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Autore Topic: Ashes of the War, gli episodi: commenti.  (Letto 54298 volte)
matte
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« Risposta #120 il: 16 Maggio 2008, 21:20:08 »

e quanto secondo Gustav Adolf? ah ah...
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« Risposta #121 il: 16 Maggio 2008, 21:29:59 »

Cotte a puntino, non troppo cotte, ma neanche al sangue, possibilmente in modo che rimangano fragante, ma non troppo, con un tocco finale di rosmarino per aromatizzare il tutto!
Si salverà dagli insulti degli addetti alla griglia solo a causa dell'F-15 che manderà all'aria la grigliata passando pochi metri sopra le loro teste (e per fortuna senza post bruciatori accesi... se no andavano tutti all'ospedale con forti ustioni).


Comunque ho provveduto a rimpiazzare l'Avalon con la White Base.
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« Risposta #122 il: 23 Novembre 2008, 21:45:25 »

Pensavo ad alcuni cambiamenti in vista della Minutemanizzazione degli 'episodi' di Ashes.

Innanzitutto la questione Daikun, ecco alcune modifiche che pensavo.
1) Seyra non è più sorella di Daikun, ma ne è una cugina.
2) Christian von Deikun non lavorò più da solo allo sviluppo degli SP, ma era affiancato in tale lavoro da un fratello gemello, morto piuttosto giovane, ma che fece in tempo a sviluppare insieme a Christian l'SP-03 e ad impostare le massime per l'SP-05 (in quest'ultimo, nelle mie idee, Christian, che si concentra invece sullo sviluppo di un successore del SP-04 che ne ricalchi la formula, ovvero lo SP-06, potrebbe non metterci assolutamente becco)

Altre modifiche
3) L'SP-05 lo immaginavo più come una macchina assolutamente anticoformista: un grosso scafo dotato di sei o otto arti inferiori, con un torretta di grosse dimensioni, dotata di arti manipolatori.
Ciò dovrebbe far alzare da matti i costi di costruzione, rendere estremamente complessa la macchina, decretandone l'insuccesso, anche se comunque si rivela un'ottima piattaforma di artiglieria d'accompagnamento in territorio impervio (dove i carri Adolf hanno giganteschi problemi), potentemente armata e corazzata quanto un MBT (nelle intenzioni del progettista si cercava infatti di ovviare ad alcuni limiti dei SP)

4) La madre di Amuro (ora Peter) è morta in un incidente stradale, immaginavo che la madre di Peter potesse essere morta poco dopo un violento litigio col marito a cui da piccolo aveva assistito Peter, per questo Peter ritiene il padre colpevole della scomparsa della madre.

5) Altri quando mi verranno in mente asd
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« Risposta #123 il: 04 Dicembre 2008, 15:14:55 »

Intanto, ripescato da un file word mezzo dimenticato, revisionato, ampliato e corretto ecco un momento chiave nella storia della Federazione Terrestre:

L'atmosfera all'assemblea generale dell'ONU era infiammata, la parola era stata presa dal presidente russo, Vasilij Nikolaevič Sokolov, “Sì, signori: siamo stati battuti! E se credete che si possa giungere ad un accordo vi sbagliate di grosso”, il leader della Federazione Russa di certo non si sprecò in molti giri di parole per spiegare che di fatto la Russia come grande potenza mondiale non esisteva più, “Hanno intenzione di piegare qualsiasi popolazione che non li 'soddisfi', hanno intenzione di estendere il loro dominio su tutto il mondo... sì... mi guardi pure credendo che stia dicendo cose senza senso... sì! Dico a lei ambasciatore! Fossi in lei metterei un attimo da parte i problemi tra i nostri due paesi e guarderei le cose in maniera leggermente obiettiva! O forse crede che l'Ucraina potrà avere ancora una certa autonomia, come finora vi abbiamo concesso, anche sotto lo stivale nazista?”.
L'ambasciatore non rispose emettendo un grugnito di disapprovazione, quel “concesso” di certo non era molto diplomatico, ma era chiaro all'ambasciatore che era meglio tacere: i rappresentanti dei paesi che oramai esistevano solo più di nome avevano voglia di sfogare la loro rabbia su qualcuno, era meglio non essere quel qualcuno.
Nella sala infatti cominciarono a volare alcuni insulti tra i rappresentanti di alcuni paesi: era chiaro che molti paesi speravano di giungere ad un accordo con l'invasore nazista ed i rappresentanti dei paesi oramai invasi o in procinto di cadere non erano di certo felici.
Sean Miller bevve nervosamente dalla bottiglietta d'acqua gassata (ma che oramai gassata non era più): “Siamo nella merda” mormorò al suo aiutante, un giovane giurista di Seattle, Hardy Upzetc.
“Se le avessero dato un dollaro per ogni volta che lo ha detto nelle ultime settimane sarebbe miliardario”.
“Sai che fortuna! Tanto domani dovremo pagare tutto in marchi” fu la nervosa risposta di Miller, risposta che convinse Hardy a stare in silenzio.
“Il potere frenante dell'acqua, solo quello ci ha salvato” era uno dei pensieri ricorrenti di Miller.
Miller era perso nei suoi nervosi pensieri: non avevano attaccato gli USA solo perché mandare forze sul continente americano gli avrebbe impedito di spostarle velocemente in un'altra regione, tutto a causa dell'Oceano Pacifico e dell'Oceano Atlantico.
Miller non riusciva a pensare ad altro.
Nel 1940 un sottile canale impedì ai nazisti di toccare le bianche scogliere di Dover.
Ma i mezzi tecnici si erano evoluti e se la Manica non era più un ostacolo al movimento di truppe, gli oceani continuavano a rimanerlo.
I pianificatori nazisti avevano commesso alcuni errori tattici (per esempio non erano riusciti ad annientare subito le forze israeliane e iraniane), ma in generale non avevano commesso grossi errori strategici, per lo meno in rapporto agli obiettivi di breve-medio termine che pareva si fossero prefissati.
“Io imploro gli stati americani, gli USA in primis di non piegarsi e di continuare la lotta! Capisco! La tentazione è forte! I nazisti vi hanno offerto di continuare a controllare il vostro spazio nelle americhe, in cambio la pace! Si capisce dalle loro azioni militari! Vi capisco! La tentazione è forte, ma vi imploro! Non siate egocentrici! Pensate all'umanità! Pensate a tutti coloro che sono morti in queste settimane!”.
“Un nuovo ordine mondiale” mormorò Hardy.
“Errato: un nuovo equilibrio mondiale. I nazisti hanno in mente un nuovo equilibrio mondiale. I nazisti sanno dei progetti americani, ne sono certo... e sanno che ogni assalto diretto comporterebbe a loro, anche in caso di vittoria, enormi danni: una vittoria di Pirro. Ci han detto in pratica: 'guardate: lasciateci l'Eurasia, parte dell'Africa e voi tenetevi il resto e ricordatevi che controlliamo lo spazio', in pratica un equilibrio sì sbilanciato a loro favore, ma ancora abbastanza bilanciato da garantirci la sopravvivenza: tutto sommato non sarebbe male, ma...”.
Miller era un realista di quelli della peggior specie, o almeno: quella era stata la sua formazione.
“Ma... in realtà questa situazione ci ha dato le condizioni per tentare un evento che nella storia dell'umanità non si è mai realmente verificato, ovvero la creazione di una sola nazione per tutta l'umanità...”.
Upzect guardò dubbiosamente Miller.
“Egemoni globali, siamo rimasti quasi l'unica potenza sulla Terra”.
“Ehm... ed i nazisti?”.
“Appunto: è il quasi, tolti quelli non solo siamo egemoni globali, ma data anche l'evoluzione probabile di una situazione che ci possa portare alla vittoria, saremmo anche gli unici ad avere un reale monopolio della forza, abbastanza forti da poter controllare qualsiasi parte della Terra senza che nessuno, anche eventuali coalizioni, possano opporsi in modo efficacie”.
“Un leone contro una dozzina di conigli tipo”.
“Esatto, la chiave di tutto è il controllo dello spazio e di almeno il 50% delle risorse terrestri: i nazisti hanno il controllo sì dello spazio, ma non avranno mai il controllo del 50% delle risorse terrestri per il semplice fatto che glielo impediremo... prima si poteva solo controllare la Terra, con tutti gli svantaggi connessi, ora i nazisti ci stanno concedendo la possibilità in futuro di usufruire anche dello spazio e noi faremo in modo, se la vittoria ci arriderà, che lo spazio sia casa nostra, non di qualche nostro amico...”.
“Fosse così facile...”.
“Ascolta il presidente russo, mi ha inviato un biglietto prima del suo discorso: se fa quel che ha detto che farà dovremo inventarci un nome per una nuova nazione di scala globale”.
“Cosa?”.
“è per questo che tutta l'umanità deve combattere unita contro l'invasore nazista! È per il futuro delle prossime generazioni che dobbiamo combattere! Per lasciarli la speranza! Per lasciarli la libertà! Non sono ammessi disertori perchè stiamo già tutti combattendo! Ma dobbiamo prendere coscienza di una cosa: solo uniti possiamo vincere!”.
“Lo sta facendo” mormorò Miller.
“Cosa sta facendo?” chiese Upzect stranito come se non avesse sentito la risposta di prima di Miller.
“Comincia a studiare alcuni punti per una eventuale costituzione di una nuova nazione su scala globale”.
“Una nazione unica? Avete in mente questo? Ma, sta scherzando vero?”, lo stupore sul volto di Upzect era palese.
“No, non scherzo... come potremmo chiamarla... Federazione Umana? Naaa... suona male e poi anche i nazisti dovrebbero essere umani teoricamente... Unione Terrestre? Neanche... sembra che dobbiamo combattere contro i marziani con le antennine con questo nome... Stati Uniti Mondiali... neanche... ok che di fatto alla fine saremmo noi che inglobiamo tutto in un'unica nazione essendo gli unici che possono provare realmente ad opporsi all'invasione... ma dobbiamo tenere conto delle opinioni pubbliche mondiali...”.
“Avevo una volta un compagno al liceo...” cominciò a mormorare Upzect scosso da violenti brividi, nel frattempo il discorso del presidente russo andava avanti e si stava delineando sempre di più l'idea di una grande federazione nelle parole del presidente, “Era un otaku... sa cos'è un otaku? Beh... non importa... era una bravissima persona, ma parlava per delle ore dei suoi anime anche se non si era minimamente interessati... mi ricordo che una volta parlando di un anime di cui era appassionato mi parlò di una grande federazione delle nazioni terrestri che veniva attaccata da un'altra nazione... una dittatura che aveva sede nello spazio... dopo alcune sconfitte iniziali tremende questa federazione riuscì a rialzare la testa ed usando le nuove tecnologie introdotte dall'avversario stesso a batterlo...”.
“Una dittatura spaziale tecnologicamente avanzata che invade la Terra... sembra la fotocopia della nostra situazione...” disse Miller sorridendo, “Come si chiamava questa entità sovranazionale?”.
“Federazione Terrestre mi pare... anzi! Ne sono certo!”.
“Federazione Terrestre, semplice, semplicissimo, abusato per certi versi, ma che delinea chiaramente noi chi siamo in contrapposizione a loro: i nazisti che vengono dallo spazio... sì, mi piace... c'avrei dovuto pensare subito...”.
“Ma non dobbiamo unirci solo per battere i nazisti! Cosa servirà se poi il giorno dopo le nazioni che qui rappresentiamo si troveranno di nuovo a litigare tra loro? A niente! Ecco! A niente! Dobbiamo unirci anche per dare speranza all'umanità! Per combattere per un futuro prospero per i nostri discendenti! Per una Terra abitabile e dove si possa vivere in libertà! La situazione ce lo consente!...”.
“Beh... la Russia non era proprio un esempio di diritti umani” mormorò Upzect.
“Dopo che hai visto milioni di tuoi concittadini essere polverizzati in pochi secondi e la tua nazione essere invasa e schiacciata senza potersi realmente avere la capacità di opporsi cominci a pensare in modi un po' diversi” replicò Miller.
“Per questo invoco! Chiamo! Supplico! Il presidente degli US -che, mi duole ammetterlo, ma sono rimasti l'unica nazione in grado di opporsi all'invasore fascista- di proclamare la nascita, qui e oggi, di una grande nazione che raccolga tutte le genti dell'umanità: voi non potete sopravvivere da soli e noi per sopravvivere abbiamo bisogno di voi!” il presidente russo si voltò verso Miller, “La implorò personalmente, presidente Miller, di prendere le redini dell'umanità e di portarla verso la vittoria, di prendere le redini dell'umanità e di condurla verso la tanto utopica unità che oggi -in questi giorni così drammatici- appare così vicina. Sia ben chiaro: odio che dobbiate essere voi -come nazione- a dover prendersi sulle spalle questo ruolo, ma in alternativa non ci rimane altra scelta che l'annientamento: preferisco che il mio popolo si trovi in futuro a dover mangiare qualche hamburger in più, che vederlo soffrire mentre viene annientato, violentato e sfruttato. Purtroppo se tutte le nazioni umane ad eccezione degli US si unissero contro i nazisti non avrebbero possibilità di vittoria, purtroppo se continuassimo a rimanere ognuno di noi indipendenti non avremmo possibilità di vittoria e di sopravvivenza, quindi senza gli US qualsiasi progetto di grande nazione umana non ha senso di esistere. Quindi, presidente Miller, sente che lei, quindi la nazione che comanda, sono pronte a questo ruolo? Crede che siate pronto a guidare l'umanità verso la vittoria e verso l'unità? Crede che siate pronto ad accettare che gli US da domani cessino di esistere facendoli diventare parte integrante e fondamentale di questa grande nazione?”.
Miller si alzò in piedi: sull'assemblea dell'ONU calò un silenzio glaciale.
“Presidente della Federazione Russa, Vasilij Sokolov, ho molto apprezzato questo suo discorso assolutamente a braccio e senza retorica, se non quella pura e genuina che apprezzò ancora di più detta da lei, ha tutta la mia stima per questo discorso, ma senza andarmi a perdere in altri complimenti la mia risposta è sì. Io sono pronto ad assumere questo ruolo se il resto del mondo lo vorrà e gli US sono pronti a cessare di esistere in cambio e di essere inglobati in questa grande nuova federazione che ha come obiettivo la sconfitta dei nazisti e l'unione di tutti i popoli umani”.
“Allora propongo che i rappresentanti dei paesi presenti alzino la mano se d'accordo, data la situazione credo che non si possano aspettare i tempi burocratici o seguire le complesse regole di votazione, perciò ci sarà una sola chiamata, questa. Mi appello al senso di responsabilità dei qui presenti rappresentanti”, ci fu un lungo momento di silenzio, si sentiva la mancanza del segretario dell'ONU probabilmente deceduto durante gli attacchi in India nel quale si trovava al momento dell'attacco, “Chi è a favore della nascita di una nazione unica, libera e democratica dell'umanità?”.
Pian piano si alzarono tutte le mani, il disorientamento dei presenti era evidente, ma dopo due minuti, in un silenzio più che surreale, tutte le mani si erano alzate.
“Allora dichiaro in questa sede la nascita del...” il presidente russo per un attimo si interruppe.
“Della Federazione Terrestre oserei proporre” consigliò Miller.
“Della Federazione Terrestre con presidente ad interim Sean Miller, tutte le forze armate, di polizia, servizi segreti, diplomatici e qualsiasi altro strumento in dotazione alle nazioni che hanno votato la mozione passeranno sotto il controllo della Federazione Terrestre, il presidente Sean Miller dovrà al più presto presentare la sua squadra di governo e dovrà essere convocata il prima possibile una assemblea costituente, chiedo che ciò sia messo per iscritto e controfirmato dal presidente Miller e da ogni rappresentante qui presente”.
Nell'assemblea non si mosse una mosca.
Dopo una ventina di secondi un vecchio diplomatico francese cominciò ad applaudire, a quell'applauso se ne aggiunsero altri: dopo trenta secondi incominciò uno scroscio di applausi che andò avanti per mezz'ora, molti cominciarono a piangere, altri ad urlare di felicità, altri si allontanarono senza dire una parola.
C'è da notare che, di fatto, il presidente russo per qualche ora, prima della mozione, era diventato il nuovo segretario dell'ONU spodestando Micth DeBoussie che era il vice segretario dell'assemblea ONU, uomo assolutamente poco attivo e che venne schiacciato senza tanti complimenti dagli eventi.
Non ci fu neanche una auto proclamazione da parte del presidente russo: lo fece e basta, senza che nessuno lo contrastasse o gli dicesse qualcosa, a tutti andava bene così in fondo, il metodo era sicuramente poco democratico, ma data la situazione fu molto efficacie nel creare un fronte abbastanza compatto.
In fondo nessuno sarebbe stato così pazzo da contrapporsi a Russia e USA contemporaneamente, sì che erano in difficoltà, ma una sezione di bombardieri Tu-160 o una compagnia di Delta Force potevano sempre essere trovate per essere usati contro un governo che non fosse d'accordo con loro.
E fu così, in maniera molto artigianale (e come già detto per certi versi poco democratica, non bisogna dimenticarsi che non ci furono neanche dibattiti e discussioni prima dell'approvazione della mozione del presidente russo), che nacque la Federazione Terrestre.
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