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Autore Topic: Ultimate Century - mezzi ed unità, commenti  (Letto 91489 volte)
matte
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« Risposta #105 il: 28 Gennaio 2008, 21:47:47 »

doc sorry, ma non puoi postare un link diretto ad un file contenuto sul tuo hard disk...

se vuoi, devi aprire il file e copiarlo all'interno di un post...
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« Risposta #106 il: 28 Gennaio 2008, 21:51:38 »

Citato da: at"tme"
doc sorry, ma non puoi postare un link diretto ad un file contenuto sul tuo hard disk...

se vuoi, devi aprire il file e copiarlo all'interno di un post...


mi scuso ma mi sono dimenticato che era una pagina salvata Embarassed  la fretta cosa ti fa fare.
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« Risposta #107 il: 28 Gennaio 2008, 21:53:33 »

illuminante! Al limite con la mia 'ricetta' i chirurghi plastici sarebbero stati felici dopo che mi dici ciò asd

Comunque fai conto che le corazze cosidette gundarium beta me le immaginavo molto più spesse (almeno con un rapporto 1,5), ma compensante dallo sviluppo dei reattori (più potenti) e dei materiali (più leggeri).

Allora per le NERA direi che il titanio è aggiudicato (anche perchè dire 'titanio' fa più figo che dire 'acciaio' asd ), il biostell lo lascerei momentaneamente stare (troppo costoso, direi di 'rimandarlo' al RX-178C).

In quanto all'errore di scrittura dell'Alluminia chiedo venia.

PS: se la pagina che hai postato è un file che proviene dal tuo computer ti conviene usare Megaupload, purtroppo non è possibile allegare direttamente file.
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« Risposta #108 il: 28 Gennaio 2008, 22:05:25 »

in alternativa uso Dyneema, kevlar o S2 glass fiber, allora è AMAP. la gomma va bene per moduli aggiuntivi ma non per la corazza base poi dipende dal tipo di frame che usi.

allora a questo punto faccio prima a usare i nanotubi sull'RX-178 magari con la configurazione corazza EM cioè strati conduttori e strati isolanti, per lo scudo anche , per le armi beam le particelle devono essere neutre ?sinceramente non mai capito perchè hanno gli stessi colori della beam saber (non usa del plasma?) poi in base a cosa I-field interagisce con delle particelle neutre? stavo pensando di saturare le armature con queste particelle una versione Minovsky delle corazze EM, così riduco il volume totale da occupare con il campo.

il link della sito lo inserito nella pagina precedente.
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« Risposta #109 il: 28 Gennaio 2008, 22:22:21 »

Io pensavo a corazze altamente modulari, facilmente sostibuili e riparabili (quasi che fossero dei moduli aggiuntivi, in questo modo vengono facilitate eventuali operazioni di riparazione sui MS, basta togliere una delle corazze e si accede, ad esempio, ad una determinata parte del reattore Minovsky o al vano delle fuel cell del ST-03X).


Per quel che riguarda l'RX-178 è esatto, in particolare (saebbe l'ora che rilascio una scheda tecnica dettagliata) l'RX-178C alla fin fine è un RX-178 fortemente ricostruito (quest'ultimo manteneva ancora 'similitudini' soprattutto della struttura del RX-78b), e soprattutto è postumo alla 1a G.C. , questo vuol dire che viene progettato in un mondo dove ormai i centri di ricerca dell'esercito federali sono uniti e dove soprattutto cominciano ad affluire gli ingegneri ex-nazi, ovvero un grosso balzo in avanti, senza contare l'enorme quantità di fondi a disposizione (stiamo parlando di un mondo unito e anche se c'è il problema della ricostruzione comunque anche quel poco assegnato per la difesa sono fondi enormi...) quindi nanotubi ed EM diventano la normalità.

In quanto alle corazze anti-beam che hai ipotizzato sono molto interessanti, queste però richiedono conoscenze molto approfondite delle tecnologie derivanti dalle particelle Minovsky quindi le farei comparire verso l'8 N.C., le vedrei bene con i progetti RX-79 ed RX-179 (senza dimentacarsi del prototipo che mi pare si chiami YS-99, in questo momento non ho la scheda sotto mano) e dei successivi AxxX federali e MS-X di Deikun.

PEr le armi beam in effetti non saprei
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« Risposta #110 il: 28 Gennaio 2008, 22:32:28 »

sicuramente i nanotubi sono più efficaci contro i beam del titanio e più leggero delle altre ceramiche (nell'atmosfera e bene usare una matrice di carburo di silicio)
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matte
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« Risposta #111 il: 29 Gennaio 2008, 07:42:19 »

quindi ad occhio dovrebbero diventare il tipo di corazza standard dopo le prime serie di RX178, quando la difesa anti-beam diventa prioritaria (SP04/05/06 non blocco speciale praticamente non usano armi beam...)
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« Risposta #112 il: 29 Gennaio 2008, 23:10:16 »

Pan hai qualcosa sui sistemi di aggangio dei caccia? ad esempio le capacità di aquisire un bersaglio (dei video magari) mi serve per alcune considerazioni voglio capire quando sono precisi perchè con un arma ad energia diretta non hai speranze di evadere sul momento al max destabilizzare le capacità di mira muovendoti con particolari manovre.

per me vale la filosofia precisione->potenza di fuoco->corazza->mobilità in ordine decrescente per l'importanza;

oppure precisione->potenza di fuoco-> sistemi di disturbo->mobilità->corazza; inutile dire che per gli MS di seconda generazione sono troppo debolucci in difesa rispetto al fuoco, dalla terza compaio gli scudi beam.
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« Risposta #113 il: 30 Gennaio 2008, 14:33:22 »

più o meno la cosa funziona così, ma devo dire che non ho mai approfondito l'argomento: il sistema (io parlo soprattutto di radar, ma credo che anche i sistemi infrarosso non si differenziano più di tanto) rileva il caccia nemico, quindi poi il pilota può decidere se agganciarlo ed il radar passa ad un'altra modalità di ricerca (se prima era in una modalità che chiamerò di 'scansione' adesso passa ad una fase che chiamerò di 'inseguimento') in cui il fascio radar viene continuatamente inviato verso la posizione su cui si trova il caccia il nemico dando un aggiornamento dei dati costante, a sua volta (ma qui ho proprio un buco di memoria) il radar può quindi passare al missile le informazioni del caso (aggancio)

Per esempio mi pare che un buon radar per un aereo da caccia piccolo-medio attuale possa inseguire 10-12 bersagli e agganciarne 2-4

Non bisogna dimenticarsi che in questo 'universo' comunque c'è sempre la palla al piede (per colui che deve prendere la mira) delle particelle Minovsky (comunque presenti in maniera molto molto minore e diffusa di quel che era l'UC)

Un gioco che è abbastanza realistico nel campo dei combattimenti aerei moderni (anche se non è il più realistico) e offre anche una certa gamma di aeroplani è Lock On, il cui sistema di aggancio è piuttosto realistico

http://lo-mac.com/

Qui puoi trovare la demo, così ti fai una idea, oppure sotto trovi il manuale del gioco che spiega più o meno il funzionamento delle procedure di ingaggio, ovviamente è ben lontano dal realismo di Falcon 4.0 ma può essere utile per farsi una idea senza perdersi nei meandri del difficilissimo Falcon.

http://ftp://ftp.ubisoft.com/games/lomac/Reference/Lock_On_Reference_Manual.pdf


Bisogna tenere presente che però le armi beam sono per così dire 'lente' nella loro estrema velocità, quindi sugli ingaggi a lungo raggio qualche possibilità c'è, mentre per le armi laser (quelle propiamente dette) basta ricorrere ad un trucco a cui mi pare ricoranno i missili balistici più avanzati: ruotare su stessi o comunque non esporre per troppo tempo lo stesso punto al nemico impedendo quindi al laser di avere effetto.

Certo che se un laser tipo OPTERON di uno Stalingrad ti prende di mira devi essere moltoooo veloce a muoverti... Mr. Green
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« Risposta #114 il: 30 Gennaio 2008, 14:50:23 »

Mi sa che i sistemi IR sono diversi per via del collimatore del seeker (per l'aquisizione e bloccagio deve essere portato sul bersaglio) del missile però per armi tipo cannoni la precisione di allineamento non che la velocità di stabilizzazione conta di più (il missile la può corregere mentre si avvicina) in definitiva è una questione di studi di automatica (la mia materia di studio) viste le prestazioni dei carri direi è eccezzionale poi non so quale sia il limite di tolleranza di improvise e irregolari accelerazioni.

per i missili IR almeno credo che così funzionano i missili anticarro a guida IIR e anche lo stinger.


Il sistema di difesa laser israeliano riesce a mantenersi su un colpo di mortaio portatile , va considerato che comunque è una traiettoria regolare.

dimenticavo che se non usi un radar devi usare un laser per misurare la distanza o pure due camere passive che ricavi la distanza tramite triangolazione, entrambi vanno puntati poi ci sarebbe anche LADAR e qui è più o meno la stessa cosa.
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matte
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« Risposta #115 il: 30 Gennaio 2008, 18:11:52 »

in effetti pensavo che l'RX178 dovrebbe installare sia beam weapons che un sistema come l'Opteron, magari dorsalmente... che ne dite!
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« Risposta #116 il: 30 Gennaio 2008, 19:28:42 »

beh, avevo tirato fuori la versione beam dam per  l'amico di Uraki, visto che intanto è ancora tutto 'in lavorazione' ci metto niente a farla diventare 'OpteronDam', prototipo senza seguito dell'RX-178 a causa dei costi e di alcuni problemi tecnici tra cui un eccessivo surriscaldamento e richiesta di energia del sistema laser Opteron II (versione rimpicciolita rispetto a quella del ST-03X) che ne decretò la scomparsa dai campi di battaglia, salvo poi suoi discendenti ritornare montati sui MS di Deikun e sui AxX di Kozumi come arma multiuso (stile coltellino svizzero, taglia in due portoni d'acciaio spessi tre metri, danneggia gravemente i sensori nemici, ect...) per impiego ravvicinato.
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matte
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« Risposta #117 il: 30 Gennaio 2008, 20:37:37 »

io veramente pensavo ad una cosa un po' più "figa"...

montato sui fianchi dell'unità in stile Freedom, mobilizzabile a 360° in funzione di dove stia il bersaglio... un'arma aggiuntiva rispetto al cannone a braccio, utilizzabile per gli scontri a distanza (tenendo presente che il raggio laser per definizione va sempre dritto, dev'essere orientabile verso l'alto e verso il basso, altrimenti rischia di non colpire il bersaglio...)
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« Risposta #118 il: 30 Gennaio 2008, 21:21:50 »

interessante, molto interessante... magari con capacità anti-missile in modo da poter essere usato per l'autodifesa dell'unità in caso d'evenienza o per abbattere eventuali missili anti nave che penetrano attraverso la fascia di difesa dei MS...

ovviamente ogni cosa ha un suo svantaggio:

maggior peso (che influsice negativamente sul'accelerazione e decelerazione anche in ambiente spaziale)

maggior richiesta d'energia da parte del reattore, magari si può ipotizzare che se usato per la difesa o per operazioni a corto raggio l'energia richiesta non influisca più di tanto sulle capacità del reattore, ma oltre certe potenze il Gundam che usa questo sistema si ritrova per il periodo in cui fa fuoco piuttosto vulnerabile a causa della diminuzione di potenza del reattore (infatti di conseguenza minor potenza per i vari sistemi di rilevamento ed elettronici, nonchè minor energia erogata verso il beam rifle, quindi l'unità perderà di prestazioni di un 10-15% durante quei momenti dovendo quindi essere protetta da almeno un altro Gundam).

Ovviamente direi che tale sistema possa essere dotato di 'batterie' che garantiscano un minimo di 'fuoco' indipendentemente dal reattore.

Inoltre io proporrei anche che sia 'opzionale' e soprattutto (visto che costa) che ne siano prodotti di questi sistemi in un numero tale da poter equipaggiare solo 1/6 1/5 degli RX-178 (eccezzion fatta per le unità d'elite, Phantom Pain e 101th, in cui magari il rapporto può essere 1/3, quindi uno di questi sistemi per ogni team di tre suit)
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« Risposta #119 il: 03 Febbraio 2008, 23:06:29 »

pan mi è venuta una nuova tipologia di corazza; se uso aermet 100 (steel alloy) dato che possiete la stessa elongation dell'RHA e resistenza doppia in teoria l'energia assorbita deve essere doppia (è in fase di test ci sono solo documenti a pagamento) ora se uso il double hardeness ottengo un'alto 1,5 volte più una struttura a nido d'ape (1,5 volte) ottengo 4,5 volte rha (il peso però è inferiore per via della struttora  forse tra 30%-50% in meno); poi va considerato che il proiettile non è indeformabile anzi e meno resistente quindi posso avere anche più di 4,5.
c'è anche una lega di titanio-nickel chiamata gum metal che ha le stesse caratteristiche solo che costa di più e deve essere lavorato in un certo modo prima.


nuclear rocket:http://en.wikipedia.org/wiki/Nuclear_thermal_rocket

http://en.wikipedia.org/wiki/Nuclear_pulse_propulsion

piccola considerazione se ho 50.000 secondi di impulso con 1 kg di proppelente espulso al secondo ho 50.000 kg di spinta , l'energia necessaria circa  120.000.000 MW è troppa al per più piccole spinte , considerata la densità dell'idrogeno (altri fluidi sono meno efficenti non ottini nulla di più) 70kg/m^3 per mezzora di spinta servono 1800 kg cioè 25 m^3 dove li metto? più del volume del torso; poi l'energia liberata è davvero tanta la fiammata è intollerablile (davvero pazzesca), per spinte sostanziose non mi conviene andare oltre  i 5.000 secondi però  il proppelente nè serve davvero tanto cioè 10 volte prima; un caccia invece ha circa 6-12 m^3 per il proppelente cioè 420kg-840kg di idrogeno , può reggere un'spinta di 5.000 kg per 420-820 secondi senza poter manovrare con aglità siamo su accelerazioni meno 0.5g sei un vacile bersaglio ; insomma nulla di realistico questo tipo di propulsione; il top del realismo resta star trek che usano sistemi non convenzionali oppure una specie di acceleratore di particelle (velocità moooolto elevate) tipo ion drive di star wars magari usando un sistema per raccogliere quel poco di materia che c'è nello spazio interstellare.
il sistema migliore resta uno ingrado di convertire l'energia del generatore in energia cinetica del mezzo tipo PNN.

i giapponesi non la snno fare la fantascienza furibondo
poi siete liberi di fare quello che volete io vi ho dimostrato tutto.
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