Allora, ecco un breve riassunto fieristico, lo posto in questa sezione perché comprende la proiezione di Unicorn.
Cominciamo dal prezzo del biglietto di ingresso: 12 neuri per Cartoomics sono decisamente troppi, e prevedo che sia un prezzo destinato ad aumentare, dato che dal prossimo anno la manifestazione si trasferirà al nuovo polo fieristico di Rho. Sarà più facilmente raggiungibile in auto, ma trovandosi oltre la fascia urbana ed essendo già aumentato il costo dei trasporti milanesi probabilmente per una giornata in fiera usando i mezzi dall'anno prossimo si spenderanno quasi 20 euro, davvero un'esagerazione.
E conoscendo per motivi di lavoro le dimensioni dei padiglioni di Rho, posso assicurare che per Cartoomics sono assudamente sovradimensionati, perché anche quest'anno la fiera era di dimensioni modeste, dato che occupava il solito unico padiglione di FieraMilanoCity. Mah!
A parte ciò, appena arrivati abbiamo cercato la Sala Cartoomics, dove si sarebbe svolta la proiezione, e sono cominciate le perplessità, perché si trovava su un piano diverso da quello dell'esposizione. La struttura è questa: l'ingresso è su un piano, si deve salire a quello superiore per raggiungere gli stand, ma la sala della proiezione era sullo stesso livello dell'entrata, e se non si notavano i "cartelli" con la dicitura "Sala Cartoomics" - semplici fogli di carta, in realtà - si rischiava di cercarla sul piano sbagliato. Primo errore.
Abbiamo individuato e seguito le indicazioni, proseguendo sul "mezzanino" dei bar, self-service e toilette, fino ad arrivare in fondo, in fondo,
in fondo, e abbiamo trovato la sala ma, secondo errore, non c'era nulla che segnalava che la proiezione di Unicorn si sarebbe svolta lì. Un poster, una locandina, qualcosa di più specifico degli pseudo-cartelli anonimi chiaramente realizzati all'ultimo momento avrebbero almeno attirato l'attenzione su quello che a prima vista sembrava l'ingresso di una stanza di servizio.
Siamo entrati, ed effettivamente si trattava solo di un locale di passaggio, dove una signorina gentilissima ci ha confermato l'orario della proiezione; siccome era ancora piuttosto presto ci siamo fatti un giro tra gli stand del piano superiore, ma siamo scesi con un certo anticipo - alle undici e un quarto circa - e ci siamo piazzati in prima fila. La sala era adeguata, aveva una capienza di almeno un'ottatina di posti, c'era uno schemo vero e non un televisore e soprattutto, essendo chiusa, consentiva di ottenere un vero "effetto cinema", ma pur aspettando un po' oltre l'orario previsto sono arrivate solo altre sei persone. C'è stata una rapida presentazione di Gundam Unicorn (da parte di una persona che non credo fosse neppure dello staff Dynit ma di quello della fiera), ed è partita la proiezione.
Non mi dilungo su Unicorn in sé perché non ce n'è bisogno, e aggiungo solo qualche dettaglio tecnico: lo schermo presentava qualche lieve ondulazione che diventava evidente durante le carrellate laterali e l'audio ha avuto qualche momento di incertezza nella resa stereo, con una canale che sovrastava troppo l'altro durante i dialoghi con le voci dei personaggi fuori campo, ma non ci sono stati veri problemi.
(L'unico problema l'ho avuto io all'inizio del secondo episodio, quando ad ogni reiterazione di G*U*ndam rischiavo che mi partisse un embolo, ma vabbe'...
)
Purtroppo, come ho già detto, per la fine siamo rimasti in sei, dato che il padre si era portato via quello che credo fosse un pargolo ormai annoiato (oppure affamato, data l'ora) tra un episodio e l'altro, e gli altri quattro se ne sono andati alla spicciolata appena sono iniziati i titoli di coda, il che è stato abbastanza deprimente.
Il resto della giornata fieristica è stato ordinario: c'erano i soliti stand delle case editrici e dei vari negozi, con infiniti arretrati e qualche novità (che non ho acquistato perché ho tutti gli abbonamenti in fumetteria), standing e action figure di ogni tipo tra cui anche gli immancabili pezzi contraffatti, tanti modellini ma dai prezzi sempre troppo alti - il 00 Raiser però era sceso da 370 euro di due anni fa a 340, eh! - e gadgettistica di dubbia origine e scarsa qualità.
Allo stand Dynit non è stato possibile ottenere neppure qualche "voce di corridoio" su possibili produzioni gundamiche future perché il ragazzo con cui ho parlato, seppur gentilissimo, ha ribadito più volte di "essere lì per dare una mano perché non mi occupo di queste cose da anni", e a quello della Magic Press mi è stato confermato che "Haru wo daiteita" è ancora bloccato per via di uno "scandalo" di qualche anno fa: capisco che a voi non ve ne freghi niente, ma interessa a me e quindi me ne lamento!
I cosplayer erano pochi, data la giornata, e quelli dignitosi erano ancora meno: agli altri darei il seguente consiglio, ispirato ad una cosplayer avvistata nei dintorni del palco e da adattare alle circostanze: "Figliola, checché tu ne pensi, non bastano una maglietta rossa e una parrucca rosa a fare di te Sakura Haruno. Per espiare ripeterai cento volte "Sieg Zion!" e seguirai un corso di taglio e cucito. Ora va' e non peccare più."
In conclusione, l'unico acquisto è stato quello di due set di dadi sbriluccicosi che userò quanto prima nella campagna di D&D cui sto partecipando, che come risultato di un'escursione fieristica da 12 neuri + parcheggio + benzina mi pare un po' scarso, ma non c'era davvero altro.