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Autore Topic: Dragonero - il Topic: una data per la serie fantasy  (Letto 17456 volte)
iresbD
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« il: 20 Febbraio 2013, 10:19:43 »

 Oddio io ci provo non so come andrà a finire!! ( pentirommi amaramente lo sento!!) anche perchè esiste un interessante forum dedicato alla serie ispirata al Romanzo a Fumetti omonimo

 Annuncio diretto dalle pagine facebook di Luca Enoch:

Abbiamo una data ufficiale di uscita per Dragonero, l'11 giugno 2013! I due autori sono già preda di terribili attacchi d'ansia...

Il Diario di Viaggio della Serie

http://ian-dragonero.blogspot.it/

Ma soprattutto la Solita pagina Facebook

https://www.facebook.com/DragoneroSergioBonelliEditore

SU Fucine Mute una bella  intervista a Luca Enock: La Banda Stern, Lilith, Dragonero, parecchie cose dedicate al nostro

http://www.fucinemute.it/2013/02/le-crepe-della-storia-il-fantasy-e-le-ucronie/


« Ultima modifica: 20 Febbraio 2013, 10:21:16 da Debris » Loggato

Dio è ovunque ed ha mille nomi, ma non c'è foglia d'erba che non lo riconosca. Siam venuti assieme sulla terra, perchè non spartirne gioie e dolori? Un saggio Sufi.
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« Risposta #1 il: 23 Marzo 2013, 22:15:58 »


Secondo una nota che ho visto su mangaforever è in lavorazione, ispirato a Dragonero, un gioco di ruolo, verrà presentato durante la prossima Lucca comic 2013. Le illustrazioni del manuale di gioco saranno di Gianluca Pagliarani. Wyrd Edizioni.



Il 23 marzo si svolge un incontro a Comix Revolution a Bergamo. ( anche se non ci sarà Luca Enoch) avremo altre informazioni.

La gallery del blog di Dragonero, è stata aggiornata con disegni di Giuseppe Matteoni.
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« Risposta #2 il: 04 Maggio 2013, 17:22:25 »


Il 23 marzo passò senza molti problemi  non so/e allora?

Comunque in questi giorni si stà distribuendo un Numero 0

http://www.comicus.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=55116:dragonero-0-bonelli-e-multiplayerit&Itemid=89

Ed gli autori saranno al Salone del Libro ( oltre che all'Etna Comics il prossimo 7/8/9 Maggio)
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« Risposta #3 il: 25 Maggio 2013, 21:38:24 »


Il forum dedcato a Dragonero ha realizzato un'interessante FAQ dedicato alla nuova serie Bonelli in cui sono chiarite una serie di questioni relative alla nuova opera di Olivares, Enoch, Vietti, la nota contiene molte informazioni di grande interessante ed anche alcune sorprese in negativo, a partire dal prezzo, quanto costerà il primo numero di Dragonero, un normale Bonelli che non supererà le 110 pagine  ? Euro 3,30 e si prevede la possibilità di un'aumento intorno al numero 24/30

Occorre dire che questo ha suscitato notevole sorpresa, gli albi Bonelli, a parte gli albi speciali ed alcune eccezioni come Julia e Lilith, che però hanno un numero di pagine ben superiore, costano intorno ai .2,90

Le F.A.Q. create dal Forum di Dragonero

http://dragoneroforum.forumfree.it/?t=66007141

La Bonelli sul proprio canale You Tube - lentamente è entrata nel web 2.0 ha inserito alcuni video dedicati a Dragonero

Dragonero - Trailer



Un ringraziamento ad Enrico - Tuttocartoni - Ruocco.
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« Risposta #4 il: 10 Settembre 2013, 17:30:28 »


Che cosa dire alla fine del primo arco narrativo di Dragonero ? Da un lato certamente sono stati rispettati i desiderata che avevo su questo fumetto, sono tornati i personaggi principali di quest'opera, è tornato lo spirito di questo progetto, si è riusciti a ricostruire con pochi tratti di matita, il milieu dell'Impero e si è approfondito una parte diversa di questo mondo, altri suoi confini, abbandonando i misteri più antichi e concentrandosi sullo scontro, attualissimo, con gli Orchi e sull'incombente rivoluzione tecnologica, una rivoluzione però sempre rimandata per la mancanza di fonti energetiche. Dall'altro...manca lo sprint in questo inizio. Sembra incompleto..SEMBRA.

Cosa manca? Un nuovo personaggio, un vero nuovo personaggio, che avrebbe consentito di capire la differenza fa romanzo e serie, alla fine sembra di trovarsi di fronte ad un secondo Romanzo, ma non è un romanzo non ne ha l'unicià e la completezza sono quattro albi distinti. Di grande interesse il rapporto fra le due elfe e Seira e l'Orco.
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« Risposta #5 il: 22 Ottobre 2013, 10:22:40 »



Anzitutto recuperate il numero 4, è molto interessante, per quanto sia un numero unico contiene una serie di rivelazioni sulla serie. ALtresì è stata mostrata la scatola del gioco di Dragonero...EPICA.



Per presentare il gioco verrà realizzato un'apposito evento durante la manifestazione - proprio un'evento speciale...Parteciperanno Enoch e Vietti.
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« Risposta #6 il: 17 Novembre 2013, 14:51:04 »


E' uscito in questi giorni il 6 volume dedicato alla saga di Dragonero, dopo i primi 4, che possiamo dire hanno fato introduzione alla saga recuperando i personaggi base del romanzo ed proponendo nuovi sviluppi del mondo, ed l'interessantissimo volume 5 che ci ha immerso nelle atmosfere del mondo dei Ranger ( se non lo avete preso recuperatelo è un picolo trattatello delle atmosfere e delle regole del corpo dei Ranger ma anche di queso universo, la saga ci propone un numero "normale" uno dei suoi primi numeri normali per così dire:

Dragonero ep 6: Zanne e Acciaio




Soggetto: Stefano Vietti
Sceneggiatura: Stefano Vietti
Disegni di: Francesco Rizzato
Copertina: Giuseppe Matteoni

Ian e Gmor partono per una nuova missione, diretti a Nord, alla cittadina di Merovia, nelle zone nevose del Suprelùrendàr. Durante una sosta presso un villaggio, l'orco viene catturato da una banda di nomadi zaghari guidati da Zehfir, un Elfo Oscuro dotato di poteri magici, che lo costringerà a combattere in una arena contro mostruose bestie feroci. Ian, aiutato dalla misteriosa Eryana, si metterà sulle tracce dell’amico per liberarlo… ma l’impresa si rivelerà più ardua del previsto...

Mercanti, mostri, conestabili, un ginepraio di eventi che porteranno i due compagni a finire dentro un'arena da cui non so come usciranno, almeno per come li ho lasciati...E' un numero tuta azione, forse troppa..considerando il numero 5 - dove praticamente non era accaduto nulla - forse in questo albo succede troppo di tutto...( comprese le sunnominate che non sono soltanto nell'arena)



« Ultima modifica: 17 Novembre 2013, 15:01:01 da Debris » Loggato

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« Risposta #7 il: 29 Novembre 2013, 17:34:53 »


Il GDR di Dragonero, malgrado il costo, 50 euro risulta davvero molto venduto, conosciamolo un pò attraverso le parole di  Stefano Vietti, autore del fantasy Bonelli Dragonero, e Massimo Cranchi di Wyrd Edizioni, che ci parlano del lavoro svolto sul gioco e del rapporto fra la nascita del nuovo gioco di ruolo basato sull'universo di Dragonero ed il regolamento di Pathfinder su cui è basato.( e si risponde anche ad alcune domande sugli sviluppi del gioco..)



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« Risposta #8 il: 12 Dicembre 2013, 09:42:43 »



Il settimo volumetto dedicato a Dragonero ci ha fatto vedere i limiti del nuovo potere di Ian, ed davvero, davvero, anche se forse l'albo non vende quanto ci si poteva aspettare all'inizio, è sicuramente tosto e bello, non si tratta di un'insieme di combatimenti da un lato all'altro del mondo - ma questi ci sono e sono avvincenti, rapidi e di grande efficacia...

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« Risposta #9 il: 11 Febbraio 2014, 16:25:51 »


Nuovo volume uscito ieri, si intitola: Il Tocco che Uccide.



Il Tocco della Morte DN 9 di Debris2008, su Flickr

Piuttosto bella come trama, Ian e Gmor sono spediti a vigilare sulla sorte di un feudatario dell'impero che alla vigilia del matrimonio della sua figlia, un personaggio veramente folle, rischia seriamente di essere ucciso, come ha scoperto dalla Cura, il servizio segreto imperiale..Personaggio ameno questo barone, ha cacciato, timoroso dei loro poteri, tutti i maghi, e le creature che a suo giudizio sono non umane dalla capitale del suo territorio, e sembra contare fin troppo sulla forza dei suoi uomini per la sua protezione, anche se poco o nulla può contro la furia di sua figlia, Illyana, la "dolce sposa" una furia bruna che vuole sia accontentato ogni suo capriccio. Quale sia la maggiore minaccia per il Barone se quellla scoperta dalla Cura o sua figlia non è dato sapere.

Nel viaggio di andata Ian e Gmor si sono imbattutti in un musico girovago, Leario, uno strano uomo dall'aria tranquilla e gioviale, biondo, il più classico dei poeti girovaghi, salvandolo dalla furia di una strega...e Learco non ha esitato a salvare Ian colpito da una maledizione della Strega morente, che lo aveva colpito con uno strano ramo, provocandogli una forte e improvvisa febbre  una febbre violenta quanto improvvisa...Le streghe, sembrano operare grazie a poteri telepatici latenti, concentrati usando dei bastoni biforcuti, non in tutte adeguatamente sviluppati, che gli permettono di coordinarsi, oppure di controllare gli animali, ed in particolare i corvi usati in mille modi, da messageri a vere e proprie armi, ed alla conoscenza delle erbe della foresta. Operano da sole ma sembrano preferire agire in terzetti. Hanno il corpo adorno di maschere e segni rituali fatte con pigmenti o con tatuaggi. Personaggi ambigui vivono al confine fra luce ed ombra, Il bacio della Strega con cui talora marchiano i loro nemici od i loro amanti può essere una promessa di morte o di amore eterno.  

Il potere di Guaritore di Learco ha un terribile prezzo da pagare, egli può salvare sia le persone che gli animali, prendendo su di se la loro ferita o la loro malattia, ma deve "trasmettere" questo fardello ad un'altro vivente al più presto, altrimenti morirà. Accompagnerà i due amici nella città del Barone per ricomparire durante il banchetto di nozze ed allietare gli invitati con le sue arti, poco prima che l'angelo della morte cali fulmineo sul Barone. Chi lo ha ucciso ? Un innocente trovato in possesso di arsenico Vegetale, verrà torturato pesonalmente dalla "dolce" Illyana e poi impiccato senza che Ian possa impedirlo. La caccia all'assassino porterà ad incrociare il cammino di Learco e delle Streghe, sempre alle sue calcagna per vendicarsi dell'uccisione della loro sorella e di una precedente vittima del "dono" di Learco.

 Poichè la trama della storia è centrata sulla vicenda personale dell'assassino, sui tentativi delle Streghe di ucciderlo e sull'omicidio del Barone  le Streghe non sono molto approfondite  ma considerando il finale credo ci saranno molte altre occasioni.

Un'interesante notizia da considerare:

Dai prossimi numeri sulle pagine del fumetto appariranno mappe aggiornate a rubriche con schede descrittive del mondo di DN.
« Ultima modifica: 11 Febbraio 2014, 17:04:40 da Debris » Loggato

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« Risposta #10 il: 08 Marzo 2014, 16:16:48 »




Dragonero: Le FOSSE DEI FARGH di Debris2008, su Flickr

Cover del decimo volume della serie Dragonero: Le FOSSE DEI FARGH di Luca Enoch e Gianluigi Gegorini...

Nelle fosse dei Grandi vermi, Ian e Gmor devono affrontare il nemico più infido: gli errori del loro passato.

ed all'orizzonte la Regina degli Algenti.

Numero molto buono grande azione e grande fantasy ed ottimi disegni.
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« Risposta #11 il: 28 Marzo 2014, 11:07:40 »



A quanto pare verrà realizzato anche un romanzo dalla serie Dragonero, pubblicato da Mondadori, ieri ne è iniziata a circolare la Cover e le prime informazioni...sarà una storia  a se stante. Qualche informazione preliminare la cover su ComiX Factory

http://comixfactory.blogspot.it/2014/03/dragonero-da-romanzo-fumetti-romanzo.html
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« Risposta #12 il: 12 Agosto 2014, 08:50:44 »


Dirò poco sullo speciale a colori che ha celebrato l'anno di uscita della serie ma molto sul finale - stupefacente -della Fosa dei farg e del nuovo episodio uscito proprio in questi giorni..

Innanzitutto un plauso allo staff della serie che è riuscita a riprendere un'altro dei personaggi del romanzo e riportarlo in modo rinnovato all'interno della serie, anche se la soluzione rischia di esembrare un pò scontatella il
(click per mostrare/nascondere)
era molto atteso ( e non solo da me) che poi la si sia trasformata in una specie di condottiera della genti del Vallo, gli Algenti, poco importa, è sempre lei, forte,implacabile,bella...fiera. Molto interessante anche la breve storia che introducendo una nuova protagonista ci ha mostrato il mondo più autentico dell'Ordine delle Monache Guerriere...

Quest'ultimo episodio, Intrighi a Corte, scritto da Enoch e disegnato da Giancarlo Olivares, in buona ( non ottima) forma, ci  introduce alla corte Imperiale di Yalendart, alla sua grandezza, alla sua corruzzione, ai suoi intrighi che ruotano attorno ad un principe evidentemente mezzo folle, ossessionato dal farsi valere in battaglia, da un'Imperatore fin troppo silenzioso e da alcune figure femminili,  leggermente troppo attratte dal nostro scout.

Di grande interesse oltre che la serie di architetture della città - e viene mostrata anche la grande torre di Tectuendart, sede della Gilda dei tecnocrati, dove si trovava la sorella di Ian - anche le informazioni che possono recuperarsi sui culti dell'impero, in cui il capodanno è fissato dal momento in cui le due lune del pianeta sembrano congiungersi nel cielo.

Nel volume ritorna con un certo peso Sera - splendidi alcuni siparietti con il nostro Troll - un leggermente troppo ingrugnito Alben, ma si sa come sono i maghi, e la sorella di Ian, tutti e tre chiamati a scoprire chi sono coloro che tentano di uccidere il principe...( vasto programma secondo me) Ian dovrà sopravvivere alle moine di una sua vecchia fiamma, Zabhele, discendente di una famiglia in odor di stregoneria, grande arrampicatrice sociale, oltre che bellissima donna, sposata ad uno dei generali che ha fatto degradare a suo tempo lo Scout, ed a quelle di Fem, praticante Tecnocrate affidata a  sua sorella, una giovane ragazza davvero geniale e  molto femminile.
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« Risposta #13 il: 10 Settembre 2014, 15:51:56 »

Piuttosto interessante la nota presente sul Diario di Viaggio di Dragonero e dedicata ai Figli di Olhim, una popolazione indipendente e pagana che vive nel nord del continente dell’Erondàr, una vasta regione montuosa, perennemente coperta da neve e da ghiaccio. L’intensa attività vulcanica e geotermica, però, ha creato ampie zone dove il clima è più mite e dove la fertile terra vulcanica permette una fiorente attività agricola è in queste zone che si è insediata e sviluppata la cultura dei Figli di Olhim che rigettano il Khame Morhea (la “Via degli Dei”) della religione imperiale e venera Olhim, il Progenitore, il “Primo degli Uomini” - che piantò il Grande Frassino al centro dell’enclave - e la Grande Madre, personificazione della potenza della Natura. AUtonomi dell'impero, divisi in tribù guidati da sciamani conosciuti come gli "Uomini dell’Albero”, i figli di Olhim vivono entro i confini dell' Enclave, trovarseli davanti può essere un'esperienza davvero poco piacevole...


http://ian-dragonero.blogspot.it/2014/09/i-figli-di-olhim.html

Ma a proposito cos'è il Khame Morhea di cui così tanto si parla in Dragonero? Lo ha spiegato un breve ma interessante articolo dell'ultimo numero della serie, il 16, nel quale Ian ha dovuto affrontare una sorda lotta all'interno del palazzo imperiale e scendere all'interno del mysterioso Inframondo con al fianco solo sua sorella ed il potente mago Alben..


Dragonero 16 Inframondo

I Khame Morea ( la via degli dei o meglio degli Spiriti) sono la religione di stato dell'Impero, di cui l'Imperatore stesso è il Sommo Sacerdote. Nei Khame Morea non c'è un dio creatore che chiede obbedienza alla sua creatura e la giudica. I Khame sono indifferenti, non hanno caratteristiche antropomorfe, nèpersoalità singole. Nella Lingua Antica  Khame significa "coloro che stanno sopra" e deriva dalla parola "Arkawe", ovvero quel che è nascosto, inconoscibile.Inaccessibile
Alle radici di questa religione stà l'antico sciamanesimo tribale: in tutte le cose,anche in quelle che vengono considerate prive di vita,è presente uno spirito ed un senso.Tutte le cose sono piene di spirito, di divinità."Una frase può far capire "Lo spirito dei Khame riempe l'universo abbracciando ogni cosa" . Esistono soltanto pochi grandi templi,indicati come Khamedome o "dimora degli dei" mentre sono molto comuni e osservabili un pò ovunque i Khamedei, degli alti pali di legno o canne di bambù ornate di lunghe striscie di carta che vengono lasciate sventolare nel vento. Sono insieme offerta a Khame che segno e luogo della loro presenza.

Indicano l'accesso ad uno spazio sacro, che sia una sorgente, una risorgiva, una pianta plurisecolare. Il fruscio della carta nel vento è considerato come il suono delle parole dei Khame stessi, che allontanano i cattivi spiriti e se ascoltato, possono purificare l'anima. Quando le strisce di carta si srompono si afferma che i Khame "hanno perso la voce" perchè hanno accolto su di se tutti i peccati e le contaminazioni degli uomini. E' venuto il momento di sostituirli.
Nella religione die Khame non c'è una discrasia fra il mondo degli uomini e quello degli spiriti, fra la Storia Divina e quella umana. Se qualcuno muore si Unisce ai Khame, e diviene a sua volta "nascosto". Uomini che si sono particolarmente distinti nella vita possono diventare oggetto di particolare venerazione, ma l'Impero scoraggia qualsiasi culto personale e reprime ogni forma di religione non ortodossa.

Vi ricorda qualcosa ?
« Ultima modifica: 11 Settembre 2014, 15:37:13 da Debris » Loggato

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« Risposta #14 il: 10 Ottobre 2014, 09:26:06 »



Ho finito di leggere - e rileggere - il nuovo volume, "Il Trafficante di Schiave"...

Gran bella impressione, non solo una storia che mescola azione, e quanta azione, a sentimenti ed emozioni, profonde e vere, ma uno squarcio sui rapporti di forza interni della capitale - non solo accanto ai quartieri nobili incombe la miseria, ma la stessa capitale è infestata da una vera e propria mafia dedita ai traffici più loschi capace di eliminare qualunque magistrato si opponga seriamente ad essa -

Al centro della storia l'Elfa SIlvana Sera di cui scopriamo alcuni incoffessate - e semplicissime- ambizioni ed il valore, assoluto, tanto da rischiare lo scontro con G Mor, per i trafficanti di schiave che infestano le stesse vie della capitale imperiale. Salvarla, a causa della presenza di uno stregone feroce e decisamente potente e del suo servitore sarà decisamente complicato. Un'aiuto inatteso cambierà le carte in tavola.


Molto interessante - ma sono tre episodi che me ne stò accorgendo - la rivalutazione del ruolo della magia, in questo episodio non solo ALben è in primo piano, ma abbiamo, accanto all'introduzione di un nuovo personaggio, il capo dei Trafficanti di Schiave, anche la scoperta dei micidiali Burattini, veri e proprie forme di Golem magici, ma fatti di legno, con un sigillo che li mantiene in vita. Molto buono il disegno, affidato a Francesco Rizzato, la storia condotta con grande realismo è di Stefano Vietti.
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