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Autore Topic: Disney in Italia...una storia senza peli sulla lingua  (Letto 7295 volte)
reibsD
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« il: 05 Dicembre 2006, 08:39:26 »

Posso consigliare di perdere cinque minuti di tempo in questi due link? E non perchè li segnalo io...

  Af news ha segnalato un'interessante,davvero interessante,ed articolato studio sulla Disney Italia,sulla  evoluzione nel tempo dei modelli educativi sottesi alla realizzazione di uno dei giornalini più diffusi in Italia ....uno studio realizzato da Fausto De Salvia e pubblicato,online,sul sito di Storia futura..e che non casualmente si apre con una bella noticina di Dino Buzzati...

Colleghi e amici, quando per caso vengono a sapere che io leggo volentieri le storie di Paperino, ridono di me, quasi fossi rimbambito. Ridano pure. Personalmente sono convinto che si tratta di una delle più grandi invenzioni narrative dei tempi moderni ( Buzzati, 1968, p. 5).


 L'opera è in due parti,è piuttosto interessante da leggersi e non sembrerebbe il tipico mattone...anche se forse sarebbe opportuno stampare le due  pagine per leggersele con un pò di calma...

 Le due note sono in questi link:
 
http://www.storiaefuturo.com/articoli.php?id=37

Parte 1

http://www.storiaefuturo.com/articoli.php?id=71

Parte 2

 Date un'occhiatina anche alla bella nota di accompagnamento di Af news...merita..

 Disney in Italia: storia senza peli sulla lingua


Dal vivace circuito degli esperti italiani (ddbit) che catalogano (per puro spirito amatoriale) a livello mondiale le opere targate Disney, contribuendo al mega-archivio INDUCKS (il "Vangelo" dei disneyani), ci giunge la segnalazione di uno studio dei modelli educativi di Topolino, interessantissimo e tranchant. Lo studioso è Fausto De Salvia e la dettagliata ricerca è pubblicata (aprile 2004) online nel sito della rivista di storia e storiografia Storia e Futuro. Vi si legge che gli autori italiani che lavoravano sui personaggi targati Disney, una volta (tanto, davvero tanto tempo fa) potevano esprimersi tanto liberamente da mettere in discussione e criticare anche aspramente la nostra società, in barba all'allora sconosciuto politcally correct. Poi, l'appiattimento, la crisi d'identità, il perbenismo, il "settimanale per tutta la famiglia", l'attualità, le storie "neutre", la semplificazione in nome del politically correct ecc. ecc. ecc... Nello studio si trovano stimolanti brani di interviste a dirigenti, redattori, direttori (Claretta Muci, per esempio, giustificava il passaggio da un unico redattore addetto al controllo delle sceneggiature all'odierno "comitato di redazione" che vaglia i soggetti, come strumento per superare il fatto che "le storie attuali sono più brutte di quelle di una volta"). "La Disney" afferma De Salvia," trovatasi fra le mani un periodico ormai italiano a tutti gli effetti, ne ha fatto gradualmente il portavoce della propria visione del family entertainment , nella quale al dichiarato rispetto per i valori tradizionali si unisce l'impossibilità di schierarsi apertamente contro gli aspetti degenerati della contemporaneità, più volte in passato presi di mira dagli autori di casa nostra. E nel volgere di un decennio i risultati di questa politica editoriale sono diventati visibili a tutti...". Un'analisi storica senza peli sulla lingua in quanto scientifica, in cui entrano in gioco la televisione, i manga, l'11 settembre e molto altro. Da leggere per conoscere, capire, ragionare su un fenomeno dell'editoria per bambini. Lo studio è pubblicato online in due parti, che potete leggere integralmente qui: parte prima - parte seconda.

 Fonte http://www.afnews.info/
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ahSim
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« Risposta #1 il: 05 Dicembre 2006, 10:41:47 »

Mah... Il fatto è che se vedessi uno che legge un Topolino di _adesso_,riderei anch'io.

Perchè il punto è che le storie di oggi sono orrende.

Topolino ha perso tutta la sua qualità e il suo fascino che aveva dieci anni fa,ha perso i migliori autori che giustamente,stufi delle imposizioni censorie della Disney si sono dedicati ad altro pur rimanendo all'interno dell'azienda (vedi Monster Allergy e Witch,ad esempio).

E alla banda Disney non è toccato altro che il lento declino. Yay. -__-


Shima

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« Risposta #2 il: 05 Dicembre 2006, 14:21:53 »

..temo di dover concordare..io sono stato per anni un lettore di Topolino..non solo vi ho praticamente imparato a leggere ma,soprattutto,è stato anche dopo non esser più bambino,un vero riferimento...sia sul piano del disegno che delle storie...certo era una passione da "grande" ( e nel tempo si era spostata sui paperi,lasciando nell'ombra il topo) ma quante olte sbirciavo il settimanale ?? E come mi son precipitato ad comprare opere come quelle di Don Rosa??

 ...dopo l'avvento della Disney in Italia,perchè per me è quello il momento in cui per me,da lettore,è tutto cambiato..un progressivo decadimento verso..non sò neanche io come definirlo...una situazione incredibile...certo non mancano le cose belle,di un certo interessante,ma son poche,ad esempio le opere della Ziche son molto belle ed vorrei proprio una ristampa della sua paper novela...ma,ma è da tanto che neppure guardo Topolino in edicola.

 Ed è angosciante...

 Mentre per Alan Ford,o per Diabolik,ma anche alcuni Bonelliani, pur non seguendoli più,per tanti motivi,( i gusti,le opportunità cambiano - e si riducono anche gli spazi -) continuo ad avere profondo affetto ed soprattutto attenzione...per Topolino ho spesso un desolante vuoto ed poca pochissima attenzione...cerco di evitare di demoralizzarmi pensando alle grandi stagioni del passato,pensando a Don Rosa,Cavazzano e C..ma appunto..lo sguardo è rivolto al passato...per quanto io sia un appassionato di Silvia Ziche.
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Gemini76
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« Risposta #3 il: 07 Dicembre 2006, 03:11:24 »

Le solite fumose chiacchere. Il giornale deve stare al passo con i tempi, segmentando contemporaneamente l'offerta. L'attuale topolino deve per forza gettare un occhio all'attualità,evitando a priori certe prese di posizione, vuoi anche per la maggiore suscettibilità dei politici attauli. Ma siete talmente presi dal cercare la cesnura (troppi anime censurati vi han fatto male) da nona ccorgervi che tanta gente ha collaborato ai soggetti di alcune storie...ad esempio Susanna Tamaro, Vincenzo Mollica che ha avuto anche un alter-ego fumettistico, Ronaldo ecc ecc ecc Quanto alla Ziche...ha creato gustose parodie....Il papero del mistero, il Topokolossal e Paperina di Rivondosa...le prime due opere sono state pubblicate in un unico album...Per Paperina di Rivondosa...chissà...Inoltre , per fidelizzare i elttori, il giornale allega gustosi gadget da montare..e vi assicuro che la casa di paperino, il catamarano, il velierio di PP8 son una figata da paura (per al cronaca il catamarano di paperino naviga che è na meraviglia..devo solo trovare una fontana per il  varo...)
E cmq dimenticate che le vecchie storie son disponibili sui Grandi Classici, dove, anzi, ogni mese vengono tirate fuori daglia rchivi alcune storie scarsamente ripubblicate..per i fanatici del papero mascherato c'è sia PK, un albo stile Yankee ambientato in una Paperopoli totalmente slegata dalle normali avventure, oppure c'è Paperinik Cult, con una storia inedita e la riedizioni di alcune storie famose...in ordine cronologico
Ste storie sulla censura mi fanno solo sbadigliare,quella che voi chiamate censura è una logica di marketing, marketing dove c'è un prodotto generalista ed una serie di prodotti mirati a target specifici
A propo di Disney...è uscito in DVD Cars....beh, è a dir poco spettacolare, e chissenestrafrega se per molti è la solita storiella innocua in pieno dinsey style..l.la gente vuole divertirsi, non farsi due basse sfere grosse come due carri cisterna....per i masochisti c'è Nanni Moretti....
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Gemini76
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« Risposta #4 il: 03 Gennaio 2007, 23:43:56 »

Riprendendo il post...Io dico che molte storie son attualissime. Cosa è cambiato? Semplice: prima si ptoeva scherzare di più, oggi la querela è sempre in agguato....Quanto alla censura...ripeto....che palle....
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Confermo che CARS - Motori Ruggenti è divertentissimo...sicuramente meglio di un film di Nanni Moretti Very Happy
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« Risposta #5 il: 05 Gennaio 2007, 20:11:19 »

Citato da: e"Ginm76i"

PS
Confermo che CARS - Motori Ruggenti è divertentissimo...sicuramente meglio di un film di Nanni Moretti Very Happy


E qui ti quoto alla stragrande!!!!!!!!

Luigi segue solo le "ferari" ......  cool
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