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Autore Topic: Ultimate Century - mezzi ed unità, commenti  (Letto 90190 volte)
matte
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« Risposta #90 il: 23 Gennaio 2008, 20:25:05 »

annotazione tecnica:

sulle schede dei MS già presenti nella gundam-wikipedia siete liberi di postare e modificare come vi pare dando libero sfogo alla vostra inventiva!

ciao ciao...
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« Risposta #91 il: 23 Gennaio 2008, 20:58:33 »

Per quanto riguarda la gabina a sfera del rx-178 detto francamente è una cazzata, tanto vale usare un visore nel casco e ridurre lo spazio parassita , così facendo il mark 2 può essere ridotto a 12-13m mantenedo lo stesso rapporto peso potenza, risultato è più agile.
Non so dite voi; vorrei sapere anche della proposta di separare produzione particelle dal reattore, che nè dite?

qual'è l'indirizzo su wikipedia con tutti questi topic mi perdo?
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matte
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« Risposta #92 il: 23 Gennaio 2008, 21:03:24 »

le voilà professore...

http://www.gundamuniverse.it/gundamwiki/doku.php?id=fanfic:ultimate_universe
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« Risposta #93 il: 23 Gennaio 2008, 21:16:59 »

Citato da: iy"MoknvDrs."
Per quanto riguarda la gabina a sfera del rx-178 detto francamente è una cazzata, tanto vale usare un visore nel casco e ridurre lo spazio parassita , così facendo il mark 2 può essere ridotto a 12-13m mantenedo lo stesso rapporto peso potenza, risultato è più agile.
Non so dite voi; vorrei sapere anche della proposta di separare produzione particelle dal reattore, che nè dite?

qual'è l'indirizzo su wikipedia con tutti questi topic mi perdo?


Concordo pienamente sulla cabina dell'RX-178, il visore è la scelta migliore, tra l'altro io pensavo che prima o poi bisognerà anche pensare alla 'tuta' del pilota di MS, quelle per i Gundam in particolare (lo Stalingrad e gli SP nazisti si possono pilotare anche in maglietta, niente lo vieta) , io supponevo che potesse essere molto simile alla tuta da pilota sviluppata per l'F-35 (comunanza logistica=risparmio) con elettrodi o qualcosa del genere nei guanti o sul collo per il collegamento tra le nanomacchine ed il MS.

Sulla separazione tra la produzione di particelle ed il reattore non saprei, in linea di massima questa cosa la vedrei già come un raffinamento delle ipotetiche tecnologie del reattore minovsky, quindi potrebbe essere applicata sui MS nazisti (che dovrebbero essere superiori a conoscenze in questo campo rispetto ai federali) e su molti MS del dopo guerra, a parte gli RX-178 (trama del tipo: per non dover riprogettare tutta la cellula da capo = soldi, si preferisce continuare con la vecchia tecnica).

Tra l'altro si potrebbe fare una differenziazione a livello di classe di costo del MS: per un MS economico come potrebbe essere l'RX-79 si può supporre di avere i sistemi 'uniti', mentre per il più performante RX-179 i due sistemi potrebbero essere separati.

EDIT
Tra l'altro separare la produzione delle particelle dal reattore potrebbe rivelarsi interessante contando che in questo universo le particelle minovsky sono estremamente dannose per la salute.
Io in particolare vedrei bene un sistema oltre che di produzione di raccolta delle particelle Minovsky di scarto prodotte dal reattore attraverso filtri speciali.

Queste particelle vanno poi a finire raccolte in una specie di scatola e quindi possono essere rilasciate a seconda delle esigenze del pilota, in fondo le particelle minovsky sono un'arma a doppio taglio possono servire a non farsi indintificare in determinate circostanze, ma in altre fanno l'esatto opposto, e se non usate possono essere lasciate a 'decantare' in attesa che si 'scaricano'.

Che ne dite? Un filtro antiperticolato (che all'evenienza lo produce) versione MS?
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« Risposta #94 il: 23 Gennaio 2008, 22:35:36 »

Fai pure anche se intendevo che non doveva essere un sotto prodotto della reazione propio un generatore a parte quindi la reazione non produce particelle insomma una specie di motore di avviamento, decidi tu; stavo pensando a dei modelli 3d , mi farebbe comodo avere dati sulla massa o meglio del volume della corazza e altro , con dei parametri da decidedere questo per delle schede accurate (nessuno ha mai fatto una cosa del genere); i sistemi attivi (per me le corazze EM sono più attivi che passivi) sono un utile sistema per ridurre il peso mantenere un certo livello di protezione (è la filosofia di questi tempi).

C'è qualcuno bravo nel disegno 3d? magari lo potessi fare io ma solo per imparare mi ci vorrebbe un sacco di tempo.
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« Risposta #95 il: 23 Gennaio 2008, 23:06:51 »

Citazione
Che ne dite? Un filtro antiperticolato (che all'evenienza lo produce) versione MS?



per me va benissimo - ma non corriamo il rischio che poi Revil imponga la Targhe Alterne o l'Eco-pass???? (^___^)
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matte
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« Risposta #96 il: 23 Gennaio 2008, 23:11:56 »

prof, per quanto riguarda i modelli, per ora ti rimando ai modelli 2d di Dark...
eccoti i link

qui trovi lo Stalingrad
http://Darcad.deviantart.com/art/Soviet-Gundam-68297073

qui invece il Gundam
http://Darcad.deviantart.com/art/Gundam-rx78b-61399058

l'ENACT alla fine dovrebbe avere più o meno quest'aspetto
http://Darcad.deviantart.com/art/Battle-Frame-Zealot-66262657

ah, per i modelli nazi fai riferimento alla gundam-wikipedia
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« Risposta #97 il: 24 Gennaio 2008, 21:23:10 »

Citato da: k""DMio.rvysn
Fai pure anche se intendevo che non doveva essere un sotto prodotto della reazione propio un generatore a parte quindi la reazione non produce particelle insomma una specie di motore di avviamento, deci tu; stavo pensando a dei modelli 3d , mi farebbe comodo avere dati sulla massa o meglio del volume della corazza e altro , con dei parametri da decidedere questo per delle schede accurate (nessuno ha mai fatto una cosa del genere); i sistemi attivi (per me le corazze EM sono più attivi che passivi) sono un utile sistema per ridurre il peso mantenere un certo livello di protezione (è la filosofia di questi tempi).

C'è qualcuno bravo nel disegno 3d? magari lo potessi fare io ma solo per imparare mi ci vorrebbe un sacco di tempo.


Guarda per i dati da sabato dovrei non avere più impegni importanti scolastici e quindi potrò rimettermi all'opera alla grande (anche perchè sto argomento mi sta prendendo e ho quasi una mezza idea... certo che tra corazze durante la Gulf War e i progetti di O'Neill... argomento più normali per la tesina non potevo trovarmeli asd ).

In quanto al disegno 3D non è niente male come idea, lo stiamo facendo a scuola, in particolare stiamo usando Inventor, vedrò se riuscirò a tirare fuori qualcosa...
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« Risposta #98 il: 27 Gennaio 2008, 17:46:55 »

Pan come procedono gli studi su quello che ho fornito? l'email ti è arrivata?

ho trovato questo video di una mod di ArmA (un video gioco):
pare che non ci sia nessun bloccaggio solo una taratura del tiro, non so se mi puoi aiutare a capire .
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« Risposta #99 il: 27 Gennaio 2008, 18:28:41 »

si, si! l'email è arrivata, forse già stasera riesco a cominciare a postare dati un filo più precisi per i MS.

PS: Arma lo conosco bene come gioco e sicuramente commenterei il video che hai postato, ma c'è un problema (vedi PS 2)

PS 2: mi sa che hai sbagliato a copiare il link  wink
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« Risposta #100 il: 27 Gennaio 2008, 19:12:33 »

scusa per l'errore quando lo aperto mi stava venendo un infarto asd ; ma, non capisco da dove è uscito.

i giochi per pc tipo arma sono interessanti si possono modificare , magari se qualcuno è bravo a farlo ci mettiamo dei mobile suit (se è possibile i sistemi di protezione da noi presi in considerazione) o dei mecha di varie tipologie, un buon modo per testare la reale utilità; mi pare di capire che con le ultimi mod si hanno anche i danni localizzati considerando la minaccia; un forum che parla di quella mod : http://www.armed-assault-zone.com/forum/viewthread.php?forum_id=11&thread_id=2715.
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« Risposta #101 il: 27 Gennaio 2008, 21:53:31 »

la questione dei mecha per Arma si è posta fin dal suo antenato OFP... purtroppo c'è un grande problema di fondo che per avere dei mezzi come dei mecha funzionanti in giochi come OFP o il suo successore, Arma, ci vogliono un sacco di script e cose varie da professionisti, mi ricordo che su uno dei principali forum uno aveva provato a chiedere (ed eventualmente cercare gente che collaborasse) per la creazioni di eventuali mech (se non sbaglio parlava del RK-92 Savage e dell'M-9 di FMP), ma da quel che so non andò oltre che alla mera idea.

Per OPF si era visto qualche buon modello di mecha (preso da Patlabor soprattutto) ma oltre il modello avevano ben poco e funzionavano peggio, il mecha fatto meglio (ma non aveva gambe) lo vide con un mod sulle JSDF fatto da giapponesi che, ovviamente, non resistettero ad infilarci dentro il mech.

Come se non bastasse Arma a seguito di alcune scelte infelici ha allontano una buona percentuale di modder che lavoravano già su OFP (e ci credo dopo che hanno fatto uscire Arma, tra l'altro pieno di bug, hanno annunciato che a fine 2008 o inizi 2009 se non vado errato, sarebbe già uscito Arma 2)... comunque visto che tengo sempre d'occhio le novita che rilasciano i modder per quel gioco se vedo qualcosa di interessante ti informo.

Comunque mi sa che per i dati sulle corazzatture i primi dati che reputo 'assimilabili a quella che potrebbe essere la realtà' li comincio a rilasciare domani (con lo Stalingrad).

Per stasera una proposta di scheda per la "Classe Pegasus" (il design io lo immaginavo simile a quella della Pegasus di 0080), manca tutta la parte dello sviluppo del progetto (per cui non ho assolutamente idee interessanti) e diversi dettagli tecnici.

NB: la scheda è riferita solo alle caratteristiche solo delle Pegasus (nonostante il breve riferimento a Refit ed Avalon)

Numero di navi prodotte: 20-40 (?)

Armamento: Beam Cannon Binato x 1, Cannoni navali da 76mm x 4 (1 posto sotto la fusoliera), Cannoni navali da 105mm x 2 (posti sotto gli hangar laterali), Gatling da 20mm AA e antimissile x 8 (2 posti sotto la fusoliera), Lanciamissili a otto celle per missili AA a medio raggio x 12, Lanciamissili a quattro celle per missili Patriot (e derivati) x 6, Lanciamissili a quattro celle per missili AG 'Hellfire' x 4.

Sistemi di ricerca: Radar a scansione elettronica a lungo raggio con capacità di ingaggio ICBM x 1, Radar a scansione elettronica a medio raggio x 2 (i due classici radomi laterali della WB), Radar a scansione elettronica a corto raggio x 6, Sensore di ricerca infrarosso e termici a lungo raggio x 4, Sensori infrarosso e termici indipendenti a corto raggio disponibili per ogni postazione d'artiglieria, Sonar attivo e passivo, Sistema di jamming, sistemi vari (rilevazione NBC, rilevazione masse metalliche, telecamere a grande zoom per ricerca mezzi nemici all'esterno e a grand'angolo, di sorveglianza interna ed esterna a corto raggio, sistemi di rilevazione di movimento, ect...)

Sviluppate nell'ambito del progetto V tali spaceship si caratterizzavano per la loro estrema potenza di fuoco, nonché per la loro capacità di trasportare MS in condizioni ottimali, ma quello che decretò il successo di tali navi durante la prima guerra coloniale fu la capacità di operare (anche in condizioni limite) in ambiente atmosferico.

Tale unità portò con se una carica di innovazioni che lasciarono di stucco le forze naziste le cui navi migliori erano costituite dalle classi K che però erano impossibilitate dal tentare il rientro atmosferico, tra le innovazioni si possono ricordare i cannoni e le armi di difesa a scomparsa, le catapulte di lancio per MS (solo per ambiente spaziale) ed il Minovsky Craft System.

Le Pegasus erano dotate di quattro hangar (i due laterali, quello centrale e quello posteriore, solitamente le unità operative venivano conservate in quelli laterali ed in quello posteriore) e tre catapulte, una per ogni ponte di operazioni.

In tutto l'unità poteva imbarcare 9 RX-78b o 14 ENACT o 5 ST-03X o una combinazione tra essi, se si considerano i Gundam, nel caso del massimo numero di MS trasportati, i MS erano così ripartiti tra gli hangar: due mobile suit per ogni hangar laterale, tre mobile suit per l'hangar posteriore e due mobile suit per l'hangar centrale, in cui però erano stipati anche altri mezzi quali un elicottero CSAR EH-101 o UH-60 ed i fuoristrada in dotazione all'unità, nel caso tali unità non fossero trasportate l'hangar centrale era in grado di accogliere due ulteriori Gundam, ma ciò non consentiva di aumentare il numero di MS massimo trasportabili in ambiente atmosferico che rimaneva fisso a 9 Gundam a causa del peso massimo consentito dell'unità.

Attraverso l'aggiunta di un booster aggiuntivo (specificatamente progettato) la nave era in grado di raggiungere lo spazio, ma durante questa manovra c'era un problema di peso massimo consentito che impediva di trasportare più di sei RX-78b o sette RX-178, tale problema fu risolto solo con un booster migliorato che però prima della guerra fu prodotto in solo sei esemplari e dopo la guerra il problema fu risolto con l'aggiornamento delle Pegasus allo standard Refit che introduceva varie migliorie tra cui reattori più potenti e struttura migliorata.

Tali problemi invece non sorsero assolutamente sulle Avalon (Pegasus II) specificatamente progettate per il combattimento spaziale e derivate dalle Pegasus, le Avalon infatti avevano subito una accurata riprogettazione che le consentiva, in configurazione scarica, di uscire dall'atmosfera senza bisogno di booster aggiuntivi, ovviamente per le configurazioni di carico di combattimento era comunque necessario un booster aggiuntivo.

Il design delle Pegasus fu un design di tale successo che navi da combattimento spaziale, anche secoli dopo, continueranno a riproporlo, seppur in chiave rivista e migliorata.
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matte
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« Risposta #102 il: 27 Gennaio 2008, 22:20:32 »

intanto, attivate le pagine relative sulla wikipedia

e scelte anche le foto...
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« Risposta #103 il: 28 Gennaio 2008, 18:09:45 »

Breve storia delle corazzature dello Stalingrad (se ci sono errori grossolani e stupidi siete autorizzati a fucilarmi  Mr. Green )
...intanto sto già scappando nello spazio  asd

ST-03X

Materiali

Lo Stalingrad, nonostante il suo aspetto piuttosto rozzo, era costruito con ottimi materiali, in particolare le sue parti corazzate erano costruite con un materiale, il Gundarium, che altro non era che la denominazione commerciale per indicare tutta una classe di corazzature (apparse per la prima volta con l'RX-78b) formate da un sandwich di: NERA (solitamente due fogli di titanio di 6mm con all'interno uno strato di gomma), Carburo di Silicio o Allumina con innesti di materiali rari (per i Gundam il primo, per gli Stalingrad il secondo) e da uno strato (variabile a seconda della zona del MS da proteggere) di Titanio.

In genere questo tipo di corazzatura non si dimostrò eccessivamente ingombrante, si parla in media di 15-20 cm di cui la maggior parte occupata dallo strato esterno di titanio, comunque per la protezione del pilota o del reattore si arrivava ad usare addirittura due o tre strati di Gundarium, comunque in molti punti dello Stalingrad (soprattutto quelli che difficilmente si esponevano al fuoco nemico) lo strato di corazza di Gundarium era sostituito da una semplice piastra di acciaio high hardness steel (HHS) o del più economico armored steel (RHA) .

Inoltre nelle ultime serie di produzione o negli upgrade più avanzati degli Stalingrad (verso o dopo la fine della 1a G.C.) le corazze in Gundarium vennero rimpiazzate da corazze di Gundarium beta, tale corazzatura aveva uno strato di UO2 all'interno e soprattutto aveva un incavo ripieno d'aria (Spaced armor) di circa 15 centimetri tra lo strato esterno di titanio e lo strato di PIREX/Tungsteno (che rimpiazzò l'Alumina ed il Silicone Carbonide).

É curioso notare come il progetto del Gundam (sviluppato dal blocco occidentale a partire dagli anni '70) ed il progetto del ST-03X (discendente del ST-02 degli anni '80 sviluppato dai sovietici) fossero arrivati a prevedere una corazzatura similare con similari scelte tecniche tanto da poter essere le corazze dello Stalingrad e del Gundam appartenenti alla stessa famiglia tanto erano simili, le uniche differenze (a parte i materiali di 'dettaglio') che risaltavano a prima vista era il maggior uso di sensori elettronici su quella dei Gundam per avere uno stato dettagliato di dove la corazza fosse stata colpita o forata.

Molti suppongono che da entrambi le parti ci fosse stata una vera e propria guerra dello spionaggio che aveva portato entrambi a ritrovarsi a copiare quello che faceva l'altro, anche se spesso 'l'altro' non aveva fatto altro che perfezionare idee a sua volta rubate...
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« Risposta #104 il: 28 Gennaio 2008, 21:44:10 »

è carburo di silicio, non le protesi per il seno Mr. Green , ingenuo errore di traduzione, per la  corazza spaziata è relativamente utile per HEAT (con quei valori pocchissimo) verso KE innifluente è spazio sprecato; il difetto di usare materiale è che rispetto al peso non covvengono, forse solo se hai poco spazio.

Per la NERA l'alluminio non c'è lo vedo al max titanio o rha, non ti dimenticare delle corazze a doppia durezza (equivalente 1,5) che i tedeschi usano molto (l'intera torretta del puma è concepita così); per la legha di titanio candidata sostituta della leghe di acciaio è  ATI 425, stesse caratteristiche dell'RHA.

Te la do io una buona corazza ATI 425 come strato esterno carburo di silicio (lavorazione a microstrati) e biosteel equivalente pari ad almeno 1 peso specifico almeno pari all'alluminio (a proposito si scrive allumina con due ll) dipende dalle percentuali dei vari materiali; praticamente una versione migliorata dell'AMAP o della MEXAS.

dai un'occhiata a questa pagina (fanno parte di una fan story):http://efni.org/armor.htm
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