengono chiamati Messerschmitt BF2002 “Himmelritter” (Cavaliere del Cielo)): due compagni di Shiro sono abbattuti con ridicola facilità, ma il nostro eroe (anche in questa versione ultimate è sempre lui…) riesce a ribaltare la situazione, obbligando i nazi superstiti alla fuga immediata. Al suo ritorno, viene accolto come un eroe… e non solo: il suo comandante superiore (il generale Tono) lo trasferisce immediatamente ad un progetto segreto, dal quale dipenderà tutta la sorte della guerra… il progetto V (vi giunge nuovo? ^___^;;wink.

L’attraversamento del mare artico ha permesso alla squadra di sommergibili di evitare le principali reti sonar in mano al Reich, ma la navigazione è giocoforza rallentata. Dopo alcuni giorni, le unità sono arrivate in pieno Oceano Pacifico, e possono riprendere contatto con il comando centrale americano, che ordina di convergere a piena velocità verso San Diego.

Nelle stesse ore, Trondheim cade in mano nazista, ed il padre di Amuro viene fatto prigioniero.

Johnny Ridden, intanto, mastica amaro: come segnala al proprio diretto superiore, comandante della flotta Mad Angler, Karl Ekhart, la Kriegsmarine esiste solo sulla carta. Nel Golfo Persico, hanno potuto intervenire solo per la particolare natura della regione – ma i MS non possono affrontare le ampie distese del mare aperto, o dell’Oceano, senza un adeguato supporto. E, fin quando la flotta americana ed alleata non saranno annientate, la sicurezza della vittoria non sarà che un’illusione. Ekhart non accoglie bene le proteste del proprio sottoposto, e lo trasferisce immediatamente ad Hong Kong, unico pezzo di suolo cinese scampato alle devastazioni delle prime ore di guerra, e testa di ponte per l’ormai imminente attacco al Giappone.

(e qui mal gliene incoglierà, visto che una regola non scritta dice che, nei cartoni animati, il Giappone non si attacca mai, se non vuoi buscarle!).

Mirai e Scott, intanto, hanno completato la prima fase del proprio addestramento, e sono ammessi nella parte più segreta e protetta della base canadese.

Lì, i nostro scoprono che il governo americano sapesse e temesse l’aggressione del Reich almeno dal 1947: la scoperta del piano risale ad allora, quando ciò che tutti avevano preso per un ufo – e che invece era un’astronave nazista, era caduta nei pressi di Roswell, in New mexico. Quell’unità impiegava un reattore di tipo Minovsky, piuttosto primitivo ma efficace – ed allo stesso tempo tanto complesso da occupare gli ingegneri aerospaziali occidentali per quasi sessant’anni. Finalmente, dopo tanto tempo, il reattore è stato replicato e modernizzato, ed intorno ad esso è stata progettata una nuova classe di unità da combattimento, corazzate da guerra di cui stanno completando le prime tre unità: la Pegasus, la Albion e la White Base. Scott e Mirai sono candidati a diventare i primi ufficiali di rotta di queste nuove unità.

Finalmente, Gihren fa la sua comparsa nella città che dovrà diventare la capitale del Reich. Stiamo ovviamente parlando di Berlino, la cui arteria più importante, Kurfursterdamm, è avvolta da due ali di folla per salutare l’arrivo del settimo Führer del Reich. I Media, già piegati al nuovo padrone, non mostrano ovviamente i soldati ed i MS schierati a consigliare l’adeguato entusiasmo ad un popolo che, potendo, reagirebbe in modo ben diverso… Mahkuwe gongola, convinto di aver svolto un ottimo servizio… gongolerà molto meno, quando uno dei fiori sventolati dalla folla cade sulla macchina scoperta del nuovo Führer. È una rosa bianca – il simbolo dell’opposizione ai Nazi durante l’ultima guerra (e, a tale proposito, consiglio questa lettura: http://en.wikipedia.org/wiki/Sophie_Scholl ). Questo manda Gihren su tutte le furie, ma proprio la presenza della televisione gli impedisce di reagire come vorrebbe.

Cecilia, che ha già capito, sta gongolando: la figuraccia spingerà facilmente il Führer ad autorizzare la guerra contro il Giappone per distogliere l'opinione pubblica, operazione da lei progettata, e che vorrebbe assegnare ai suoi due protetti, Gato e Deikun. Dozul non parla – ma è furioso.

Dozul non è infuriato con la sorella, ma contro  Garma,  la cui stupidità sta determinando un disastro dopo l’altro.

Le sue azioni in Arabia hanno scatenato l’insorgenza di una guerriglia selvaggia, rimpolpata persino da soldati americani, britannici ed israeliani, concentratasi negli altipiani dell’Iran e dell’Afganistan… dove, ovviamente, i Nazi non hanno vita migliore degli americani d’oggi.
Ad ogni insuccesso, Garma reagisce con un massacro di civili innocenti, le cui conseguenze sono abbastanza ovvie… Il giovane ha il terrore che il fratello possa destituirlo – ma Gihren ha ben altro per la testa.

Nelle stesse ore, ha luogo una riunione dell’ONU, cui partecipano tutti i capi di stato scampati al primo mese di guerra. Dopo una prima fase abbastanza burrascosa, Sean Miller prende la parola (nonostante Mister President preferirebbe che se ne restasse zitto) e denuncia le colpe delle Nazioni Unite, il cui sonnecchiare ha permesso al cancro antico risorgere a nuova vita. Di fronte alla minaccia, vi è necessità di formare un fronte comune di tutti i popoli liberi del mondo: soltanto così potranno opporsi al mostro e schiacciarlo, una volta per sempre. Il presidente russo in esilio (che quindi si è salvato!), propone che tutti i popoli liberi si uniscano in una federazione, il cui scopo, però non è soltanto sconfiggere il presente nemico, ma fornire un'alternativa in cui sia l'uomo al centro del mondo, una guida per l'umanità anche quando la minaccia sia stata dissolta (Federazione Unita dei Pianeti... se ci sei, batti un colpo!): la mozione è approvata all’unanimità, e Miller è più o meno costretto ad essere il primo presidente della neonata Federazione Terrestre.
Il suo primo atto è proclamare Revil comandante in capo delle forze armate (e visto che è stato l’unico a combinare qualcosa contro il Reich, direi che non avrebbe potuto scegliere meglio… ndMatte). E Revil, a sua volta, risponde alla nomina ordinando l’immediata mobilitazione delle tre corazzate classe Pegasus appena completate. Il loro scopo: recarsi in Giappone e lì recuperare le diciotto (!) unità di RX78 (Sì! È proprio lui!!!!!!) appena ultimate. Il Giappone, infatti, è il prossimo sulla lista della spesa del reich, ed il progetto V non può cadere nelle mani del nemico…

Al largo del Giappone, l’aereo di Gato e Deikun incrocia la rotta della squadra dei sommergibili, la cui posizione è inavvertitamente svelata da una boa di comunicazione. Un incontro fortuito, che Deikun (non sarebbe la cometa rossa…) decide di sfruttare immediatamente. Fa planare la Gaw sulla superficie del mare, ed interviene con il suo Z’Gok per provvedere personalmente all’affondamento del nemico. Dopo una battaglia furiosa, i quattro boomer sono fatti esplodere uno dopo l’altro – troppo lenti e goffi, mentre i due sommergibili d’attacco riescono a scampare all’attacco solo grazie all’abilità dei rispettivi comandanti.

I due sommergibili, danneggiati, devono convergere verso la base militare di Okinawa, dove – poche ore dopo, atterrano anche le tre classe Pegasus fra lo sbalordimento generale.

Deikun (e di nuovo: non sarebbe lui se non fosse così…) ha osservato la cosa, e capito la pericolosità dell’evento. Organizza un improvviso e rabbioso attacco alla base militare nipponica, pesantemente osteggiato da Dozul, ed approvato solo per l’incondizionato appoggio di Cecilia.

Nella base, intanto, sta avvenendo il rapido trasbordo degli RX78 sulle classe Pegasus. Purtroppo, come spiega il capo progetto, il prof. Kozumi, i mobile suit sono al momento completamente inutili. Il loro sistema di controllo manuale è infatti troppo complesso per qualsiasi pilota… ("Per usarli, bisognerebbe essere un Ashi-Naga Te-Naga..." un demone giapponese con braccia e gambe lunghissime e velocissime, "e possedere due cervelli e quattro occhi, ciascuno fisso su un particolare diverso..."): l’unico modo di utilizzarli, sarebbe introdurre nel corpo del pilota delle particolari nanomacchine, progettate per realizzare all’interno della neocorteccia umana, una specie di interfaccia diretta con il computer da combattimento, consentendo di bypassare i troppo complicati controlli manuali (uhm... Sette di Nove, se ci sei batti un colpo!).

Purtroppo, le nanomacchine possono provocare violentissime reazioni di rigetto, e quindi non sono realmente utilizzabili senza rischiare la vita dei piloti: negli esperimenti sull'animale, l'unica variabile è stata la morte immediata delle povere scimmiette sacrificate dalla scienza...

Sta ancora spiegando questi dettagli al comandante Wakkein della Albion, comandante della squadriglia Pegasus, quando inizia l’attacco del Reich. Il trasbordo delle unità è ancora incompleto, e le corazzate rischiano di essere distrutte a terra.

Amuro e Kai si trovano nel laboratorio centrale, insieme al prof. Kozumi e – soprattutto, a tre unità di RX78. Sono raggiunti da Shiro Amada, che chiede immediatamente al professore di consegnargli un campione di nanomacchine. Wakkein è contrario, ma Shiro se le inietta sotto gli occhi dei suoi superiori. Amuro, nello stupore generale, fa lo stesso – e Kai, non volendo essere da meno, assume la terza ed ultima dose al momento disponibile. I tre, dopo essere collassati a terra per un attimo (ed aver "goduto" di scene da 2001: odissea nello Spazio), si riprendono e balzano a bordo degli RX78 ancora un po' confusi, ma più o meno sani.

Intervento provvidenziale, visto che la loro azione getta nel panico le unità del Reich, che non si aspettavano un avversario del genere. Soprattutto, nello stupore generale, l’RX78 si dimostra nettamente superiore agli MS nemici, che sono schiantati uno dopo l’altro. Finché, davanti ai tre, non si para Deikun con il suo MS rosso scarlatto… questi prima danneggia Shiro, quindi mette fuori uso Kai… ed infine si confronta con Amuro. Il quale, incredibile dictu (ma va!) riesce a tenere testa alla cometa rossa in un duello senza esclusione di colpi.

Il professor Kozumi non crede ai suoi occhi: non solo tre piloti sono sopravvissuti all’introduzione delle nanomacchine, senza mostrare reazioni di rigetto acuto – ma uno di essi è stato in grado di spremere a tal punto l’RX78 da resistere all’asso per eccellenza delle forze nemiche.
Questo potrebbe dare alla neonata federazione un vantaggio strategico immenso: mentre i piloti del Reich devono essere addestrati fin dall'infanzia per poter controllare i complessi MS a loro disposizione, e quindi sono protetti e vezzeggiati dall'esercito, che non li manda certo al massacro, la federazione può disporre di un numero praticamente illimitato di "carne da cannone", e senza predisporre un addestramento specifico... almeno in teoria (poi la pratica, ahinoi, sarà molto diversa...)

Grazie al tempo guadagnato, viene predisposta l’evacuazione completa della base. Gli equipaggi dei sommergibili si sparpagliano sulle tre unità – ma per una serie di circostanze fortuite, gli ufficiali della White base vengono tutti uccisi poco prima del decollo. Noah rimane investito insieme al comandante Mancuso da una granata - ma questi lo protegge facendogli scudo con il proprio corpo: gesto che lo fa diventare l'unico graduato della nave, e quindi l'unico con i titoli per comandarla – anche se non ha la minima idea di come funzioni una classe Pegasus.
Decide di affidarsi a Mirai, il navigatore – scelta corretta, e di integrare nell'equipaggio chiunque, del Nevsky o del New York, abbia almeno una mezza idea di cosa facciano i controlli dei sistemi di combattimento. Idea che, a conti fatti, salva tutti dal disastro. Sulla stessa nave, si sono imbarcati anche Kai ed Amuro, mentre Shiro è salito sulla Pegasus. Qui le loro strade si separeranno per parecchio tempo.

La notizia del MS federale semina il panico nel Reich: complici le resistenze incontrate in Afghanistan, i piani d’attacco sono completamente stravolti. L’attacco al Giappone è rimandato sine die: priorità assoluta diventa abbattere le tre corazzate prima che rientrino in territorio americano. L’incarico viene attribuito a Deikun, promosso a Maresciallo dopo gli ultimi successi.

Durante il volo di rientro, le corazzate sono investite da una tempesta violentissima, che separa la White Base dalla Albion e dalla Pegasus. Quello che Deikun stava aspettando: fa convergere su di essa tutte le sue forze, costringendola a ripiegare verso il sud, ed impegnandola in continui attacchi aerei.

La White Base, nonostante l’equipaggio improvvisato (ma in realtà composto di un gran numero di espertissimi veterani della marina, e quindi ben più tosto di quanto Revil e Deikun si attendessero), resiste ben oltre le più rosee speranze, anche grazie alla perfetta chimica fra Mirai e Noah, cui mancheranno esperienza e competenza specifica, ma che si rivelano talentuosi e svegli.

Purtroppo, il reattore principale viene danneggiato nel corso di uno degli scontri più violenti. Un perfetto disastro.

La WB non può più volare in alta quota, ed il reattore principale non può funzionare per più di sei ore continuative, per di più a velocità ridotta. Il volo oceanico diventa impossibile – unica soluzione, dirigersi verso il continente asiatico, e cercare di attraversarlo il più rapidamente possibile, sfruttando le vaste zone desertiche e dirigendosi verso l’Africa, ancora risparmiata dal Reich, e da dove Revil pensa di far partire il contrattacco.

Dopo una lunga serie di battaglie, in cui l’abilità più o meno innata di Amuro si manifesta sempre più clamorosamente (e l'invidia di Kai cresce...), i nostri arrivano in Afghanistan, dove fanno la conoscenza di un nostro vecchio amico- Sleggar. Il quale accetta di imbarcarsi e di aggregarsi come terzo pilota di RX78 (previo trattamento con nanomacchine, appena risintetizzate dal prode prof. Kozumi).

Afghanistan vuol dire Garma… Deikun, che non ama quello sciocco cocchino di Gihren, decide di sfruttare l’occasione. Convince Garma di incaricarsi dell’attacco alla WB, cercando l’occasione migliore per mettere l’avversario in pessima luce – o, meglio ancora, per eliminare un pericoloso rivale alle grazie del Führer. L’occasione non tarda ad arrivare, e nel corso di una battaglia notturna, lascia che Garma cada nella trappola intelligentemente tesa da Noah, provocandone la morte in una scena che non vi descrivo, ma che è molto simile a quella di Origin (piuttosto che a quella del primo KSG).

Gihren, informato, non fa una piega – ma decide di sfruttare a proprio vantaggio la morte del fratello minore. Organizza solenni funerali di stato, nel corso dei quali viene inaugurato il nuovissimo Mausoleo del Reich, nel quale i feretri di tutti gli eroi di guerra e dei precedenti Fuhrer dovranno essere traslati: nel corso delle esequie Kasval ha finalmente l’occasione di rivedere la sorella, Artesia, appena arrivata sulla Terra insieme al proprio corpo d’assalto.

Artesia è sconvolta dalle devastazioni della guerra, e lo confida al fratello: questi, da parte sua, condivide le posizione dei critici, che vede in Delatz e Rahl i massimi esponenti.

A questo punto, Artesia e Kasval sono raggiunti proprio dal buon Rahl, il quale annuncia ai giovani Deikun di essere stato incaricato, personalmente da Gihren, di provvedere alla distruzione degli assassini dell’eroe del Reich. Propone ad Artesia di unirsi a lui – e questa, sebbene non convintissima, accetta.

Perfetto… a questo punto possiamo chiudere. Il seguito nel pomeriggio. Nonostante la quantità di eventi che ci attendono non siano affatto pochi, alla conclusione non manca molto. Rispetto alla parte fin qui tratteggiata, il resto è più rozzamente abbozzato – probabilmente perché i Capoccia Sunrise vogliono ancora lavorarci sopra. O forse perché all’autore del pesce anticipato mancano le idee… scegliate voi la versione che preferite.

Nel frattempo, permettetemi un paio di commenti…

Condivido l’imbufalimento degli amici tedeschi… purtroppo, come alcuni già detto, la distinzione fra Reich (ovvero, i cattivi dell’animé) e Germania è molto labile… i tedeschi rischiano di fare per l’ennesima volta la parte dei cattivi. E che cattivi! Probabilmente, a parte la scena della Rosa Bianca (che per altro gli stessi Crucchi avrebbero difficoltà a capire, figuriamoci gli yankee ed i japs), avrebbero potuto produrre una scena simile a quella di Palazzo Madama nel Bundestag o qualcosa del genere... qualcosa che facesse capire meglio il distacco... o, meglio ancora, visto che siamo in tema di recupero dell'usato, riesumare il termine Zeon non sarebbe malvagio...

Detto ciò, se questa serie di Gundam vedrà la luce, se pure non passerà alla storia come la più innovativa, sarà senz’altro la più truculenta. Le scene di Roma, della Mecca… gli eccidi e le battaglie di massa (che, tra parentesi, potrebbero essere davvero molto belle...)

Un Gundam molto più adulto di quanto non sia mai stato in precedenza, che proprio per questo vedo piuttosto problematico… se il pubblico americano rischia di affezionarsi presto a questa versione, che molto deve ad alcuni fumetti USA di recente produzione, come le versione ultimate di X-men e Avengers, vedo dura che possa trovare facilmente uno spazio nell’etere europeo od americano che sia. Almeno senza clamorosi tagli od adattamenti… che però sarebbero deleteri, a mio avviso, rischiando di stravolgere una serie che, nella sua crudezza, cerca tuttavia di non essere gratuita…
Mi viene da pensare alla versione a fumetti degli Ultimate (bellissima e cruda come si deve) ed alla trasposizione a cartoni (che più edulcorata di così si muore...), davvero deludente.

Detto ciò, io resto curioso… soprattutto di vedere gli Z’Gock e gli RX78, nonché di vedermi le prime bozze dell’adattamento “ultimate” di Amuro, Shiro, Sleggar e soci…
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« Risposta #53 il: 04 Marzo 2007, 13:25:43 »

C'e da dire che il nazismo cmq , con tutti i suoi difetti, orrori, contraddizioni e anche  una bellissima ambientazione a livello "puramente visivo" per ambientarci una storia di guerra.

La tecnologia retrò sullo stile di Vernes.
Le divise, i mezzi militari, le continue parate e lo stato del paese totalmente militarizzato tra architetture quasi gotiche, coperte da teloni rossi sparsi ovunque.
Un'ambientazione scura, fatta di colori freddi predominanti, oppure infocati con un alone di tenebra perenne.

Rappresentata in questo modo trovo sia un'ambientazione estremamente suggestiva per questo tipo di prodotti.

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Ed in USA?? Sapete cosa si vende...polpettoni metastorici dove il mondo libero ( noi) saremmo invasi e sottomessi da loro - chiunque essi siano - non una ma tre volte al mese e liberati da loro dagli USA Tre volte al di dopo la consueta preghiera e le consuete tribolazioni...


Beh ...
Andate mai leggere i commenti dei fan di Gundam nei forum americani?
Fortunatamente non sono tutti così, ma una buona fetta è fissata che vorrebbe un gundam militarsita pro guerra...
Con nemici islamici/terroristi e con l'uso di paesi reali come protagonisti..
I fan Americano vorrebbero un Gundam politicamente scorretto.
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matte
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« Risposta #54 il: 04 Marzo 2007, 13:33:46 »

Are you ready? Siete pronti all’ultimo blocco?

OK… come si diceva, la WB è in viaggio verso l’Africa Meridionale, ed è ormai prossima alla Mesopotamia: dove Rahl li sta aspettando. Ad assicurargli la distruzione del nemico, Mahkuwe gli ha assegnato alcuni prototipi del nuovo MS, il Siegfried (il Gouf?). Lo scontro è molto duro, e soltanto l’intervento di una squadriglia di intercettori alleati provenienti dal canale di Suez evita il peggio. L’Eurofighter del loro comandante, Ryu José, è danneggiato nello scontro, ed il pilota è costretto ad integrarsi nell’equipaggio della nave.
La WB riesce quindi ad arrivare nella zona di Luxor proprio mentre l’esercito del Reich sta completando la conquista dell’Africa settentrionale: le riparazioni più urgenti sono rese possibili dall’intervento del tenente Matilda, che a sprezzo del pericolo è riuscita a portare i pezzi di ricambio necessari. Purtroppo, le riparazioni del reattore non sono al momento possibili, rendendo sempre un calvario il viaggio di rientro.
Gli ordini di Revil sono abbastanza precisi: raggiungere Città del Capo, dove un cantiere navale è stato riadattato alla meglio per ospitare la WB, e dove stanno venendo trasferiti componenti e personale necessari alle riparazioni del caso.
Frattanto, Amuro comincia a manifestare strane “visioni”… La cosa più clamorosa avviene subito dopo un litigio con Kay. Raggiunto il ponte di comando, si ritrova dove non dovrebbe essere: sembre WB… ma quella classica, quella originale! Riconosce i suoi occupanti, ma questi ovviamente non sono le persone che lui conosce, ma i personaggi a noi ben più famigliari. Fra questi, Kay, che sta piangendo – per la morte di Matilda.
Amuro non capisce – e scappa. Ritrovandosi di nuovo nella “sua” WB.
Raccontata la cosa al prof. Kozumi, questi teme che il rigetto delle nanomacchine stia coinvolgendo la corteccia cerebrale, in particolare le aree sensitive, e sottopone Amuro ad alcuni test che, tuttavia, non rilevano anomalie degne di nota.
Pochi giorni dopo, Rahl ordina un nuovo attacco ai danni della WB, nei pressi di Assuan, dove la particolare conformazione del terreno obbliga la nave ad un passaggio forzato. La battaglia è durissima, e lo scontro corpo a corpo fra Amuro e Rahl viene risolto soltanto grazie a Ryu, il cui elicottero danneggia il backpack del Siegfried, rallentandolo e permettendo ad Amuro di distruggerlo. Purtroppo, l’operazione costa la vita al giovane pilota, la cui morte viene pianta da tutti i compagni… Amuro è profondamente scosso, e mentre viene celebrato il funerale, si ritrova nuovamente sull’altra WB, mentre si stanno compiendo i funerali dell’altro Ryu.
Dopo la morte di Rahl, i membri del suo battaglione si sono arresi, e fra questi anche Artesia, che viene interrogata da Noah e costretta a rivelare informazioni abbastanza riservate riguardanti l’effettiva conformazione del Reich, e sul suo potenziale bellico.
Durante una pausa degli interrogatori, Amuro ha l’occasione di incontrarla – visione che ha un effetto destabilizzante ancor più grave. Le sue visioni lo portano in un luogo che non ha mai visto, davanti ad un palazzo dalle geometrie assurde – è il principato di Zeon, e lui e la ragazza bionda sono sdraiati su un prato verde, abbracciati l’uno all’altra, come due innamorati.
Amuro, confuso, scappa via – proprio mentre avviene il nuovo attacco del Reich: Dozul ha mobilitato i suoi tre piloti migliori, Die Schwartze Sterne (Le stelle nere), con un nuovo modello di MS dotato di un reattore Minovsky miniaturizzato (il Tannhäuser), che consente all’unità di muoversi a mezz’aria, con una velocità nettamente superiore rispetto ai precedenti modelli.
Per Sleggar, Kay ed Amuro è una battaglia durissima. Kay viene danneggiato, Sleggar ed Amuro sono circondati – Matilda, che sta convergendo con alcuni rinforzi, decide di intervenire per creare un diversivo. Amuro rivede la scena a noi ben nota tramite Origin e KSG, e questo fa scattare qualcosa in lui… improvvisamente, riesce a disinnescare il Jet Stream Attack, annienta due delle unità di MS e fa scudo con il suo RX78 a Matilda – che così riesce a salvarsi. Ortega, l’unico pilota di Tannhäuser sopravvissuto, fugge promettendo vendetta … ma viene intercettato da un quarto RX78: è Shiro!
Il generale Revil ha infatti ordinato all’Albion di raggiungere la WB, e di scortarla fino a Città del Capo.

E’ il momento che Cecilia stava aspettando. Gihren, infuriato, ordina alla sorella di incaricarsi personalmente di sistemare la WB – e questa assegna l’incarico ai suoi assi, Deikun (che crede la sorella morta) e Gato. A questi si unisce Ridden, che l’annullamento della campagna giapponese ha liberato dagli incarichi in Asia.
La squadra d’assalto riesce ad attaccare WB ed Albion subito prima di raggiungere la solida linea difensiva federale, nel corso della battaglia, il MS di Shiro è danneggiato, e di lui si persono le tracce. Kai è gravemente ferito, e lo stesso Amuro riesce a sopravvivere solo per un colpo di fortuna. Nel bel mezzo della battaglia, infatti, Artesia rivela a Noah come mandare in panne il computer da combattimento dei Ciclopi: la mossa ha successo, anche se Noah non capisce cosa l’abbia spinta a tradire il Reich.
I federali riescono a scappare, e convergere su Città del Capo. Mentre Kai si riprende dalle ferite, Amuro decide di sfidare gli ordini di Revil, e di cercare Shiro, trovarlo – anche se fosse solo per recuperarne il cadavere. Ad accompagnarlo, due compagni del nipponico: i guardiamarina Uraki e Kobayashi, compagni d’armi del pilota sin dai tempi dell’aviazione giapponese.
Shiro si trova sull’altopiano del Kenia (Willbour Smith + Behind the enemy lines? Uhm…), ed è braccato dai soldati del Reich, che cercano di impossessarsi del pilota federale – che, intanto, ha fatto saltare il rottame del proprio MS.
Shiro raggiunge un ospedale, sovraccarico, dove i medici e soprattutto la giovane dottoressa olandese Anke van Mark, stanno lottando contro le ristrettezze di medicinali e materiale determinate dalla guerra, ed esacerbate dall’epidemia di una terribile febbre virale.
Shiro rinuncia a mettersi in contatto con l’esercito, e si unisce al personale dell’ospedale. Pochi giorni dopo, viene raggiunto dalla squadra di Gato. Che, a sua volta, è stata colpita dall’epidemia. I medici aiutano al meglio anche i soldati del Reich – ed anche Shiro fa la sua parte. Gato, convalescente, capisce che Shiro sia l’uomo che stanno cercando: quando vede la sua medaglietta di riconoscimento, i dubbi diventano certezze.
Tuttavia, anche dopo essersi rimesso, rinuncia a qualsiasi intervento. Sa che Shiro, d’ora in poi, non combatterà mai più… “l’uomo che stiamo cercando è morto qui… è sepolto nel cimitero dell’ospedale: ho visto la sua lapide. La nostra ricerca è terminata – spero che la sua anima possa riposare in pace.”
Amuro, Uraki ed Hayato assistono alla scena da lontano, e rinunciano ad intervenire per evitare danni all’ospedale ed agli innocenti. Lo stesso Amuro ordina di rientrare, senza riprendere contatto con Shiro.
Kou ed Hayato non capiscono: “Shiro non tornerà, comunque: se lo raggiungiamo, sarà un disertore. Finché non ci vede, lui sarà soltanto un disperso…”
Intanto, le riparazioni alla WB sono terminate: Albion e WB possono rientrare in America attraversando l’Oceano – e si trovano proprio a mezza via, quando un comunicato urgente ordina ad entrambe le navi di dirigersi verso il Venezuela, le cui piattaforme petrolifere sono sotto attacco del Reich.
La battaglia nella jungla dura giorni interi: l’intervento delle due corazzate consente alla federazione di guadagnare abbastanza tempo per trasferire in loco i primi battaglioni di MS. La federazione capovolge le sorti della battaglia, anche se l’ennesimo confronto fra Deikun ed Amuro si conclude con un nulla di fatto. Tuttavia, le piattaforme petrolifere sono intatte e, per la prima volta, il Reich è stato respinto e costretto a ripiegare.

Umiliazione che Gihren, proprio, non digerisce. Anzi: che lo manda su tutte le furie.
Nonostante Delatz sia ufficialmente contrario, questo lo spinge ad approvare il misterioso piano Clausewitz, il cui scopo è annientare completamente ogni forma di resistenza.
Non solo: radunate tutte le forze disponibili, ordina a Dozul e Mahkuwe di organizzare una gigantesca operazione aeronavale, il cui scopo è di invadere la costa orientale degli USA, distruggere New York e Philadelphia, e quindi costringere la federazione alla resa…
Deikun profetizza un disastro: nonostante New York sia ridotta ad un campo di battaglia, le forze del Reich sono nuovamente respinte, con l’aggravante di aver subito perdite enormi a livello di piloti – il vero tesoro dell’esercito.

A questo punto, Revil pianifica la controffensiva. È passato quasi un anno dall’inizio della guerra, e la resistenza in Europa ed Asia è diventata abbastanza vigorosa da costituire un vero e proprio secondo fronte. Per sfruttarlo, Revil progetta una massiccia operazione aeronavale sulle coste settentrionali della Spagna.
All’operazione, tuttavia, non partecipano né la WB né la Albion. L’operazione dovrà costituire un clamoroso diversivo, che permetterà alle due unità di affondare nel territorio nemico, e di distruggere lo SKeSTAL ed i suoi ripetitori. Revil non ha la minima intenzione di ricorrere all’arma nucleare – ma la sua distruzione deve minare le sicurezze del Reich, ed obbligarlo sulla difensiva.
L’operazione ha successo. Durante la battaglia, Mahkuwe viene ucciso, e Gato – ferito, preso prigioniero.
Gihren, sentendosi minacciato, decide di rientrare nello Spazio. La sua fuga manda allo sbando le forze del Reich, e da sempre più forza ai movimenti partigiani. Nel giro di pochi mesi, tutte le regioni occupate si ribellano. Le forze residue si concentrano nella zona di Odessa, dove ha luogo l’ultima battaglia della guerra terrestre.
Revil, infatti, sta pianificando di chiudere il conto, anche nello Spazio… per questo, le forze industriali della Federazione sono concentrate nella costruzione di una flotta spaziale di navi classe Pegasus.
Mentre la battaglia di Odessa giunge alla conclusione, Dozul decide di far brillare una testata di fusione da 100 megatoni, un vecchio prodotto sovietico inizialmente progettato per far “saltare” il NORAD, e finita nelle mani del Reich dopo l’occupazione della Russia.
Durante la battaglia, Amuro ha un’altra delle sue visioni. Si trova sul ponte di una nave spaziale, e di fronte a lui una ragazza dai capelli di un colore stranissimo… Lacus Klein! La quale gli parla della guerra, delle devastazioni fra la Federazione e Zaft… Amuro non capisce, ovviamente, un bel nulla… ma quando la visione si dissolve, percepisce qualcosa che sembra uno spirito maligno sul centro della base di Odessa.
Mentre gli ultimi shuttle nazi lasciano la terra, Amuro irrompe nella base un attimo prima che Dozul faccia brillare la testata, e lo elimina…

Il prof. Kozumi continua a non capire cosa stia succedendo ad Amuro, e suggerisce di allontanarlo dal fronte. La cosa finisce sulla scrivania di Revil, il quale – tuttavia, nota il continuo miglioramento delle sue prestazioni, cresciute parallelamente alla comparsa delle sue strane visioni… non può rinunciare all’asso, al simbolo stesso della riscossa federale, proprio mentre l’operazione Star One sta per avere luogo.
Amuro ed Artesia, che nel frattempo è stata liberata, e gode di un regime di semi-libertà, s’incamminano lungo una spiaggia della Florida: dovrebbe essere estate, ma le polveri rilasciate dalla caduta delle meteoriti hanno trasformato Agosto in un freddo novembre… lungo il mare, Amuro intravede un giovane longilineo: l’ennesima visione. Tutto cambia, intorno a lui… si trova su Orb, all’indomani della guerra fra Zaft e la Federazione. I due hanno un lungo discorso sulla guerra e le sue devastazioni.
Ed Amuro confessa, finalmente, l’incubo che lo tormenta dal primo giorno a bordo dell’RX78… cosa lo rende diverso- cosa?, dagli uomini che sta combattendo ed uccidendo, giorno dopo giorno? Cosa gli da il diritto di vivere?
Il giovane, Kira Yamato (ovviamente!) risponde come tutti possiamo aspettarci… “E’ questa la differenza, fra noi e loro… loro vengono, distruggono, uccidono… e non si chiedono se ciò sia giusto o meno. Lo considerano parte della realtà, parte integrante dell’essere dell’uomo: distruggere e sopraffare. Il fatto che tu ti chieda se ciò sia giusto ti rende diverso. Non migliore – diverso. Eppure… eppure io ho fiducia che l’uomo troverà la strada per uscire da questo vicolo cieco. Troverà la forza per ricostruire, e migliorarsi… io ho fiducia nel genere umano.”
Qui la visione scompare, ed Amuro viene raggiunto da Kay, Uraki, Kobayashi e Sleggar: l’operazione Star One è stata proclamata. La caccia al Reich prosegue nello spazio.


Dove, nel frattempo, le forze nemiche si sono riorganizzate, e si preparano alla battaglia finale. In realtà, Gihren non ha la minima intenzione di combattere… il suo unico interesse è portare a termine l’operazione Clausewitz. Essa consiste (indovina un po’…) nel far cadere sulla Terra una cometa, provocando la completa distruzione del nemico…
I piani dei nazi sono scoperti un istante prima dell’irreparabile, e la battaglia finale ha luogo letteralmente intorno alla cometa. Purtroppo, la situazione è molto complessa: gli N-Jammer installati sulla Goering, l’ammiraglia della flotta del Reich, rende impossibile ricorrere alle armi nucleari per deviare la cometa o distruggerla… per avere successo, l’operazione Star One dovrà distruggere la flotta nemica, o comunque metterne l’ammiraglia fuori uso, e farlo abbastanza in fretta da rendere possibile intercettare la cometa…

In realtà, si tratta dell’occasione che la cometa rossa stava aspettando. Durante la battaglia intorno all’ammiraglia, sulla quale Gihren sta coordinando il combattimento, Deikun (che frattanto sfoggia il suo novissimo mobile armour Neues Ziel) decide di “cogliere l’attimo”: nel distruggere uno dei MS, provoca l’esplosione di uno dei reattori di spinta della nave, trasformandola in un facile bersaglio per il nemico. Sottoposta ad un rabbioso cannoneggiamento, la Goering esplode.
A questo punto, Cecilia si proclama nuovo Führer del Reich, ed ordina a tutte le unità di concentrarsi intorno al Feldmaresciallo Deikun, nuovo comandante in capo dell’esercito. Che, per tutta risposta, concentra le forze attorno alla cometa, per aprirne la strada fino all’orbita di non ritorno.
I federali reagiscono tentando l’ultimo sforzo, ma la resistenza è furiosa. Sleggar si scontra con Ridden, e lo sconfigge, vendicando i compagni – una vittoria che però gli costa la vita.
Amuro e Deikun si sfidano per l’ennesima volta, ed in questa circostanza Deikun riesce ad avere apparentemente la meglio: sfonda l’abitacolo dell’RX78, credendo di uccidere il rivale.
Anche Amuro crede di essere morto. Ha l’ennesima visione: sospeso fra lo spazio ed il tempo, il suo spirito vede quello di Lalah Suneh. Che lo accoglie, e gli presenta dei visi a noi noti… Kira Yamato, Heero Yuei, etc etc. insomma, tutti i piloti di Gundam dalla prima serie in avanti, ed anche facce che non abbiamo mai visto (promo per nuove disavventure gundamiche?)… e soprattutto lui stesso, l’Amuro appartenente all’altra realtà, quello che diede la vita per frenare la caduta di Axis…
Amuro (o per meglio dire, il suo spirito) vede scene di guerra provenienti da tutte le altre serie, che lentamente convergono su un viso a noi ben noto… Raw La Krueze, durante il suo duello finale con Kira, la cui voce preannuncia l’arrivo “del giorno preannunciato dalle antiche religioni… il Giorno del Giudizio, il giorno senza domani…”
Amuro chiude gli occhi, e la sua voce aggiunge un solo, semplicissimo commento: “Wakarimass’ – Capisco”.
La scena torna nella realtà: il braccio del Gundam, incredibile a dirsi, si muove ed afferra quello del MA di Deikun, e ricomincia a combattere. La voce di Amuro gli parla attraverso la radio del NZ: dopo mesi e mesi di battaglie, il computer da combattimento del Gundam si è evoluto insieme al cervello di Amuro, diventando progressivamente una cosa sola… distruggendone il corpo, non è riuscito nemmeno a sfiorare la coscienza di Amuro, che ancora vive nel corpo dell’RX78.
Non solo: d’un tratto, tutti i piloti federali sentono la voce di Amuro. Grazie alle nanomacchine, essi sono diventati parte di una specie di coscienza collettiva (Noi siamo i Borg… ogni resistenza è inutile… o no?) il cui collante è proprio lo spirito di Amuro. Le forze armate federali iniziano a combattere come un corpo solo, annientando in poche battute il nemico.
Purtroppo, nonostante gli sforzi, l’attacco contro la cometa non riesce a distruggerla, ma solo a spezzarla in tre frammenti, uno dei quali ricade comunque contro la terra.
L’impatto non è sufficiente a distruggere tutto, come avrebbe voluto Gihren, ma riduce il pianeta sotto la coltre di una nuova era glaciale.
Frattanto, il Reich si arrende: Cecilia, per non cadere nelle mani del nemico, si uccide con le proprie mani.
Stacco di immagine. Alcuni mesi dopo la fine della guerra, la ricostruzione procede fra mille difficoltà. I sovvertimenti climatici hanno obbligato la Federazione a progettare e condurre un piano di emigrazione, sfruttando le conoscenze acquisite dopo la disfatta del Reich. Ha inizio la vera e propria colonizzazione dello Spazio, supervisionata dal presidente Miller, ben felice di legare il proprio nome a quest’impresa piuttosto che alla terribile guerra dalla quale sono usciti.
Nel frattempo, hanno luogo i processi contro i criminali di guerra. Delatz e Gato sono riconosciuti colpevoli, ma condannati entrambi a pene piuttosto miti. Delatz è condannato a 10 anni di carcere, e Gato viene lasciato libero, ancorché condannato al confino sulla Terra.
In un ospedale militare, intanto, Fraw Bow ed Artesia incontrano il prof. Kozumi. Il quale mostra loro una specie di vasca, nella quale galleggia il corpo di un giovane ad entrambe ben noto: Amuro! Come spiega loro, il corpo di Amuro era stato irrimediabilmente ferito nel corso della guerra, e quello che vedono è semplicemente un suo duplicato, nel quale è stata trasferita la coscienza del ragazzo, rimasta confinata all’interno del computer da combattimento del Gundam
Presto, Amuro tornerà fra di loro…
Ma non è questa la vera conclusione, e mentre la sigla conclusiva mostra tutti i nostri protagonisti coinvolti nella ricostruzione del pianeta, con l’eccezione di Kai ed Hayato, la scena si sposta nuovamente sul prof. Kozumi.
Si trova nel suo studio, ed osserva le giovani allontanarsi dall’ospedale, fiduciose per la rinascita di Amuro… quando dall’ombra emerge una figura velata, che appoggia la propria mano sulla vasca.
“Sei sicuro della tua scelta, Amuro?” gli dice Kozumi. Amuro non si libera del velo, ed una voce dall’eco sintetico risponde al professore più o meno così (nb. Il periodo era un po’ contorto in giapponese, secondo Martin, e lui stesso ha faticato parecchio per renderlo in tedesco… che quindi era piuttosto incasinatino… comunque, questo è il senso…):
“Durante la battaglia finale, per un istante ho potuto viaggiare con l’anima al di fuori del tempo e dello spazio… per un attimo, la mia mente ha visto tutti i futuri possibili, e tutte le possibili realtà… in ogni caso, se la cometa non fosse caduta sulla Terra, l’umanità sarebbe stata costretta all’estinzione, distrutta da sé stessa… il frammento caduto è stato in grado di rendere la Terra pressoché inabitabile – ma non avrebbe potuto distruggere l’umanità. L’ha obbligata ad emigrare, ad aprirsi ad una nuova frontiera, ad un futuro lontano – ed alla propria salvezza.”
“Allora non rimpiangi nulla? Neanche l’aver rinunciato al tuo corpo?”
“Avere ucciso Gihren e la sua follia, aver spinto l’umanità all’emigrazione – tutto questo non basta, e non basterà, a salvare l’uomo. Ho visto momenti di crisi, continui, sulla strada della salvezza – l’uomo ha bisogno di una guida silenziosa, qualcuno che, nell’ombra, possa intervenire, consigliare, all’occorrenza proteggere… una guida silenziosa e discreta, per un piano che i secoli non basteranno a completare. Un corpo di carne e sangue non sarebbe bastato – una vita umana intera non sarebbe bastata. Avevo bisogno di un corpo come questo, in grado di sfidare i secoli ed i millenni… Non mi pesa aver rinunciato alla mia vita ed alla mia libertà, se così puoi chiamarla… quel clone che tu hai realizzato, vivrà la mia vita e conoscerà la felicità insieme a Fraw – od Artesia…”
In quel momento, arrivano Kay ed Hayato, entrambi coperti da decorazioni da altissimi ufficiali: “Amuro, è ora di andare…”
Amuro saluta il professore agitando la mano destra, mostrando un braccio meccanico…
“Addio professore… abbiamo molto lavoro da fare, e poco tempo per farlo…”

FINE

OK gente… io qui avrei finito… spero che perdoniate una traduzione qua e là un pochino scialba, ma come postavo altrove, avevo bisogno di finire il tutto il più in fretta possibile…

Matte
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« Risposta #55 il: 04 Marzo 2007, 14:39:54 »

Citato da: "am"tte
“Durante la battaglia finale, per un istante ho potuto viaggiare con l’anima al di fuori del tempo e dello spazio… per un attimo, la mia mente ha visto tutti i futuri possibili, e tutte le possibili realtà… in ogni caso, se la cometa non fosse caduta sulla Terra, l’umanità sarebbe stata costretta all’estinzione, distrutta da sé stessa… il frammento caduto è stato in grado di rendere la Terra pressoché inabitabile – ma non avrebbe potuto distruggere l’umanità. L’ha obbligata ad emigrare, ad aprirsi ad una nuova frontiera, ad un futuro lontano – ed alla propria salvezza.”
“Allora non rimpiangi nulla? Neanche l’aver rinunciato al tuo corpo?”
“Avere ucciso Gihren e la sua follia, aver spinto l’umanità all’emigrazione – tutto questo non basta, e non basterà, a salvare l’uomo. Ho visto momenti di crisi, continui, sulla strada della salvezza – l’uomo ha bisogno di una guida silenziosa, qualcuno che, nell’ombra, possa intervenire, consigliare, all’occorrenza proteggere… una guida silenziosa e discreta, per un piano che i secoli non basteranno a completare. Un corpo di carne e sangue non sarebbe bastato – una vita umana intera non sarebbe bastata. Avevo bisogno di un corpo come questo, in grado di sfidare i secoli ed i millenni… Non mi pesa aver rinunciato alla mia vita ed alla mia libertà, se così puoi chiamarla… quel clone che tu hai realizzato, vivrà la mia vita e conoscerà la felicità insieme a Fraw – od Artesia…”

Hai dimenticato la citazione: Asimov? ^_^

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« Risposta #56 il: 04 Marzo 2007, 15:20:48 »

Sul finale ci han messo poca cura mi sembra Very Happy
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matte
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« Risposta #57 il: 04 Marzo 2007, 16:49:36 »

Citazione
   
MessaggioInviato: Dom Mar 04, 2007 3:39 pm    Oggetto:
matte ha scritto:
“Durante la battaglia finale, per un istante ho potuto viaggiare con l’anima al di fuori del tempo e dello spazio… per un attimo, la mia mente ha visto tutti i futuri possibili, e tutte le possibili realtà… in ogni caso, se la cometa non fosse caduta sulla Terra, l’umanità sarebbe stata costretta all’estinzione, distrutta da sé stessa… il frammento caduto è stato in grado di rendere la Terra pressoché inabitabile – ma non avrebbe potuto distruggere l’umanità. L’ha obbligata ad emigrare, ad aprirsi ad una nuova frontiera, ad un futuro lontano – ed alla propria salvezza.”
“Allora non rimpiangi nulla? Neanche l’aver rinunciato al tuo corpo?”
“Avere ucciso Gihren e la sua follia, aver spinto l’umanità all’emigrazione – tutto questo non basta, e non basterà, a salvare l’uomo. Ho visto momenti di crisi, continui, sulla strada della salvezza – l’uomo ha bisogno di una guida silenziosa, qualcuno che, nell’ombra, possa intervenire, consigliare, all’occorrenza proteggere… una guida silenziosa e discreta, per un piano che i secoli non basteranno a completare. Un corpo di carne e sangue non sarebbe bastato – una vita umana intera non sarebbe bastata. Avevo bisogno di un corpo come questo, in grado di sfidare i secoli ed i millenni… Non mi pesa aver rinunciato alla mia vita ed alla mia libertà, se così puoi chiamarla… quel clone che tu hai realizzato, vivrà la mia vita e conoscerà la felicità insieme a Fraw – od Artesia…”

Hai dimenticato la citazione: Asimov? ^_^


pensa te che io pensavo soprattutto a Leto Atreides... cmq è vero... I Robot e l'Impero... ^_______^
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« Risposta #58 il: 04 Marzo 2007, 17:08:17 »

Citato da: "t"tmea
pensa te che io pensavo soprattutto a Leto Atreides... cmq è vero... I Robot e l'Impero... ^_______^

Non sono un gran conoscitore della saga di Dune...con i robot me la cavo meglio! ^_^

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« Risposta #59 il: 06 Marzo 2007, 19:04:17 »

Preparatevi che presto ci saranno sconvolgenti novità!
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