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Autore Topic: Ultimate Century: Operazione Athena [19-12-07 COMPLETATO!!!]  (Letto 20486 volte)
apn
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« Risposta #30 il: 05 Settembre 2007, 14:17:21 »

2a parte cap 25

Il MS di Kikilia entrò a tutta velocità dentro l'hangar impugnando il beam rifle a la beam saber.
“Prendete questo!” urlò Kikilia sparando con il suo beam rifle contro alcuni MS piuttosto vicini tra loro, stando attenta a non toccare il reattore.
Ai 'Discepoli', dopo il precedente agguato, erano rimasti 9 MS e 2 WS.
Jegan in attivazione a ore 6 comunicò la voce sintetica dell'RX-178.
L'RX-178 si fiondò su quest'ultimo con la beam saber distruggendone la cabine.
“Qui Condor 1! Nemici nell'hangar 1 annientati. 4 MS e 1 WS distrutti!” comunicò Kikilia via radio   uscendo dall'hangar.
“Qui Condor 6, si sta aprendo il secondo hangar!” urlò Miguel facendo fuoco con l'ultimo colpo a disposizione del beam rifle, il colpo fu preciso e distrusse un RX-179 che stava uscendo, ma quello era l'ultimo colpo a disposizione: per altri 20 minuti non avrebbe potuto far fuoco.
“Qui Condor 6 vengo all'assalto!” urlò Miguel che decise allora di abbandonare il beam rifle e di gettarsi all'assalto con la beam saber e i gatling.
“Kikilia a ore 7!” urlo von Kettel via radio, alcune jeep si erano portate alle spalle dell'RX-178 che stava per entrare dentro il secondo hangar, Kikilia con un preciso colpo di beam rifle al centro della formazione fece saltare in aria le jeep.
Frattanto i 'Discepoli' si stavano riorganizzando e avevano cominciato a piazzare i lanciamissili e i cannoni anti-MS, il carro 01 sparò diversi colpi e lanciò tutti i missili a disposizione nel tentativo di colpire quest'ultimi, ma fu inutile.
Nel frattempo il viadotto presso Belgrado esplose portando con se diverse decine di MS e WS; alcuni uomini si avventarono sull'RX-194, li aprirono la cabina, spararono al conducente e rubarono la valigetta, altri uomini piazzarono delle cariche ai MS dei Profeti sopravvissuti che stavano cercando di capire cos'era successo ai loro compagni che erano sul viadotto.
Il gruppetto si allontanò venendo notato da un ST-03X, ma era troppo tardi, le cariche esplosive piazzate precedentemente esplosero danneggiando gravemente e rendendo inutilizzabili i MS.
“Mutober sarà felice” mormorò Red Wolf sogghignando mentre correva via con la valigetta in mano.
Miguel intanto fu impegnato in un duro combattimento con i 'Discepoli' e questi ultimi lo colpirono ripetutamente.
“Condor 6! Condor 6!” gridò Kikilia mentre distruggeva una batteria nemica di cannoni, ma Miguel  non rispondeva, il MS di quest'ultimo cadde all'indietro: Miguel aveva perso conoscenza a seguito di alcune violente esplosioni che avevano scosso il suo MS.
Intanto i MS dei 'Discepoli' rimasti stavano uscendo dal secondo hangar erano 4 MS ed un WS.
“Qui Papà Bear a Victor 1 fuoco di copertura sulla posizione Bravo Lima Zero Quattro, l'obbiettivo sono alcuni MS!” ordinò Vairetti ai mortai.
“Qui Victor 1 abbiamo appena sparato, fuoco di copertura in arrivo tra cinque... quattro...” il MS di Kikilia intanto stava tenendo a debita distanza i MS nemici con gli ultimi colpi del beam rifle riuscendo a danneggiarne gravemente un MS e a distruggere il MS “tre... due... uno...”.
Si alzo un inferno di fuoco presso la posizione dei MS dei 'Discepoli', i soldati federali usarono granate incendiarie e penetranti, come se non bastasse furono anche usate le tre granate elettromagnetiche a disposizione che dettero grossi problemi ai mezzi meno schermati.
Per quaranta secondi i MS dei terroristi rimasero completamente immobilizzati e per Kikilia fu un gioco da ragazzi avvicinarsi con le sue due beam saber ed eliminare i MS nemici i cui piloti erano rimasti frastornati e che non riuscirono più ad organizzarsi, tutti eccetto un MS-10 durante il bombardamento si riuscì a riparare nei resti dell'hangar n°1.
“Qui Condor 1, manca un MS? Dov'è fuggito?” domandò Kikilia via radio.
“Non lo sappiamo, non riusciamo ad individuarlo” rispose von Kettel, intanto Vairetti ordinò al carro di avanzare.
Alcuni colpi continuavano ad essere sparati da alcuni terroristi che continuavano a resistere, ma ormai era una difesa vano.
Il carro 01 arrivò vicino al MS di Kikilia per darli manforte contro le ultime sacche di resistenza e Vairetti scese dal carro imbracciando il fucile e afferrando alcune cariche d'esplosivo: voleva perlustrare la base, nonostante fosse ferito.
Vairetti si diresse presso ciò che rimaneva dell'hangar n°1, sarebbe entrato da lì, ma giunto davanti all'hangar intravide il MS-10 che si stava nascondendo, pronto a tendere un agguato, per sua fortuna Vairetti non era stato notato.
“Qui Papa Bear, mi sentite? Passo”.
“Qui Condor 1, la sento forte e chiaro”.
“Ho trovato il MS, si nasconde nei resti dell'hangar 1”.
“Cerco di disimpegnarmi e lo vengo a distruggere”.
“Negativo, è ben piazzato e ogni tentativo di stanarlo da li potrebbe rilevarsi un suicidio. Ci penso io”.
Vairetti cercò come prima cosa una entrata secondaria li vicino e la trovò quando due terroristi uscirono da un passaggio nascosto, Vairetti freddò i due terroristi con una breve, quanto precisa raffica ed entrò nel passaggio.
Proseguì lungo un stretto corridoio facendosi luce con la sua torcia (erano saltati i generatori di corrente) fino a finire in un corridoio più grande dove si trovò davanti alcuni terroristi.
“Ci arrendiamo!” urlarono subito i terroristi gettando le armi a terra, Vairetti li legò per bene e mise le armi lontane da loro.
“Come faccio ad arrivare all'hangar?” domandò Vairetti ad uno dei terroristi.
“Prenda la prima porta a destra”.
“Grazie, spero per te che tu non abbia mentito, se no...” e Vairetti si passo un dito lungo il collo.
Vairetti fece come li aveva detto di fare il terrorista, quest'ultimo non mentì; Vairetti aprendo la porta si trovò proprio a fianco del MS.
“Lo catturo intero” pensò il comandante.
Silenziosamente e senza farsi notare Vairetti cominciò a salire sul MS-10 fino a raggiungere la cabina, la fece saltare via usando la manopola di apertura esterna di emergenza.
All'incredulo pilota Vairetti puntò contro il fucile ordinandogli di uscire.
“Ma lei è ferito!” esclamò il terrorista.
“E allora? Scenda!” ordinò Vairetti perentorio, il suo volto però tradiva il dolore che sentiva; proprio in quei momenti le ultime sacche di resistenza venivano annientate e diversi terroristi si arresero.
Vairetti uscendo dall'hangar (mentre teneva sotto tiro il pilota di MS catturato) sentì un belato alle sua spalle, era Scià che nel trambusto generale era fuggita e ora stava tranquillamente riposando su un prato li vicino come se niente fosse mai accaduto.
“Scià, eh? Voi pecore si che state tranquille, non avete di certo dei pazzoidi megalomani che vogliono conquistare il potere tra di voi o cose simili” esclamò Vairetti guardando la pecora con un misto di invidia e di inferiorità.


La conta dei morti

240 N.C. agosto 30, ore 5.45 A.M., piazza centrale di Belgrado, QG mobile della federazione…
Qui è Jackson Jern, sono davanti al QG mobile della Federazione a Belgrado, attualmente la situazione sembra essersi ristabilita a Pristina, le ultime sacche di resistenza sono state eliminate, purtroppo non sono ancora state ristabilite le comunicazioni con alcune unità.
Ma ora entriamo per avere maggiori ragguagli.

Il giornalista entro nella tenda senza essere troppo notato, tutti i militari avevano la loro attenzione concentrata su un messaggio radio che stava giungendo in quel momento, anche il giornalista cominciò ad ascoltare le comunicazioni radio.
“Qui è Delta 2, stiamo sorvolando i laboratori R-4, gli strumenti non rivelano segni di vita” quella comunicazione dell’aereo da ricognizione fu come una mazzata nello stomaco di coloro che ascoltarono la comunicazione radio, nei laboratori R-4 tra scienziati, tecnici, inservienti e soldati ci lavoravano 800 persone, nel frattempo arrivò un’altra comunicazione radio: era Vairetti che finalmente riusciva a far funzionare la radio del suo carro, danneggiata durante i combattimenti.
“…qui è Vairetti con quel che rimane della 3a sezione esplorante e della 64a MS indipendente, mi sentite? Passo.”.
“La sentiamo forte e chiaro”.
“Siamo riusciti a distruggere la principale base nemica…”.
A quelle parole si sentirono urla di gioia alzarsi dai soldati, ma subito il generale Oliver Sullivan li fece segno di far silenzio; la telecamera intanto riprendeva la scena e la stava inviando in mondovisione.
“…però abbiamo subito gravi perdite, molti uomini risultano dispersi o feriti e abbiamo diversi morti accertati. Helmut von Deikun è riuscito a scappare e inoltre i terroristi hanno nelle loro mani ancora alcuni dei nostri uomini: Gharisnikov, Orkaf e la Garren; sembra che li abbiano portati via poco prima del nostro attacco…”.
“Istituite subito posti di blocco in tutta la regione, non possono essere andati lontani!” urlò il generale ai suoi uomini che subito si attivarono per eseguire l’ordine.
“Attualmente stiamo cercando i dispersi, ma per ora…” Vairetti si interruppe, dal suo M-70 vide sfilare davanti a se i corpi di due dei suoi uomini “Chiedo l’invio di rinforzi e di unità mediche, io stesso sono ferito e non so quanto ancora a lungo potrò continuare a dirigere le unità sopravvissute” ormai la voce di Vairetti era poco più che un flebilo, von Kettel si avvicinò e fece distendere il suo comandante.
“Qui è von Kettel, dell’unità di Vairetti, non abbiamo più mezzi, tutti i MS sono stati distrutti, abbiamo solo più un carro e un paio di mortai. Il combattimento è stato durissimo, siamo stati vittima di un agguato, al momento l’unità non è neanche in grado di muoversi autonomamente”.
“Resistete, invieremo degli elicotteri per recuperare i feriti e portarvi dei rinforzi” spiegò il generale Sullivan.
“Grazie. Passo e chiudo”.
Jackson rimase per qualche secondo fermo e zitto: non sapeva che commento fare, la notizia si commentava già da sola, ma lo spettacolo televisivo doveva andate avanti.
Come avete potuto sentire ci sono stati ancora altri morti oltre a quelli di cui prima vi avevo dato notizia: i laboratori R-4 sono stati annientati e un’unità della Federazione ha subito grosse perdite nell’attacco alla base nemica.
Questi quindi si vanno ad aggiungere a quelli morti durante i brevi, ma fuoriosi combattimenti di Pristina.
Purtroppo alcuni militari sono in mano dei terroristi… generale Sullivan! Un commento!
Non siete autorizzati a star qui! Fuori! Presto accompagnateli fuori!
Generale! Un attimo! Un commento soltanto! Cosa avete intenzione di fare per i militari rapiti?
Ho detto fuori!
Ma…
FUORI!

“Deficiente, deficiente, deficiente! Ora farà rimanere in pensiero centinaia di famiglie i cui loro cari, magari, sono ancora in vita e lo potranno sapere solo fra diverse ore e i familiari di coloro che proteggevano e lavoravano nei R-4 hanno saputo che i loro cari sono morti attraverso la TV! È uno schifo! Speriamo che stessero ancora tutti dormendo…” gridò Sullivan infuriato che pensava già alle centinaia di soldati, con bandiera della Federazione in mano, che si sarebbero dovuti presentare davanti alle case dei familiari di coloro che erano rimasti uccisi in quella triste nottata.
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« Risposta #31 il: 05 Settembre 2007, 14:59:27 »

Epilogo

“Quattro mesi, quattro lunghi mesi...” mormorò l'anziano Sven “ E come se non bastasse dopo la morte di Helmut i 'Discepoli' cominciarono a diventare sempre più violenti”.
Ci fu un lungo momento di silenzio.
“Ancora cinque minuti e...” Sven non riuscì ad andare avanti, erano stati momenti terribili.
“Ringrazia il cielo che la 17a arrivò in tempo, ringrazia solo quello...” aggiunse Carlo “Vado a pagare, ti ricordo che abbiamo ancora un compito da fare prima di ritornare a Londra”.
“Si, si, hai ragione” sussurrò Sven guardando il suo bicchiere vuoto, ma in realtà stava pensando ai suoi quattro mesi di prigionia, ogni due-tre giorni a lui, a Jessica e a Gharisnikov facevano cambiare nascondiglio.
Si ricordava di come divennero cattivi e violenti i carcerieri dopo aver saputo che Helmut era stato ucciso in un conflitto a fuoco, era Helmut a tenere a bada i suoi uomini, su questo non c'era dubbio.
Si ricordava di come un giorno, dopo che la 17a aveva compiuto un raid in uno delle loro precedenti 'prigioni' uno dei 'Discepoli' accusato, senza neanche delle prove, di essere una spia fosse stato freddato davanti ai loro occhi.
Si ricordava delle botte che subì un giorno perché aveva passato di nascosto la poca acqua, che li davano ogni giorno, a Jessica, botte che subì più di una volta sempre per lo stesso motivo, una volta per l'acqua, l'altra per un tozzo di pane; una volta venne picchiato solo perché aveva chiesto sottovoce a Jessica come stava e quel gesto era stato interpretato dai carcerieri come un segno che stessero organizzando una fuga.
Nell'ultimo mese di prigionia in particolare sembrava che ad ogni momento stessero per ammazzarli.
“Fatto. Andiamo?” domandò Carlo.
“Certamente” rispose Sven.
“Ok, vado un attimo a prendere i fiori da quel fioraio là e ti raggiungo” disse Carlo indicando una piccola bancarella di fiori dall'altra parte della strada.
Dopo che Carlo ebbe comprato un mazzo di fiori i due si rimisero in cammino, giungendo davanti ad un cimitero.
“Mi scusi, stiamo cercando la tomba di Francois Harno” domandò Sven al custode.
“Ma lei è...” il custode rimase di Sasso riconoscendo Sven Orkaf.
“Allora?”.
“Si, mi scusi eccellenza, non immaginavo... ma mi segua prego” esclamò il custode afferrando un palmare, “Francois Harno, Francois Harno... per di qua...”.
“Ecco è quella lì” disse il custode indicando una croce “Siete amici della signora Strati?”.
“Si”.
“Vi prego di accettare le mie condoglianze... la signora Strati veniva qua tutti i giorni ad innaffiare i fiori e a pulire la tomba del marito, ma negli ultimi tempi per via delle condizioni di salute ha cominciato a farsi vedere sempre di meno, l'ultima volta è venuta una settimana fa, praticamente era sorretta da suo figlio”.
“Immaginavo, credo che sia per questo che ci ha chiesto di portare i fiori sulla tomba di suo marito, purtroppo adesso suo figlio deve trasferirsi su una colonia spaziale per via del piano interno di immigrazione dei Ronah” spiegò Carlo.
“La ringraziò buon uomo, buon lavoro” ringraziò Carlo dando la mancia al custode.
Carlo e Sven si fecero il segno della croce e si misero a pregare.
“Guarda i luridi bastardi e poi mi dici che non sono stati loro” sibilò Sven indicando la croce “morto per morte naturale, si come no”.
“Lasciamo perdere Sven, lasciamo perdere. Un giorno verrà il momento, non oggi, non domani, ma un giorno sta tranquillo” disse Carlo posizionando i fiori sulla tomba.
I due guardarono ancora una volta la tomba e si allontanarono, ormai si era fatto tardi.


File in PDF di Operazione Athena: V 1.1 (corrretti alcuni errori)
http://www.megaupload.com/?d=U26UDM3Y
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« Risposta #32 il: 07 Settembre 2007, 13:48:19 »

L'Op. At. è finita, ma per chi vuole chiarirsi le idee...

NFAI-96 HA-24563/A

New Federal Army Intelligence, sezione Analisi storica                                                29 maggio 396 N.C.

Intestazione:
Introduzione all'analisi di dettaglio riguardo all'operazione JCTO-23, Athena, dell'agosto del 240 N.C.

Dopo la costituzione della rinata Federazione alla nostra sezione sono state fatte fare ricerche molto approfondite riguardo la storia ed il passato di molti personaggi chiave che hanno segnato la storia di questi ultimi due secoli, personaggi la cui loro presenza è stata fondamentale nello svolgersi degli eventi.
Un evento particolare e che come potrete leggere nel documento NFAI-96 HA-24563/B non è ancora del tutto ben compreso, riguarda gli avvenimenti che avvennero nei Balcani nell'agosto del 240 N.C., in particolari quelli che riguardarono le azioni di una piccola unità ai comandi di Alessandro Vairetti (vedasi file allegato).
In questa vicenda i personaggi storici chiave sono (per maggiori informazioni andare a consultare i loro file personali):
Kikilia Strati: discendente (anche se ci sono alcuni buchi che non si riescono a colmare nel suo albero genealogico) inconsapevole di Hamarn Kharn.
Jessica Garren: ereditiera delle industrie Garren e nonna di Jasmin Orkaf.
Sven Orkaf: sposato in un successivo momento con Jessica Garren, la sua unione con quest'ultima darà luogo in un secondo momento al casato degli Orkaf.
Francois Harno: marito di Kikilia Strati, al tempo sottosegretario del ministero delle risorse produttive.
Helmut von Deikun: comandante dei 'Discepoli', la sua discendenza con Kaswal von Deikun non è mai stata confermata.
Mutober Tesla: comandante di un gruppo di guerriglia che eseguiva gli ordini di Phantom Pain (com'è stato scoperto recentemente).
Carlo Battipaglia: parente di Sven Orkaf, la sua famiglia pur non divenendo mai un casato avrà sempre una influenza superiore a quella di molti casati d'argento; l'attuale ministro dell'interno è un suo discendente.
A margine si possono intravedere anche Whilem e Jacob Ronah.
Ci sono tre punti fondamentali che solo diverse decine di anni dopo sono stati compresi, tutti questi avvenimenti sono da ricollegare o trovano punti di conttato in un qualche modo con l'operazione Athena:
1.La riattivazione dei satelliti
2.La fine della colonna dei 'Discepoli' diretta su Belgrado
3.La ricomparsa (agli inizi della rivolta di Harno) di alcune dosi di nanomacchine

1: I 'Discepoli' ad un certo momento durante il loro attacco persero il controllo dei satelliti federali, ma non furono i federali a riconquistarne il controllo, bensì fu un terzo soggetto (Phantom Pain) che per aiutare silenziosamente l'unità di Vairetti tolse il controllo dei satelliti ai 'Discepoli'.
La riattivazione dei satelliti sarebbe dovuta in realtà avvenire qualche minuto dopo, ma questa fu anticipata a seguito delle azioni che decisero di prendere Strati e Vairetti, infatti Phantom Pain aveva bisogno che la Strati rimanesse in vita in modo da poter istruire ancora il suo giovane figlio e trasmetterli i suoi ideali, in modo che a suo volta li potesse trasmettere ulteriormente ad un suo discendente (questo secondo alcuni file trovati in una base abbandonata di Phantom Pain).
2: la riattivazione dei satelliti doveva avvenire in realtà pochi secondi prima dell'operazione del gruppo di Mutober: l'operazione 'Last Resort' volta a bloccare l'avanzata dei 'Discepoli' Belgrado.
Fino ad oggi nessuno scoprì mai chi fece esplodere il viadotto che portava a Belgrado, ma a seguito di alcuni documenti e files ritrovati recentemente possiamo affermare che fu proprio per mano del gruppo di Mutober se quel viadotto esplose.
3: L'operazione 'Last Resort' non solo era volta a fermare l'avanzata dei 'Discepoli' su Belgrado, ma era volta anche a rubare le nanomacchine che i terroristi avevano trafugato dai laboratori R-4.
È proprio grazie a queste nanomacchine che si è scoperto che Mutober lavorava per Phantom Pain, infatti una dose delle stesse nanomacchine furono trovate in una base abbandonata di Phantom Pain sulla Luna ed è verosimile affermare che lo stesso Arno abbia usato quelle stesse nanomacchine trafugate dal gruppo di Mutober, per la precisione dal commando capitanato da un certo 'Red Wolf' nome che ricorrerà spesso nelle azioni di guerriglia nei primi anni dopo i fatti di Roma.

Stante questa breve premessa....
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« Risposta #33 il: 19 Dicembre 2007, 20:58:54 »

rilascio la versione finale di Operazione Athena, ho cercato di rendere più leggibili i punti che nella prima versione erano pesanti, ho tolto (spero) tutti gli errori grammaticali, aggiunti nuove parti soprattutto per quel che riguarda l'aspetto e l'approfondimento psicologico dei personaggi (ma tra parentesi va detto che cambia molto nella scena introduttiva del primo capitolo, con un combattimento un filo più sofisticato) e aumentato il realismo nell'azione bellica delle unità e aggiunto qualche particolare qua e la.

EDIT: quando ho scritto ciò era perchè avevo postato solo la prima versione 'definitiva', man mano che il tempo è passato ho raffinato la forma, corretto alcuni dati tecnici, migliorato l'aspetto psicologico di alcuni passaggi e modifcato qua e la alcune parti.

Niente è definitivo Laughing

Il Link per il file in PDF con tale versione finale:

http://www.megaupload.com/?d=1PWXCSU2

NOTA BENE: quello che compare scritto nelle pagine di questo topic è solo la versione iniziale e non completa, ne raffinata come quella che compare nel file PDF da scaricare, il file PDF è la versione maggiormente perfezionata e migliorata di Operazione Athena.
Per eventuali problemi con il download del file PDF postare nel topic dei commenti.



E Operazione Athena con questo è COMPLETATO! Buona lettura!
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