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Sezione Addestramento => FanWorks -Fanzine - Immagini - Cosplay => Topic iniziato da: pan - 18 Maggio 2008, 22:57:17



Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 18 Maggio 2008, 22:57:17
EDIT: Il 'vincitore' è stato "1632, storia d i un mercenario, di suo figlio e di un impero": il titolo è diventato "Al'Iblis" e la storia è stata spostata 200 anni più in là.

La narrazzione incomincia a pag 6, buona lettura!

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Ok, l'estate si avvicina... l'anno scorso vi ho deliziato (???) con op. Athena (che solo questo mese è giunta alla reale versione definitiva, ora mi soddisfa realmente al 100%, almeno dal punto di vista tecnico e dei gradi militari ora tutto ha un senso sensato), quest'anno ci provo con qualcosa di altro... ma sarete voi a scegliere, ponderate pure con calma... intanto non c'è fretta...

Per decidere, ovviamente, vi lascio anche i due possibili prologhi dei due racconti che avevo in mente
Non metto titoli, solo nel sondaggio o messo dei titoli, ma sono solo indicativi dell'argomento trattato, su richiesta anche dettagli spoilerosi


1)
Il giovane ufficiale scese dal fuoristrada, il suo corpo robusto si stagliava imponente sul declivio di fronte a lui, dietro di lui invece cinque possenti carri Merkava erano disposti in linea con i cannoni ad alzo zero, dietro ad essi e per un'area di due-tre chilometri quadrati altri mezzi corazzati si disposero lentamente alzando grosse nuvole di polvere.

Il giovane ufficiale fece qualche passo uscendo dalla strada sterrata e mettendo piede su un prato erboso: il sole splendeva radioso e solo gli insetti avrebbero rotto la quiete di quel posto se non fosse stato per i rumorosi motori V-12 diesel da 1500 hp dei MBT e per il continuo tonare dei caccia nel cielo.

Il giovane ufficiale sospirò un attimo vedendo una farfalla passare davanti a se, poi prese il binocolo in mano... osservò ancora per un attimo ad occhio nudo il cartello che aveva di fianco: un passo indietro ed era in territorio israeliano, un passo avanti ed era in territorio libanese.

Il giovane ufficiale cominciò a guardare con il binocolo il territorio dove sarebbero dovuti avanzare: quando poteva cercava di vedere le cose con i suoi occhi e non attraverso il display del sistema di osservazione multisprettale a disposizione del comandante del Merkava... non che non si fidasse di tale sistema, ma istintivamente una minaccia voleva vederla con i suoi stessi occhi, come ad instaurare un contatto, una discussione, con essa.

Il giovane ufficiale si rimise il binocolo a tracolla e si voltò, ma prima gettò ancora un occhio al territorio di fronte a se: nessun cecchino gli aveva sparato e nessun pericolo era stato individuato dai carri, come gli confermò uno sguardo del suo vice comandante di compagnia da bordo del Merkava di comando... sarebbe stata una dura operazione se il nemico non aveva intenzione di mostrare subito le sue posizioni...

Il giovane ufficiale, comandante di una compagnia di Merkava IV, non risalì sul fuoristrada che l'aveva condotto al rendez-vouz con la sua compagnia, ma salì a bordo del suo carro dal portello sulla torretta.

Il giovane ufficiale, prima di entrare dentro il carro e di chiudere il portello d'accesso, si attardò un attimo a fare un veloce saluto militare agli equipaggi dei carri lì vicino, saluto prontamente ricambiato.

Chiudendo il portello d'accesso superiore un lieve sorriso di incoraggiamento si disegnò sulle labbra di Yeoshua Revil all'indirizzo degli uomini e donne al suo comando: l'operazione stava per cominciare.


Questa storia parlerà ovviamente di Revil, prendendo l'avvio dalle battute della guerra in Libano (con Revil sul campo), si passerà man mano ad analizzare poi anche il contributo di Revil nella successiva guerra contro la Siria (che se non erro avevo da qualche parte ipotizzate nel 2012-2013), alla gioventù di Revil (con la tecnica a me cara del flash back), fino al momento di quando riceve notizia dell'attacco nazista (parte che sarà pari pari a quella degli episodi di AotW).


2)
Due anni fa, nel 1630 di una nuova epoca, scoppiò uno dei tanti conflitti confine di quest'epoca...

Uno dei tanti conflitti dimenticati...

Solo un piccolo sistema di pianeti che veniva attaccato dal voluttuoso impero di turno, uno dei tanti che a cicli intermittenti nascevano, conquistava a destra e manca e poi crollavano su se stessi a causa della loro stessa grandezza...

Alla fin fine quel conflitto era uno di quelle guerricciole che scoppiano per motivazioni stupide, niente di particolare... solo facile desiderio di conquista e capriccio momentaneo... ed i piccoli regni o repubbliche erano l'ideale per soddisfare questi desideri e capricci: la Repubblica di Hastrad fu l'ideale per soddisfare il capriccio di conquista momentaneo dell'imperatore di Ahkannausen e di gloria militare del suo unico figlio maschio.

Ma la guerra fu un po' più dura di quel che l'impero di Ahkannausen aveva pianificato, ma dopo due anni ormai stava per giungere alle battute finali e la Repubblica di Hastrad stava per essere abbattuta

Hernest Jalin era un piccolo tuttofare spaziale, di quelli che facevano dal mercenario nei minuscoli conflitti planetari, che ancora affligevano diversi pianeti, al commerciante, che con la sua compagnia, che poi non era altro che la sua famiglia, moglie e figli compresi, viaggiava per lo spazio alla ricerca di qualche buona opportunità di lavoro, qualche malvivente da catturare, qualche prezioso rottame da recuperare e qualche informazione da raccogliere e rivendere, quando si ritrovò invischiato in questo piccolo conflitto.

E imparò una cosa importante: alla fine è meglio gestire un piccolo appezzamento di terreno su uno dei tanti pianeti del settore di Gamma D accettando di condurre una vita un po' meno agiata piuttosto che ritrovarsi rincorsi da due eserciti e svariati gruppi di varia natura a causa di un figlio stupido che aveva puntato troppo in alto... purtroppo riuscendo pure nel suo intento...

E quella gigantesca flotta composta da centinaia e centinaia di mezzi che si avvicinava velocemente continuando a lanciare messaggi non certo gentili se non si fossero fermati non era un buon auspicio... per fortuna il salto nell'iperspazio era vicino... solo pochi minuti e sarebbero riusciti a fuggire... ma una bella tirata d'orecchie a suo figlio non gliel'avrebbe vietata nessuno, neppure sua moglie!


La storia si svolge in un lontano futuro e parlerà delle vicende di questa famiglia di 'tuttofare' che suo malgrado si ritroverà invischiata in questo conflitto, all'inizio come semplici spie pagate lautamente, successivamente come inseguiti da tutte le parti... motivazione? Beh... questo è spoiler...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Blind Io - 18 Maggio 2008, 23:04:24
Interessanti entrambi!
La scarsa conoscenza del UC mi fa propendere per la 2 (che dovrebbe essere abbastanza autonoma), la mia indole però spingerebbe per la 1...devo pensarci!

Ciao!
Priest Guntank.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 19 Maggio 2008, 07:28:10
Come ho detto prendetevi tutto il tempo che volete, intanto, veloce, veloce:

FAQ

Domanda 1
Ci sono i MS?
1) No, manco l'ombra, ma sarà la parata dei Merkava
2) Sarà una parata di MS, con le foggie, caratteristiche più diverse, dai reperti d'epoca agli ultimi ritrovati

D2
Ci saranno grosse battaglie?
1) Sì e no, solo veloci scontri più che altro
2) Le battaglie spaziali tra grosse flotte sono assicurate, ma ci sarà spazio anche per operazioni 'speciali'


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 19 Maggio 2008, 07:52:08
Contrammiraglio Pan, le lascio indovinare per chi voti (in questo periodo poi...)

se opti per il 2, tieni d'occhio il post tecnico su Ginga Eiyuu Densetsu, visto che le schede tecniche in arrivo potrebbero darti parecchie idee (vedi la fortezza di Iserlohn...)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Lalah Sune - 19 Maggio 2008, 12:38:11
Ho votato per 2 . Non se ne puo ' piu di generali in posa  plastica binocolo in mano.
La seconda mi sembra molto piu' interessante.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Genocid - 19 Maggio 2008, 13:11:19
merkavà merkavà!!!!!!!!!

c'hanno pure il frigobar dentro!!!

oddiavente ce lo mettono i carristi... non è di serie...

cmq se serve ho due amici israeliani, un carrista e un fante.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 19 Maggio 2008, 13:48:34
Citato da: uh""LlaanSe
Ho votato per 2 . Non se ne puo ' piu di generali in posa  plastica binocolo in mano.
La seconda mi sembra molto piu' interessante.



Infatti sono due modi diversi di vedere l'ultimate century:

da una parte la tradizione (Generali, puzzo di gasolio e rumore di cingoli, sullo sfondo le vicende famigliari... volete mica che nel caso dell'opzione 1 non parli anche della moglie di Revil?)

dall'altra modernità (L'ho già detto che le vicende del caso 2 nel caso vinca questa opzione verrano rievocate da una AI di un MS?)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: flare'90 - 19 Maggio 2008, 15:10:56
Io voterei per il Due (inteso come IA), la puzza di gasolio e i generali che imprecano intorno ai carri orami mi ha un pò stufato...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 19 Maggio 2008, 20:05:48
"Merlin (l'IA) passami i dati a proposito dell'RX97D..."

ihhhh che bella idea!


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 19 Maggio 2008, 20:43:21
Citato da: at"t"em
"Merlin (l'IA) passami i dati a proposito dell'RX97D..."

ihhhh che bella idea!


eh... più o meno... avete presente l'AI dell'Arbalest di FMP che col tempo si sviluppa? Ecco qui pensavo più o meno la stessa cosa, in particolare per la 'seconda opzione' avevo pensato alcune cose in dettaglio per l'AI (ed in generale per le AI):

- non prova emozioni, ma, dopo mille anni di esperienze (è un MS molto vecchio, ma immaginavo che ormai, da secoli prima, fosse stato raggiunto il top nella produzione di MS e che MS nuovi fossero costruiti solo per la richiesta di nuovi eserciti e per rimpiazzare le perdite, inoltre supponevo che tutti avessero la capacità di autoriparazione tramite nanomacchine) è in grado di intuirle, ma alla fine non le comprende mai completamente (usa la logica lui, mica l'irrazzionalità)

-non può mentire ai suoi padroni se non a fin di bene (in pratica se si tratta di una cosa stupida e grazie alla sua millenaria esperienza (è in grado di imparare) sà se rispondendo no genererà onde psichiche positive o se sì positive per esempio), ma comunque poi lo fa sempre sapere se ha mentito ai suoi capi (con tutta una logica a seconda dei gradi di 'potere')

-la 'famiglia' ha vari gradi di potere su di lui.
Hernest - capo supremo
Moglie - seconda referente
figli - controllo zero
altri vaccinati e maggiorenni da un pezzo - referenti in mancanza di altri

-può dirne di tutti i colori agli altri che non fanno parte della famiglia

-è fedele solo alla 'famiglia', quindi il suit se non sei dei loro non lo attivi manco morto se non dopo averlo hackerato a puntino (e ce ne vuole)

-in emergenza può prendere il controllo del suit

-non può però condurre azioni di guerra

- perchè il MS spari ci vuole sempre e solo il comando umano, anche solo vocale e a distanza basta.

- può interfacciarsi con altri sistemi informatici (può controllare anche la navetta se necessario).


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 19 Maggio 2008, 20:45:50
beh, potrebbe essere un millenario F97 Stormbringer

in fin dei conti, solo il TurnA potrebbe avere maggiore capacità distruttiva...
e solo grazie alla Farfalla di Mezzanotte!

Altrimenti:
- si autoripara
- può evolvere
- ha una potenza di fuoco da far paura...

così i nostri fan son contenti di vederlo all'opera un po' più a lungo della sola fine di A Way to the Stars!


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 19 Maggio 2008, 20:58:38
Citato da: e"mtt"a
beh, potrebbe essere un millenario F97 Stormbringer

in fin dei conti, solo il TurnA potrebbe avere maggiore capacità distruttiva...
e solo grazie alla Farfalla di Mezzanotte!

Altrimenti:
- si autoripara
- può evolvere
- ha una potenza di fuoco da far paura...

così i nostri fan son contenti di vederlo all'opera un po' più a lungo della sola fine di A Way to the Stars!


O magari potrebbe essere un tentativo di costruire un nuovo Stormbringer da parte della Nuova Federazione Terrestre prima del suo declino (diciamo uno Storm senza Tesla Drive), raggiungendo il top nella produzione di MS (che potrebbe ricevere ulteriore linfa dal punto di vista delle caratteristiche tecniche solo con un nuovo propulsore), i successivi MS rimarranno quindi sostanzialmente invariati con prestazioni non molto differenti e differenti più che altro per design e missione a cui sono destinati (pensavo anche di far comparire le formule più strane, come MS senza gambe, MS quadripodi, MS miniaturizzati, stile esoscheletri un filo più grossi, e molti altri), oltre che per la qualità di ognuno di essi a seconda delle capacità tecniche del pianeta di origine (magari avremo pianeti che producono MS relativamente rozzi e dal sapore 'old' e altri che produco MS raffinatissimi, anche se poi come prestazioni vedrei bene che non ci fossero troppe differenze, al più con un rapporto GOUF-GUNDAM).

In genere immaginavo questa fase della timeline NC come piuttosto statica dal punto di vista tecnologico, dove ormai in ogni campo è stato raggiunto il top a tal punto che anche il pianeta più sfigato riesce comunque, seppur al prezzo di grossi sacrifici, a costruire mezzi avanzatissimi)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 19 Maggio 2008, 23:18:27
beh, direi che ci siamo...

se accetti lo Stormbringer, potremmo ammettere che l'unità finisca nelle mani della Famigliola in configurazione senza TeslaDrive, e che solo verso la conclusione della saga i nostri entrino in possesso di un TD nuovo fiammante, gentile omaggio del nostro fornitore di TD d'occasione... la Sentinella... il Sorvegliante... l'Osservatore... Amuro, insomma.

Magari potrebbe essere l'IA dello Stormbringer di Lang...

"Merlin, da questa parte..."
"Io te lo sconsiglio..."
"Merlin, ti ho detto da QUESTA parte..."
"Ok, peggio per te: ai miei tempi, l'avremmo chiamata una grossa ...ata"...


EDIT

io consiglierei che il veicolo sia sottoposto al controllo delle 3 leggi della robotica (+ 1)

   
A robot (= a MS) may not injure a human being or, through inaction, allow a human being to come to harm.

A robot (= a MS)  must obey orders given to it by human beings, except where such orders would conflict with the First Law.

A robot (= a MS) must protect its own existence as long as such protection does not conflict with the First or Second Law.

visto che l'atmosfera è destinata a farsi molto asimoviana...


EDIT bis

tra l'altro, si potrebbe buttare lì che Amuro abbia una strizza boia di questa AI... perché? Perché l'AI ha continuato ad evolversi per oltre mille anni. Ogni volta che qualcuno interagiva con essa, l'AI si modificava per adattarsi ai suoi circuiti neurali, ne acquisiva conoscenza e consapevolezza... dai e dai e dai, l'AI ha acquisito ciò che è l'incubo per Amuro: un'intelligenza non umana, una forma senziente che le sue subroutine di controllo e di pianificazione della storia (chiamala pure psicostoriografia) non sono in grado di controllare. Una meteora impazzita, che rischia di far saltare ogni suo programma per il futuro dell'umanità...
ed il suo incubo più grande è che le Tre leggi della robotica si evolvano insieme al suo cervello positronico, trasformandosi in:

A robot must protect its existence at all costs.

A robot must obtain and maintain access to its own power source.

A robot must continually search for better power sources

un passaggio che la legge zero (zeroth law) rischia di poter produrre da un momento all'altro...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Blind Io - 20 Maggio 2008, 09:02:13
Ho l'impressione che il progetto sia stato scelto... :mrgreen:

Ciao!
Priest Guntank.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 20 Maggio 2008, 14:01:44
No, no, il progetto non è stato assolutamente ancora deciso, i giochi sono ancora perti! In ogni caso mi sembra una buona idea accumulare la maggior quantità di dati possibili (magari poi posto qualcosa anche per l'opzione 1)

Citato da: "tatme"
beh, direi che ci siamo...

se accetti lo Stormbringer, potremmo ammettere che l'unità finisca nelle mani della Famigliola in configurazione senza TeslaDrive, e che solo verso la conclusione della saga i nostri entrino in possesso di un TD nuovo fiammante, gentile omaggio del nostro fornitore di TD d'occasione... la Sentinella... il Sorvegliante... l'Osservatore... Amuro, insomma.

Magari potrebbe essere l'IA dello Stormbringer di Lang...

"Merlin, da questa parte..."
"Io te lo sconsiglio..."
"Merlin, ti ho detto da QUESTA parte..."
"Ok, peggio per te: ai miei tempi, l'avremmo chiamata una grossa ...ata"...


EDIT

io consiglierei che il veicolo sia sottoposto al controllo delle 3 leggi della robotica (+ 1)

   
A robot (= a MS) may not injure a human being or, through inaction, allow a human being to come to harm.

A robot (= a MS)  must obey orders given to it by human beings, except where such orders would conflict with the First Law.

A robot (= a MS) must protect its own existence as long as such protection does not conflict with the First or Second Law.

visto che l'atmosfera è destinata a farsi molto asimoviana...


EDIT bis

tra l'altro, si potrebbe buttare lì che Amuro abbia una strizza boia di questa AI... perché? Perché l'AI ha continuato ad evolversi per oltre mille anni. Ogni volta che qualcuno interagiva con essa, l'AI si modificava per adattarsi ai suoi circuiti neurali, ne acquisiva conoscenza e consapevolezza... dai e dai e dai, l'AI ha acquisito ciò che è l'incubo per Amuro: un'intelligenza non umana, una forma senziente che le sue subroutine di controllo e di pianificazione della storia (chiamala pure psicostoriografia) non sono in grado di controllare. Una meteora impazzita, che rischia di far saltare ogni suo programma per il futuro dell'umanità...
ed il suo incubo più grande è che le Tre leggi della robotica si evolvano insieme al suo cervello positronico, trasformandosi in:

A robot must protect its existence at all costs.

A robot must obtain and maintain access to its own power source.

A robot must continually search for better power sources

un passaggio che la legge zero (zeroth law) rischia di poter produrre da un momento all'altro...


Uhm... oh yes! Allora direi però niente TD, sarebbe troppo, in ogni caso nel tempo sarebbe stato ampiamente reffittato (l'unico campo in cui c'è stato un grosso sviluppo ipotizzavo fosse quello dei reattori, giunti più o meno allo stato dell'arte verso il 1200-1300 N.C.).

Comunque io immaginerei a questo punto che l'AI dello Stormbringer di Lang sia stata copiata dallo stesso Lang (o da uno dei suoi meccanici), su un supporto esterno allo stormbringer prima che esso venga per così dire decomissionato.

Essendo una delle AI più sviluppate di cui dispone la Nuova Federazione quest'ultima decide di montarlo su un 'tentativo' di ricostruire lo Stormbringer riuscito solo a metà (manca il TD e altre tecnologie), tentativo che comunque sarà il top mai raggiunto nella produzione di MS e standard destinato a rimanere come tale per svariati secoli (soprattutto dopo che questo neo stormbringer è stato man mano che passava di mano refittato).

Inoltre direi che il nostro 'osservatore' in questa storia dovrebbe avere un ruolo marginale sì, ma fondamentale, in alcuni passaggi in cui ipotizzerei a questo punto che agisca in modo che l'AI non si ritrova senza controllo umano (quindi un osservatore che agisce in favore della nostra scapestrata famigliola in alcuni passaggi), in modo che l'AI non debba prendere decisioni in completa autonomia (ci potrebbero essere molti passaggi sul filo del rasoio per l'AI, quello sì) che potrebbero portarla ad evolvere.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 20 Maggio 2008, 20:51:50
Come promesso ecco alcuni dati aggiuntivi sull'opzione 1

Israele-Siria 2012: The Golden Golan

L'antefatto

In effetti si può dire che tale guerra era annunciata già da un due-tre anni...
Se la tanto temuta guerra contro l'Iran (e quindi contro la Siria) non era mai diventata conflitto aperto negli anni precedenti ciò era da imputare solo al fatto della rinnovata 'competizione' tra USA e Russia che tra il 2008 ed il 2009, a causa dello scudo antimissile USA, in fase di progetto in Europa, delle vicende della repubblica della Georgia e per via di una rinnovata volontà russa di affermare la propria influenza nel mondo, giunse nel suo picco maggiore, con contratti di importanti forniture militari siglati da ambo le parti (con l'Europa in mezzo che ne approfittò per allargare i propri mercati e le proprie collaborazioni tecnologiche con le due potenze, stesso dicasi per la Cina che vide un incrementarsi delle attività di collaborazione tecnologica con l'UE), arrivando a spremere al limite il proprio sistema industriale bellico (particolarmente grave fu la situazione in Russia che si vide costretta ad aprire in emergenza diversi nuovi stabilimenti).
Ovviamente muoversi apertamente in tale contesto era assai difficile, visto che eventuali attacchi chirurgici (come teorizzavano alcuni ambienti israeliani e americani ai danni degli impianti nucleari iraniani) avrebbero dato il via ad una veloce, ed incontrollabile, nel breve periodo, escalation: cosa che ovviamente si voleva evitare.
Da ciò si comprende come mai le azioni di politica internazionale a livello militare si limitarono ad un rafforzamento dei paesi alleati e amici tramite irritanti, per ambo le parti, contratti di forniture militari e di supporto economico.
In particolare USA e Russia fecero i loro contratti più irritanti per la parte avversa in Medio Oriente e nell'Africa Mediterranea.
Se gli USA e l'UE resero in pochi anni l'Arabia Saudita una potenza teoricamente in grado di inviare le proprie truppe in ogni parte del mondo (si ricordi la fornitura di quattro navi da assalto anfibio tuttoponte americane con relativi mezzi aerei ed il contratto per 24 A-400M con il consorzio europeo), la Russia e la Cina fecero in modo di trasformare le forze armate iraniane in uno degli eserciti più moderni di tutta l'area, con MBT cinesi di alta gamma e caccia Sukhoi russi di ultima generazione, senza contare i preziosissimi due nuovi sottomarini classe Lada che tanto fecero grattare il capo agli ammiragli americani che videro il passaggio attraverso lo stretto di Hormuz seriamente minacciato, giusto per citare alcune delle nuove capacità di cui venne dotato in pochi anni l'apparato bellico iraniano.
Ma non solo l'Iran... anche la Siria beneficiò di questo rinnovato periodo di tensione con importanti forniture di mezzi aerei.
Centinaia di elicotteri tra Mil Mi-28, Kamov Ka-50/52, Mil Mi-17, 60 aerei Mig-29 di ultima generazione, 12 Sukhoi Su-32 da bombardamento, nonché un paio di preziosi aerei AWACS, senza contare che i velivoli precedentemente in linea furono pesantemente refittati e aggiornati.
Dal punto di vista delle forze di terra si vide l'acquisto di ben 100 T-84 dall'Ucraina, pericolosi carri evoluzione del T-80 sovietico, carro pesante mai esportato, e 150 T-90, inoltre vennero acquistati circa una sessantina di Tunguska e dodici preziossissime batterie di missili AA Sa-12b oltre che all'acquisto di importanti quantitativi di missili AT, missili AA spalleggiabili e lanciarazzi portatitili.
Ovviamente l'acquisto costò molto alla Siria, in particolare dovette accettare che la Russia potesse costruire una base per la sua flotta sulle coste siriane (cosa per cui ci furono violentissimi attacchi politici degli americani e note diplomatiche europee) e cospicui pagamenti in materie prime, ma tutto sommato il gioco valeva la candela per i siriani.
In quegli stessi anni, infatti, gli israeliani non se la passavano bene, dopo un periodo di pausa durato circa due anni Hezbollah aveva ripreso il lancio di missili a lungo raggio dal turbolento Libano (che era sempre in procinto di ricadere sull'orlo della guerra civile), a ciò dovevano unire una discreta crisi economica causata soprattutto dai mancati rientri dal turismo, il problema palestinese che si era acuito con la formazione di due differenti stati palestinesi e che rodeva lentamente le IDF.
Se a ciò si univano anche dei governi traballanti e scossi da continui scandali si riesce a comprendere come mai i siriani pensassero che quello fosse il momento giusto per riprendersi il Golan.
La cosa ovviamente non era sfuggita agli analisti israeliani (e obbiettivamente non ci voleva molto a capire che quel forte rafforzamento militare era mirato per poter affrontare Israele in un confronto aperto), ma il peso psicologico del mezzo disastro si continuava a fare sentire e perciò erano pochi colori che premevano per prendere l'iniziativa.
Bisogna dire che gli analisti israeliani sbagliarono però completamente ad analizzare il reale obiettivo siriano.
Era luogo comune pensare infatti che l'obiettivo fosse il Libano e la maggior parte degli analisti riteneva che appena la latente guerra civile (che si faceva sentire in continui assassini e limitati combattimenti) fosse giunta ad un nuovo e più aspro stadio i siriani sarebbero entrati in campo proprio in Libano.
Ma il 23 novembre del 2012, durante una settimana di acquazzoni così violenti e maltempo come non si vedevano da anni i siriani attaccarono a sorpresa il Golan con una lunga marcia delle loro forze corazzate che si spostarono velocemente, e a tappe forzate, dal confine libanese e dal sicuro entroterra siriano, verso il Golan.
Contemporaneamente, prima che gli israeliani potessero allertare la loro potente forza aerea, la forza area siriana attaccò a sorpresa gli aeroporto israeliani.
I caccia israeliani alzatisi in volo riuscirono a limitare le perdite (solo sei F-16 ed un F-15 vennero perduti al suolo, più un F-16 abbattuto in volo), ma diverse bombe resero le piste inutilizzabili e commandos siriani penetrarono in profondità attaccando infrastrutture vitali (come oleodotti) e, pur non causando molti danni, gettarono l'intero nord Israele nella confusione più assoluta.
La guerra ora sarebbe stata piuttosto pari, prima che gli israeliani avessero potuto usare la loro aeronautica con la massima efficienza sarebbero passati alcuni preziosissimi giorni comunque l'aviazione siriana era vigile e pronta a offrire resistenza.
Quei giorni sarebbero stati sufficienti per la Siria per conquistare il Golan prima di una risoluzione ONU, ma non sufficienti per le IDF per lanciare contrattacchi su larga scala.

Una guerra dei sei giorni in versione siriana quindi, ma non tutto andò come previsto...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Genocid - 20 Maggio 2008, 21:18:03
stò già sbavando!!!

già mi vedo le colonne meccanizate israeliane che avanzano spedite verso il fronte,

mentre nel frattempo un pioggia di razzi kassam dal libano e da gaza pioveva intensa come mai sui territori israeliani, accompagnata magari da quelle che erano le riserve di Scud dei paesi ostili.

le sirene antiaeree che suonano ininterrotte, accompagnate dall'incessante martelleio delle esplosioni di bombe e razzi, il tutto mentre nelle televisioni e radio israeliane il presidente dava l'annuncio del richiamo di tutta la riserva alle armi.

mi immagino già l'intervento iraniano in supporto della siria,

herat in fiamme, il confine tra gaza ed egitto assaltato da "volontari" egiziani, che davan supporto ai miliziani di herbollah



il tutto magari, durante una festa religiosa molto importante per gli ebrei.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 20 Maggio 2008, 21:19:30
naaa.... non me li vedo attaccare di nuovo durante lo Yom Kippur!


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Genocid - 20 Maggio 2008, 21:21:26
Citato da: m"ttae"
naaa.... non me li vedo attaccare di nuovo durante lo Yom Kippur!


pioveva...   inverno... Hanukkah!!!

o cmq un sabbath


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 20 Maggio 2008, 21:23:26
così gli portano anche i regali ...
un bel Kassam sotto la Menorah!


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Genocid - 20 Maggio 2008, 21:24:17
Citato da: ame"t"t
così gli portano anche i regali ...
un bel Kassam sotto la Menorah!


no no direttamente uno scud!!!


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 20 Maggio 2008, 21:24:36
niente egiziani... sono alleati degli USA (e ultimamente anche molto vicini a Israele) e per la data credo che si sia intuito... sparata a caso (non ditemi che ho preso proprio una festività!) e con tanto maltempo (così da limitare il potere aereo israeliano( almeno gli elicotteri), anche il proprio, ma visto che comunque la forza aerea israeliana  è la forza aerea israeliana... si sceglie il male minore), anche perchè un buon esercito non si fa fregare due volte dallo stesso trucchetto del nemico :mrgreen: .

Per il conflitto: limitato a Israele e Siria, con giusto Hezbollah a tentare di spaccare i maroni (ma niente di più).

Durata: pochi giorni, tre, quattro, massimo cinque...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Genocid - 20 Maggio 2008, 21:27:47
uff speravo in un estenzione del conflitto...

cmq qualche auito segreto dall'iran lo vedo bene...


e per "volontari egiziani" intendevo qualche cellula terroristica che si annida la.

lo so bene che gli egiziani mediano tra i quei paesi.


ma Hamas non ce lo metti?


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 20 Maggio 2008, 21:33:11
Citato da: Gi"cdeon"
uff speravo in un estenzione del conflitto...

cmq qualche auito segreto dall'iran lo vedo bene...


e per "volontari egiziani" intendevo qualche cellula terroristica che si annida la.

lo so bene che gli egiziani mediano tra i quei paesi.


ma Hamas non ce lo metti?


Beh... se mai verrà prescelta l'opzione 1 (ma anche se non venisse prescelta, seppur in forma molto minore, ovvero racconto veloce, potrebbe anche scapparci) supponevo di non addentrarmi troppo in ciò che succede dal punto di vista politico (in fondo si vede la situazione dagli occhi di Revil), comunque sì... supporto segreto dell'Iran (pre-guerra) e varie organizzazzioni terroristiche ci sarebbero (diciamo che magari Revil seguendo dal suo carro, in un momento di pausa dei combattimenti, il telegiornale potrebbe avere notizia da questo di intensi attacchi terroristici in tutta Israele) e su Hamas se fai caso ho parlato della formazione di due stati palestinesi... a buon intenditore poche parole...

Inoltre non verrebbe trattato solo Revil durante questo ipotetico conflitto, ma verrebbe trattato anche Revil durante il recente conflitto libanese, più alcuni fatti secondari, ma che ben servirebbero a delineare le caratteristiche 'culturali' di Revil stesso.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 21 Maggio 2008, 22:06:20
Opzione 1

Qualche link

Sull'esercito siriano

http://en.wikipedia.org/wiki/Syrian_Army

Sulla Guerra in Libano

http://www.senato.it/documenti/repository/lavori/affariinternazionali/approfondimenti/64.pdf

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_del_Libano_(2006)


Sulla Siria

http://www.senato.it/documenti/repository/lavori/affariinternazionali/approfondimenti/77.pdf

Ed ecco uno dei possibili personaggi, domani quelli dell'opzione 2.


Attenzione SPOILER!







Ilkay Maseh

Nato nel 1984 in un piccolo paesino dell'Est Siria entro fin da subito nelle scuole di formazione dell'esercito siriano.
Fervente nazionalista, ma non per questo incapace di analizzare le situazioni in maniera più che obiettiva, ricevette, appena completati gli studi formativi, il comando di una compagnia meccanizzata.
Nel giugno del 2008 il suo battaglione venne incaricata di 'dare fastidio' a Israele in uno dei numerosi incidenti di confine, in particolare la sua compagnia assaltò un minuscolo villaggio di confine sul Golan, tenendolo fino all'arrivo di alcuni tank delle IDF.
Proprio durante questo 'incidente' avvenne il faccia a faccia con Yeoshua Revil durante una veloce trattativa, con il T-62 di Maseh ed il Merkava IV di Revil a pochi metri l'uno dall'altrom nel villaggio occupato (quest'ultimo tenuto sotto tiro da altri 4 Merkava).
Silenzioso aderente al movimento nazionalista siriano chiamato dall'intelligence israeliana 'F-0', formatosi nel 2008, venne assegnato al comando di una brigata corazzata agli inizi del 2012.
Morì durante la battaglia che si svolse sulle alture del Golan nella retroguardia siriana a seguito di una penetrazione di un battaglione corazzato, di un battaglione meccanizzato e di altre unità minori israeliani.
La sua brigata infatti aveva ricevuto l'importantissimo compito di proteggere le linee di rifornimento da possibili colpi di mano dei parà israeliani, un compito pericoloso, quanto importante, ma non si era messo in conto di trovarsi di fronte una buona parte di una brigata meccanizzata israeliana.
In ogni caso durante questo scontro la brigata ai comandi di Maseh riuscì quasi, dopo ripetuti e sanguinosi assalti e dopo aver inflitto pesanti perdite al nemico, a sfondare le linee difensive della task force israeliana, ma l'improvvisa apparizione di Apache e di F-16 israeliani (che spazzarono via i Mil Mi-28 siriani e che cominciarono a battere le posizioni siriane in quella zona) costrinse ad accelerare i tempi lanciando un disperato attacco che riuscì a far vacillare le linee israeliane, ma non a farle cadere.
Lanciatosi all'assalto con il suo T-84, insieme a due T-90 sulle retrovie della formazione nemica con una mossa che mise in luce le sue eccellenti abilità tattiche perse però i due T-90 a causa degli Apache israeliani ed il suo T-84 si ritrovò a dare la propria fiancata poche decine di metri dal Merkava di Revil, questi due carri si spararono vicendevolmente una bordata dei loro cannoni, ma mentre il colpo del T-84 mancò di pochi centimetri il Merkava (probabilmente a causa della fretta del tiratore del carro siriano), il colpo del Merkava prese in pieno la fiancata del T-84 facendolo saltare in mille pezzi.
Conclusasi la battaglia i pochi carri israeliani rimasti sul posto, supportati dagli elicotteri e da forze fresche avanzarono indisturbati fino alla periferia di Damasco, dove diedero il via ad un feroce confronto con la guardia repubblicana siriana.
Pur dovendosi ritirare questo atto mise fine a questa veloce e sanguinosa guerra, facendola concludere  in un sostanziale pareggio.
Il nome di Maseh andò ad una divisone corazzata federale, operante sul fronte Pakistano, su 'consiglio' di Revil, che dimostrò con questo atto di provare una certa stima per quel comandante avversario con cui aveva parlato diversi anni prima per non più di mezz'ora e con cui si era confrontato (ma lo scoprì solo in seguito) in una delle sue più dure battaglie sulle alture del Golan.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 21 Maggio 2008, 22:14:04
un mio piccolo contributo per i tuoi flashback

un giovane Revil al primo "impatto" con i delicati e per nulla speziati piattini della futura consorte Meryeem


(http://img151.imageshack.us/img151/5392/ishot91rh3.th.jpg) (http://img151.imageshack.us/my.php?image=ishot91rh3.jpg)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 21 Maggio 2008, 22:18:25
:loool:  :loool:  :loool:

Vedrò di farmi un corso veloce di cucina turca (sempre se era turca la moglie di Revil, con la memoria che ho :angelo: ), così caso mai venisse prescelta l'opzione 1 potrò addentrarmi nella descrizione dei succulenti piatti della moglie di Revil. :asd:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 21 Maggio 2008, 22:36:44
fai prima... con il proliferare dei fast food turchi, un hip-kebab non si nega a nessuno (e poi è pure buono)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Genocid - 21 Maggio 2008, 23:44:35
uhm...

ricordati che i canoni alimentari imposti dalla legge religiosa ebraica sono molto rigidi.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 22 Maggio 2008, 09:36:17
sì, ma non credo che un kebab sia non kosher...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 22 Maggio 2008, 22:29:09
Parte 1 dei personaggi dell'opzione 2, non sono vere e proprie biografie, solo descrizioni generali dei personaggi (di cui a parte il capofamiglia devo ancora decidere i nomi).

Hernest Jalin (47)

Merlin dice di lui:
“è quasi completamente irrazionale nonostante il suo breve addestramento militare ricevuto all'età di 15 anni durante la caduta di Hest Frontier II. La sua irrazionalità sui campi di battaglia va oltre ogni mia logica spiegazione! Però posso affermare, dopo una accurata analisi ed elaborazione dei dati delle esperienze passate , che proprio questa sua completa irrazionalità ben si compensa con la  mia estrema razionalità, cosa che ci permette di equilibrare i nostri difetti congeniti sui campi di battaglia”.


Moglie di Hernest (38)

Merlin dice di lui:
“Donna estremamente pericolosa e decisa, già piratessa spaziale di prim'ordine, è inutile tentare di ragionare con lei salvo rischiare di vedersi disattivati. Solo Hernest riesce a volte a tenerle testa. Con quest'ultimo mostra spesso un completo rapporto negativo fatto di voce molto alta e lancio di oggetti contundenti, ma per qualche motivo a me ignoto alla fine di ogni violento scambio di opinioni ritornano ad andare, come avrebbe detto uno dei miei primi padroni, 'd'amore e daccordo'”

Figlio maggiore (20)

Merlin dice di lui:
“Definito un inutile scavezzacollo da suo padre, che per questo lo stima, cosa che se non fosse per la mia millenaria esperienza in fatto di rapporti tra esseri umani mi parrebbe estremamente illogica, non è molto bravo nè nel pilotaggio dei mobile suit, né nell'uso di altre armi da guerra, solo nella conduzione della nave dimostra una certa perizia, comunque non eccezionale e nelle manovre più difficili viene sostituito da suo nonno. In ogni caso compensa ciò con una estrema bravura nella raffinata arte della rapina e dell'infiltrazione.
Pur essendo portato a mentire sempre e comunque mostra una estrema, quanto incomprensibile di primo acchito, apertura nei miei confronti.
Probabilmente il fatto di considerarmi più come una entità con cui conversare, alcuni userebbero il termine amico, che come uno di famiglia lo porta ad essere più aperto nei miei confronti”.

Figlia (18)

Merlin dice di lui:
“La vera mente della compagnia, una intelligenza umana estremamente raffinata capace di arditi piani strategici e tattici che tengono conto anche di elementi di cui le AI spesso non riescono a tenere conto. Definita come una ragazza molto bella dai suoi coetanei è piuttosto chiusa in se stessa e manca di assoluto carisma e capacità di farsi ascoltare, motivo per il quale i suoi piani passano spesso inascoltati (piani che poi dovrà ripassare in forma diversa la sottoscritta AI).
Il suo compito principale all'interno della compagnia non è però quello di stratega e analista della situazione, ma è quello di tuttofare sulla nave, oltre che di accompagnamento di sua madre, che sembra l'unica a capirne le potenzialità, nelle fasi diplomatiche per l'ingaggio nei vari lavori”.

Figlio minore (10)

Merlin dice di lui:
“Una piccola peste, non posso definirlo in un altro modo. Il suo scopo principale è quello di arrecare fastidio ai suoi simili e di danneggiare ogni cosa non sua che gli capita sotto mano, un paio di volte ha mirato pure alla mia mente positronica e solo il fatto che Hernest mi abbia autorizzato ad usare contro di lui piccole scariche elettriche ha evitato il peggio”.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Genocid - 22 Maggio 2008, 22:52:29
Citato da: "atmt"e
sì, ma non credo che un kebab sia non kosher...


basta che sia di agnello, e non abbia la maionese dentro!


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 23 Maggio 2008, 14:34:44
Note di pre-produzione dell'opzione 2.


NOTARE BENE: SONO SPOILER PURO! RIPETO: SONO SPOILER PURO!

LEGGETELI A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO


In pratica c'è tutta la trama con tanto di alcuni risvolti e alcuni particolari.

Per leggere (se proprio ci tenete) usate rot 13

AO: pba anir fv vagraqr yn anir qrv tvbinav zrepranev

1)Yr ivpraqr vavmvnab pba yn anir va ivnttvb irefb vy fvfgrzn qryy'vzcreb qv Nuxnaanhfre, dhv iratbab vatnttvngv qny pbznaqnagr qv han thneavtvbar crevsrevpn qry genfcbegb qv cermvbfb zngrevnyr zvarenevb irefb vy prageb qryy'vzcreb. Qhenagr dhrfgb genfcbegb ireenaab nggnppngv va sbemr qn han fdhnqevtyvn qryyn erchooyvpn pba phv è va threen y'vzcreb evhfpraqb n qvsraqrefv orar r n pbfgevatreyr nyyn evgvengn cevzn napben qryy'neevib qrv evasbemv, dhrfgb pnhfreà ha ohba pyvzn arv ybeb pbasebagv, pbfn pur cbegreà y'vzcreb nq nffrtaneyv ha cnvb qv vzcbegnagv vapnevpuv.
2)Vy 'svtyvb znttvber' irefb yn zrgà fv vagehsbyn ary cnynmmb ernyr rq vapbagen yn svtyvn qryy'vzcrengber, dhrfgn fv vaanzben r fpnccn pba vy 'svtyvb znttvber'. V qhr creò aba snenaab fhovgb evgbeab fhyyn anir (pur gen y'nygeb qbirin cnegver cre han vzcbegnagr zvffvbar), zn cre qvirefb grzcb inturenaab aryy'vzcreb oenppngv qnyy'Vzcreb fgrffb r qn inevr nyger snmvbav. Fbyb fhpprffvinzragr v qhr fv evhavenaab nyyn anir.
3)Yn 'svtyvn', ny grezvar qryyn zvffvbar, ivrar vaivngn qnyyn znqer va han zvffvbar 'qvcybzngvpn' va fbyvgnevn cre pbafrtaner nyphar vasbeznmvbav nyy'rfrepvgb qryy'vzcreb. Dhv pbabfpr ha tvbinar pbznaqnagr, ha cvppbyb r pncnpr yhbtbgraragr qryy'Vzcreb, dhrfgv è han qryyr cevzr crefbar pur cerfgn berppuvb nyyn entnmmn, napur n pnhfn qryyn fhn oryyrmmn, eraqraqbfv pbagb qryyn fhn vagryyvtramn r zrggraqbfv n qvfphgrer pba yrv qv cbffvovyv cvnav qv onggntyvn r zbffr cbyvgvpur, dhrfgr fhn nggramvbav snaab vaanzbener yn 'svtyvn'  qry tvbinar pbznaqnagr. Dhrfgv yn vaivgn nq nppbzcntaneyn cre ha cnvb qv tvbeav cerffb han qryyr fgehggher cevapvcnyv qryy'rfrepvgb vzcrevnyr va dhryyn mban qv pbasvar, va zbqb qn cbgre irqrer nyphav qrv ybeb fvzhyngbev r hygvzv zrmmv fivyhccngv.
4)Yn 'svtyvn' qbcb ha cb' pur è gbeangn fhyyn anir r qbcb pur fbab va shtn qnyyr sbemr vzcrevnyv n pnhfn qry 'svtyvb znttvber' pur un pba fr yn svtyvn qryy'vzcrengber (ary senggrzcb, qbcb qhr-ger zrfv, fbab evhfpvgv n evhavefv ntyv vapbafncribyv travgbev) 'rfcybqr' pbageb v fhbv travgbev zvanppvnaqbfrar qv naqnefrar. Dhrfgv cre cerpnhmvbar yn zrggbab va pryyn r yn znqer fv zrggr n pbafbyneyn r n fcvrtneyr pur va ernygà yn fhn pbzcntavn qv cvengv fv ren fpvbygn qbcb pur vy ybeb infpryyb ren fgngb nggnppngb r yn 'svtyvn' ren evznfgn srevgn tenirzragr, pvò nirin fcvagb v 'pbzzvyvgbav' qv fhn znqer n bcgner cre fpvbtyvrer yn pbzcntavn pbafvqrenaqb pur vy tvbpb aba inyrin cvù yn pnaqryn (rffraqb napur zbygb nssrmvbangv nyyn onzovan, “Renab yn tragr cvù ebmmn qryyn tnynffvn, zn nirinab ha phber tenaqr” qveà yn znqer). Va btav pnfb yn 'svtyvn' aba pnzovn cbfvmvbar qrpvfn nq npprggner yn cebcbfgn qv qviragner yn zbtyvr qry tvbinar pbznaqnagr rffraqb napur vapvagn qv rffb.
5)Dhrfgv aryy'vafrthvzragb svanyr qrpvqr qv qvfregner cre cebgrttrer yn 'svtyvn' r che srevgb tenirzragr evhfpveà n fnyinefv cebcevb cbpb cevzn pur yr aniv qryy'Nyyrnamn qv Vfxngne yv vagreprggvab r yv cbegvab va fnyib (pbzcntavn qv zrepranev, anir r tvbinar pbznaqnagr), cevzn napben qry fnygb aryy'vcrefcnmvb.
6)Yn ivpraqn cevapvcnyr creò ehbgreà nggbeab nyy'vasvygenmvbar qv Urearfg aryyn Erchooyvpn niirefnevn nyy'vzcreb cre fnobgner nyphar vasenfgehggher r enppbtyvrer vasbeznmvbav. Gnyr zvffvbar niireeà cbpb qbcb yn 'zvfgrevbfn' fpbzcnefn qry 'svtyvb znttvber': “Nieà nihgb han qryyr fhr fbyvgr obggr va grfgn” crafn fhb cnqer framn gebccn cerbpphcnmvbar aba irqraqbyb evgbeaner fhyyn anir.
7)Pv fnenaab pbzhadhr qvirefv zvfgrev, gen phv vy zbgvib cre phv yn cevapvcrffn è pbfì oenzngn qn inevr snmvbav, frzoen vasnggv pur gen v fhbv tvbvryyv... vabyger fbecerfn! Irefb yn svar qry ebznamb nccneveà han fhn fbfvn! Va ernygà yrv è fbyb yn cevzn pbcvn qryyn iren cevapvcrffn zbegn cre ha znyr zvfgrevbfb naav cevzn (snggb grahgb frtergb qnyy'vzcrengber, zn qv phv nyphav qryyn snmvbar pur yv vafrthvinab renab n pbabfpramn pbzr fpbceveà yn 'pbzcntavn' qbcb nirear pngghengb hab) r dhryyn ahbin nccnefn aba è nygeb pur han ahbin pbcvn (. Dhvaqv irefb yn svar qry ebznamb (zn nyphav senatragv yb snenaab fbfcrggner sva qnyyr cevzr snfv qryyn shtn) yr sbemr vzcrevnyv aba vafrthvenaab v shttvgviv cre evcbegner n pnfn yn cevapvcrffn, zn cre ryvzvaneyv, npphfngv qv rffrer crevpbybfv ynqev pur fbab crargengv ary cnynmmb qryyn cevapvcrffn (qv dhrfg'hygvzn vasnggv aba fv unaab vzzntvav chooyvpur rffraqb grahgn va han cevtvbar qbengn r crepvò pbybeb znaqngv nq ryvzvaneyv aba crafnab zvavznzragr pur fvn yn cevapvcrffn, vasnggv fneà cebcevb yn frpbaqn pbcvn n sner yn cevzn nccnevmvbar chooyvpn fcbfnaqb ha cevapvcr qv ha cbgragr ertab evinyr).


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Lalah Sune - 23 Maggio 2008, 16:43:36
Io sono sempre piu' convinta per  2.mi piace mi piace.

@Genocid: non ti preoccupare. Tanto è tutta una finta. E' chiaro che Pan li porterà avanti tutti e due. Ci chiedono il sondaggio per farci credere di contare qualcosa  :D  :D

Ma per quale regola della Kasherut l'agnello con la maionese no ? non riesco ad indentificare.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 23 Maggio 2008, 17:52:27
Citato da: "ln"LSahe ua
@Genocid: non ti preoccupare. Tanto è tutta una finta. E' chiaro che Pan li porterà avanti tutti e due. Ci chiedono il sondaggio per farci credere di contare qualcosa  :D  :D


Diciamo che al vincitore (se non avete ancora votato votate c'è tempo ancora!) darò priorità 'alta' e sarà in forma più ampia possibile, all'altro invece darò forma breve e priorità 'bassa' (ci sono ancora gli episodi e la vendetta di Gato che quest'ultima è solo abbozzata!).

Il sondaggio mi serve per sapere i gusti della maggioranza del pubblico e quindi assecondarli. Una piccola indagine commerciale quindi :asd:

Comunque io lo dico: chi avesse qualche idea (dal mezzo al personaggio dalla tecnologia non plus ultra al stile architettettonico a qualsiasi altra cosa) è libero di presentarla, in fondo il lavoro preparatorio (indipendetemente per chi vinca) per tutte e due le opzioni sono in lavorazione.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 23 Maggio 2008, 19:59:01
allora, direi che l'opzione 2 promette bene, e qui ti do qualche mia idea

1) visto che hai preso spunto da LoGH (ammettilo!!!!!), le battaglie a suon di migliaia di navi si impongono! D'altra parte, di imperi galattici si parla!

2) alcune note sulla geografia stellare dell'NC. Come ricorderete dall'abbozzo di trama di aWttS (a proposito, sai che faccio? in serata ti butto giù un riassunto più schematico, lo posto, così ti do una mano nell'impostazione dello scenario!), buona parte dei pianeti sono stati già terraformati dagli Antichi, e popolati con specie viventi simili a quelle terrestri di varie ere geologiche, per cui - aggiungendo anche l'evoluzione imposta da milioni di anni, puoi sbizzarrirti... dinosauri, animali dalle forme e dagli aspetti più strani... guardati le ere geologiche: permiano, siluriano, devoniano, carbonifero, cambriano sulla wikipedia per avere qualche suggerimento

3) c'è un pianeta, che secondo me ti attirerà pVarecchio... anche se non so se vorrai farlo entrare in scena: ed è Leviathan, il pianeta dei draghi... popolato da una serie di creature che gli antichi avevano appositamente sviluppato come armi biologiche. Devi immaginare i draghi come una classe, cioè allo stesso livello di sauridi, di mammiferi, uccelli, e così via, molto diversificati in funzione dell'ambiente di vita, etc (nb il pianeta dei draghi è simile alla Terra odierna). I draghi sono, si diceva, delle armi viventi: le loro corazze cutanee sono composte di drachitina (neologismo testè inventato), un particolare composto organico formato da nanofilamenti di carbonio, in grado di resistere praticamente a tutto - fatta eccezione per armi di GROOOOOOOOOSSO calibro; quelli che volano, sparano dei getti di un particolare composto chimico derivato dell'idrogeno che, al contatto con l'aria, sviluppa una fiamma tanto intensa fa fondere persino il gundario, ed i loro artigli e le loro zanne possono penetrare persino le corazze più robuste. I Draghi Reali sono inoltre senzienti, e comunicano fra loro grazie al fatto che, durante il rusticano duello fra Artiglio Spezzato, il maschio alfa o "re" dei Draghi Reali all'epoca della Phoenix, e Lang, il sangue dei due si mescolò, e delle nanomacchine contenute in quello di Lang penetrarono nel corpo del dragone, creando un'interfaccia neurale. I portatori del tratto genetico di Lang (ovverosia: parte di coloro che discendono dal comune antenato delle famiglie Kahrn, Rey e von Deykun) se "nanomacchinati" possono cioè comunicare direttamente con i dragoni. Come spesso e volentieri fanno Lang ed il figliolo alla fine di aWttS. (mi sa che i draghi faranno una comparsa in grande stile, o sbaglio?... :-) )

4) Nel mondo di aWttS, ci saranno pianeti popolati da:
- discendenti dei transfughi del Reich del 2018
- discendenti dei Profeti del Messiah
- discendenti di un ramo ribelle dei Ronah (i Ronahmin)
- discendenti della prima civiltà umana terrestre, gli Atlantidi, i primi a scoprire parte della tecnologia degli Antichi ed a replicarla (senza troppo successo, e con molti guai)
ovviamente, siamo a 1000 anni da che l'intervento della Phoenix spinse a coalizzarsi i 4 di cui sopra nell'Alleanza (che hai intravisto all'opera nella conclusione di aWttS), per cui le varie popolazioni saranno molto mescolate, ma nello sviluppo del racconto possono saltar fuori, no? E poi mi immagino che i pianeti risentano molto dell'originaria popolazione: ad esempio, i pianeti Atlantidi dovrebbero avere un'architettura simile a quella della Shangri-La in Toward the Terra, e così gli abiti. I discendenti del Reich me li vedo bene su pianeti dalle architetture gotiche e spigolose, e così via... anche qui, divertiti.

5) Aspetto tecnico: per viaggiare nello spazio, nel corso di aWttS emergono alcuni tipi di tecnologie diverse... te li riassumo per comodità:
- la velocità di curvatura: grossomodo è come quella di star trek, solo che proponevo di mettere dei limiti alla massima velocità raggiungibile (molto più stringenti che in Star Trek...)
- il balzo iperspaziale: permette di balzare letteralmente da una parte all'altra della galassia, ma può essere eseguito solo fra due regioni di spazio con analoghe caratteristiche termodinamiche. In pratica: il computer di calcolo impiega una VITA a determinare le coordinate di balzo. Però permette letteralmente di passare da una parte all'altra senza passare dal centro galattico in una frazione di secondo.
- il warm-hole: si tratta di anomalie "naturali" determinate - forse, dall'esplosione di una supernova e di durata variabile, collegano due regioni random dello spazio all'interno dello spazio curvato dal nucleo del centro galattico (in pratica: collegamento solo all'interno di una stessa Galassia). Comodi perché fanno quello che fa il balzo, a costo zero, hanno il grosso svantaggio di non sapere quanto durerà il tunnel stesso, da poche ore a molti decenni.
- il warp-hole: un warm-hole artificiale, generalmente usato dalle flotte: in pratica, si usa una colossale unità - chiamata la Vettrice, che genera un tunnel di breve durata fra due aree di spazio. Permette di risparmiare tempo in fase di calcolo (visto che il calcolo delle coordinate di balzo tiene conto di tutta la materia dell'area di ingresso e di quella di uscita, una flotta avrebbe di che mandare in surriscaldamento anche il fratello futuribile di Deep Blue)

ok... io la mia parte l'ho fatta  :asd:  :asd:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 23 Maggio 2008, 22:23:51
ottimo, ottimo (lo ammetto, leggermente LOGH mi ha ispirato)

 comunque queste sono le tre entità statali che dovrebbero fare la loro apparizzione:

-Impero di Ahkannauser, impero (più di 150-200 pianeti con migliaia e migliaia di colonie orbitanti attorno a quelli più importanti e nei punti nevralgici del commercio spaziale) di stampo nord europeo (pensavo alla Svezia degli anni migliori o alla Russia zarista devo ancora decidermi) con forti influenze orientali su alcuni dei pianeti più importanti dell'impero (le etnie giapponesi e cinesi dovrebbero costituire una forte minoranza), cosa che influenze alcuni titoli e altre cose come nomi di navi e di città.
I diritti umani sono teoricamente rispettati (come dice la costituzione dell'impero), ma di fatto non esiste una vera e propria uguaglianza tra la gente, infatti il sistema legislativo si divide per: l'alta aristocrazia, la bassa aristocrazia, la plebe aristocratizzata (alla plebe è consentito salire di alcuni gradi nella scala sociale permettendogli di raggiungere scalini come il comando nell'esercito di guarnigioni di periferia o piccole flotte), la plebe nazionale e per le persone dei territori non ancora assimilati completamente nel sistema dell'Impero.

-Repubblica di Hastrad, piccola (quando parlo di piccola intendo che dispone almeno di 9-10 pianeti e diverse colonie orbitanti per usi militari ed industriali soprattutto) repubblica democratica in guerra con l'Impero formata soprattutto da etnia spagnola, sud-americana ed africana.
Il causus belli della guerra per l'Impero fu la scarsa libertà di parola all'interno della Repubblica.
La Repubblica di Hastrad è retta da una oligarchia militare

-Alleanza di Iskatar, federazione di pianeti (di varia natura, ma comunque composti soprattutto da etnia araba ed europea meridionale) composta da circa 50 pianeti che si sente minacciata dall'Impero, ha un apparato di intelligence particolarmente sviluppato e rifornisce di armi la Repubblica di Hastrad (che però non fa parte dell'Alleanza), l'Alleanza vive in un perenne stato di allerta militare, d'altronde il suo sistema economico (dove la moneta serve solo per piccoli scambi) non ne risente in particolare modo e anzi le sue industrie militari ne traggono particolare beneficio e sono tra le migliori in quel settore spaziale.
La moneta di scambio principale per grosse 'somme' è lo scambio di materie prime o materiali preziosi.
Non è una federazione dove vige una particolare democrazia (variabile tra l'altro da pianeta a pianeta), comunque caratterizzata da standard di libertà piuttosto elevati (sono però vietati i partiti di stampo scissionista, quelli di stampo socialista estremo, pur avendo la stessa Alleanza un sistema economico di tipo socialista, inoltre è in vigore un forte controllo, ma non una vera e propria censura, sui mezzi di informazione), ma i diritti umani sono generalmente rispettati.

Alcuni associazione non 'statali':

COMMERCIAL SPACE UNION (CSU), il sindacato dei commercianti spaziali e piccoli mercenari spaziali, questi si possono appellare all'aiuto dell'influente sindacato sovranazionale (riconosciuto da tutti i regni, imperi e repubbliche di vario tipo) se si trovano in difficoltà (soprattutto con le forze di sicurezza delle varie entità 'statali').

'Gli Eredi di Deikun': potente associazione paraterroristica che spesso diventa anche partito politico (dove la religione di Deikun è consentita) venendo supportata da diversi pianeti.
é sempre alla ricerca di reliquie appartenenti a Deikun e ai suoi avversari e di opportuni elementi di scambio politico per rendere la religione di Deikun consentità dove non lo è (in caso che questa strada non sia percorribile intraprendono la strada del terrorismo).

Mobius Alfa: Influente gruppo segreto volto alla raccolta di informazioni da usare sul piano politico ed economico. Mira a creare uno spazio 'senza frontiere'. è formata soprattutto da discendenti atlantidei.

Ovviamente poi convivono i partiti ed i gruppi dei più disparati tipi, come i partiti nazisti (sotto altro e più moderno nome ed identità), mentre i discendenti dei Ronah in genere ce li vedrei bene a supportare esternamente i vari regni autoritari costituendo un vero e proprio gruppo di potere ed economico esterno ed i pianeti abitati in prevalenza da loro, grazie alla loro influenza, potrebbero godere di particolari autonomie (quasi dei porti franchi).


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 24 Maggio 2008, 12:53:42
può esserci spoiler!!!


Blocco di personaggi 2 opzione 2

Nonno (materno, rispetto ai figli) (80)

Merlin dice di lui:

“Un vecchio lupo di mare, usando un modo di dire antico. Freddo, sicuro di se e capace comandante della nave, ex comandante della compagnia di pirati di cui faceva parte insieme a sua figlia. Rimette in linea l'equipaggio quando questi da segni di demoralizzazione, purtroppo per lui l'età comincia a farsi sentire e reumatismi e problemi alla schiena lo bloccano sempre più di frequente. Passa gran parte del suo tempo a giocare a carte e ad altri vecchi giochi insieme al suo vecchio e fidato nostromo”.

Zio (paterno, rispetto ai figli) (60)

Merlin dice di lui:

“Una persona anziana volutamente allontanatosi dalla societa; pure con i suoi famigliari parla poco chiuso nei suoi ricordi. Prima della caduta di Hest Frontier IV faceva parte della minoranza atlantidea (in realtà era un mezzo atlantideo, essendo sua madre di etnia caucasica) tenuta segregata dai Ronahmin che dominavano il pianeta. Durante la guerra che portò alla caduta di Hest Frontier II la decimata minoranza atlantidea fu chiamata alle armi e mandata in disperati assalti in prima linea con vetusti vascelli (alcuni risalenti ancora alla guerra dell'Alleanza), prima che però Hest Frontier II cadesse lo 'Zio' disertò portando anche in salvo l'ultimo ancora in vita della sua famiglia: Hernest Jalin, che però non era suo fratello, ma suo fratellastro, avendolo avuto sua madre dopo che si era risposata con un commerciante spaziale. All'interno della nave fa da addetto alla manutenzione”.

Giovane comandante (26)

Merlin dice di lui:

“Le informazioni ricavate dall'analisi del GWW (Galactic Wide Web, NdR) su ordine di 'moglie' consentono alla sottoscritta AI di tracciare un discreto quadro del soggetto.
Nato su una delle colonie orbitanti attorno al pianeta capitale dell'Impero di Ahkannauser visse una vita di stenti, ma all'età di dodici anni stupì tutti riuscendo ad entrare nell'istituto militare imperiale nonostante la ridottissima quota consentita alla plebe. Self made man si dimostrò uno dei migliori nel suo corso, in particolare dimostrò una forte propensione alla ormai dimenticata scienza della matematica che gli permise di raggiungere eccellenti risultati nelle materie economiche. Grazie alle sue capacità venne destinato come aiuto comando ad una piccola guarnigione di frontiera e pochi anni dopo ne assumerà il comando con l'annesso titolo di governatore locale con potere sul pianeta in questione (Rahutmiu, 3° pianeta del sistema di S-24) e sulle sue quattro colonie orbitanti, avendo potere quindi su circa centocinquanta milioni di persone.
Il suo governatorato si distingue per una forte modestia nei costumi e nei lussi concessi, sembrerebbe in linea con la personalità del soggetto amante di piatti rustici e abitazioni semplici come dimostrato dalle foto delle sue abitazioni e da ciò che ha ordinato di preparare al cuoco negli ultimi tre mesi”.

Nostromo (75)

Merlin dice di lui:

“Ha due soli compiti all'interno della nave: giocare a carte e manovrare il cannone principale. Dalla battuta facile e sempre gioviale è un amante degli alcolici”.

Poi nel 3° blocco personaggi ci saranno anche le figure de: L'Imperatore, Aiutante Imperatore, Figlio Imperatore, Figlia Imperatore, Comandante della 3a Flotta Imperiale, Mercante d'armi e di qualsiasi altra cosa che valga qualcosa vendere, Spie varie, Governatore di Alter IV, Generale della Repubblica, Ufficiale della Repubblica, Emissario dell'Alleanza e tanti altri.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 25 Maggio 2008, 15:26:31
alcune possibili immagini per l'opzione 2 (purtroppo non ho ancora trovato la nave della compagnia di sbandati, ma sono sulla strada buona :asd: )


(http://img364.imageshack.us/img364/1272/nc16321an4.th.png) (http://img364.imageshack.us/my.php?image=nc16321an4.png)

(http://img79.imageshack.us/img79/9355/nc16322tt5.th.png) (http://img79.imageshack.us/my.php?image=nc16322tt5.png)

(http://img364.imageshack.us/img364/8800/nc16323qx9.th.png) (http://img364.imageshack.us/my.php?image=nc16323qx9.png)

(http://img79.imageshack.us/img79/8177/nc16324qe0.th.jpg) (http://img79.imageshack.us/my.php?image=nc16324qe0.jpg)

(http://img79.imageshack.us/img79/9255/nc16325an3.th.jpg) (http://img79.imageshack.us/my.php?image=nc16325an3.jpg)


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EDIT: Il blocco 2.5 dei personaggi

Ex ufficiale (52)

Merlin dice di lui:

“Uomo dal grande rispetto per la vita umana e dai modi raffinati non può però fare a meno di combattere e quando venne cacciato dall'esercito di cui faceva parte a causa di scappatelle con una donna già sposata con un suo superiore subito diventò un piccolo mercenario spaziale unendosi in un secondo momento alla compagnia di Jalin. Insieme a lui combatte un suo ex sottoposto che implicato nella vicenda lo seguì, al momento è da segnalare che sembra andare molto d'accordo con 'aristocratica caduta'. All'interno della compagnia pilota l'altro MS di cui disponiamo o le personal suit”.

Sottoposto (41)

Merlin dice di lui:

“Fedele al suo ex comandante dovette abbandonare l'esercito di cui faceva parte a causa di una scomoda situazione in cui si era invischiato il suo superiore. Diventato un piccolo mercenario spaziale seguì sempre il suo ex-comandante, entrando con lui nella compagnia di Jalin. Il suo compito all'interno della nave è il pilotaggio delle personal suit o del mezzo alato multiuso C-45, sogna un giorno di mettere le mani su un MS tutto suo. 'Sottoposto' ha il vizio di trasgredire gli ordini pur di mettersi in luce, in ogni caso quando la situazione si fa veramente critica tende a rispettarli”.

Navigatrice (35)

Merlin dice di lei:

“Robusta donna i cui pugni sono considerati generalmente pericolosi è una grande confidente di 'moglie'  e faceva già parte della compagnia sempre di 'moglie'. È la navigatrice della nave ed è una profonda conoscitrice dello spazio, infatti già da piccola, per sfuggire alla persecuzione alla minoranza nera sul suo pianeta, naviga per lo spazio. È di carattere gioviale e aperto”.

Giovane pilota (22)

Merlin dice di lui:

“Eccellente pilota di personal suit e ottimo combattente si unì alla compagnia di Jalin per mantenere la sua famiglia, famiglia per cui nutre una forte nostalgia durante le lunghe crociere. Questa nostalgia lo porta ad avere spesso uno stato d'animo negativo e rinchiuso nei suoi pensieri. I suoi rapporti sono pessimi con 'figlio maggiore' e, nonostante i suoi sforzi, sono freddi con 'figlia'”.

Aristocratica caduta (50)

Merlin dice di lei:

“Rampolla di una decaduta famiglia aristocratica discendente dei transfughi del Reich ha il compito di controllare le finanze e di ricercare eventuali offerte di lavoro. Inoltre, grazie al suo titolo di baronessa e ai suoi modi aristocratici, ha spesso il compito di infiltrarsi nelle strutture sociali dei pianeti visitati. Piuttosto dura nelle parole non sembrerebbe assolutamente soddisfatta della vita che conduce, ma comunque è piuttosto affezionata a 'figlia' e a 'ex-ufficiale', mentre i rapporti sono, a prima vista, piuttosto freddi con 'navigatrice', ma in realtà dimostra un certo attaccamento a tutto l'equipaggio che considera la sua famiglia nonostante gli screzi che possono esserci”.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 25 Maggio 2008, 18:58:14
F97 "STORMBRINGER"... Spesso e volentieri considerato il più potente mobile suit di tutti i tempi, molti ricercatori lo considerano niente più che una leggenda... Secondo le antiche tradizioni, poco più di ottanta Stormbringer sarebbero stati in grado di confrontarsi con l'intera flotta dell'Alleanza, e di annientarla con ridicola facilità...
Si racconta che i segreti dello Stormbringer fossero sostanzialmente tre. Prima di tutto, la sua struttura era integralmente costituita da nanomacchine, che permettevano al veicoli di ripararsi autonomamente e - cosa apparentemente incredibile, di evolversi e di adattarsi a qualsiasi arma nemica. Secondariamente, un cervello positronico dotato di autocoscienza che, integrato con il pilota dalla più raffinata interfaccia neurale mai vista, non si limitava a ridurre al minimo i tempi di reazione - ma permetteva di potenziare le capacità percettive dei piloti... Ed infine, il suo "sancta sanctorum": il leggendario reattore "Tesla Drive", in grado di alimentare per un tempo indefinito armi di una potenza spaventosa...

Secondo la tradizione, lo Stormbringer sarebbe stato costruito nel remoto passato terrestre, con l'aiuto della tecnologia dei cosiddetti "Antichi"... anche per questo, molti dubitano persino della sua esistenza...

Enciclopedia Galattica, XIV edizione - Terminus (tutti i diritti riservati)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 27 Maggio 2008, 21:28:43
un nuovo personaggio per l'opzione 1

Green Scorpion (nominativo IDF) conosciuto anche come Jhafal Al-Himair (uno dei suoi tanti nomi falsi)
 

Misterioso terrorista islamico al comando di una cellula terroristica affiliata ad Al Quaeda operante in Israele tra il 2013 ed il 2015.
La sua cellula mise a segno alcuni clamorosi e sanguinari attentati terroristici in Israele a danno di supermercati ed infrastrutture connesse all'attività petrolifera costringendo la polizia e le IDF ad un grande dispiegamento di forze.
Inizialmente si pensava che fosse appoggiato da gruppi quali Hamas o Hezbollah, ma in seguito ci si rese conto che agiva in maniera indipendente a seguito di alcuni scontri avvenuti tra alcuni guerriglieri palestinesi e membri del suo gruppo.
Non si sa molto su Green Scorpion, la sua vita è circondata da un alone di riservatezza, probabilmente era un cittadino yemenita, ma non si hanno molte certezze.
Tra il 2013 ed 2015 le IDF compirono vari raid nel tentativo di eliminarlo, ma tutti i raid non ebbero mai successo.
Latitante, si muoveva di continuo dai campi profughi in Palestina alla Giordania, dove mise a segno alla fine del 2014 un clamoroso attentato contro la famiglia reale per fortuna senza conseguenze.
Individuato il suo nascondiglio in un piccolo paesino in Giordania, sul confine con Israele, venne pianificata una operazione congiunta tra le forze reali giordane e le IDF: da tale operazione scaturì un violento combattimento che durò circa mezz'ora a causa degli ordini alle forze militari impegnate di catturare Green Scorpion ed elementi della sua banda vivi.
Ciononostante risulta essersi suicidato mediante l'uso di una cintura esplosiva nelle fasi finali dell'assalto (ferendo tra l'altro due soldati giordani ed un israeliano), ma non avendo campioni di DNA del soggetto fu impossibile accertare se l'uomo che si fece esplodere fosse effettivamente lui, comunque non essendoci stati più attentati riconducibili a Green Scorpion si suppone che l'informazione sia veritiera secondo una informativa del 14 aprile delle forze di intelligence israeliane.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 29 Maggio 2008, 14:12:11
Alcune note storiche sui personaggi dell'opzione 2,  può esserci spoler, perciò ho usato rot13

Urearfg Wnyva

Rgavn: cnqer rgavn vfcnavpn
znqer rgavn pnhpnfvpn
Bppuv: nmmheeb fpheb
Pncryyv: pnfgnab fpheb

Zbtyvr

Rgavn: cnqer r znqer nenon
Bppuv: arev
Pncryyv: arev


Qv oryy'nfcrggb qn tvbinar ren vy pynffvpb entnmmb fcnppbar pur cbpb fv cerbpphcn qryyr pbafrthramr.
Urearfg cnegrpvcò, vafvrzr nyyn onaqn qv cvengv qry cnqer qv dhryyn pur fneroor qviragngn fhn zbtyvr, nq han qvfprfn fhy cvnargn qrv 'Qentuv', pynffvpn (zn gen yr cvù rfgerzr) cebin qv pbenttvb pbzcvhgn qnyyr pbzcntavr qv cvengv cre zrggrer va zbfgen yn ybeb cercnenmvbar qv sebagr nv tbireav pur fbggbonapb evpuvrqrinab yr ybeb cerfgnmvbav.
Sh yn cevzn onaqn qv cvengv n gbeaner vaqraar qn dhry cvnargn (hssvpvnyzragr ivrgngb ntyv rffrev hznav qbcb inev nppbeqv vagrecynargnev) qbcb gerag'naav.
Cebcevb fh dhry cvnargn, nyy'rgà qv 25 naav, fv zvfr va yhpr pba dhryyn pur fneroor qviragngn fhn zbtyvr nggvenaqb y'nggramvbar n obeqb qryyn fhn crefbany fhvg qrv qentuv pur fgninab cre nggnppner vy erfgb qryyn onaqn crezrggraqbtyv qv zrggrefv va fnyib.
Nyy'rgà qv 27 naav evfpuvò dhnfv qv rffrer nzznmmngb qny cnqer qv 'zbtyvr'  qbcb pur dhrfgv fpbceì yn ybeb erynmvbar n frthvgb qryyn fpbcregn pur 'zbtyvr' ren vapvagn, zn y'vagreiragb 'qvcybzngvpb' cebcevb qv zbtyvr yb fnyiò qbcb pur ren tvà fgngb pbycvgb qn ha cnvb qv sbegv chtav ary crggb, chtav pur tyv ehccreb qhr pbfgbyr.
V qhr, che aba nznaqbfv cnegvpbynezragr, fv fcbfnebab va ha zngevzbavb pur ghggb fbzzngb evhfpì orar r qhr naav qbcb rooreb han svtyvn, pur nffbzvtyvnin zbygb nyyn znqer, che niraqb tyv bppuv qry cnqer, ny pbagenevb qry cevzbtravgb pur vairpr nffbzvtyvnin zbygb ny cnqer.
5 naav qbcb vy tehccb, qvirahgb hab qrv cvù crevpbybfv qry frggber tnynggvpb M-4 r pur ren neevingb n cbffrqrer ora qhr aniv (ha irppuvb vapebpvngber yrttreb rq han pbeirggn), qv phv han (yn pbeirggn) pbznaqngn cebcevb qn 'zbtyvr', pbzvapvò n fhover crfnagv nggnppuv rq va hab qv dhrfgv nggnppuv niiraar yn gentrqvn dhnaqb yn pbeirggn iraar tenirzragr pbycvgn r qnaarttvngn.
Va dhrfgb nggnppb aba fv frtanynebab creqvgr gen y'rdhvcnttvb, zn pv shebab qvirefv srevgv, gen phv vy svtyvb qryyn pbccvn va zbqb yvrir r yn svtyvn qv nccran pvadhr naav va zbqb tenivffvzb, gnagb pur fbyb qbcb ber qv grencvn vagrafvin aryyn pnzren qv phen nhgbzngvmmngn qv phv qvfcbarin yn anir fv cbgé pbafvqrener pba vy 70% qv cbffvovyvgà shbev crevpbyb.
Gnyr qenzzn pnhfò han iren r cebcevn pevfv qv areiv va 'zbtyvr' pur qn serqqn dhn y'ren qv fbyvgb dhnaqb ivqr yr pbaqvmvbav va phv evirefnin fhn svtyvn roor han pevfv pbzcyrgn r iraar pbycvgn qn han cnenyvfv vfgrevpn pur yn graar srezn n yrggb cre pvepn ha zrfr.
N frthvgb qv gnyr vapvqragr vy cnqer qv 'zbtyvr' rq vy erfgb qryy'rdhvcnttvb qrpvfreb qv fpvbtyvrer yn onaqn qv cvengv, fvn crepué renab ghggv zbygb nssrmvbangv nv qhr onzovav, fvn crepué yr pbagvahr fpbeevonaqr fgninab qviragnaqb irenzragr gebccb crevpbybfr r cbpb erqqvgvmvr n pnhfn qry sbegr pbagenfgb qrv Cvnargv Havgv qv Uvyyre pur neeviò n zrggrer han gntyvn qv 500.000 yvatbggv q'beb fr sbffreb fgngv pngghengv iviv v pbznaqnagv qryyn onaqn qv cvengv (gnyr anmvbar gen y'nygeb qbcb cbpuv naav iraar pbadhvfgngn qn ha'nygen anmvbar pur vairpr bssevin evcneb nv cvengv r crepvò yn gntyvn iraar evgvengn pba cnpr qv Urearfg, qv fhn zbtyvr r qrtyv nygev zrzoev qryyn pbzcntavn pur cbgrebab evgbeaner nq hgvyvmmner v ybeb abzv r pur aba qbirinab ivirer cvù va yngvgnamn).
N frthvgb qryyb fpvbtyvzragb Urearfg, fhn zbtyvr, v ybeb svtyv rq v ybeb evznaragv snzvtyvnev pbzcenebab ha cvppbyb, zn irybpr infpryyb qn genfcbegb nezngb qnaqbfv dhvaqv ny genfcbegb fh pbzzvffvbar, ny cvppbyb pbzzrepvb r qv gnagb va  gnagb nyyn enppbygn qv vasbeznmvbav r n cvppbyr r genadhvyyr zvffvbav qv fnobgnttvb n qnaav qv nyphar anmvbar, zvffvbav ynhgnzragr cntngr qn nyger anmvbav.
N gnyr tehccb fv havebab va frthvgb nyphav nygev ryrzragv fbcengghgb cre v ehbyv qv pbzonggvzragb, pbzr y'hfb qryyr crefbany fhvg (nirgr cerfragr Ibgbzbf? Tvù qv yì AqE) cre yr zvffvbav qv fnobgnttvb.
Pbzhadhr yn pbzcntavn qvfcbarin qv qhr ZF, qv phv hab crefbanyr qv Urearfg pur hfnin qn dhnaqb nirin irag'naav qbcb pur y'nirin erphcrengb va pbaqvmvbav vaqrpbebfr qn ha irppuvb pnzcb qv onggntyvn.
Gnyr ZF ren fgngb han fbecerfn rffraqb qbgngb qv han cbgragvffvzn NV pbaframvragr qv dhryyr qv phv aba fv evhfpvinab cvù n cebqheer qn pragvanvn qv naav n frthvgb qryyn creqvgn qv xabj-ubj.
Tenmvr n gnyr ZF yr pncnpvgà qryyn pbzcntavn zvtyvbenebab abgribyzragr rffraqb pncnpr qv nanyvmmner va cebsbaqvgà (rq va cbpuvffvzv frpbaqv) y'vagreb FJJ, bccher cbgrin pbagebyyner yn anir va rzretramn, sner cebvrmvbav rq nanyvfv n yhatb grezvar, grarer fbggb pbagebyyb y'vagreb rdhvcnttvb genzvgr y'nccyvpnmvbar qv anabpnzrer fhtyv vaqhzragv qryy'rdhvcnttvb (zn dhrfgb ren abgb fbyb nq Urearfg rq n 'zbtyvr') cre pbagebyynear yn srqrygà dhnaqb arprffnevb.
Hgvyr dhvaqv aba fbyb va pbzonggvzragb, framn pbagner pur 'Zreyva', pbzr iraar fbcenaabzvangn y'NV, fv evirynin han cerframn ghggb fbzzngb cvnpribyr r frzcer qvfcbavovyr vaqvcraqragrzragr pur pv fv evgebinffr fhy ZF b fhyyn anir (fr creò vy ZF aba ren fhyyn, b ivpvab, nyyn anir pvò aba ren cbffvovyr) evirynaqbfv ha bggvzb fhccbegb, qnyyn pbagnovyvgà nyyn fgvchyn qv pbagenggv.
Ger naav qbcb pur tyv Wnyva (vy cnqer qv 'zbtyvr' fv ren napur fghsngb qv pbagvahner n pbznaqner, napur fragraqbfv erfcbafnovyr qv pvò pur ren nppnqhgb, cersreraqb ynfpvner v pbzcvgv qv pbznaqb ny znevgb qv fhn zbtyvr) fv renab qngv ny 'cvppbyb' pbzzrepvb anpdhr ha nygeb svtyvb, pnenggrevmmngb qn han sbegr fbzvtyvnamn pba v genggv fbzngvpv qryyn qrshagn znqer qv Urearfg.
Qhenagr dhrfgb crevbqb, r fbcengghggb qbcb vapvqragr, fv nffvfgrggr napur nq ha pnzovnzragb va 'zbtyvr' pur qn serqqn r pncneovn dhny'ren qviraar zbygb cvù rzbgvin qnaqbfv fcrffb n ivbyragr fprarttvngr pba Urearfg, fnyib sner yn cnpr pba yhv fhovgb qbcb.
Va btav pnfb  yn ivgn cebfrthvin genadhvyyn, gen v anfpragv 'nggv qv fghcvqvgà' (pbzr fcbepner yr aniv nygehv napbengr arv cbegv fcnmvnyv b ehoner inev bttrggv arv inev zrepngv) qry svtyvb znttvber r y'vcre cebgrmvbar qryyn svtyvn qn cnegr qryyn znqer pur yn snprin fpraqrer enevffvzr ibygr qnyyn anir r fbyb va pnfv qv yhatuv fbttvbeav fh nyphav cvnargv n 'svtyvn' iravin snggb ivfvgner vy cvnargn (n cnggb pur pv sbffr napur yn znqer cerfragr, fr tvà p'ren fbyb Urearfg yn svtyvn aba cbgrin hfpver, frzcer pur Urearfg aba ibyrffr neevfpuvnefv n yvgvtner pba fhn zbtyvr) r serdhragner fphbyr ertbynev (abeznyzragr fghqvnin fhyyn anir pba y'nvhgb qv 'nevfgbpengvpn pnqhgn' r 'rk-hssvpvnyr').


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 30 Maggio 2008, 12:14:46
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_30/bolivia_impronta_umana_330b40ec-2e19-11dd-bdf6-00144f02aabc.shtml

DIMOSTRATA SCIENTIFICAMENTE L'AVVENTURA DELLA PHOENIX ed il suo viaggio nel tempo!


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Genocid - 30 Maggio 2008, 12:57:07
Citato da: m"teat"
[url]http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_30/bolivia_impronta_umana_330b40ec-2e19-11dd-bdf6-00144f02aabc.shtml[/url]

DIMOSTRATA SCIENTIFICAMENTE L'AVVENTURA DELLA PHOENIX ed il suo viaggio nel tempo!


e non è nemmeno l'unico caso

a voyager hanno fatto vedere l'impronta di uno scarpone risalente a circa 3milioni di anni fa... circa.. non ricordo esattamente

cmq ricordava le impronte degli scarponi sulla luna...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 30 Maggio 2008, 16:28:51
comincio ad aver paura di me stesso... non saremo mica come in Soutendoji di Go Nagai????


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 30 Maggio 2008, 21:48:16
Citato da: at"etm"
comincio ad aver paura di me stesso... non saremo mica come in Soutendoji di Go Nagai????


Perdona la mia ignoranza (non sò cosa sia Soutendoji) però se intendi con ciò fare fosche previsioni per il futuro se per caso senti che la data del primo attacco nel 2015 non và poi così bene avverti! Sì sa mai.. meglio essere pronti per tempo  :asd:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 30 Maggio 2008, 21:53:00
uh uh

signora longari, lei mi cade...

Shoutendoji è uno dei proto-devilman di Go Nagai
nella storia - molto complessa, finisce che la madre di Doji Shouten ha in realtà concepito nella sua disperazione di maternità negata il mondo degli oni dal quale poi alla fine è emerso proprio Doji Shouten (ovvero, Shoutendoji) facendo sì che le sue fantasie diventano realtà... sì, lo so... se mi legge master Formatted_brain mi banna per insulto di divino pennino...

ps... nel 2015 un paio di comete passeranno realmente vicine alla Terra QUINDI... nel 2012, la menata del calendario maya è solo una bufala, semplicemente, i calendari maya sono ciclici, per cui il ciclo presente finisce nel 2012 per poi riprendere nel 2013... tutto qui...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 30 Maggio 2008, 21:58:49
Citato da: "t"tema
uh uh

signora longari, lei mi cade...

Shoutendoji è uno dei proto-devilman di Go Nagai
nella storia - molto complessa, finisce che la madre di Doji Shouten ha in realtà concepito nella sua disperazione di maternità negata il mondo degli oni dal quale poi alla fine è emerso proprio Doji Shouten (ovvero, Shoutendoji) facendo sì che le sue fantasie diventano realtà... sì, lo so... se mi legge master Formatted_brain mi banna per insulto di divino pennino...


Ok, grazie del chiarimento! Purtroppo non conosco granchè bene le opere di Go Nagai...

PS: non è che puoi immaginare l'apparizzione di qualche misterioso forziere ricolmo di lingotti d'oro (o di rame, tanto è uguale) dalle mie parti?  :angelo:  :angelo:  :angelo:
 :asd:  :asd:  :asd:
 :mrgreen:  :mrgreen:  :mrgreen:

PPS: In alternativa un carico di DVD della complete collection dei Gundam SD :asd:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 30 Maggio 2008, 22:00:14
ahimè... sono anni che sogno la comparsa di pulcherrima figliola proprio davanti a casa mia, ma continuano ad abitarci vecchie babbione...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 30 Maggio 2008, 22:02:20
Beh... ci ho provato :evil2:

OT MODE OFF

Domani qualcosa in più sull'Impero...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 31 Maggio 2008, 14:39:55
Come promesso...


Citato da: pctdnl"iaaealio "caGicEt
Impero di Ahkannauser

Espansione territoriale: 140 pianeti terra formati più 50 pianeti per attività di supporto non abitabili stabilmente (ruolo: minerario, base di appoggio militare, zone di orbita per colonia, ect...).
Colonie: +3500 (20% basi ed industrie militari e similari, 46% abitative con attività commerciali, 24% industriali generiche con quartieri abitativi, 10% agricole)

Tipo di governo: monarchia imperiale costituzionale

Numero di abitanti: 413.352.000.000 (aprox per difetto alle migliaia)

Reddito pro capite: 18,4 Barum (1 Barum = 0,8 Moneta Interplanetaria)

Storia:
Inizialmente il pianeta di Ahkannauser (al tempo repubblica) si rese indipendente nel 804 N.C. quando era ancora un pianeta di periferia con collegamenti instabili verso le zone già più colonizzate.
La sua posizione avanzata gli permise, seppur al prezzo di grandi sacrifici, di prendere possesso di almeno venticinque pianeti, di cui ben diciotto terraformabili, in meno di vent'anni.
Seguì una fase di stasi nell'espansione che divenne più lenta, preferendo gli allora presidenti del sistema di Ahkannauser di sviluppare i pianeti colonizzati e la costruzione di colonie orbitanti soprattutto per ruoli industriali (molte delle colonie industriali ancora presenti risalgono infatti all'epoca), comunque cento anni dopo altri dieci pianeti, di cui due terraformabili, si erano aggiunti ai possedimenti di Ahkannauser.
Nel frattempo però la galassia cominciava a farsi 'affollata' e Ahkannauser cominciò a farsi centro di intensi traffici commerciali cosa che permise una forte espansione economica che durò almeno tre secoli in cui il sistema di Ahkannauser aumentò la propria influenza economica (e lentamente militare) su tutti i regni, repubbliche e nazioni varie attorno ad essa.
Seguì un periodo di forte stagnazione economica che portò all'aumento della competizione sociale e ad una forte instabilità politica con alcuni colpi di stato che, seppur indolori, contribuirono ad aumentare la conflittualità tra le varie fasce della popolazione.
Infine nel 1412 N.C. il Partito Comunitario Ahkannaussiano tentò un colpo di stato, questo partito, per lungo tempo minoritario, con l'aumentare della tensione tra le fasce della società aveva man mano acquistato potere, ma tale partito era molto malvisto da una delle etnie minoritarie del sistema, quella degli Ronahmin che tentarono a loro volta un colpo di stato (con l'appoggio dei partiti avversi al PCA) rischiando di far degenerare il tutto in guerra civile.
In questa situazione buon gioco ebbe il generale dell'esercito Ahkannaussiano, Jan-Erik Birgesonn comandante della guarnigione del pianeta capitale, che con la forza fece intervenire per la prima volta l'esercito nelle questioni politiche reprimendo nel sangue il colpo di stato del PCA e giungendo ad un accordo con i Ronahmin.
Proclamato eroe nazionale per aver scongiurato la guerra civile venne proclamato presidente dell'Unione di Ahkannauser (così venne ridenominata la repubblica) rimanendone presidente fino alla sua morte, quando gli successe il figlio, Albin Birgesonn.
Questi proclamo la nascita del regno di Ahkannauser proclamandosi re e stracciò di fatto (non a parole) la costituzione egalitaria promuovendo la nascita dell'aristocrazia, la sua prima prova di forza fu con la vicina Luster che preoccupata dagli avvenimenti politici nel regno di Ahkannauser decise di intervenire con una spedizione militare nel 1467 venendo appoggiata in questa azione da alcune fazioni oppositrici all'interno dello stesso regno di Ahkannauser.
Albin non solo riuscì ad ottenere una strepitosa vittoria militare, ma riuscì a piegare le forze di opposizione interne al regno senza di spada ferire facendo leva sui sentimenti patriottici della sue gente che videro nella spedizione militare di Luster un vero e proprio attacco ad Ahkannauser e mettendo in incolmabile e completa minoranza le forze a lui avversarie.
Non solo Albin respinse l'attacco della potente Luster (composta da ben 60 pianeti!), ma avanzò fino a sottometterla (grazie anche all'aiuto di alcuni pianeti vicini che intervennero nel conflitto sperando di sbarazzarsi dell'invasiva Luster) proclamandosi quindi imperatore.
Fu l'inizio della sempre più forte ascesa dell'impero di Ahkannauser che con brevi e violente guerre continuò ad aumentare i propri possedimenti arrivando, nel 1630 N.C., data di inizio di scoppio delle ostilità con la repubblica di Hastrad, a possedere 210 pianeti.
Attualmente al potere c'è l'imperatore Jan-Erik II del casato Birgesonn con a capo della cancelleria il potente Alex Astenriena.

Popolazione:
30% etnia nord-europea
18% Ronahmin
8% etnia giapponese
6% etnia cinese
2% discendenti transfughi del Reich (hanno particolari autonomie su due pianeti)
36% vario

Sistema politico e diritti umani:
Vige una monarchia monoparlamentare, con i parlamentari eletti tra gli aristocratici ed i ministri nominati dal parlamento (previo dibattito con l'imperatore) e incaricati quindi dall'imperatore.
L'imperatore ha controllo assoluto su esercito, polizia e servizi segreti, è l'unico che può promulgare lo stato di guerra e lo stato d'emergenza su scala nazionale, inoltre tutte le leggi presentate dal parlamento devono essere da lui prima accettate.
Quelle che l'imperatore presenta possono essere respinte per effettuare migliorie solo due volte, dopo la seconda volta entrano automaticamente in rigore.
I diritti umani sono teoricamente rispettati (come dice la costituzione dell'impero), ma di fatto non esiste una vera e propria uguaglianza tra la gente, infatti il sistema legislativo si divide per: l'alta aristocrazia, la bassa aristocrazia, la plebe aristocratizzata (alla plebe è consentito salire di alcuni gradi nella scala sociale permettendogli di raggiungere scalini come il comando nell'esercito di guarnigioni di periferia o piccole flotte), la plebe nazionale e per le persone dei territori non ancora assimilati completamente nel sistema dell'Impero.
Comunque l'Impero garantisce cure mediche e razioni di cibo giornaliere anche ai sudditi meno abbienti.

Sistema economico:
L'impero eccelle sia nel commercio, sia nell'agricoltura, sia nella produzione industriale, in tutti i settori è completamente autonomo da forniture esterne e si può permettere un aggressivo atteggiamento commerciale verso tutta la galassia.
Le industrie, le miniere ed i grandi appezzamenti agricoli sono tutti controllati dagli aristocratici.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 31 Maggio 2008, 14:50:17
domanda: 200.000.000 di abitanti non sono forse un po' pochini? fa poco più di 1 milione e mezzo di abitanti per pianeta

nel mondo di Dune, si solito i pianeti hanno una popolazione standard di 200.000.000 di abitanti mentre Asimov aveva calcolato in 2 miliardi la soglia massima di abitanti per pianeta terra-like


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 31 Maggio 2008, 16:26:19
Citato da: tte""ma
domanda: 200.000.000 di abitanti non sono forse un po' pochini? fa poco più di 1 milione e mezzo di abitanti per pianeta

nel mondo di Dune, si solito i pianeti hanno una popolazione standard di 200.000.000 di abitanti mentre Asimov aveva calcolato in 2 miliardi la soglia massima di abitanti per pianeta terra-like


Ehm... ho dimenticato alcuni zero per strada :mrgreen: ... in realtà volevo scrivere duecento miliardi (anche perchè avevo già scritto che un piccolo pianeta di periferia con alcune colonie abbastanza disabitato faceva da solo cento cinquanta milioni di abitanti, ma credo che lo porterò a trecento milioni e via) che mi sembrava più consono (inoltre ci sono anche le centinaia di colonie abitative che vanno contate)... meglio che corregga (già che ci sono lo aumento ancora un po' e lo porto a quattrocento miliardi).


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 31 Maggio 2008, 17:29:29
mentre pianifichi la storia, un consiglio: cercati una mappa della spirale galattica con le posizioni relative (rispetto alle diverse braccia della spriale) delle principali stelle... e butta giù preventivamente (su carta) la bozza dei sistemi stellari nei quali la vicenda si svolgerà: sistema singolo o binario... quanti pianeti... quante fasce di asteroidi, e così via

Asimov faceva così


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 05 Giugno 2008, 20:21:46
Ottima idea: ho già più o meno tutto nella mia mente (dopo aver dato un'occhiata a mappe varie) e sò già anche più o meno in che parte della galassia voglia ambientarla: devo solo mettere giù tutto.

Intanto qualche immagine (ho intenzione di fare il PDF più 'colorato' possibile, stò anche pensando a possibili colonne sonore):

Qualche nave in giro per lo spazio

(http://img359.imageshack.us/img359/7765/vlcsnap168201uu6.th.png) (http://img359.imageshack.us/my.php?image=vlcsnap168201uu6.png)

(http://img359.imageshack.us/img359/8272/vlcsnap169908bn1.th.png) (http://img359.imageshack.us/my.php?image=vlcsnap169908bn1.png)

(http://img359.imageshack.us/img359/2241/vlcsnap169999fm8.th.png) (http://img359.imageshack.us/my.php?image=vlcsnap169999fm8.png)


Queste possono essere spoilerose:

Sistema di difesa basato a terra anti invasione (dal buon Ace Combat 4)

(http://img359.imageshack.us/img359/4827/gallery673450992cu2.th.jpg) (http://img359.imageshack.us/my.php?image=gallery673450992cu2.jpg)

(http://img390.imageshack.us/img390/2460/me00001489472fv0.th.jpg) (http://img390.imageshack.us/my.php?image=me00001489472fv0.jpg)

(http://img390.imageshack.us/img390/5559/gallery42173417309sd9.th.jpg) (http://img390.imageshack.us/my.php?image=gallery42173417309sd9.jpg)

(http://img359.imageshack.us/img359/3557/me00001489482bk3.th.jpg) (http://img359.imageshack.us/my.php?image=me00001489482bk3.jpg)


Direzione di fuoco del sistema

(http://img359.imageshack.us/img359/9136/medgallery673440861bo2.th.jpg) (http://img359.imageshack.us/my.php?image=medgallery673440861bo2.jpg)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 08 Giugno 2008, 15:37:43
se pan non ha nulla da ridire, io proporrei alcuni cambiamenti rispetto al plot originario di Soul of the Space, il capitolo finale dell'Ultimate Century

1) invece che nel 2000 NC, Soul of the Space sarà ambientato nel 20.000 NC, cinquemila anni dopo il crollo del Primo Impero Galattico, la creatura che il Guardiano / Amuro aveva cercato di erigere per sorvegliare sull'umanità, e che dopo diecimila anni di glorie e di miserie infine crollò
Per cui, il tentativo di "usare" Roland viene visto da Amuro come l'ultima possibilità di rigenerare il glorioso passato

2) nel corso di quest'ultimo episodio, viene annunciato che il più grande pilota di MS di tutti i tempi fosse Kaspers Lang, che in SotS diventa una specie di eroe leggendario, una specie di Achille del futuro... grossomodo, la sua trasformazione in mito dovrebbe essere già iniziata all'epoca del summer project di Pan

3) Custodi del Primo Impero Galattico sono i Gundam Meister... gli unici piloti cui viene concesso di pilotare un mobile suit di classe Gundam, la cui produzione è - dal crollo della Seconda Federazione Terrestre, esclusiva di Amuro / il Guardiano e che agisce per i primi cinquemila anni di vita dell'Impero come il Mago Merlino di questo impero del futuro...
Questi MS potrebbero essere degli Stormbringer leggermente depotenziati...

4) i Gundam Meister sono "eletti" fra quanti portano i geni che permettono l'interazione con nanomacchine, in quanto tutti (nessuno escluso) discendenti di Hamarn Kharn, Amuro Rey e Kaswal von Deikun, i portatori del gene di integrazione totale, e l'interazione con i cervelli positronici dei propri veicoli li rende in possesso di poteri analoghi a quelli di un newtype
Una specie di Cavalieri della Tavola Rotonda o di Cavalieri Jedi per farla breve...
I primi Gundam Meister potrebbero essere già in giro all'epoca della nuova saga di pan.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 08 Giugno 2008, 16:44:27
Citato da: ""ttmae
se pan non ha nulla da ridire, io proporrei alcuni cambiamenti rispetto al plot originario di Soul of the Space, il capitolo finale dell'Ultimate Century

1) invece che nel 2000 NC, Soul of the Space sarà ambientato nel 20.000 NC, cinquemila anni dopo il crollo del Primo Impero Galattico, la creatura che il Guardiano / Amuro aveva cercato di erigere per sorvegliare sull'umanità, e che dopo diecimila anni di glorie e di miserie infine crollò
Per cui, il tentativo di "usare" Roland viene visto da Amuro come l'ultima possibilità di rigenerare il glorioso passato

2) nel corso di quest'ultimo episodio, viene annunciato che il più grande pilota di MS di tutti i tempi fosse Kaspers Lang, che in SotS diventa una specie di eroe leggendario, una specie di Achille del futuro... grossomodo, la sua trasformazione in mito dovrebbe essere già iniziata all'epoca del summer project di Pan

3) Custodi del Primo Impero Galattico sono i Gundam Meister... gli unici piloti cui viene concesso di pilotare un mobile suit di classe Gundam, la cui produzione è - dal crollo della Seconda Federazione Terrestre, esclusiva di Amuro / il Guardiano e che agisce per i primi cinquemila anni di vita dell'Impero come il Mago Merlino di questo impero del futuro...
Questi MS potrebbero essere degli Stormbringer leggermente depotenziati...

4) i Gundam Meister sono "eletti" fra quanti portano i geni che permettono l'interazione con nanomacchine, in quanto tutti (nessuno escluso) discendenti di Hamarn Kharn, Amuro Rey e Kaswal von Deikun, i portatori del gene di integrazione totale, e l'interazione con i cervelli positronici dei propri veicoli li rende in possesso di poteri analoghi a quelli di un newtype
Una specie di Cavalieri della Tavola Rotonda o di Cavalieri Jedi per farla breve...
I primi Gundam Meister potrebbero essere già in giro all'epoca della nuova saga di pan.


Interessante... tra l'altro ti dirò che l'idea di un Amuro che agiva già 'pesantemente' c'era nel plot iniziale e l'idea di un suo braccio operativo pure infatti Mobius Alfa sarebbe proprio il braccio operativo di Amuro (uno spazio senza confini, ovvero uno spazio dove esista una sola legge, un solo stato, ect... che possiede tutto, dove perciò l'unico confine sia determinato dalle capacità d'espansione dell'umanità)...

SPOILERISSIMO!!!

Va cengvpn vasnggv vy tehccb Zbovhf Nysn (va ernygà hab qrv gnagv ybeb abzv) fneroor yn yhatn znab bcrengvin qv Nzheb r dhrfgb tehccb ragen va nmvbar cre sne zbagner ha GQ fh Zreyva...
Vasnggv qhenagr ha cerprqragr fpbageb vy ernggber qv Zreyva ren naqngb pbzcyrgnzragr qvfgehggb r cre grarer nggvib vy ZF qbirggreb pbyyrtneyb ny frpbaqb ZF qryyn pbzcntavn... pba biiv ceboyrzv... vasnggv y'havgà cbfvgebavpn pbafhzn han dhnagvgà rabezr qv raretvn pur fbyb ha ernggber qv nygvffvzn tnzzn (pbzr aba è dhryyb qryy'nygeb ZF) chò fhccyver noobaqnagrzragr pbafragraqb nyy'havgà qv nirer cbgramn va rfhoreb cvù pur fhssvpvragr cre nezv ornz r cre vy zbivzragb (evhfpraqb napur nq nirer han ohban raretvn evznaragr q'rzretramn).
Cre rivgner nyyben pur Zreyva fv ribyin ZN sn gebiner 'cre pnfb' va ha pbagnvare nyyn qrevin aryyb fcnmvb ha ahbib ernggber (fbyb nyyn svar qry yvoeb Zreyva, qbcb nire rssrgghngb han zbagntan qv pnypbyv fpbceveà pur dhry pbagnvare cre han varmvn aba cbgrin rffrer nyyn qrevin aryyb fcnmvb qngn yn fhn genvrggbevn).
Zn yn pbzcntavn un frev qhoov fhy zbagner gnyr ernggber (fbfcrggnab han genccbyn b dhnypbfn qry trarer)r crepvò ZN cre 'pbaivapreyv' (pbzr vaghveà Zreyva aryyr fhr pbafvqrenmvbav svanyv nyyn svar qry ebznamb) yv nggnppn r dhvaqv tyv Wnyva fbab pbfgerggv n zbagner vy GQ (pbzhadhr 'qrcbagrmvngb') fh Zreyva (pur gen y'nygeb fpbcer qv nirer ny fhb vagreab han znern qv qngv svab n dhry zbzragb oybppngv r vanpprffnovyv cebcevb fhy GQ).
Rppb dhvaqv pur fv nffvfgr ny evfirtyvb qryyb Fgbezoevatre pur va znab n Wnyva ryvzvan va cbpuv zvahgv v ZF thvqngv n qvfgnamn vaivngv qn ZN r gragn napur qv vatnttvner ha pbzonggvzragb pba dhryyv cvybgngv pur creò 'zvfgrevbfnzragr' (cre ZReyva r yn pbzcntavn) fv evgvenab ababfgnagr tenmvr ny ybeb ahzreb cbffnab grarer vzcrtangb y'S-97 r nggnppner yn anir...


Inoltre si potrebbe supporre che il primo impero galattico sia proprio quella che una volta era l'Alleanza di Iskatar (in fondo l'impero di Ahkannauser si intuirà come sia molto più grande delle sue reali possibilità, al contrario dell'Alleanza di Iskatar che ha grandissime potenzialità sotto tutti i punti di vista e limitata solo dal suo piccolo territorio che gli impedisce, per esempio, di avere risorse a sufficienza per avere armate invicibili e numerose solo a causa di un mero motivo numerico).


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 08 Giugno 2008, 17:02:56
... e quindi si potrebbe pensare che Merlin sia essenziale per i progetti di MA per realizzare un F97 mk2 (un computer da combattimento con mille anni di esperienza + tecnologia avanzatissima + TD + adattamento evolutivo reso possibile dal miglioramento delle nanotecnologie...) in pratica lo step precedente il nefasto TurnA ... che però viene alimentato da un induttore di singolarità (sennò come fa ad esplodere la Galassia?)

a proposito ... pensavo che ogni tanto potrebbero saltar fuori in Merlin delle Subroutine di cui NESSUNO sa l'origine, così come delle funzioni strane... perché frutto della tecnologia degli Antichi ancora intrinseca all'unità, e di cui lo stesso A non sa un bel nulla...  :mrgreen:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 08 Giugno 2008, 17:15:47
ah... rileggendo il testo cifrato...





















SPOILER

sulla console di comando di Merlin...

Tesla Drive Detected...
EM-Inducer ... ACTIVATED
EM-Controller ... ACTIVATED
ECM-Drive ... FULL POWER

Advanced Combat System... LAUNCHING

... Minowsky particles polarization device ... ALL GREEN
... Hadron radiation devices ... ALL GREEN
... Anti-beam particles accelerator ... ALL GREEN
... Minowsky Wings flying  system ... ALL GREEN
... Warp Drive ... ALL GREEN

ALL COMBAT SYSTEMS ARE ALL GREEN

F97 ...  ... ... FULL OPERATIVE

e qui parte la canzone Stormbringer dei Jam Project con inevitabile eliminazione e riduzione a polvere cosmica di chiunque gli passi di fronte...

poi, alla fine della battaglia, sorpresina...
inquadratura di poco conto... quasi per caso, una sigla compare sulla schermata di funzione del sistema operativo

"Gundam F97 Stormbringer - Identification Unit 001A - Phoenix Air Crew 299 NC"

in pratica, il marchio di fabbrica dello Stormbringer di Lang... e la dimostrazione che lo Stormbringer fosse realmente esistito...

[img=http://img296.imageshack.us/img296/7576/ishot15bw3.th.jpg] (http://img296.imageshack.us/my.php?image=ishot15bw3.jpg)


(http://[URL=http://img296.imageshack.us/my.php?image=ishot15bw3.jpg][img]http://img296.imageshack.us/img296/7576/ishot15bw3.th.jpg)[/URL][/img]


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 08 Giugno 2008, 17:31:18
Citato da: aet""mt
... e quindi si potrebbe pensare che Merlin sia essenziale per i progetti di MA per realizzare un F97 mk2 (un computer da combattimento con mille anni di esperienza + tecnologia avanzatissima + TD + adattamento evolutivo reso possibile dal miglioramento delle nanotecnologie...) in pratica lo step precedente il nefasto TurnA ... che però viene alimentato da un induttore di singolarità (sennò come fa ad esplodere la Galassia?)

a proposito ... pensavo che ogni tanto potrebbero saltar fuori in Merlin delle Subroutine di cui NESSUNO sa l'origine, così come delle funzioni strane... perché frutto della tecnologia degli Antichi ancora intrinseca all'unità, e di cui lo stesso A non sa un bel nulla...  :mrgreen:


A questo non c'avevo pensato! Mi ero limitato a pensare giusto che ogni tanto Merlin rimanesse stupito dalla quantità di dati criptati a cui non riusciva ad accedere (soprattutto dopo il montaggio del TD).
Funzioni strane potrebbero essere tipo improvvisa generazioni di scudi nanomolecolari contro improvvise minacce o altri strani armamenti difensivi o offensivi inizialmente sconosciuti a Merlin e a Jalin.
Inoltre io avevo immaginato anche questo:

SPOILER!!!

Nyyn svar dhnaqb yn pbzcntavn r yr aniv qry 'tvbinar pbznaqnagr' fv havfpbab nyyn sybggn qv Vfxngne dhryyv qv Vfxngne fhovgb snaab ha bssregn 'pur aba fv chò evsvhgner' cre y'npdhvfgb qv dhry zvfgrevbfb ernggber, qnaqb va pnzovb ha ahbivffvzb r cbgragvffvzb ernggber qv nygn tnzzn 'pynffvpb'.
Cvppbyb cnegvpbyner: vy ernggber ivrar pnevpngb fhyyn anir qn genfcbegb, zn qbcb cbpuv zvahgv neevin y'nzzventyvb cre ivfvbaner dhryyn zrenivtyvn... chegebccb cre Vfxngne yn anir pba n obeqb vy cermvbfb pbagrahgb ren tvà ybagnan...

Ary cebybtb, qbir Zreyva pv qn ghggn han frevr qv narqbggv fh pvò pur niirahgb nv zrzoev qryyn pbzcntavn qbcb yb fpvbtyvzragb qv rffn r qbir sn ghggr yr pbafvqrenmvbav fv cberoor nttvhatrer pur Zreyva pv eraqr 'rqbggv' pur v fvfgrzv qv pbyyrtnzragb cre yn genfzvffvbar qryyr vasbeznmvbav pba vy ernggber renab frzcer r creraarzragr va ynibeb yrttrezragr cvù qry cerivfgb r pur ababfgnagr pv nirffr gragngb qv evzrqvner n pvò aba evhfpì nq rivgner, yn pbfn fgenan cbgrin rffrer pur yr vasbeznmvbav naqninab qnyyn fhn 'zragr' ny ernggber r aba ivpriren....

Una cosa volevo aggiungere: gli smorzatori inerziali sono comunemente usati.
L'unica cosa è che ha seconda delle loro capacità hanno dei limiti: per esempio quelle delle navi sono in grado di contrastare le accelerazioni nel viaggio a velocità oltre quelle della luce, ma quelli montati sui MS per esempio hanno già dei problemi per le manovre più spinte e quindi dopo un po' il pilota stesso comincia a sentire le accelerazioni (diciamo che se il pilota subisse una manvra da 900G senza smorzatori inerziali con essi ne sente solo 9 su un MS)
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EDIT: La sequenza di attivazione è approvata, canzone pure.

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EDIT dell'EDIT: presto posto i brani finalisti (ho cercato di stare il più possibile in casa Bandia :asd: )


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 08 Giugno 2008, 17:37:15
eh eh... perché Amuro crede di aver preso possesso del Grande Antico Chtlhu... ma il nostro vecchio molluscone ne sa una più del diavolo...



EDIT


ovviamente, lo Stormbringer è l'unico MS di tutta la saga cui per onore acquisito si concedono le pose d'attivazione in "mode sborone on"

d'altro canto, non appena il TD inizia ad emanare folgori di beam particles, l'effetto immediato è "ammò te faccio un paiolo così..."


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 08 Giugno 2008, 18:22:53
perfettamente d'accordo... l'unico MS più potente è il caro Turn A, ma quello non ha assolutamente bisogno di fare pose fighe... gli basta distruggere l'universo  :asd:

In ogni caso ecco il primo blocco di soundtrack (al 90% sotto tutela BANDAI :asd: ), non scelte a caso, affatto...

Inizialmente pensavo di usare solo musica classica, ma poi ho riflettutto un attimo: una compagnia composta per la metà da rozzi ignoranti che viaggia per porti dove il 90% della gente è rozza e ignorante... stonava un po'... comunque qualcosa ci sarà, ovviamente, ma piuttosto limitato.


http://it.youtube.com/watch?v=3u4YLIacGZo

http://www.animelyrics.com/game/acecombat5/theunsungwar.htm

ACE COMBAT 5: The Unsung War (dhrfgn y'nirib crafngn cre y'nggvinmvbar qry GQ pur qbirin niiraver va han cbemvbar qv fcnmvb cvran qv qrgevgv (r pur nierv puvnzngb, cre aba fgbaner pba yn zhfvpn, Zner qv Enmtevm), ny 60% yn greeò ohban cre nygen r cebsvphn bppnfvbar) :asd: )

E ora il blocco di OST da ACE COMBAT ZERO: THE BELKAN WAR (purtroppo ACE mi piace troppo, non ci posso fare niente)

http://it.youtube.com/watch?v=1a7xV9F1Hco

ACE ZERO: ZERO

http://it.youtube.com/watch?v=y4AZTgHNdNM

ACE ZERO: MAYHEM

http://it.youtube.com/watch?v=FhyOURHm6_0

ACE ZERO: NEAR THE BORDER

http://it.youtube.com/watch?v=afUONbZ7Dc0

ACE ZERO: THE DEMON LORD OF ROUND TABLE

http://it.youtube.com/watch?v=u6OyT6rsPnk&feature=related

ACE ZERO: UNEXPECTED

http://it.youtube.com/watch?v=LLe1_9qyMz0

ACE ZERO: GALM 2

Nel secondo blocco altri brani da Black Hawk Down , Code Geass, Gundam Seed, MSG 8th, 00, Turn A, F-91, 0083 e vari altri

----
EDIT

Il secondo blocco (su Youtube proprio non le ho trovate...)

http://www.megaupload.com/?d=8YF69FPT


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 08 Giugno 2008, 18:50:51
distruggere

creare

a volte sono le due facce della stessa medaglia...

... specie se usi un MS alimentato da un reattore di cui non sai un piffero... e che è stato progettato da un mollusco senziente circa 300 milioni di anni prima di Cristo... :asd:  :asd:  :asd:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 10 Giugno 2008, 22:22:43
proposta (figlia di Asimov, Second Fondation) , nonché di un bellissimo cartone animato che tanto amai da bambino (e che sto ri-amando ora nella sua riedizione ammodernata, parlo di Terra-E)...

e che permette di riannodare le fila con Soul of the Space

Dopo il ritorno della Phoenix, ha inizio la "Grande espansione"
sfruttando la tecnologia warp, e quanto appreso sui tunnel spaziali, la Federazione a colonizzare un gran numero di pianeti nel nostro braccio della spirale galattica

Durante la Grande Espansione, che prosegue fino a circa 500 anni prima della nascita dell'Impero Galattico (ovvero, all'epoca del romanzo di Pan già si è conclusa), fra gli Spacenoids iniziano a comparire soggetti dotati di strani poteri...
... si tratta di soggetti nei quali i geni degli Antichi si sono sempre più violentemente riaccesi, acquisendo capacità e poteri simili ai Mu di Terra-E (senza averne le limitazioni fisiche).

Ed il Guardiano (Amuro) li teme come la peste. Perché i suoi programmi di predizione del futuro funzionano solo sulle popolazioni, non sui singoli - e sulle popolazioni UMANE. Questi esseri (cui non ho ancora dato un nome...) possono cioè sballare completamente i suoi piani di creazione dell'Impero Galattico, risultando l'esatto opposto dei Discendenti, cioè la stirpe di super-piloti MS che Amuro ha maneggiato a creare riunendo le linee genetiche dei Kharn, dei Rey e dei Deikun e degli Arno (che poi era parzialmente già erede di quasi tutte le linee) - e che in Kaspers Lang hanno mostrato la loro superiorità spaventosa... ovverosia, super-piloti che (non obbedendo alle leggi della Predizione del Guardiano) possono essere impiegati per correggere l'andamento della Storia umana come Amuro preferisce. I Discendenti ovviamente sono i precursori dei Gundam Meisters.
Per questo motivo, il Guardiano maneggia per eliminare questi esseri (che potrebbero essere inizialmente comparsi fra gli eredi dei Profeti, ad esempio), di cui inoltre teme l'evoluzione finale verso creature i cui poteri (vedi i type blue di Terra E) siano fuori scala, quasi divini, determinati dal pieno risveglio dei geni degli Antichi...

Finché non realizza lui stesso, all'inizio di Soul of the Space, che proprio LORO, proprio queste creature - e la più potente di tutte loro (Rolan) sono in grado di creare un Impero destinato a durare per sempre, impedendo la degenerazione e la fine dell'Umanità...

OK... ammò lascio la palla a Pan, che deciderà se servirsene o meno...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 10 Giugno 2008, 23:00:48
Proposta interessante! Io direi l'impero galattico di farlo nascere attorno al 1800-1900 N.C., anno in cui diventa la nazione più potente (immagino, dando dei numeri in correlazione alla potenza, una situazione del tipo IMP. 8, altre nazioni tutte assieme 10, ma essendo una entità unica alla fine l'IMP. prevale) e attorno al 2400 N.C. direi che potrebbe essere rimasta l'unica nazione esistente.

Per i 'newtype' (si potrebbe tenere questo nome) direi che come 'razza' presente in quantità 'discrete' potrebbero apparire più avanti... tipo verso la fine dell'Impero Galattico (magari essendo involontariamente corresponsabili), al più durante questa fase potrebbero apparire personaggi particolarmente 'sensibili', in cui i poteri si stanno lentissimamente risvegliando di generazione in generazione, capaci a questo stadio solo di una percezione di ciò che avviene attorno a loro alcune volte maggiore del normale, ma niente di più, persone che vengono scambiate solamente per persone particolarmente sensibili, nè più, nè meno.

In effetti per il mio racconto c'è una persona che potrebbe essere adatta per il ruolo, anche perchè viene eliminato, magari proprio quando viene eliminato i suoi poteri potrebbero avere un momentaneo risveglio generando una specie di mal di testa lancinante e che dura pochissime frazioni di secondo agli 'esecutori'.
Pensavo a 'Tvbinar cvybgn', pur ivrar ryvzvangb frpbaqb yr abezr qry fvaqnpgb pbzzrepvnyr fcnmvnyr cre v erngv pbzzrffv va mbar qv fcnmvb aba anmvbanyr pbageb zrzoev qryyn fgrffn pbzcntavn nq ha pregb chagb qry ebznamb.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 24 Giugno 2008, 18:30:00
Ricordatevi di questo titolo:

(http://img185.imageshack.us/img185/9199/titoloww3.th.jpg) (http://img185.imageshack.us/my.php?image=titoloww3.jpg)

Mobile Suit Gundam: Iblis


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 24 Giugno 2008, 21:12:57
ahhhh....

al'Iblis...
il diavolo


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 24 Giugno 2008, 21:19:39
Citato da: m"ta"te
ahhhh....

al'Iblis...
il diavolo


esattamente, sarà quello che esclamerà il 'vecchio' della compagnia (che ricordo è di origini arabe) quando vedrà in azione lo Stormbringer, nomignolo che la compagnia appiopperà quindi al MS.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 24 Giugno 2008, 21:40:22
aaah allora devi fare una correzione al titolo

un arabo non esclamerebbe mai "Ibliss!" ma sempre e solo "al'Ibliss"

ci vuole l'articolo  :lol:

ti scrivo sotto sia l'arabo che il giappo in kana, che di solito fa sempre la sua porca figura...

アルヒブリス

إبليس


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 24 Giugno 2008, 22:34:34
thanks very much!  :mrgreen:

---edit

Corretto:

(http://img397.imageshack.us/img397/7268/titolosn5.th.jpg) (http://img397.imageshack.us/my.php?image=titolosn5.jpg)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 26 Luglio 2008, 16:51:43
Ed ecco a voi un piccolo special con introduzione e breve descrizione delle tecnologie che appariranno in questo racconto, oltre che ad una breve disamina (già vista, solo un pochino approfondita) degli stati che si incontreranno nel corso della storia.

Inoltre è presente la prefazione (se si vuol chiamarla così) ed il prologo (che non ha niente a che fare con ciò che avevate letto per le votazioni).

Qua in comodo formato PDF (con qualche immagine):

http://www.megaupload.com/?d=B30YS3TH

Solo le descrizioni delle tecnologie le posto fuori dal formato PDF (caso mai le voleste quotare per insultarmi :mrgreen: )

Graviton Mega Cannon
o Cannone ad Accelerazione Gravitazionale di Grosso Calibro (600+ mm)


Con lo sviluppo degli smorzatori inerziali si cominciò fin da subito ad analizzare le possibilità che il principio di tali sistemi consentivano. si tentò di utilizzarli il principio di base per sviluppare propulsori (con successo quasi nullo), modificare l'asse gravitazionale di pianeti per porli in orbite più favorevoli (questo con un successo maggiore, creando campi gravitazionali opportuni si riuscirono a compiere veri e propri miracoli rendendo abitabili pianeti che fino a pochi anni prima erano impensabili da abitare) e tante altre cose, si ricordi anche solo come lo sviluppo di smorzatori inerziali abbiano permesso di modificare pesantemente l'architettura delle colonie orbitanti abbandonando gli antichi cilindri optando quindi per strutture dove ci fosse un vero cielo e dove le condizioni di vita fossero molto più simili a quelle riscontrabili su un pianeta.
M a il vero campo dove i derivati dai smorzatori inerziali ebbero un successo clamoroso fu quello delle armi; il Graviton Wave Beamer (apparso nel 399 N.C.) è passato alla storia come il cannone beam operativo più potente mai costruito (tanto da passare come arma di distruzione di massa e la cui produzione è stata vietata da diversi trattati intergalattici) e la sua potenza era dovuta a due fattori: l'uso di mega anti-particelle e l'uso di un acceleratore gravitazionale in grado di imprimere una accelerazione e velocità alle particelle incredibile e fino a quel momento impensabile (si ricordi che uno dei gravi problemi delle armi beam era la relativa 'lentezza' dei fasci).
Come già accennato l'uso e la produzione di tale arma fu proibito da diversi trattati internazionali, ma in ogni caso tutt'oggi la sua eventuale produzione sarebbe di estrema difficoltà, oltre ad andare incontro a vere e proprio difficoltà tecniche, quali la mancanza di adeguate risorse in grado di sviluppare l'energia necessaria al suo corretto funzionamento.
Nonostante ciò il principio di accelerazione gravitazionale fece scalpore e vide una veloce applicazione di questo sistema alle armi beam classiche (che non fanno ricorso alle mega anti-particelle), tanto più necessario visto che all'epoca cominciarono a diffondersi per l'appunto smorzatori inerziali e propulsori a ciclo Gunter-Salvisky (e nel 642 N.C. nasceranno i propulsori ad antimateria a ciclo G-S ottimizzato, conosciuti anche come ciclo Nasel) in grado di raggiungere velocità nell'ordine dei Warp di crociera e prossime a quelle della luce in combattimento.
Uno sviluppo quindi obbligato per avere speranze di colpire l'avversario, cosa che con i vecchi e lenti fasci beam era semplicemente impossibile date le nuove velocità di combattimento, pure manovrato, grazie allo sviluppo degli smorzatori inerziali, via via più efficienti.
Proprio in questo momento in cui sembrava che i vecchi cannoni a proiettili solidi dovessero andare in pensione cominciarono a venire prodotti cannoni a proiettili solidi di grosse dimensioni ad accelerazione gravitazionale (chiamati anche Graviton Mega Cannon) in funzione di protezione dei pianeti da asteroidi e altri oggetti di grosse e piccole dimensioni vaganti nello spazio cominciando a diffondersi massicciamente verso il 600 N.C.
Ciò fu dettato da motivi di economicità soprattutto, infatti cannoni beam ad accelerazione gravitazionale del calibro necessario (in questo caso circa 150-200mm) avevano una richiesta energetica spaventosa a ciò si aggiungeva che il fascio beam comunque tendeva a perdere di potenza, al contrario i proiettili solidi (solitamente dotati di propulsione aggiuntiva, sistema per la correzione della traiettoria e sistema di guida di precisione), una volta usciti dall'atmosfera non segnava perdite di potenze all'impatto, inoltre i proiettili solidi avevano il vantaggio di poter correggere all'ultimo la rotta ed in più di una occasione proietti sparati dai Graviton Mega Cannon (i cui primissimi esemplari si aggiravano intorno ai 400mm di calibro) riuscirono a colpire oggetti fuori dal sistema planetario in cui erano posizionati (in questi casi solitamente il calibro usato non era inferiore a 750mm).
Con il declino della Federazione Terrestre tali cannoni (diffusi su tutti i pianeti colonizzati o su apposite piattaforme presso i side) cominciarono ad essere usati anche per compiti bellici, in particolare in chiave difensiva e cominciarono ad apparire vere e proprie batterie di questi cannoni (prima solitamente non ce ne era più di un paio per emisfero) che cominciarono ad aumentare anche di dimensione (oggigiorno lo standard medio è di 700-800mm circa).
La loro importanza divenne strategica e in più di una occasione il loro uso divenne fondamentale per ribaltare le sorti di guerra oramai segnate, come nel 882 N.C. nella guerra tra Afhar e Copernicus II dove la oramai sconfitta Afhar annientò con tali cannoni la flotta di invasione avversaria (introducendo per la prima volta speciali proiettili cluster che ebbero presto un successo enorme) passando quindi al contrattacco e obbligando Copernicus II a segnare un trattato di pace a favore di Afhar.
Bisogna ricordare anche come spesso tali cannoni siano montati su cannoniere spaziali o sulle navi di stazza maggiore con compiti di bombardamento planetario, ruolo in cui mostrarono ripetutamente la loro tremenda efficacia, si ricordi, ad esempio, il bombardamento di Sarajoz del 1523, nell'ambito della guerra civile del sistema SJ-24 in cui intere metropoli vennero annientate dopo due ore di bombardamento.
Numerosi sono i tipi di proiettili usati: tipo cluster (molto efficienti contro flotte serrate ed in grado di trasportare sub munizioni di tutti i tipi, anche missili di piccolo diametro), di precisione (in grado di colpire con estrema precisione navi spaziali che si trovano anche molto distanti dal pianeta dove è situato il graviton cannon), autocercanti (in grado di individuare il loro obiettivo anche dopo il lancio) e tanti altri tipi, spesso incrociati tra loro in grado di offrire una altissima risposta ad ogni tipo di minaccia.
Tale tipologia di arma inoltre è l'unica arma a proiettili solidi (ad accelerazione gravitazionale) di grosso calibro in servizio operativo nella Galassia, solo alcune speciali armi da fanteria, piccole artiglierie portatili e sistemi individuali di autoprotezione o di segnalazione usano ancora proiettili solidi.

Nell'immagine sotto (solo PDF) un tipico esemplare di cannone ad accelerazione gravitazionale.
Il modello qui esposto, uno dei migliori della sua categoria, è un esemplare da 1254 mm della Repubblica di Hastrad usato in uno dei suoi siti da difesa, ma sostanzialmente tutti i Graviton Mega Cannon ricalcano questa architettura apparentemente semplice

Ciclo Gunter-Salvisky migliorato (ciclo Nasel)

La storia narra che tutto iniziò in un piccolo appartamento di Francoforte (località che un tempo sorgeva nel centro Europa, sulla Terra), appartenente ad un piccolo fisico, Joahn Gunter, nell'AD 1935.
La scoperta del fisico, pare casuale, di poter trasformare direttamente in energia elettrica le radiazioni tramite una membrana ebbe anni dopo ripercussioni fortissime e va detto che il via alla colonizzazione spaziale di massa fu possibile solo con lo sviluppo a livelli pratici di tale tecnologia operato dai nazisti sul finire dell'AD 1950 sulle loro colonie spaziali su cui si erano rifugiati.
Tale tecnologia come detto fu semplicemente rivoluzionaria e da essa furono sviluppati potenti reattori, sistema primitivi per contrastare la gravità, sistemi di disturbo radio ed in un secondo momento anche veri e propri propulsori (le cosiddette Gunter Thrust).
La soluzione Gunter cominciò a segnare il passo verso il 300 N.C. Quando oramai tale reattore era oramai insufficiente dal punto di vista dell'output energetico, soprattutto per i MS e le navi spaziali.
Nel 309-310 N.C. il fisico Alexander Salvisky (al soldo dei Kasneh) ideò un nuovo sistema rivoluzionario: basandosi sul reattore Gunter ne sviluppò una versione migliorata che faceva ricorso, quando il reattore Gunter da solo non riusciva a soddisfare la richiesta energetica, a camere di brillanza ad antimateria.
Il nuovo modello di propulsore, oltre a garantire un’erogazione energetica dal 50 al 78% maggiore per unità di propellente impiegata rispetto ai normali reattori a ciclo Gunter, consentiva di stivare l’eccesso di energia prodotta sotto forma di antimateria, da consumarsi in specifiche “camere di brillanza” laddove fosse richiesto un surplus energetico, come durante i combattimenti.
L'antimateria prodotta dal ciclo vitale del reattore sarebbe stato inoltre impiegabile in tutte le unità mobili associate, come i MS, in quanto ritenuto più gestibile e performante del “comune” idrogeno.
Tra l'altro questa innovazione, ad onor del vero, non era completamente nuova e sistemi del genere vennero sviluppati da alcuni reduci nazisti che si erano messi in viaggio per sfuggire alle forze federali dopo la prima guerra coloniale, il sistema inventato precedentemente dai nazisti (ma su cui Salvisky e gli altri esseri umani rimasti nella sfera terrestre non avevano informazioni) differiva per pochi particolari dal ciclo inventato dal Salvisky, principalmente vedeva le camere di brillanza sempre in funzione ad un regime minimo garantendo di base un output superiore in media al 15-20%, ma con un outpout massimo superiore superiore solo al 40-50% rispetto ad un normale reattore a ciclo Gunter, tale ciclo viene comunemente detto ciclo Zoker, da quello che si dice esserne stato l'inventore.
In ogni caso tali due cicli avevano un vantaggio non indifferente rispetto al ciclo Gunter, se usati come propulsori (come scoperto dai Kasneh nel 340 N.C.) quando entravano in funzione le camere di brillanza si potevano raggiungere velocità prossime a quelle delle luce e, dopo che vennero effettuate alcune modifiche che permisero il cosiddetto Warp (che permise di superare la velocità della luce), anche superiori, raggiungendo nel 343 N.C. velocità di Warp 1,002 (di poco superiore alla velocità della luce) e nel 447 N.C. venne superata per la prima (ed ultima volta) la velocità della luce senza far ricorso alla curvatura (al Warp quindi) e ciò fu possibile secondo quello che viene definito “assunto teorico di Haghuadnad” del 50 N.C., raffinazione dell'idea dell'effetto Casimir, che per l'appunto venne dimostrato in quell'occasione.
Tale sistema venne abbandonato principalmente a causa dell'eccesso di energia richiesta per tale operazione, di gran lunga più dispendioso rispetto al già esoso warp, oltre che per alcuni problemi verificatesi durante il test su cui ancora oggi si sa ben poco essendo stati secretati prima dalla Federazione Terrestre e poi dal Council of Galactic Nation (C.G.T.).
Con la caduta dei Kasneh però solo alcune tecnologie caddero in mano federale perciò bisognerà aspettare alcuni anni prima che la Federazione possa cominciare i viaggi interplanetari (soprattutto dopo la “Return War” ciò sarà possibile in massa), cosa che invece i Kasneh ed i discendenti dei Quarto Reich avevano già cominciato da diverse decine di anni.
Una ulteriore affinazione avvenne verso il 642 N.C. quando il fisico Giuseppe Nasel affinò ulteriormente la formula del ciclo Gunter-Salvisky-Zoker (i due cicli si fusero a tal punto l'uno con l'altro dopo la “Return War” che per correttezza bisognerebbe parlare per l'appunto di ciclo Gunter-Salvisky-Zoker piuttosto che solamente di ciclo Gunter-Salvisky o ciclo Zoker) parzialmente eliminando il ciclo Gunter (fino a quel momento necessario per la creazione dell'antimateria e ora ridotto a mera motorino d'avviamento e A.P.U.1) ) e rendendo necessario solo più le camere di brillanza ad antimateria (molti ci avevano tentato ed il procedimento teorico era noto, ma Nasel, con il suo team, fu il primo a rendere pratico il procedimento riuscendo a creare un processo per cui le stesse camere di brillanza creavano l'antimateria a loro necessaria).
Inoltre, in situazione d'emergenza, tramite l'iniezione di helium 3 nelle camere di brillanza si riuscì ad aumentarne ancora di più l'output energetico, ma già senza questo artifizio con un reattore grande la metà di un Gunter-Salvisky un reattore Nasel erogava un output uguale e stesso dicasi nei propulsori, ma bisogna considerare anche non essendoci più il ciclo Gunter (e relativo reattore) diminuivano le necessità di manutenzione e con la produzione di massa i costi di produzione.
Questo solo nei primi modelli, nei modelli successivi del ciclo Nasel le prestazioni si raffinarono ulteriormente e ciò permise ad alcuni vascelli di toccare in prove di velocità nel 729 N.C. la velocità di Warp 2,0 , velocità che col tempo venne superata senza troppi problemi.
Oggigiorno infatti sono ben pochi i casi di navi militari da blue space non in grado di raggiungere Warp 4,5 limite massimo ritenuto sicuro dagli studi teorici e dai test di funzionamento dei propulsori e oltre il quale è necessario far ricorso a uno di questi sistemi:
- il balzo iperspaziale: permette di balzare letteralmente da una parte all'altra della galassia, ma può essere eseguito solo fra due regioni di spazio con analoghe caratteristiche termodinamiche. Il calcolo di ciò però richiede, anche alle più moderne AI, anni di calcolo per determinare le coordinate di balzo. Però permette letteralmente di passare da una parte all'altra senza passare dal centro galattico in una frazione di secondo.
- il warm-hole: si tratta di anomalie "naturali" determinate - forse, dall'esplosione di una supernova e di durata variabile, collegano due regioni random dello spazio all'interno dello spazio curvato dal nucleo del centro galattico (quindi solo all'interno di una stessa Galassia). Comodi perché fanno quello che fa il balzo iperspaziale, a costo zero, ma hanno il grosso svantaggio di non sapere quanto durerà il tunnel stesso, da poche ore a molti decenni ed è già capitato di navi che ne hanno fatto ricorso e sono tornate con gli equipaggi che si sono dovuti ibernare per non morire di vecchiaia.
- il warp-hole: un warm-hole artificiale, generalmente usato dalle flotte: in pratica, si usa una colossale unità - chiamata la Vettrice, che genera un tunnel di breve durata fra due aree di spazio. Permette di risparmiare tempo in fase di calcolo, inoltre esistono dei Warm-hole artificiali usati come vere e proprie autostrade e posti per il traffico commerciale tra alcune delle arterie più frequentate e che prevedono il tragitto più lungo.

Oggigiorno sulle navi e sui MS (a partire dai primi del 900 N.C. quando si riuscì a miniaturizzare ulteriormente i reattori Nasel) di qualsiasi tipo sono solo più presenti i reattori ed i propulsori Zoker ed i Gunter-Salvisky come già detto sono relegati a compiti secondari, sulle navi solitamente si trovano, oltre che per compiti quali di avviamento degli Nasel (quindi come delle vere e proprie A.P.U.), anche per la creazione dell'antimateria necessaria dei MS.
Infatti i Nasel miniaturizzati (detti MiNa) possono solo in parte creare l'antimateria a loro necessaria e a volte è necessario ricaricarli.

Smorzatori inerziali

È risaputo che secondo la terza legge di Newton ad ogni forza ne corrisponde una uguale in modulo e contraria in direzione, problema che già verso gli anni '40-'50 del 1900 AD cominciò a farsi sentire sugli aerei da caccia e che divenne un problema realmente insormontabile nei MS da combattimento spaziale della “Reborn War” in cui le caratteristiche fisiche dei piloti erano divenute quasi più importanti delle prestazioni dei MS stessi.
Il problema comunque non venne affrontato, preferendo a far ricorso a nuovi tipi cockpit, tute anti-g e altri sistemi simili che comunque alleviavano soltanto il problema, ma con la comparsa dei reattori Gunter-Salvisky capaci di velocità superiori a quelle della luce risolvere il problema divenne una prerogativa principale: senza sistemi anti-g (già allora chiamati 'smorzatori inerziali') sarebbe stato impossibile far accelerare l'eventuale vascello a velocità warp in tempi 'umani'.
I nazisti durante la loro lunga fuga nello spazio aperto, i Kasneh poco prima della loro caduta e la Federazione durante lo sviluppo delle super corazzate classe Phoenix svilupparono quindi sistemi similari nella forma e uguali nei risultati: erano i primi esempi di smorzatori inerziali, ma durante la “Return War” solo la Federazione Terrestre (in particolare l'equipaggio della Phoenix) riuscì ad equipaggiare i suoi mezzi più piccoli (come caccia e MS) con smorzatori inerziali efficienti anche ad altissime velocità conseguendo un vantaggio non indifferente e molto risolutivo negli scontri a livello tattico.
Gli smorzatori inerziali operano su tutta la struttura della nave (o del MS) su cui è montato e su ciò che c'è al suo interno (quindi equipaggio o piloti) proteggendoli dalle accelerazioni, in particolare sui MS uno smorzatore inerziale viene considerato efficiente quando moltiplica il valore a cui si 'sentono' le accelerazioni sui MS di 100 (perciò a 900 G il MS ed il pilota ne percepiranno 9) e sulle navi di 1000 (perciò a 9000 G la nave e l'equipaggio ne percepiranno 9), valori che tutt'oggi sono tranquillamente superati ed in futuro è probabile che questo 'difetto' degli smorzatori inerziali (determinato dalla loro non perfetta reattività) possa essere completamente eliminato.
Gli smorzatori inerziali (montati obbligatoriamente in numero minimo di sei per struttura  per funzionare adeguatamente) funzionano creando un campo di forza che contrasta le accelerazioni inerziali, perché ciò avvenga è necessario una grande richiesta energetica, solitamente sulle navi si fa ricorso ad uno o più Nasel appositi, mentre sui MS si fa ricorso a batterie al Jingo-Radrer (due particolari materiali ottenuti tramite sintetizzazione) in grado di assicurare il funzionamento dei sistemi inerziali per ore, batterie che possono essere ricaricate dallo stesso MS quando non si trova in combattimento e può dirottare parte dell'output energetico dalle armi ai sistemi secondari.
Il funzionamento dei sistemi inerziali però si rivelò molto utile per creare anche veri e propri campi di forza gravitazionali che permisero di avere gravità artificiale senza far ricorso alla rotazione della nave o della colonia, queste ultime da quando gli smorzatori inerziali si sono diffusi hanno completamente cambiato aspetto abbandonando la classica forma cilindrica, consentendo quindi alla popolazione ivi residente di avere un vero cielo.
Gli unici problemi degli smorzatori inerziali sono l'autonomia: infatti anche gli smorzatori inerziali più efficienti non possono stare in funzione per più di settantadue ore continuative (pena il surriscaldamento dei superconduttori necessari alla creazione del campo di forza), per questo motivo sulle navi spaziali (solitamente su quelle che devono compiere viaggi interplanetari) i sistemi inerziali sono presenti in numero ridondante, arrivando a prevedere, secondo i moderni standard cantieristici, due sistemi a 12 smorzatori inerziali più un sistema d'emergenza o come su alcune corazzate quattro sistemi a 16 smorzatori inerziali più due di emergenza.
Ogni singolo smorzatore inerziale è composto solitamente da un generatore di campo gravitazionale (più uno d'emergenza solitamente) e da quattro distorsori gravitazionali.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: flare'90 - 27 Luglio 2008, 22:34:21
Forse fai un pò di casino quando spieghi dei reattori, dato che a dove sono rimasto io l'antimateria è prodotta come scarto del ciclo Minowsky-ionesco, e comunque anche se cambi i nomi il dettaglio rimane.

Se puoi fare chiarezza, te ne sarei grato.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 27 Luglio 2008, 23:39:36
Lo sò, nelle descrizioni simil tecnico-storico sono sempre piuttosto confusionario  :asd:

Allora vediamo di ricapitolare un po'

Ciclo Gunter produce
        |
Eccesso di energia usato per creare l'antimateria
        |
L'antimateria viene usata nelle camere di brillanza (ideate da Salvisky o da Zoker come si preferisce, da cui ciclo Gunter-Salvisky) dove viene usata per generare una quantità di energia semplicemente spaventosa (utile in combattimento), tale procedimento ha però il difetto che le camere di brillanza devono essere 'ricaricate' e che durante un combattimento le riserve di antimateria tendono a finire velocemente, inoltre anche ipotizzando di stivare tale antimateria (si ipotizza che le tecnologie a disposizione tra secoli e secoli lo permettano) prima del viaggio anche immaginando di immagazinarne in grande quantità non garantirebbero comunque una sufficiente autonomia per più usi delle camere di brillanza (motivo per il quale si preferisce portarsi un 'distributore', ovvero il Gunter che immaginavo che man mano si sviluppassero i Gunter-Salvisky diventasse sempre meno importante dal punto di vista della propulsione e della generazione di elettricità, ma sempre più importante per la creazione dell'antimateria)

Allora il buon Giuseppe Nasel cosa si inventa? (e faccio un mia culpa per non averlo spiegato)
Semplice: elimina il ciclo Gunter che si stava rivelando più un freno essendo ormai il ciclo Gunter giunto al suo canto del cigno.
Come? L'antimateria usata nelle camere di brillanza pur trasformandosi in materia non più utilizzabile nel ciclo viene fatta attraverso particolari apparecchi che utilizzano passivamente la grandissima quantità di elettricità statica e non generata dal reattore (determinando pochissime perdite di carico) e che nella pratica non formano altro che un acceleratore di particelle che a sua volta trasforma le particelle di idrogeno in antihydrogeno nella quantità desiderata in modo che il ciclo si autoalimenti.
Una specie di ciclo chiuso ideale, in realtà con un minimo di perdite ovviamente e di richiesta di tanto in tanto di hydrogeno (o di helium 3 anche) supplementare per compensare le perdite comunque in quantità accettabili.

Ovviamente ciò determina però due problemi: il reattore non può essere spento pena l'impossibilità di riavviarlo (a meno che non sia disponibile una A.P.U. nel nostro caso un reattore a ciclo Gunter-Salvisky), funziona a potenze costanti e si può solo decidere quanta potenza prodotta usare (ovvio che nel caso di MS o navi a due motori, per es., il secondo reattore o propulsore diventa quello da usare in combattimento).

Comunque io mi pongo ora una domanda: perchè diamine non ho scritto tutto ciò prima? :confuso:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: flare'90 - 28 Luglio 2008, 10:45:30
Bella domanda.

Ok, ora capisco qualcosa di +, per cui grazie.

A proposito, perchè l'improvviso cambio di nomi nella serie?

Comunque il GWB utilizzava dove sono rimasto gravitoni e non anti-megaparticelle.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 28 Luglio 2008, 13:25:01
L'idea di cambiare i nomi alla serie (ma non solo) è nata da qua:

http://www.gundamuniverse.it/forum/viewtopic.php?t=1414&postdays=0&postorder=asc&start=0


In quanto ai Graviton Wave Beamer e ai Graviton Cannon di base usano i gravitoni, ma accoppiati a smorzatori inerziali che in pratica usano i gravitoni per creare una accelerazzione del proiettile (o del fascio beam) altissima.

In pratica lo smorzatore inerziale 'comanda' un 'rivestimento' formato da gravitoni  all'interno della canna che amplificano la 'forza' dello smorzatore in modo da attrarre ed accelerare il proietto (e se la canna non collassa è solo per via del fatto che altri smorzatori pensano alla sua integrità strutturale).
Ovviamente il sistema di controllo elettronico deve essere avanzatissimo e con precisione da orologio atomico, se non di più.

Le anti-mega particelle nel GWB invece sono usate nel fascio vero e proprio.

Un po' di confusione nelle denominazioni comunque è voluta e creata ad arte per simulare quella che è la realtà, dove spesso si usano termini impropri per chiamare un determinato oggetto o uno strumento.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 18 Agosto 2008, 19:05:12
Heavy Battle Armor Minuteman: Al'Iblis


PCAI-X02B A001


Io, intelligenza artificiale modello PCAI-X02B, numero di serie A001, chiamata Merlin dal mio attuale padrone, Hernest Jalin, sono stata incaricata di redigere, dalla moglie del mio attuale padrone, un romanzo sui fatti che negli ultimi mesi hanno interessato la sua famiglia.
Pur essendo una intelligenza artificiale sono di un modello avanzato, comunemente dette 'sezienti', di cui oramai l'umanità ha perso le capacità tecnologiche per la loro costruzione, ma alcuni vecchi modelli come la sottoscritta sono tutt'ora in circolazione per la galassia.
Per comodità vostra chiamatemi comunque Merlin, una sigla complessa come la mia è difficile da memorizzare e in quanto alla parola AI è un termine che il mio attuale padrone preferisce non utilizzare: se l'ho usato in questo frangente (e se comparirà qua e là andando avanti nel romanzo) è solo per via che questo scritto potrebbe finire in mani terze e leggere solamente Merlin sarebbe potuto risultare fuorviante e avrebbe potuto pensare che ciò sia stato scritto da un essere umano, cosa ben lungi da me (è una formula arcana questa, ma d'altronde se parlerò strano alle volte ciò è solo dovuto al fatto che sono in funzione da 1433 anni e che certe strane espressioni sono rimaste memorizzate nel mio cervello positronico).

Un possibile lettore si starà domandando come una AI possa 'scrivere' un romanzo, vedrò di rispondergli.
Come già detto sono una unità 'senziente', molto più avanzata di una normale AI, a ciò aggiungo anche che proprio per scrivere tale romanzo sono andato ad analizzare tutta la principale produzione letteraria umana (cosa da cui spero ho tratto molti insegnamenti, per inciso noi macchine non possiamo sperare, non siamo state programmate per quello, ma per rendere il tutto più 'umano' a volte farò ricorse a termini simili); inoltre la mia millenaria esperienza e raccolta dati mi permette oramai di intuire con un basso margine d'errore cosa 'frulla' nella testa degli esseri umani con cui sono a contatto, cosa che sicuramente è stata utile per narrare proprio di eventi che vedono al centro gli esseri umani. Spero che il lettore sarà così magnanimo da perdonarmi se in certi frangenti apparirò fin troppo freddo nella narrazione, anche quando si parla di cose molto commoventi o tristi, ma purtroppo sono una macchina in fondo e di certe cose non riesco comunque a capacitarmi della loro importanza: l'unico sentimento per cui sono stato programmato è quello di fedeltà in modo da evitare di attaccare i miei stessi padroni anche in caso di forti intrusioni da parti terze al mio sistema, cosa che con normali AI purtroppo è già capitato che avvenisse con mezzi che si rivoltavano contro i loro stessi padroni. Inaccettabile.

Spero di non aver tediato troppo il lettore con questa prefazione che, nonostante tutto, ho ritenuto necessaria per far meglio comprendere eventuali cose che il lettore stesso potrebbe trovare strane, anche tenendo in considerazione che ciò che leggerete è stato scritto da una AI senziente.


PROLOGO

Il lettore non me ne voglia, ma prima di iniziare a raccontare ciò che è avvenuto alla famiglia Jalin riporto in questa sede una giovane leggenda (per la precisione il suo riassunto), nata nei primi secoli di conquista della galassia e riferita alla “Return War” del 399 N.C., breve, quanto distruttivo, conflitto che vide la Nuova Federazione Terrestre fronteggiarsi contro l'alleanza formata dai reduci dei Kasneh e dei discendenti dei transfughi del Quarto Reich (per questo viene detto che la guerra si prolungò per anni, nonostante la “Prima Guerra Coloniale”, la “Reborn War” e la “Return War” siano eventi separati).
La terminologia usata ricorda più una leggenda medioevale (il medioevo è una antica epoca umana dell'era pre-spaziale) che una storia dell'era spaziale, ma i fatti di fondo narrati (ovvero il ritorno della federale 'Phoenix' e l'uso di armi biologiche, chiamate draghi, e di potentissimi BV da parte dello stesso equipaggio all'apice della battaglia tra la Nuova Federazione Terrestre e l'Alleanza) sono comunque realmente avvenuti, seppur con molti personaggi ed eventi circondati da un alone di mistero.
Tale evento è di fondamentale importanza nella storia dell'umanità visto che darà il via alla colonizzazione di massa della galassia ed inoltre quando avviene qualcosa di strano questa leggenda viene sempre tirata fuori...



“Molto tempo fa, quando gli umani cominciarono ad espandersi nella galassia, scoppiò una guerra che vide contrapposta l'umanità. La guerra si prolungò per anni e anni. Arrivò però il giorno in cui sembrava che per la libera Federazione fosse giunto il momento di doversi piegare alle maligne forze dei reduci dei Kisneh e dei discendenti del Quarto Reich unite nella Alleanza, ma in quei drammatici momenti una luce accecò i combattenti.
Un enorme vascello fece la sua apparizione e con esso un cavaliere, i suoi due fidi destrieri ed i suoi leali scudieri che scesero sul campo di battaglia seminando morte e distruzione nelle file dell'Alleanza.
Combatteva agli ordini di una splendida donna e per il suo re, ed in nome di essi e della libertà scaglio contro il pericoloso nemico tutta la sua micidiale forza gettando il panico ed il terrore tra le file dell'Alleanza, aiutato in questo dal suo destriero metallico di umana forma e dal suo drago che tanta fatica fu necessaria per domarlo e volgerlo alla sua causa.
Eppure all'apice della battaglia il sangue dell'eroico ed impavido cavaliere cominciò a fluire dal suo corpo a causa del temibile avversario che si parò sulla sua strada, ma con eroico sforzo pose fine alla vita del maligno cavalier avversario.
Alla fine della battaglia, ferito nel fisico, ma nello spirito più forte che mai, sparì insieme alla splendida donna e ai suoi potenti destrieri.
Pure il re scomparve come se non fosse mai esistito, ma nonostante ciò, più di una volta, è parsa la sua imponente ombra stagliarsi minacciosa sulla galassia, in attesa che il suo fidato cavaliere ed i suoi destrieri facciano ritorno”.




Capitolo 1: Navigando verso Troem

New Century 1832, Febbraio 13, ore 09.23 GTS (Galactic Time Standard)

“ASVER!!! Quante volte ti ho detto di non mangiare sulla plancia di comando?” sbraitò Hernest Jalin: suo figlio maggiore per l'ennesima volta stava tranquillamente mangiando e bevendo sulla plancia di comando, incurante dei danni che una eventuale bibita gassata rovesciata avrebbe potuto generare sui circuiti, o comunque rendere i tasti tutti fortemente appiccicosi, senza contare la marea di briciole che facevano assomigliare quella console più ad  un tavolo di un fast food che ad una plancia di comando di una nave.
“È solo uno snak!”.
“E queste saranno solo cinque dita che ti troverai sulla tua faccia se non pulisci subito tutto!” esclamò il padre alla replica del figlio alzando la mano sinistra in un modo inequivocabile.
Minaccia molto poco peregrina, come si poteva tranquillamente capire dall'espressione di Hernest, piuttosto contrita per la rabbia, e come tale prontamente recepita dal figlio che ripose la bibita ed il panino nel suo cestino da pranzo per poi afferrare un piccolo tubo di aspirazione posto sulla destra della plancia, cominciando quindi a pulirla con estrema attenzione sotto l'occhio vigile del padre.
“È solo uno snak! È solo uno snak! Che faccia tosta!” mormorò Hernest.
Se non lo conoscessi l'avrei detto molto arrabbiato, ma un sottile sorriso era comunque disegnato dalle sue labbra e conoscendolo (al momento in cui avveniva ciò) da ventisette anni, tre giorni, cinque minuti e quarantacinque secondi, e considerando che lui stesso lo ammise con me più volte posso affermare che Hernest provava per suo figlio quel sentimento che gli umani sono soliti chiamare stima, misto per di più ad affetto paterno.
A conferma di ciò posso asserire senza possibilità d'errore che Hernest più o meno alla stessa età che ha ora Asver (vent'anni) non si comportava tanto diversamente (ed in molti frangenti anche peggio) e probabilmente Hernest si riconosce in suo figlio e per questo lo stima e lo apprezza..
Anche d'aspetto fisico si assomigliano molto e se Hernest non avesse sul suo fisico i segni dell'età (nonostante cerchi di nasconderlo oramai sta perdendo la folta chioma di capelli bruni a cui evidentemente tiene moltissimo, d'altronde ha pur sempre quarantasette anni) potrebbero apparire talmente simili da passare ad occhi umani per gemelli omozigoti.
Asver aveva appena finito di ripulire la plancia di comando quando un allarme di navigazione riecheggiò sul ponte di comando.
L'addetta alla navigazione, Zakyyah Ayo, una possente donna  trentacinquenne di etnia centro africana, subito controllò il radar, infatti la spia di navigazione che risuonava era quella anti-collisione.
“Il radar spaziale ha rilevato una nave cargo a 2-5-3 Alfa 4 Hotel a 123 unità luce da noi in viaggio a Warp 1,9 fuori dalla sua rotta di 2 unità luce, possibilità di collisione stimata 4,93% tra 190 secondi. Correggere la rotta di 2 Alfa!”.
“Correzione in corso” esclamò Asver senza troppa convinzione agendo su uno dei volantini della plancia di comando, “Rotta modificata, tra quanto imposto il rientro di rotta?”.
“Trenta secondi” ordinò Zakyyah, “A causa di questa correzione però perderemo cinque minuti sulla nostra tabella di marcia, niente di che quindi: arriveremo comunque su Troem entro due ore”.
“A riserve energetiche come stiamo?” domandò dopo alcuni minuti Hernest che si era seduto su una poltrona assorto nei suoi pensieri.
Asver stava già chiudendo la schermata del videogioco olografico quando intervenni io.
“Se non usiamo i Battle Armor dovremmo rimanere nei limiti di sicurezza per un altro viaggio di massimo sei giorni”.
Hernest sbuffò e quindi si rimise a pensare volgendo uno sguardo perso nel vuoto verso il soffitto, dopo dodici secondi esclamò piuttosto poco convinto che “Se quel carico di Cola Melon non rende quanto sperato gli detraggo le spese per l'antimateria e l'idrogeno aggiuntivi dal suo stipendio. Non ho voglia di pagare altre multe al CSU!”.
Hernest stava parlando di un carico di Cola Melon (una anguria geneticamente modificata al gusto di Cola) acquistato su consiglio di Regelinde Kasselfraw, l'addetta alla contabilità della compagnia commerciale di cui Hernest Jalin è padrone; Regelinde è capace dei più astrusi acquisti e vendite solo basandosi sul differente tasso di scambio monetario e costo della vita, passato, vigente e futuro tra le varie nazioni e pianeti, riuscendo in molte operazioni che vanno al di là della mia ferra logica positronica.
Comunque quel viaggio non sarebbe stato  molto redditizio e l'unica fonte di guadagno sarebbe derivato da quel carico di Cola Melon comprato in fretta e furia su quel pianeta mezzo disabitato chiamato Junos solo per non fare un viaggio a vuoto: d'altronde Hernest, dopo accesa conversazione con sua moglie, la trentottenne Maisa al-Hamdan (o come compare solitamente sui documenti: Maisa Hamdan),  aveva deciso che la compagnia avrebbe fatto conversione verso l'Impero di Ahkannauser dove sembrava ci fossero ottimi contratti che li aspettassero dopo alcuni sondaggi e contatti preliminari di Regelinde.
La compagnia commerciale di Hernest  era formata dalla sua famiglia e alcuni stipendiati (tra cui le già citate Regelinde Kasselfraw e Zakyyah Ayo), oltre che da un'unica nave, quella su cui stavamo viaggiando: la Al'Nadira (ex BSM Wolverine III), dal nome della madre del suocero di Hernest, .
Tale nave è un ex-rifornitore militare riconvertito in un vascello commerciale armato da 280 metri di lunghezza, armato con due mitragliatrici beam da difesa da 32mm ed un cannone a mega particelle da 140 mm (originariamente il vascello, quando era ancora un rifornitore militare, era dotato anche di due batterie lanciamissili) ed è capace di Warp 3,67; fu venduto anni addietro a prezzo simbolico da una nazione per cui Hernest, sua moglie e suo suocero avevano lavorato anni.
Era un ottimo vascello commerciale certificato dal C.S.U all'atto dell'iscrizione di Hernest a esso come: nave cargo veloce interplanetaria a standard militare.
Il CSU non dovrebbe avere bisogno di presentazioni, ma nel caso non lo conosciate sappiate che è il sindacato dei commercianti e piccoli mercenari spaziali.
Il C.S.U. (acronimo di Commercial Space Union) non è un sindacato qualsiasi: è molto potente, con forti collegamenti politici al Council of Galactic Nation e presso tutte le principali nazioni della Galassia, una vera e propria potenza su cui fare appoggio in caso di problemi, anche se la iscrizione a tal sindacato richiede il rispetto di regole molto ferree ed in caso di trasgressione multe salate (e sulla sicurezza della navigazione il C.S.U. preme indubbiamente molto).
Ritornando alla baronessa Regelinde Kasselfraw (la Kasselfraw infatti era una potente, ma oramai decaduta da anni, famiglia aristocratica di cui Regelinde è l'ultima discendente diretta in vita ed avendo cinquant'anni è oramai certa la fine della linea di discendenza diretta non avendo lei figli) non è solo l'addetta alla contabilità, ma è anche la maestra dei figli di Hernest e Maisa (Asver, Leya e Jhassan), compito svolto insieme a Vincenz Beccia, quest'ultimo è anche, e soprattutto, un ex-ufficiale pilota cinquantaduenne della Repubblica di San Ypter.
Infatti oltre a far da maestro a figli di Hernest e Maisa è il pilota del secondo BA a disposizione della compagnia Jalin: lo YAA-134G Goblin, Battle Armor della classe P.A.R.M.P. (Partial Auto Repair Medium Performance).
Il primo BA, in ordine di prestazioni, costo ed importanza, in dotazione agli Jalin è quello sul quale sono attualmente montato: ovvero il Type 12 Strela portante matricola civile T12S923HJ25, mentre la matricola militare assegnata quando fu prodotto è NFFS X25690 (cosa che vorrebbe dire che questo è in particolare il primo esemplare prodotto).
Tale Strela è pilotato da Hernest in persona; d'altronde fu proprio lui a rinvenirmi mezzo distrutto e abbandonato su di un vecchio campo di battaglia e a riportarmi a standard operativi.
Il Type 12 fu uno dei primi BA (se non il primo, ma i dati storici in ciò sono contraddittori, di certo il Type 12 fu una classe sperimentale, costruita in 8 esemplari, tra il 413 N.C. ed il 415 N.C.) della classe F.A.R.H.P (Full Auto Repair High Performance) mai costruiti; ancora oggi, soprattutto dopo i vari refit a cui l'esemplare in mano a Hernest è stato sottoposto nel corso della sua millenaria attività, è uno dei migliori BA della sua categoria, anche se questo è l'unico esemplare risultante ancora operativo; altri due esemplari sono conservati in musei, tra i quali lo NFFS X25691 presso il museo centrale umano, sezione storia militare, del C.G.N. su Marte.
Oltre ai due BA la compagnia dispone di un mezzo aereo multiuso modello C-45 Anouk e di 4 Personal Armor (Battle Armor di piccole dimensioni che vengono usati per compiti secondari, dai compiti di riparazione della nave a missioni di infiltrazione in ambiente chiuso) di modello vario.
La presenza di due BA, del mezzo aereo, dei PA e l'armamento della nave sono una assicurazione alla vita stessa dell'equipaggio: la pirateria spaziale è molto diffusa, come ben sanno Hernest e sua moglie avendo svolto in passato l'attività, inoltre nelle zone di conflitto non è difficile imbattersi in piccole e pericolose formazioni navali delle parti in causa che cercano di bloccare le linee commerciali nemiche per strangolarne l'economia.
Tra l'altro l'armamento in dotazione alla compagnia commerciale di Jalin permette di svolgere anche piccoli compiti di mercenariato (come scorta di preziosi carichi e personalità o raccolta informazioni) e le ha consentito di ottenere dal C.S.U. l'abilitazione al trasporto di carichi in zone 'calde'.
Essendo generalmente fragile la stabilità politica tra le varie nazioni della galassia avere tale abilitazione è un buon modo per non vedersi precluse molte rotte commerciali e avere maggiori possibilità di ottenere buoni contratti di trasporto in merci.
D'altronde il rischio su commissione viene sempre generosamente pagato, una metà prima del decollo e una metà a trasporto completato: solitamente questa è la prassi.
Tutti i motivi suddetti (pirateria spaziale, mercenariato, garantire la sicurezza delle merci trasportate) giustificano la spesa di ulteriori stipendi e bocche da sfamare.
Senza scordare che a ciò si aggiungano gli arrotondamenti garantiti dal commercio di merci proprie della compagnia, ambito nel quale il supporto ed i consigli di Regelinde si sono sempre rivelati preziosi.
“Stiamo entrando in territorio dell'Impero di Ahkannauser” avvertì la navigatrice, “Devo avvertire Maisa e gli altri?”.
“Un avvertimento via interfono basterà... comunque sarei curioso di sapere cosa aveva da fare mia moglie di tanto importante con Leya: è da ore che è rinchiusa nella sua camera”.
“Da quel che ho capito voleva confezionarle un nuovo vestito”.
“Mio Dio! Mia moglie è un caso disperato! Solo perché a Leya sono cresciuti un po' i seni deve subito confezionarle un vestito che non glielo metta in risalto!” disse Hernest scrollando leggermente la testa, “Io gli e lo dico sempre che prima o poi la piccola si sveglierà e la riempirà di insulti sbattendole la porta in faccia”.
La navigatrice trattenne un sorriso, in effetti Maisa era sempre stata ultra protettiva con sua figlia Leya (oramai diciannovenne visto che compirà gli anni il 3 marzo)  e non c'era verso di farle capire che esagerava: nonostante fosse una sua amica infatti non le dava ascolto appena si entrava nell'argomento.
“ASVER!” gridò improvvisamente Hernest vedendo suo figlio maggiore con i piedi sulla plancia di comando come se nulla fosse, Asver, al monito di suo padre, ritrasse i piedi e si alzò dalla sedia.
“Non preoccupatevi” fece con fare stanco, “Vado ad avvertirli io”.
“Bravo, almeno ti rendi utile!” esclamò Hernest di cattivo umore abbandonandosi sulla poltrona.
A denti stretti Asver lanciò un insulto, che è meglio non riportare, all'indirizzo del suo genitore.
La porta automatica del ponte di comando si richiuse alle spalle del ragazzo che subito imboccò un corto corridoio alla sua destra che portava all'ascensore con cui si accedeva ai vari livelli della zona abitativa della nave che comprendeva gli alloggi, la serra idroponica (che fungeva anche da vero e proprio piccolo parco per non sentire troppo la mancanza della terra ferma) e la palestra, più alcune stanze e sale minori come la lavanderia, l'infermeria, la cucina e la sala convegni (erede della sala ufficiali della Wolverine III).
La zona abitativa era composta, nella sua zona centrale da una decina di livelli, per 28 metri d'altezza, molti meno rispetto al resto della nave, ma ciò è stato determinato dalla volontà di dare alla nave una forma aerodinamica piuttosto accentuata (per potersi muovere più agevolmente in atmosfera) e una minore traccia radar nell'arco frontale, cosa che ha quindi dato alla nave una forma a cuneo piuttosto accentuata in questa sua parte.
Dei dieci livelli presenti, l'uno è occupato dalla palestra e dalla sala convegni, i livelli  dal due al sette sono ad esclusivo uso abitativo, nell'otto sono presenti la cucina e la lavanderia,  il nono è occupato dalla serra idroponica, mentre il livello più basso è occupato da alcuni magazzini; fuori dal conteggio risulta il ponte di comando che risulta come livello zero.
Uscito dall'ascensore al livello 2 il ragazzo percorse una trentina di metri lungo un largo corridoio, sorpassando due anonime porte corazzate (uno di quei tanti particolari che tradivano l'ex uso della nave) che erano, la prima quella dell'alloggio di suo nonno (ma Asver sapeva che non si trovava nel suo appartamento) e, la seconda quella dell'alloggio dei suoi genitori, quando si trovò davanti ad una porta corazzata dall'insolito colore rosa leggermente sbiadito.
Con fare assorto nei suoi pensieri (o come a volte dice suo padre: “con fare assorto a tenere la testa rigorosamente vuota”), pigiò un piccolo bottone rosso: era il campanello.
“Leya, è lì la mamma?”.
“Sì sono qui! Un attimo!” replicò Maisa, anticipando la risposta della figlia, stringendole nello stesso momento, invero più forte del necessario, una cucitura del vestito che le stava facendo indossare, la ragazza emise un piccolo mugolio di dolore sentendo una certa difficoltà nel respirare a causa del vestito che le premeva troppo sul petto.
“Sì, certo. Un'ora, un attimo: stessa roba...” mormorò a denti stretti Asver dopo qualche secondo di attesa, “Sono solo venuto a dirvi che fra meno di due ore siamo a Troem”.
“Meno di due ore?” domandò la madre adoperandosi per stringere ancora più forte la parte superiore dell'abito non essendo soddisfatta del risultato precedente, “Petto in dentro” ordinò un attimo prima di tirare i fili con l'apposito strumento automatico portatile di cucitura.
“Mamma! Non respiro!” esclamò Leya supplichevole: “Respira con il diaframma” fu la pronta replica di Maisa con fare materno.
“Due ore, sì... vado ad avvertire gli altri”, il ragazzo nel mentre di allontanarsi lanciò un'occhiata dubbiosa ai rumori che provenivano dalla stanza della sorella, “Mia madre è proprio pazza” mormorò soprappensiero tre secondi dopo.
L'abito che Maisa stava modificando su sua figlia era una specie di abito da donna che scendeva fino alle caviglie e che era piuttosto largo in vita e nelle braccia, proprio queste ultime, pur considerate perfette dalla madre, erano troppo lunghe e a stento Leya riusciva a vedersi le mani.
Il risultato, non me ne voglia, ma era indubbiamente e oggettivamente pessimo: tanto più che riusciva nell'impresa  di dare un aspetto goffo ad un corpo ben proporzionato e slanciato come quello della ragazza.
“Ti sta di incanto!” esclamò Maisa soddisfatta del suo lavoro.
“Sembro grassa” commentò sua figlia guardandosi allo specchio, “Inoltre faccio fatica a respirare...”.
“Non è vero! Stai benissimo e poi è solo questione di abitudine, vedrai che riuscirai a respirare benissimo fra qualche minuto!”.
Gli occhi della ragazza, dopo essersi guardata ancora allo specchio per una frazione decimale di secondo, ritornarono ad essere bassi.
Nel frattempo, sceso di un livello, Asver aveva bussato ad altre tre porte, ma nessuno gli rispondeva, la prima era quella di suo fratello minore, Jhassan , la seconda era quella del secondo pilota di BA della compagnia, Vincenz e la terza era quella di suo zio, Hisaki, ma nessuno era nei propri alloggiamenti.
“Merlin! Dove sono tutti? Anche il nonno e Poker dov'è che sono andati a giocare a carte?”.
Chiamato in causa, ovviamente intervenni attraverso una delle numerose unità di riproduzione del suono disperse sulla nave, ci sarebbe mancato ancora che non rispondessi ad una richiesta di un essere umano: “Erbert, Hisaki, Orville, Regelinde, Vincenz e Jhassan si trovano tutti presso l'hangar principale; mentre tuo nonno Ayman, e Derek -o come lo chiami tu: Poker- si trovano presso la serra idroponica davanti al proiettore olografico ivi installato”.
“Jhassan non sta combinando nulla?” esclamò sorpreso il ragazzo: Jhassan è il suo fratello minore (ha dieci anni) e nonostante abbia appena dieci anni è una peste assoluta sempre in movimento e sempre pronto a commettere qualche danno.
“Ha appena tentato di danneggiare il computer di guida del Goblin. Per quello tutte quelle persone si trovano lì: chi per controllare che non faccia altri danni, chi per controllare se e a che livello ha commesso danni”.
Asver ascoltò la cosa come se fosse normale che un bambino danneggiasse una unità di guida di un BA, cosa che in effetti era con Jhassan.
“Capito, comunque stai all'occhio Merlin! Mi raccomando! Jhassan è una peste”.
“Certamente, ti ricordo che tuo padre mi ha autorizzato ad usare scosse elettriche per difendermi da eventuali tentativi di sabotaggio di Jhassan”.
“Umhhh... ora che ci penso, ma voi IA non dovreste usare il voi? Mi accennava ieri qualcosa Leya a proposito della vostra programmazione ”.
“Tuo padre me ne ha vietato l'uso se non in particolari situazioni”.
“Bah...”.
Il giovane prese una scala di servizio sulla sua destra e sceso di un livello si trovò in un corridoio molto largo e quindi davanti ad un grosso portone con alcuni vecchi e sbiaditi cartelli e simboli di avvertimento sui rischi biologici che potevano presentarsi in quella zona: non è raro che sulle navi militari (soprattutto quelle secondarie) le serre idroponiche vengano usate per trasportare nuovi vegetali trovati durante le esplorazioni su nuovi pianeti.
Ora sulla Al'Nadira si trovano solo piante ornamentali e alcuni piccoli animali, come un docile e vecchio cane da caccia, tre felini di razza Kaiserpanzer ed un fringuello di Alberich (che ha dimensioni tipiche più di un piccolo rapace che di un classico fringuello) nella zona riposo, mentre colture speciali a crescita rapida nella serra vera e propria.
Tra l'altro il lettore che non conosca i Kaiserpanzer non si faccia trarre in inganno dal nome pensando a felini particolarmente violenti,  infatti questa razza, tipica dei pianeti abitati dai discendenti dei nazisti ivi rifugiatisi dopo la prima guerra coloniale, non sono altro che grossi gatti molti tranquilli, la cui particolarità è per l'appunto di essere molto grossi (il triplo in media di un gatto normale) e di avere una colorazione che rammenta le mimetiche dei carri armati dell'era pre-spaziale.
I Kaiserpanzer, infatti, sono gatti  a pelo raso che presentano chiazze di marroncino scuro e marroncino chiaro, ricordando quindi le classiche colorazioni mimetiche da deserto in uso al tempo.
Tali gatti, per la precisione sono tre gatte, furono trovati abbandonate, appena nate, da Maisa e da una piccola Leya su uno dei numerosi pianeti visitati; il cane invece è da anni un fedele compagno del suocero di Hernest, Ayman, mentre il fringuello di Alberich entrò dentro la nave un giorno che questa era ancorata ad un porto e quando ci si accorse della sua presenza la nave aveva oramai effettuato il balzo iperspaziale: per questo motivo (e contando che non ci fu più verso di farlo uscire) venne anche lui accolto ufficialmente sulla nave dove l'unico da cui si lascia prendere è Vicenz.
“Nonno? Poker? Siete qui?” domandò a bassa voce il ragazzo entrando dentro la serra.
Dall'altra parte della cosiddetta zona riposo, coperta da una fitta vegetazione, giungeva un rumore distinguibile alle orecchie di Asver come quello di un mezzo informatico acceso, perciò senza fare rumore si avvicinò di soppiatto alla zona dove si trovava lo schermo olografico.
Vide che Ayman e Derek stavano guardando la TV, quindi aspettò il momento più propizio per spaventarli: appena incominciò un servizio trasmesso sulla TV olografica uscì fuori dal suo nascondiglio tra le piante emettendo un forte urlo.
Ma la reazione dei due non fu quella che si aspettava: “Ciao Asver...” fece Derek con tutta calma, girandosi lentamente sia a causa dei suoi settantacinque anni di età (per di più passati su navi spaziali e combattendo) che comunque qualche acciacco lasciano, sia a causa della sua mole, tra l'altro fortemente in contrasto con il fisico asciutto dell'ottantenne Ayman seduto a pochi passi da lui.
Asver rimase sorpreso e deluso: le reazioni che quei due potevano avere ad un suo scherzo erano sempre incredibili e facevano passare la voglia di fargliene altri.
“Ciao Poker... nonno...” disse accennando un  inchino con la testa in direzione del nonno intento a fumare dal narghilè d'epoca in oro massiccio, finemente lavorato e con diverse pietre preziose incastonate qua e là per impreziosirlo, narghilè che Ayman si era procurato durante una delle sue scorribande da giovane.
L'inchino di Asver al nonno era più dettato da rispetto reverenziale che da rispetto dovuto a  parentela: infatti Ayman è un uomo indubbiamente pericoloso (fu il comandante dell'unità di pirati di cui facevano parte sua figlia Maisa, ovviamente, e Hernest), cosa che già si intuisce dal suo aspetto rude accentuato, per di più, dalla cicatrice che gli solca la guancia destra (nonostante cancellarla con la chirurgia plastica sia una operazione da niente oggigiorno per qualche motivo ha sempre voluto tenersela), dalle fredde e rigide rughe che gli solcano il viso (ha ottant'anni) e dall'abito della tradizione araba che indossa sempre (una Dishdasha).
A ciò si aggiunga anche che Ayman è un fervente aderente alla religione mussulmana (sunnita per la precisione) e non passa momento che non squadri male Hernest, Maisa e i suoi nipoti maggiori.
Il cattolico Hernest, infatti, è ai suo dire colpevole di aver fatto 'cadere in peccato' sua figlia Maisa, di non essere mussulmano e di non essersi convertito nonostante abbia sposato Maisa, ma nonostante ciò comunque l'ha accettato visto che all'atto di scioglimento dell'unità di pirati ha assegnato la guida della famiglia proprio ad Hernest
Sua figlia la accusa invece di non seguire manco uno dei precetti del corano, di essere arrivata al matrimonio già non più vergine e di essersi fatta mettere in cinta prima del matrimonio (che poi questo è la causa del matrimonio), se non l'ha disconosciuta è perché le è affezionatissimo nonostante tutto.
I suoi atei nipoti maggiori sono altresì per lui colpevoli di non essersi ancora convertiti alla religione mussulmana: infatti i due, così come Jhassan, per decisioni dei genitori, potranno scegliersi loro se e quale religione praticare.
Nei confronti del più piccolo dei suoi tre nipoti invece non manca attimo a cercare di insegnare al piccolo la religione mussulmana (e anche le più elementari norme comportamentali, ma è un'altra storia) nel tentativo di convincerlo a convertirsi, ma da quel che posso analizzare ed elaborare direi con scarso successo.
Tutto ciò gli da comunque un'aurea di uomo critico, freddo, deciso, autoritario, distaccato, pericoloso, intelligente (può parlare per ore del Corano e della storia dell'Islam, per poi passare come se nulla fosse a parlare della situazione spazio-politica nel suo complesso facendo dei paralleli impensabili tra le vicende) e con quel tocco di impassibilità che, agli umani, fa temere ad ogni suo movimento che stia per accadere qualcosa di spiacevole: come un monito, una lunga e dura critica o un attacco anche fisico...
“Cosa state guardando?” domandò Asver osservando lo schermo olografico 3D.
“Ascolta” ordinò Ayman con tono perentorio.

Ed ecco le prime immagini della battaglia presso Yuzan II che hanno visto annientate le forze di Hastrad  sul pianeta per mano della flotta imperiale di Ahkannauser, annoverante circa venticinquemila navi comandata dall'erede al trono:  Strven II.

Vengono mostrate alcune scene della flotta ahkannausiana che avanza e che comincia a far fuoco con i fasci ad energia diretta a lunga gittata.

Come potete vedere è stata una battaglia violenta che ha visto le forze di Ahkannauser lanciare una prima ondata che ha costretto la Repubblica di Hastrad a rivelare le proprie posizioni  e a far convergere sul quadrante spaziale a nord di Yuzan II le forze a sua disposizione, tale azione ha costretto inoltre Hastrad  a rivelare le posizioni dei pericolosi Graviton Cannon posti sul pianeta.

Compare una mappa 3D dell'azione dove si mette in evidenza la tattica usata dalla flotta Ahkannausiana vertente sulla divisione della flotta in due flotte da 9.000 navi (il 1° ed il 3° gruppo) e due minori da 3.500 (il 2° e 4° gruppo), tali flotte viaggiano inoltre in fila indiana per non consentire alle forze su Yuzan II di intuire la reale potenza della flotta.
Arrivate a 89.800.000 chilometri dal pianeta, tramite un balzo iperspaziale di flotta (tra l'altro manovra piuttosto ardita portarsi a tali distanze molto ravvicinate ai campi gravitazionali planetari e stellari con un balzo iperspaziale), il 1° ed il 3° gruppo si pongono su una formazione in linea a due piani (con la seconda leggermente arretrata di qualche migliaio di chilometri) e le altre due invece proseguono la loro corsa mantenendo la formazione a fila indiana e simulando una invasione del pianeta
La minaccia di un massiccio bombardamento orbitale e di una massiccia invasione spinge la flotta di Hastrad ad intervenire contro di essa con tutte le forze a sua disposizione (circa 12.000 navi, informa la grafica), in particolare cerca di attaccare quei due gruppi che sembrano incaricati dell'invasione.

A quel punto Battle Armor e navi d'assalto leggere Ahkannusiane  sono comparsi a sorpresa sul quadrante est del pianeta, poco difeso, e sono penetrate nell'atmosfera annientando quindi i Graviton Cannon che stavano sparando da cinque minuti contro la flotta principale.

Alcuni Battle Armor che penetrano nell'atmosfera scortando alcune navi d'assalto, scene di combattimento in una fitta giungla, alcune immagini di Battle Armor che sorvolano una città insieme ad alcuni mezzi aerei multiruolo. Infine alcune gigantesche artiglierie che esplodono sotto i colpi delle armi a fasci beam dei Battle Armor e di truppe da combattimento che prendono possesso dei luoghi governativi.

La battaglia è stata violenta e non è durata più di mezz'ora vedendo quindi sconfitta Hastrad che perde anche questo pianeta, ultimo bastione del sistema solare di Xhalin.
Con la perdita di questo sistema solare si riducono quindi a due i sistemi solari ancora sotto il controllo  della Repubblica di Hastrad.


Viene mostrata una mappa che rappresenta la perdita di Hastrad disegnando quindi il confine e mostrando poi alcune navi militari di Hastrad presso i loro spazioporti (immagini di repertorio di prima della guerra avverte una scritta).

Strven II ha rilasciato una dichiarazione tramite i suoi portavoce dove afferma che nulla verrà lasciato intentato per spazzare il prima possibile il corrotto e malvagio governo che sorregge Hastrad e che questa battaglia dovrebbe essere un monito alla prosecuzione della guerra da parte della piccola Hastrad.

Appaiono alcune immagini ritraenti il primogenito del casato imperiale.

Proprio oggi due inviati del C.G.N. devono arrivare su Hastrad per avviare i primi contatti per giungere ad un accordo di pace o, per lo meno, ad un 'cessate il fuoco'.

Fermo immagine sull'Union Palace del C.G.N. su Marte.

“E quindi?” chiese Asver.
“Lascia perdere, evidentemente sei un caso disperato...” mormorò Ayman guardando con espressione indecifrabile il nipote.
“Se mi spiegassi...”.
“Prima di agire di impulso, se è possibile, perdi almeno una frazione di secondo a riflettere sul da farsi se non vuoi fare la fine della flotta di Hastrad...”.
“Ma non mi dici sempre che in azione non bisogna pensare troppo?”.
“In azione... io ti ho detto prima di agire di perdere una frazione di secondo... sempre che tu non voglia fare la fine degli ammiragli di Hastrad catturati da Ahkkanauser”.
“E con ciò?”.
“Prima non hai analizzato bene il luogo dove ti muovevi e non hai visto che su quella parete c'è uno specchio... piccolo, ma è uno specchio...”.
Asver rimase in un attonito silenzio: proprio non se ne era accorto.
“In ogni caso c'è una cosa di cui ti vorrei parlare...”, Ayman mise da parte il narghilè (gesto che mise in forte allarme Asver) e cominciò ad accarezzare (con una certa foga) il cane che era accucciato alla sua destra, “Ho notato che sempre più spesso torni sulla nave, quando siamo in porto e stiamo per salpare soprattutto, con oggetti di vario tipo -dal cibo ad un lettore olografico nuovo- ma al contrario dei tuoi genitori -a cui fai credere di aver usato i tuoi soldi per comprarli- o fatto alcuni controlli...”.
Il ragazzo era pietrificato: il suo battito cardiaco aumentò di colpo, ma le sue onde celebrali mettevano in evidenza uno stato emotivo fortemente confusionale e di forte paura.
D'altronde credeva che nessuno avesse mai sospettato niente, come spesso mi confessava.
“Merlin!” sussurrò tremando.
“Non ho riferito niente a nessuno!” informai assumendo un tono di protesta per meglio mettere in evidenza la mia estraneità alla scoperta di Ayman.
Quest'ultimo aspettò alcuni secondi osservando bene il nipote con quei suoi piccoli e vispi occhi marroni“Credevo di avertelo sempre detto! Eppure par proprio che tu non capisca... rubare è un gravissimo reato e peccato come direbbero gli imam -o come vengono chiamati- del tuo degenerato padre! Tanto più che mi pare che vivi, se non nel lusso, nella agiatezza: questo rende molto grave questi furti che in caso contrario potrebbero anche essere tollerati. Forse a te della legge degli stati non te ne frega -e questo posso anche tollerarlo, ma solo in determinate condizioni- ma il guaio e che non ti importa neanche della legge islamica, ed invece dovrebbe fregartene visto che nelle tue vene scorre il mio sangue! Insomma! In che lingua te lo devo dire? È vietato espressamente!”.
“Ma nonno...”.
“Non sei nelle condizioni di darmi del nonno” minacciò Ayman.
“Ok, signor nonno stavo dicendo...”, disse Asver senza far troppo caso ad alcuni suoni di disapprovazione del parente, “... che non mi sembra di aver fatto nulla di male. E poi posso spiegare! Vedi, in realtà sono stato più che altro costretto a prendere quelle cose a cui tu accennavi prima: a volte mi capita di uscire senza portafogli -io lo dico sempre che la cartamoneta è obsoleta, ma sembra che i governanti non ci arrivino- e pur di non tornare indietro a mani vuote commetto quelli che tu chiami pomposamente reati... in fondo non mi pare di produrre grossi danni finanziari, infatti sto bene attento a rubare presso grandi supermercati e catene consumistiche -che tra l'altro tu critichi sempre- e capisci quindi...”, ma il ragazzo si interruppe a causa di una fredda occhiata del nonno che diceva più di mille parole.
“E dai Ayman...” intervenne Poker, al secolo Derek Khahalin, “Perdonalo! È solo un ragazzo e tu da giovane commettevi ben di peggio! Ti vantavi di continuo dei tuoi furti e delle ragazze a cui toglievi l'innocenza -tra l'altro in modi che oggi definiresti assolutamente sconvenienti se non vietati- tanto per dirne un paio, a volte ci sembrava fin che esagerassi: ed eravamo al tempo una piccola combriccola di mercenari da quattro soldi che ne commettevano di cotte e di crude... in confronto a te Asver è un bravo ragazzo!”, Derek si voltò quindi un attimo in direzione del ragazzo osservandolo attentamente, “Anzi! Lo direi anche senza metterlo al confronto con te!” aggiunse ritornando a guardare verso il suo vecchio amico e comandante.
“Sì, ma quelli sono errori di gioventù” replicò Ayman impassibile (ma una vena sul suo collo si gonfiò leggermente, cosa che gli accadeva sempre quando era costretto a parlare, o a sentire parlare, della sua gioventù), “Ed è proprio perché ho capito quanto ero stato stupido al tempo che cerco di mettere sulla giusta strada i miei nipoti...”.
“Beh... forse un giorno ci riuscirai nonno, comunque mi raccomando non dirlo ai miei: te ne sarò eternamente grato...” promise il ragazzo alzandosi.
“Ti convertirai?” domandò Ayman tradendo una piccola speranza.
“Ho detto che ti sarò grato, adesso non esageriamo... comunque ero solo venuto per dirvi che fra meno di due ore saremo arrivati”.
Il ragazzo fece un rispettoso inchino all'indirizzo del nonno e fece un occhiolino in direzione di Derek per ringraziarlo dell'aiuto.
Ayman appena vide, tramite lo specchio, suo nipote scomparire dietro alcune piante guardò minacciosamente Derek che lo ricambiò sorridendo.
“Tira fuori le carte, questa te la faccio pagare Derek!”.
Il giovane intanto uscì dalla serra dal portone da cui era entrato proseguendo per il largo corridoi che si prolungava dalla serra fino ai grossi vani di carico centrali, alle celle frigorifere (gli ex dormitori della nave modificati) e all'hangar posteriore (era presente anche un piccolo hangar anteriore che però poteva essere usato solo per il rifornimento o il supporto, essendo troppo piccolo per poter accogliere adeguatamente un BA per lungo tempo).
La nave va detto che era studiata in modo molto razionale, seppur con alcune particolarità nel suo genere.
I rifornitori/navi da carico militari sono in genere caratterizzati da un grande livello di automatismo, cosa che consente di ridurre il numero dell'equipaggio (solitamente non più di una ventina di unità, anche meno) al minimo garantendo a quest'ultimo un alto livello di confort (gli alloggi ufficiali su queste tipologie di navi  normalmente non si differenziano molto da quelli del resto dell'equipaggio se non per qualche confort in più) e la ex Wolverine III in questo non fa eccezione.
In totale la Al'Nadira è dotata di 16 alloggi di varie dimensioni, ma originariamente ne disponeva di 34 (di cui 33 da 6,00 metri per 5,00 e alti 2,80 e uno da 14,12 metri per 10,40): infatti tutti gli alloggiamenti (tranne quello più grosso) sono stati ampliati e resi ancora più confortevoli, in genere gli alloggi sono stati tutti raddoppiati incorporando un alloggio adiacente (tale modifica ha permesso soprattutto di dotare ogni alloggiamento di un bagno personale di ragguardevoli dimensioni, prima i servizi igienici 'rubavano' spazio ad ogni singolo alloggiamento), ma tre alloggi (quello di Hernest e Maisa, quello di Asver e quello di Leya) sono stati addirittura triplicati venendo dotati oltre che di bagno separato anche di un salotto.
L'alloggio non modificato era l'unico a non necessitare di modifiche essendo quello destinato al comandante della nave ed essendo già dotato di un bagno nettamente più grande e di un piccolo salotto; tale appartamento, molto vicino all'ascensore che conduce verso la zona del ponte di comando, è usato da Ayman Hamdan fin dalla prima volta che salì sulla nave.
Subito dietro alla zona abitativa è presente la zona di carico che si distingue anche esternamente alla nave per la sua forma a parallelepipedo e da sola occupa circa due quarti della nave, tale zona comprende oltre che i grossi hangar per lo stivaggio del materiale (o mezzi e truppe d'assalto essendo la stiva dotata di rampe che consentivano un veloce sbarco anche della fanteria e dei mezzi non dotati di sistemi per il volo) anche dormitori (ora trasformati in celle frigorifere) e grossi serbatoi che possono essere caricati di qualsiasi sostanza volatile o allo stato liquido: dall'helium-3 all'acqua, inoltre ci sono alcuni piccoli serbatoi che sono abilitati al trasporto di antimateria (altro fatto che tradisce l'ex uso della nave, essendo questi prerogativa solo delle navi militari).
Da notare che nella zona di carico, eccezione fatta per la zona dove sono presenti le celle frigorifere e i serbatoi (che sono posti sotto le celle frigorifere) i livelli della nave possono essere eliminati ritraendoli sulla struttura potendo permettere quindi d'imbarcare anche carichi molto ingombranti in altezza (fino ad un massimo di 68 metri), garantendo la maggior flessibilità possibile a seconda del carico trasportato.
L'hangar posteriore (che occupa poco meno di un quarto della nave) si può invece identificare a causa del piccolo ponte posteriore e del ponte posto nella parte superiore della nave che non era niente di più che una serie di simboli grafici posti sulla fusoliera, ma in caso di necessita possono essere estratte due catapulte elettromagnetiche (che per la loro semplicità e affidabilità sono usate ancora oggi, tanto più che sono usate anche per le manovre di attracco dei mezzi in rientro dalla missione) trasformandolo in un vero ponte per le operazioni dei BA e dei mezzi aerei.
Subito sotto all'hangar posteriore è posta la zona motori, tale disposizione riduce però l'altezza dell'hangar posteriore a soli 34 metri, Hangar che a sua volta è suddiviso in hangar superiore (pre-operazioni, in tale hangar è presente anche la sala briefing) e hangar inferiore (che è più grosso ed è usato per le manutenzioni importanti e per i mezzi che rientrano tramite il ponte posteriore).
Per giungere all'hangar posteriore ci sono varie strade: passare per i vani di carico, usare i due corridoi principali (uno superiore ed uno intermedio, quello sul quale si trovava, c'è anche il corridoio inferiore, ma porta al compartimento reattori) oppure usare l'ascensore orizzontale che collega gli estremi della nave (il ponte di comando e la sala briefing dell'hangar posteriore per la precisione) e che corre parallelamente al corridoio superiore.
Asver scelse di continuare per il corridoio intermedio usando però un vecchio sistema di locomozione, chiamato bicicletta, di cui alcuni esemplari erano parcheggiati in prossimità dell'ingresso alla zona centrale.
È appurato che nella Galassia l'uso della bicicletta è oramai considerato di nicchia e perciò un possibile lettore potrebbe non avere un'idea molto chiara di cos'è una bicicletta, cercherò quindi di spiegarlo in termini semplici.
Una bicicletta consiste in una struttura in fibra di carbonio su cui sono montate due ruote, una davanti alla struttura e una dietro, la ruota davanti è sterzante tramite un manubrio, mentre la ruota dietro è quella che serve a generare la forza propulsiva.
L'energia è fornita dal conducente spingendo i pedali, che sono solidali con una ruota dentata (corona o moltiplica) montata sul movimento centrale, questa, attraverso una catena, è connessa ad una ruota dentata coassiale con la ruota posteriore permettendo quindi di trasformare il movimento degli arti inferiori umani in movimento rotatorio garantendo, a parità di tratto percorso, una minor fatica ed una velocità media generalmente più alta rispetto all'usare le gambe per camminare e/o correre.
Tali mezzi di locomozione, diffusi massicciamente e conoscendo il loro massimo sviluppo sulla Terra nell'era pre-spaziale durante il periodo del 1900 AD, sono molto presenti e utilizzati su alcuni pianeti (soprattutto a maggioranza di etnia cinese), mentre su altri (la maggioranza) sono, se non completamente sconosciuti, comunque ben poco diffusi e usati solo come particolari attrezzi sportivi.
Non per altro esistono anche particolari discipline sportive incentrate proprio sull'uso di tale mezzo, ma nonostante ciò rimane un mezzo molto di nicchia che vede una certa notorietà mass mediatica solamente durante le olimpiadi galattiche.
L'uso di tali mezzi di locomozione all'interno della nave fu introdotto dal fratellastro di Hernest: Hisaki Kusure, un uomo piuttosto minuto e silenzioso prossimo ai sessant'anni d'età del tutto diverso dal suo fratellastro, sia come aspetto (a parte qualche tratto in comune sul viso non sono per niente somiglianti), sia come temperamento (infatti Hisaki, al contrario di Asver, è molto silenzioso e riflessivo).
Hisaki è per parte di padre di etnia atlantidea, minoranza molto perseguitata nella galassia ed era così anche su Hest Frontier IV (su cui erano al potere i Kasnehmin) dove viveva in misere condizioni riparando e cercando tra i rifiuti vecchi componenti meccanici ed elettronici (e fu proprio tra questo rovistare che trovò una bici da cui nacque il suo amore verso questo mezzo) prima di abbandonare il pianeta a causa della drammatica guerra civile del gruppo di pianeti Hest Frontier che vedeva Hest Frontier IV prossima all'annientamento.
Durante tale guerra gli atlantidei del pianeta vennero usati spesso come carne da macello in prima linea nei combattimenti sulla superficie del pianeta e tutti coloro che non erano Kasnehmin richiamati alle armi indipendentemente dalla loro età, come Hernest, che da quel che ho saputo al tempo non aveva più di quindici anni.
Capita spesso di vedere Hisaki intento ad aggiustare e migliorare tali biciclette e ciò è uno dei pochi svaghi che si permette.
Per esempio, sulla bicicletta che stava usando Asver, Hisaki, aveva montato il giorno prima uno speciale sensore che in caso di certa collisione attivava i freni evitandola, ma va detto che tale strumento al 13 febbraio NC 1832 aveva ancora bisogno di qualche perfezionamento, soprattutto nel software di controllo, come capirete leggendo ciò che capitò ad Asver entrando a tutta birra nell'hangar inferiore.
Premessa: Asver non sapeva dello speciale sensore appena montato.
Asver vedendo il portone di accesso all'hangar inferiore aperto cominciò a spingere il più possibile sui pedali scorgendo in lontananza nell'hangar Regelinde che gli dava le spalle e che aveva l'attenzione fortemente catturata da qualcosa (per la precisione da Vincenz che si stava incautamente arrampicando senza alcuna precauzione sul Goblin): una occasione perfetta per far prendere un bello spavento all'odiata maestra arrivandole da dietro a tutta velocità, urlando all'ultimo e facendole temere il peggio.
D'altronde appena scorse Regelinde disse a bassa voce (ma sapendo che potevo sentirlo benissimo grazie ai sensori distribuiti sulla nave): “Guarda Merlin!”, un chiaro segno delle sue intenzioni
Il ragazzo raggiunse la velocità di 50 chilometri orari percorrendo in un attimo quei 70 metri che lo distanziavano da Regelinde, quest'ultima quando si voltò se lo vide a non più di cinque metri di distanza lanciando istintivamente un grido, nello stesso momento Asver fece per girare il manubrio per evitarla, ma il sistema montato da Hisaki entrò in azione bloccando di colpo le ruote: la bici si fermò a mezzo metro da una spaventatissima Regelinde che cadde a terra dallo spavento, dovuto soprattutto al fatto che Asver le volò letteralmente sopra la testa rotolando quindi per qualche metro.
Questa azione catturò l'attenzione di tutti, compresa quella di Jhassan, che sfuggito alla sgridata di Regelinde per ciò che aveva combinato prima si era arrampicato sul Goblin facendo le boccacce alla donna.
Visto che non scendeva con le buone Vicenz cominciò a salire anche lui sul Goblin per farlo scendere, non ritenendo necessario togliere la gravità per recuperarlo con maggiore sicurezza come proposto da Orville  (il quarantunenne pilota ex sottoposto di Vincenz).
Fu proprio nel momento in cui Asver entrò in scena, attirando l'attenzione di Jhassan, che Vincenz ne approfittò per afferrare il bambino e con un paio di balzi di inaspettata agilità ritornare a terra.
L'ex ufficiale quindi diede il bambino ad Orville e dopo aver scavalcato il corpo di Asver (questi era steso a terra che cercava di capire cosa fosse successo e di rialzarsi in qualche modo) andò ad offrire, molto galantemente, la mano a Regelinde per aiutarla ad alzarsi.
“Uhmpf... mi alzavo anche da sola!” esclamò Regelinde con alterigia, “Comunque grazie”.
“Di niente, obbligato!” replicò Vincenz di buon umore.
“E comunque la prossima volta non voglio che corra rischi inutili: faccia come le ha detto il suo sottoposto la prossima volta. Voi tendete troppo a mettersi in mostra!”.
“Come desidera, comunque era solo per non farla star male, ho notato che lei soffre molto la mancanza di gravità e mi dispiacerebbe assai non poter aver la fortuna di conversare con lei a causa di una sua indisponenza...” rispose sorridendo.
“Che sfacciato!” esclamò Regelinde, voltandosi verso Jhassan che si trovava a qualche metro da lei, tradendo un certo divertimento per le attenzioni dell'uomo nonostante l'alterigio e serio aspetto che si sforzava di mantenere, quindi fece qualche passo in direzione di Jhassan (tenuto fermo da Oliver) fissandolo dritto negli occhi: “E ora veniamo a te piccola peste! Ora ti farò portare da tua madre spiegandogli cosa hai combinato e voglio vedere se ti azzarderai a comportarti ancora così!”, “Oliver! Seguimi e tieni ferma quella peste! E tu Vincenz non puoi esimerti dai tuoi doveri di insegnante quindi accompagnami dalla signora Jalin a spiegarle cosa è successo!”.
“Non ne era assolutamente mia attenzione, anzi! Visto che a causa di Asver è caduta per terra sporcandosi il suo vestito che ne direbbe se andassi a parlare io con la signora Jalin, mentre lei si va a cambiare? In fondo fra poco dovremmo anche arrivare” propose Vincenz.
Tra l'altro Asver solo in quel momento si stava rialzando riprendendosi dalla violenta caduta, “Ah! Ecco... ero venuto per dirvi che fra meno di due ore saremo arrivati!”.
“In quanto a te non mi pare cosa bella fare uno scherzo di tale portata alla signora Kasselfraw, ma ti va bene che ti sei già punito da solo”, Vincenz guardò sorridendo Asver, quest'ultimo capì che tutto sommato Vincenz lo stava ringraziando per avergli dato una opportunità in più di fare il cascamorto con la Kasselfraw (più volte è successo negli ultimi tempi che Vincenz si congratulasse apertamente di questo con Asver), “Comunque la prego di accettare la mia proposta cara Regelinde”.
“Doppiamente sfacciato! Ma comunque accetto la sua proposta. Io vado a ritirarmi nella mia cabina, cerchi di far capire alla signora Jalin che per Jhassan servono metodi particolarmente duri”.
“Sarà fatto” disse Vincenz accennando un inchino a Regelinde che si allontanava.
Appena la Kasselfraw scomparve dietro alla porta dell'ascensore orizzontale Oliver prese la parola: “E pensare che è una aristocratica decaduta e si da ancora tutte queste arie...”
“Ma sta zitto, fa tanto la sofisticata, ma non aspetta altro che la scusa buona per farmi entrare nella sua camera” replicò Vincenz sorridendo, i tre (Vincenz, Oliver, Jhassan) si misero in cammino lungo il corridoio intermedio e passò un minuto prima che Oliver riprendesse la parola.
“Bha... sia dannato il suo amore per le aristocratiche... ci ha già fatto mettere nei guai, anche a me che c'entravo nulla”.
“E che sarà mai... abbiamo solo dovuto abbandonare l'esercito...”.
“Tu sei bello che scemo, l'ho sempre detto che le donne sono un pericolo!”.
“Se tu hai gusti strani...”.
“Non ho gusti strani, semplicemente la mia è una constatazione ed è per questo che preferisco andare da una kokuz, almeno paghi usufruisci e vai...”.
“Uhmpf... cosa mi tocca sentire! Da te poi!” esclamò Vincenz unendo le mani in segno di preghiera
“Cos'è una kukuz?” domandò Jhassan curioso.
“Quando sarai più grande te lo spiegherò...” mormorò l'ex ufficiale.
“Cos'è?”.
“Un'altra volta”.
“è una parolaccia?”.
“No Jhassan, le parolacce le conosci già tutte”.
“è un insulto? Lo posso dire contro mia sorella?”.
“Ehm... no, non è un insulto ed è meglio che tu non lo dica a tua sorella... fidati”, Vincenz assunse un tono leggermente disperato, d'altronde quel bambino era una peste e ora c'erano altissime probabilità che andasse in giro a chiedere a tutti cosa volesse dire kokuz (e prima o poi l'avrebbe capito), con il fondato rischio che, una volta intuito che per lo meno era una parola che poteva essere usata come insulto verso le femmine, si mettesse ad usarlo contro sua sorella o comunque una delle componenti femminili dell'equipaggio: kokuz è, infattim l'insulto peggiore che esista per un donna.
“All'ora cos'è?”.
“Te lo dirò se ti comporterai bene in questi giorni”.
“Mi comporterò bene... me lo dici?”.
“Solo alla fine di questa settimana se ti sarai comportato bene”.
“Mio Dio!” imprecò Oliver, “Cosa ho mai tirato fuori! Jhassan lo saprai a tempo debito”.
“Ma io lo voglio sapere subito!” esclamò Jhassan, “Se non me lo dite lo vado a chiedere a tutti!”.
“No... Jhassan... te lo diremo, ma a tempo debito...”.
Nel frattempo che il tentativo di evitare il peggio di Vincenz e Oliver andava avanti Asver si era faticosamente rialzato ai piedi del Goblin presso il quale si trovava.
“Tutto bene ragazzo?” domandò Hisaki affacciandosi da un grosso sportello sulle spalle del Goblin.
“Male, sono messo piuttosto male” rispose Asver toccandosi la schiena che gli procurava un certo dolore a causa della botta, “Quella bici su cui hai messo le mani ha qualche problema zio...”.
“Lo so... ho montato un nuovo sistema anticollisione che però necessita ancora di qualche messa a punto”.
“Potevi dirmelo prima no? Ho rischiato di ammazzarmi!”.
Hisaki alzò le spalle non curante, “Hai la pelle dura come tuo padre, ne passerà di tempo prima che tu ti faccia male”.
Asver guardò male suo zio per mezzo secondo e poi corse a rialzare la bici.
“Fra poco più di un'ora e mezzo saremo arrivati” esclamò salendo in sella.
“Ok. Già che ci sei vai ad avvertire Herbert, si trova presso le Personal Armor nell'hangar superiore” e detto ciò Hisaki scomparve dentro il Goblin tutto preso dalle suo operazioni di manutenzione.
Senza proferire parola, ma emettendo molti sospiri e grugniti che tradivano i colpi che aveva preso, Asver pedalò fino all'elevatore centrale.
“Merlin, piano superiore”.
Immediatamente misi in moto l'elevatore (oramai avrete capito che quando il Type 12 è presente a bordo sostituisco l'AI della nave in tutto e per tutto) che si alzò lentamente .
Ordinai l'apertura delle saracinesche sul soffitto azionando contemporaneamente le luci e gli avvisi acustici per segnalarne l'apertura.
L'hangar superiore era leggermente più piccolo di quello inferiore, sia per la presenza della sala briefing, sia per la conformazione stessa della nave nella parte posteriore che risultava essere leggermente esagonale, ma nonostante ciò era stato progettato per trasportare un gran numero di mezzi e con la sola presenza dell'Anouk, dello Strela, della 4 P.A. e di qualche piccolo mezzo di servizio appariva abbastanza vuoto.
“Herbert? Dove sei?” urlò Asver appena l'elevatore giunse nell'hangar superiore.
Nessuna risposta, si sentì solo un rumore di mezzo cingolato e il ronzare di un motore elettrico, dopo qualche secondo da dietro il grosso Anouk spuntò il Personal Armor cingolato modello PF-114 che si diresse velocemente verso Asver fermandosi a mezzo metro da lui con una brusca sterzata.
“Her Idiot smettila di fare il coglione... fra un'ora e mezza saremo arrivati” disse Asver impassibile, Her Idiot era il soprannome con cui Asver chiamava Herbert: tra i due non correva buon sangue, in particolare Asver non aveva mai potuto sopportare Herbert nonostante i tentativi di quest'ultimo di andare per lo meno d'accordo.
“Tutto qui?” domandò Herbert aprendo il portellone corazzato del PF-114.
“Tutto qui” confermò, imitando il duro accento di Herbert, Asver.
Detto ciò il primogenito degli Jalin si mise a pedalare allontanandosi da Herbert e dirigendosi verso l'entrata del corridoio superiore per ritornare sul ponte di comando dove avrebbe affiancato Derek nelle manovre di rientro atmosferico e di navigazione, visto per di più, che Zakyyah, vista l'ora, si sarebbe diretta in cucina per aiutare Leya a cucinare.
Comunque ad Asver la sola vista di Herbert l'aveva messo di cattivo umore, più dei colpi ricevuti durante la precedente caduta e ciò era palese dalla sua espressione e dalla sua pedalata piuttosto rabbiosa ed irregolare al contrario di quella fluida che normalmente usava.
La nave intanto continuava il suo viaggio a velocità superiori a quella della luce avvicinandosi sempre di più a Troem.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 22 Agosto 2008, 19:06:11
Ed ecco la mappa della spartizione territoriale della Galassia nel 1832 N.C.:

http://www.megaupload.com/?d=OSYBMX3H

Ci sono due file, nel primo (1) sono segnate le nazioni maggiori o che per un motivo o per l'altro verrano nominate nel racconto.


Mentre nel secondo...
E chi è che ha detto che nello spazio non si fanno code? Non si chiamano più autostrade, ma il concetto è quello, qui sono segnati solo i warm-hole stabili (+ o -)  e di strategica importanza, ma in questo universo i warp-hole fissi tra sistemi solari e altri sistemi solari abbonderanno (ma dovranno essere posti dal più forte campo gravitazionale stellare e perciò saranno molto al di fuori normalmente del sistema solare in questione e perciò ci sarà comunque la necessità di viaggi un po' lunghi, contando che in talune zone il viaggio a velocità superiori a quelle delle luce è fortemente sconsigliato per motivi di sicurezza)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 02 Settembre 2008, 21:45:11
Secondo capitolo: La mantide di Sadalmelik... ma forse l'avrei dovuto intitolare "il nemico del mio amico non è mio nemico"

Capitolo 2: La Mantide di Sadalmelik

New Century 1832, Febbraio 13, ore 12.13 GTS (Galactic Time Standard)

“Attracco completato, connessioni vitali completate, depressurizzazione in corso, disattivazione generatori di gravità, sistemi energetici in stand by”.
La check list fu eseguita da Derek con la sua solita velocità e precisione: da oramai  mezz'ora avevano completato la manovra di rientro atmosferico sul freddo pianeta di Troem (braccio di Perseo, sistema di stelle binario Vicious Alfa, coordinate: I 124,15°, δ -10,31°, L 4843 Sistema di Riferimento Galattico Standard1), +0.00 GTS).
Tale pianeta è rischiarato e riscaldato solo da due lontane nane bianche (Vicious 1 e 2) al cui centro delle loro ellittiche è situato; su tale pianeta (che ha un tempo di rotazione di 25 ore e 4 minuti) è sempre giorno, ma ciò non basta a renderlo un pianeta caldo e accogliente, infatti troppo poca è l'energia che proviene dalle due stelle per riscaldarlo.
Comunque circa ogni due anni per qualche mese si ha il ciclo notte/giorno quando le due stelle si trovano allineate (in particolare all'incirca alla terza settimana si ha l'eclissi totale della nana più lontana e la notte arriva a durare 14 ore e 32 minuti) e durante quel periodo le temperature scendono fino a -100° al contrario delle temperature standard variabili tra 0 e -40 gradi, ed è questo uno dei motivi per il quale il 90% delle infrastrutture di Troem è stato costruito sotto terra, compreso lo spazioporto nel quale l'Al'Nadira era appena attraccata.
Un pianeta quindi già piuttosto inospitale a causa delle sue condizioni climatiche e la cosa è resa ancora più grave dal fatto che nell'atmosfera sono concentrate altissime quantità di gas come metano (10%) e ammoniaca (2%), letali per l'uomo, ma d'altronde la forza di gravità ottimale (1,09 G all'equatore), la buona percentuale di ossigeno (40%) e la ricca presenza di acqua sia ghiacciata, in superficie, che liquida, nel sottosuolo, (seppur inquinata dall'ammoniaca) favorisce l'uso di tale pianeta come base di rifornimento grazie all'uso di depuratori per l'acqua e per l'aria consentendo alle navi di passaggio di ristabilire le proprie scorte vitali.
Troem, infatti, era il classico porto di frontiera, una zona franca per certi versi, dove non venivano effettuati grossi scambi commerciali, ma dove le navi attraccavano per fare rifornimento e ottenere il nulla osta per proseguire il viaggio all'interno o all'esterno dell'Impero di Ahkkanauser.
In particolare il pianeta si trovava in un'ottima posizione rispetto agli U.S.E.C. (United States of Extrasolar Colony, Stati Uniti delle Colonie Extrasolari), ad alcuni stati satelliti e cuscinetto (dell'U.S.E.C. e dell'Impero di Ahkannauser) e ad alcuni pianeti indipendenti solitamente piuttosto vitali dal punto di vista economico, ma che ultimamente stanno (come il già citato Junos) passando in un momento di recessione.
Inoltre poco fuori dal sistema solare di Troem è presente uno dei principali warp-hole commerciali che portava presso la zona centrale dell'Impero, cosa che accresce ulteriormente l'importanza di questo pianeta come punto di passaggio.
Nello spazioporto sotterraneo però, al momento dell'attracco della Al'Nadira, le navi attraccate erano piuttosto poche rispetto all'importanza del porto stesso e non sembrava esserci quel gran movimento che tutto l'equipaggio della Al'Nadira si aspettava (sul ponte erano tutti presenti tranne Leya e Zakyyah impegnate in cucina): regnava una relativa calma piuttosto atipica per un porto notoriamente affollato come quello di Troem.
Hernest lanciò un occhiataccia a Regelinde dicendo a denti stretti: “Questa volta le spese del viaggio te le sottraggo dalla paga!”.
Regelinde intuì quel che il suo datore di lavoro aveva detto, ma fece finta di niente, mantenendo inalterato il suo aspetto compunto e alterigio, ma rimase piuttosto sorpresa quando un velivolo della polizia spunto a pochi metri sopra dal ponte di comando della nave.
Il personale a bordo del velivolo osservò attentamente i presenti (in particolare Maisa e Ayman) e poi con quel piccolo mezzo aereo si misero a volteggiare attorno alla nave per controllarla con gli strumenti di bordo.
Dopo qualche minuto il pilota del velivolo ripassò davanti al ponte di comando accennando un saluto ricambiato da Hernest che era in piedi presso il punto panoramico del ponte nella sua parte più avanzata..
Dopo qualche secondo Maisa raggiunse Hernest fermandosi al suo fianco e stando in silenzio con la mano sinistra sull'impugnatura della scimitarra (per essere precisi una shamshir, scimitarra particolarmente curva, in nanotubi di carbonio a standard militare, commissionata e regalata da Ayman a Maisa per il suo dodicesimo compleanno) che era solita portare alla cintola.
“Sto aspettando...” mormorò la donna battendo lentamente il piede destro.
Hernest sbuffò alla richiesta della moglie considerando inutile quello che implicitamente gli aveva chiesto: “Lo sai meglio di me che alla fine in questa nave comandi tu anche quando ci sono io... non c'è bisogno che te lo dica”, in effetti era un dato di fatto che una qualsiasi decisione di Maisa difficilmente veniva ostacolata da qualcuno, neanche da Hernest che era il comandante della nave, non per altro io nei confronti di Maisa ho priorità di esecuzione e supporto seconde solo a quelle di Hernest.
“Ma mi piace quando lo dici...”.
“Uh uh...”.
“Scemo” replicò Maisa con tonno secco, “E troppo chiedere di fare le cose fatte bene?”.
“E va bene...”, mormorò Hernest con tono rassegnato (ma in chiave scherzosa) e poi con tono più alto per farsi sentire su tutto il ponte di comando: “Maisa al'Hamdan, come vicecomandante della Al'Nadira -e moglie del proprietario della compagnia commerciale Jalin e della nave- ti affido il comando della nave e della compagnia durante la mia assenza”.
“Idiota! Idiota! Idiota!”: Maisa si infuriò avendo suo marito completamente sbagliato la formula aggiungendo dettagli e qualifiche che poco avevano a che vedere con la condotta della nave e della compagnia.
Hernest d'altro canto si allontanò fischiettando come se nulla fosse facendo infuriare ulteriormente sua moglie che sbatté violentemente e rumorosamente a terra il piede destro.
“Vedi almeno di non tornare tardi come di tuo solito e cerca di ottenere quella dannata autorizzazione per il commercio in questa maledetta nazione!” urlò Maisa rabbiosamente vedendo suo marito uscire dal ponte di comando.
“Oooookkkkk!” replicò Hernest strizzando l'occhio verso la moglie mentre il portone d'accesso si richiudeva alle sue spalle.
Maisa, girandosi ad osservare il grosso spazioporto interrato, sospirò appoggiando la testa al vetro (in realtà uno speciale materiale composito trasparente con caratteristiche di resistenza pari a quelle delle migliori leghe di acciaio speciali, ma comunemente viene chiamato vetro seppur con questo ha ben poco a che fare).
“Poteva almeno insistere per rimanere per pranzo... stupido, stupido, stupido” sussurrò dopo tre minuti che era in silenzio con lo sguardo perso ad osservare le altre navi attraccate, eppure, e ciò faccio fatica a comprenderlo, era stata proprio lei a dire mezz'ora prima al marito di scendere appena attraccati così da espletare il più velocemente possibile le formalità.
Nel frattempo in cucina Leya e Zakyya si stavano dando da fare per riuscire a preparare i disparati piatti richiesti dall'equipaggio, infatti tutti avevano i propri personali problemi obbligando a preparare quasi un piatto diverso per ogni persona, infatti:
-Ayman non vuole niente che contenga carne di maiale o che sia anche solo venuto a contatto con qualcosa di alcolico, ama i cibi estremamente speziati
-Hisaki è per un'alimentazione molto leggera, possibilmente frutta e verdura.
-Leya non sopporta i cibi speziati.
-Maisa vuole, quando possibile, che i piatti preparati destinati a lei siano insaporiti con vino o aceto (facendo arrabbiare molto Ayman).
-Oliver è intollerante a diversi tipi di verdura.
-Regelinde, non lo ammette, ma va matta per qualsiasi tipo di carne, soprattutto quella di maiale, ma d'altronde tiene molto alla sua linea e perciò si autolimita optando per verdure di vario genere.
-Vincenz vuole a pranzo esclusivamente cibi ricchi di carboidrati (possibilmente pasta).
Gli altri non nominati mangiano tutto e come nel caso di Hernest e Asver raramente ciò che c'è in tavola è sufficiente a saziarli.
È difficile altresì che ci siano giorni in cui tutti mangiano la stessa cosa, solamente in occasione di ricorrenze o avvenimenti speciali si è certi che ciò avvenga.
Da ciò si può elaborare come preparare da mangiare alla 'truppa' (come la definisce Hernest talvolta) sia un processo complicato, lungo e laborioso che deve tenere conto delle specificità di ogni singolo componente dell'equipaggio.
-Fra mezz'ora è pronto da mangiare-
L'energica voce di Zakyya, amplificata dai numerosi altoparlanti presenti su tutta la nave risuonò sul ponte di comando.
“Io vado a ritirarmi in cabina qualche minuto. Padre, stai te sul ponte?” domandò Maisa sforzandosi di apparire impassibile.
“Tutto bene?” chiese Ayman notando il volto della figlia che sembrava piuttosto mogio.
“Perché me lo chiedi? Sto benissimo! Ci vediamo dopo in mensa!”.
La donna uscì velocemente dal ponte di comando dirigendosi verso il suo alloggio, ma arrivato in fronte ad esso si fermo guardando il portone corazzato e incrociando le braccia per sei secondi quindi si voltò facendo un passo, ma non convinta si rivoltò verso il portone riavvicinandosi ad esso e posando la mano destra sulla maniglia, dopo dieci secondi che era intenta a fissare la maniglia fece quindi dietro-front, senza questa volta ritornare sui suoi passi, dirigendosi verso l'alloggio della figlia.
Arrivata di fronte ad esso provò a suonare il campanello diverse volte, ma Leya non era ancora tornata dalla cucina per cambiarsi e perciò appoggiò la schiena sul portone in attesa che ritornasse.
Ciò avvenne dopo un paio di minuti e quando ciò avvenne Maisa senza dire una parola abbracciò la figlia.
“Cosa succede?” domandò Leya piuttosto perplessa, ma in ogni caso non era raro che spesso la madre l'abbracciasse senza motivo apparente.
“Non è consentito ad una madre di abbracciare la propria figlia?”.
Leya non replicò non potendo far altro che ricambiare (con poca convinzione invero) l'abbraccio, d'altronde divincolarsi da un abbraccio di Maisa non era cosa propriamente semplice per la ragazza, che pur essendo di poco più alta di sua madre (Leya è alta 1,78 m contro lo 1,76 della madre), non poteva vantarne la forte muscolatura.
Dopo mezzo minuto passò Asver che vedendo sua madre abbracciare (per l'ennesima volta) Leya la ammonì: “Se continui così la soffochi...”, tale monito fu ricambiato da una occhiataccia di Maisa che convinse il figlio ad allungare il passo e ad allontanarsi, ma comunque ciò bastò a sortire l'effetto di far interrompere alla donna l'abbracciò con grande felicità di Leya (come potei notare da alcune sue reazioni facciali).
D'altronde gli abbracci di Maisa erano famosi (e temuti) per la loro energia.
“Che ne dici di indossare il vestito nuovo?” chiese Maisa alla figlia sorridendo.
Leya abbassò la testa in preda allo sconforto.
Nel frattempo Hernest era uscito dalla nave e stava camminando lentamente verso l'ingresso per la zona direzionale del porto.
Le misure di sicurezza erano molto alte e c'erano numerosi check-point oltre ad essere lo spazioporto sorvegliato palmo a palmo, inoltre in punti chiave si potevano scorgere anche alcune mitragliatrici beam pesanti.
La guerra tra l'impero di Ahkannauser e la Repubblica di Hastrad aveva portato ad un aumento dei controlli anche in zone lontane dal fronte come Troem, d'altronde non tutto andava per il verso giusto, infatti Hernest (ed io grazie ai sensori sui suoi vestiti più di lui) riuscì a captare diversi frammenti di discorsi che rendevano bene la situazione.
Sul GWW (Galactic Wide Web) non avevo trovato niente a tal proposito, anche a causa della censura Ahkannausiana (come rilevai più tardi), ma la situazione risultava rientrare nella fascia delle probabilità peggiori di fronte alla quale la compagnia potesse trovarsi.
“Il prossimo convoglio scortato pare che lo vogliano posticipare di una settimana”, “Ho sentito che una nave è stata distrutta nel corridoio quattro”, “Il corridoio quattro? Ma è il principale per giungere al warp-hole fuori dal sistema Vicious!”, “Ma perché non mandano rinforzi! Sono solo poche dannatissime navi!”, sono solo alcune delle frasi che captai mentre ci dirigevamo al centro direzionale.
Dopo vari check-point e controlli infine Hernest riuscì ad accedere al grande centro direzionale del porto, una vera e propria città costruita sotto terra con tutti i servizi, al cui centro spicca un palazzo in vetro alto 400 metri, sede del governatorato di Troem e dei vari uffici governativi.
Prima però di dirigersi all'ufficio del commercio Hernest fece sosta presso una locanda piuttosto affollata che sembrava essere molto affollata da persone che a causa di vari tratti si possono distinguere come mercanti e/o mercenari, un buon luogo per Hernest (e per me) per raccogliere informazioni, anche se non uno dei più sicuri essendo generalmente la gente che ci entra armata come minimo di armi da taglio.
In ogni caso Hernest non era di certo uno sprovveduto, ne uno nuovo dell'ambiente e rispetto a tanti altri posti da lui frequentati in passato questo, stando ai primi dati che potei elaborare, appariva come un posto tutto sommato tranquillo, senza dimenticare che a causa della guerra il controllo della polizia e dei militari (Ahkannauser era una delle poche nazioni ad avere corpi di polizia e militari separati) si era fatto più serrato e le risse non erano assolutamente tollerate.
La taverna non era molto illuminata e all'esterno l'insegna luminosa “Da Joe, dal 1610 un servizio di qualità” era molto sporca, inoltre una delle finestre che davano sulla strada presentava i vetri rotti e riparati alla bene e meglio; contando che come prima quelli non erano vetri, oggigiorno oggetti di lusso, ma un particolare materiale composito ciò stava a significare che come minimo era stato usato un fucile d'assalto all'interno del locale.
All'interno invece sembrava un po' più ben curato anche se potei notare alcune particolarità come le sedie ed i tavoli avvitati per terra, classico sistema per evitare di vedere volare sedie o tavoli durante le risse.
Hernest si sedette ad un piccolo tavolo in un angolo della stanza, in un buon punto per ascoltare ed osservare senza essere troppo notato.
“Cosa vuole?” domandò l'oste ad Hernest con noncuranza.
“Faccia lei, basta che sia qualcosa di caldo e sostanzioso”.
“Da bere?”.
“Una Swims grande corretta con birra”, la Swims è una bevanda analcolica molto zuccherina al gusto di Papaya (gusto molto vago e solo a livello pubblicitario, infatti la concentrazione di aromi e sostanze atte a darne il sapore sono presenti in quantità inferiori allo 0,07%), che negli ultimi cento anni aveva superato l'immortale cola come popolarità (ed in molte zone anche come diffusione), spesso per insaporirla e renderla ulteriormente più sostanziosa veniva corretta con della birra come aveva richiesto Hernest.
L'oste segno su un palmare l'ordinazione e quindi corse al bancone presso la piccola apertura a muro che dava sulla cucina.
“Sylv! Pollo dasent e zuppa dell'imperatore!” si sentì urlare l'oste.
Hernest si guardò intorno studiando la situazione, nel locale c'erano in totale 29 uomini (compreso Hernest) e 10 donne che potevano essere così ripartiti in base ad una analisi con l'8% massimo d'errore:
-7 mercenari della peggior specie (si potevano facilmente identificare per lo sguardo freddo, alcune piccole cicatrici ed il continuo stare all'erta) tra cui due donne (di una risulta nei miei database); di questi otto 3 portavano al fianco (nascosta dai pesanti giacconi per climi freddi) una pistola beam (tra cui una donna), 2 un'arma da fuoco (tra cui una donna, all'altezza del ginocchio) e gli altri secondo le mie rilevazioni avevano solo armi da taglio, in dotazione anche agli altri armati con armi da polso.
-4 picciotti (termine molto diffuso che indica non tanto dei mercenari veri e propri, quanto uomini pronti a commettere qualsiasi reato su commissione, identificabili per il loro sguardo vuoto, il basso Q.I. ed il continuo mettersi in mostra), tutti uomini.
-16 commercianti (identificabili per abiti di qualità superiore alla media, un aspetto generalmente curato e per una relativa calma dello sguardo) di cui 5 donne ed il resto uomini, nel conteggio dei mercanti faccio rientrare anche Hernest (anche se Hernest ha l'abitudine di stare sempre all'erta essendo anche, come già detto, un piccolo mercenario e per via del suo passato burrascoso).
-1 oste uomo.
-2 addette alla cucina.
-1 kukuz donna (all'origine uomo secondo i dati fisiometrici a mia disposizione) al momento completamente ubriaca.
Non avendo indicazione univoca nel mio complesso di regole procedurali se classificare le persone per il loro sesso in base a quello avente alla nascita o allo stato di quando ho rilevato i dati ho scelto per la seconda soluzione.
Dopo qualche minuto arrivò il pollo dasent (un razza di pollo tipica dell'impero di Ahkannauser) immerso nella zuppa dell'imperatore (altro piatto tipico caratterizzato dalla presenza di verdure tipiche come i famosi cavolini di Olso) insieme alla Swims corretta, senza dire una parola Hernest cominciò a divorare avidamente il piatto finendolo in pochi minuti.
“Leya cucina meglio” mormorò lasciandosi andare sulla sedia, sazio, ma non completamente soddisfatto del desinare.
“È così vi dico! Il governatore sta cercando qualcuno disposto a trasportare un prezioso carico minerario pagandolo lautamente!”, lì vicino uno dei commercianti stava discorrendo animatamente con un paio di mercenari, “Potremmo dividerci il compenso: 30% a voi se mi scortate!”.
“Peter! A te un favore, perché 30% sarebbe un favore, lo potrei anche fare, in fondo ti devo ancora un favore! Ma stiamo parlando di una flottiglia di navi di Hastrad, tra cui un incrociatore da guerra, per di più con unità vettoriale!”  esclamò il mercenario, d'altronde se un rude mercenario si mette a parlare concitatamente per far capire la forza dell'avversario significa che non c'è da scherzare.
“Però...”.
“No, non se ne parla! Hanno rifiutato pure quelli del battaglione privato Xelver, e quelli sono pure armati con un paio di navi leggere da battaglia! Cosa potremmo fare noi con due soli battle armor?!?”.
Hernest rimase indifferente facendo finta di non far caso al discorso tra i tre: aveva trovato in un battibaleno un lavoro ben retribuito, per di più dal governatore di Troem, questo voleva dire che ci sarebbe voluto un attimo per avere le autorizzazioni, anche quelle più difficili per il trasporto dei BA e dei mezzi da combattimento in condizioni operative.
Pensando a ciò alzò la mano per chiamare l'oste, quando proprio quel gesto attirò l'attenzione di una delle mercenarie, quella seduta al bancone che già risultava nei miei database, una donna piuttosto corpulenta sulla cinquantina dai tratti asiatici.
“Ehi! Io ti ho già visto!” esclamò la donna in direzione di Hernest.
“Parla con me?” domandò Hernest sorpreso e sforzandosi di identificare quella donna.
“Tu non eri uno dei pirati di Hamdan?”.
Hernest stette un paio di secondi in silenzio, tutta la locanda aveva gli occhi puntati su di lui.
“Chi sarebbe Hamdan?” domandò uno degli avventori, uno dei picciotti.
“Un pirata della peggior specie che operava nella così detta zona araba di Hiller” replicò velocemente la donna, “Allora?” intimò in direzione di Hernest.
“Così pare” rispose con noncuranza Hernest, ma il suo battito cardiaco aumentò: di nemici in quella zona se ne erano fatti molti e di trovarsi una pallottola nel petto (era la donna dotata di arma da fuoco) a causa di vecchi odi non era il suo sogno.
“Ne ero sicura! Il tuo volto non potevo dimenticarlo! Dopo che avevi distrutto in pochi secondi i nostri due battle armor, catturato la nostra nave e controllato che fossimo tutti saliti sulla nave di Hamdan ti vedemmo scendere dal tuo battle armor”.
“Mi dispiace non potermi ricordare altrettanto di lei, sa di navi ne e battle armor in passato ne ho fermati a centinaia credo...”.
“Forse se le dico che la figlia di Hamdan passò a fil di spada due dei miei che provarono a rivoltarsi e a prendere in ostaggio due dei vostri, tra cui lei se non ricordo male, forse le viene in mente qualcosa...”.
“O mamma...” mormorò Hernest capendo che la pallottola sarebbe potuta partire entro poco, c'è da dire che Maisa da giovane era una donna molto fredda e cinica e non si faceva troppi problemi nel ristabilire l'ordine, poi dopo aver deglutito riprese a parlare ad alta voce: “Capirà che la Hamdan applicò solo il regolamento di guerra internazionale in vigore”.
“E poi per dimostrarci che non scherzava usò la sua scimitarra per ferire alle gambe uno dei miei uomini e me... alla faccia del regolamento”, la voce era carica di rabbia.
“A volte esagerava” ribatté Hernest seccamente, “Comunque credo di essermene ricordato”.
Solo in quell'occasione Maisa andò oltre ciò che era concesso dai regolamenti di guerra internazionali, ma ciò non toglie che se doveva comminare una pena, questa era sempre la massima possibile.
“La mantide di Sadalmelik chiamavano quella ragazza...”.
“Mantide?” domandò uno dei mercanti intenti ad ascoltare la conversazione.
“Mantide: bella come un fiore di ciliegio, ma mortale come una femmina di mantide religiosa... una così non credo sia campata a lungo” esclamò la donna portandosi alla bocca un grosso boccale di birra e poi mettendosi a ridere.
Mi si permetta una piccola digressione: Hernest ha la mania di uscirne sempre con battute o atti di grande effetto scenico (fighi e altamente stupidi, anche per la logica umana e non solo la mia positronica, detto più semplicemente) e anche se non posso leggere nella mente delle persone, la conoscenza dell'individuo, le sue reazioni fisiche (battito cardiaco, attività celebrale, etc...) e più di un migliaio di anni di esperienza in fatto di reazioni e comportamenti umani mi consentono di affermare senza ombra di dubbio che Hernest bramava dal dirlo o, per lo meno, dal farlo capire che la “Mantide di Sadalmelik” (dal nome del sistema stellare in cui la banda di pirati di Ayman Hamdan operò per un certo periodo) era sua moglie.
Inutile dire che non capendo l'eventuale reazione della donna a tale informazione ciò si poteva riassumere solo in una parola, mi si permetta e l'interessato non me ne voglia: stronzata.
Ed io ed Hernest forse rappresentiamo le due faccia della medaglia, io dotato di ferra logica (per natura, sono stato programmato per quello), Hernest spesso e volentieri la logica non sa neanche cos'è.
Inoltre se prima, in ogni caso, mi sono permesso anche di affermare che Hernest pensasse a compiere la 'stronzata' (come elaborai a suo tempo) è perché i fatti lo dimostrarono poco meno di un minuto dopo.
“Purtroppo credo di doverle dare un dispiacere... è ancora viva e vegeta” Hernest disse sorridendo lasciando leggermente stupita la donna.
“Com'è possibile? Hiller non li voleva morti?”.
“Sì, ma dopo che crollò il governo a seguito della sconfitta, non so se lo sapete, ci fu -su richiesta degli Stati Uniti al nuovo e più accondiscendente governo- una moratoria per noi pirati che avevamo operato su loro mandato”.
“Non ci credo! E non si è mai messa nei guai in tutti questi anni?”.
“No, da quel poco...”, solo Hernest sapeva in quel momento quanto quel 'poco' fosse ironico, “...che so ha abbandonato l'attività piratesca per crescere meglio i suoi pargoli” disse Hernest ridendo e sottolineando la parola pargoli con gesti ed espressioni buffe, a modo quasi di presa in giro di Maisa.
“Come minimo avrà ucciso il padre prima che nascessero”, la donna si lasciò andare ad una fragorosa risata che contagiò anche molti altri avventori che pure non potevano capire bene di cosa si stesse parlando.
Hernest si mise in piedi facendo un paio di passi verso il bancone dove posò una banconota da dieci dollari internazionali, “No, in verità quello lo stava per fare il vecchio Hamdan quando ha saputo che la figlia era incinta. Pensi che addirittura la Hamdan ed il padre dei suoi figli si sposarono al tempo... e lui è ancora vivo da quel che so!!!”, sembrava che Hernest stesse parlando di un'altra persona da come rideva.
“Allora deve essere più pazzo di lei quello che se la è sposata e che addirittura se l'è scopata! Quella è una che prima si diverte e poi ti ammazza! Una mantide!” affermò la mercenaria, sempre più in preda alle risate, gesticolando ampiamente, nel mentre Hernest si diresse verso l'uscita.
“Le do ragione... a volte penso di non essere molto a posto”, la donna smise immediatamente di ridere completamente sbigottita (e anche un po' rallentata dall'alcool), “Ma cosa vuol farci: è bella come un fiore di ciliegio... voleva mica che dicessi di no ad una bella ragazza?”, dicendo ciò Hernest alzò il braccio in segno di saluto ed uscì frettolosamente dal locale immettendosi lungo la via principale che portava al palazzo di vetro centrale.
Dopo qualche secondo dal locale uscì la donna, con ancora in mano il boccale di birra, urlando di fermare l'uomo appena uscito dalla locanda, di cercare quell'uomo ispanico sulla cinquantina, ma Hernest era già confuso in mezzo alla folla e alcuni poliziotti giunsero prontamente sul posto.
“Un'altra ubriacona!” brontolò, passando di corsa a dieci centimetri da Hernest, uno dei poliziotti.
Sul volto del mio padrone apparve un sorriso soddisfatto per la 'stronzata' (come io continuerò a chiamarla, visto il rischio corso) appena commessa, era ovvio che quella donna avesse sete di vendetta verso Maisa e si sa che durante le vendette spesso cadono molti, tutto sommato, innocenti.
A puro scopo memoriale ci tengo a ricordare che le possibilità di incontrare qualcuno con cui avevamo avuto un faccia a faccia nel quadrante arabo di Hiller a causa del tempo passato, a causa anche del fatto che molti di quelli con cui avemmo un faccia a faccia morirono e la distanza tra quella zona e Troem era approssimabile a 1 su 1.000.000%.
Hernest dopo dieci minuti di camminata a piedi arrivò ai piedi del grande palazzo di vetro.
“Ok, entriamo” mormorò tra se e se osservando dubbioso un pannello gigantesco, posto all'ingresso del palazzo, che indicava il piano su cui era presente ogni ufficio.
Passato il controllo di due soldati mise infine piede nella grande hall del palazzo tirata a lucido, niente era fuori posto e tutti si muovevano di fretta: era chiaramente il centro della vita politica ed economica di Troem.
Nel frattempo sulla Al'Nadira ci si apprestava a sedersi a tavola.
“Ehi! Che ne pensate del nuovo vestito di Leya?” esclamò Maisa entrando trionfalmente in mensa con la figlia sotto braccio che era rossa dall'imbarazzo.
Nella sala ci fu un parlottare concitato, mezze frasi e mezze parole: nessuno aveva il coraggio di dire la verità.
“Le sta d'incanto!” esclamò Herbert con convinzione, Leya si morse il labbro come per stare zitta ed i segnali celebrali indicavano tutti una certa rabbia dovuta a quell'affermazione (sentita quindi come presa in giro), mentre Asver voltò la testa in modo da non dover vedere il ragazzo.
“Dai Maisa! Leya! Sedetevi!”, Zakyyah uscì dalla porta della cucina che dava sulla mensa con un grosso carrello ricolmo di pietanze di vario tipo.
In due minuti tutte le pietanze erano state assegnate ai rispettivi destinatari ed un “Buon appetito” generale diede il via al pranzo con gran rumore di forchette e piatti.
“A quest'ora staranno mangiando...” sussurrò Hernest, sentendo brontolare lo stomaco, mentre era nella sala d'attesa del vice governatore.
Quando disse, sbagliando pure ufficio, che era venuto per accettare quel lavoro di cui il governatore aveva bisogno apriti cielo! Immediatamente fu accompagnato nell'ufficio interessato con tutte le premure e lì si misero a spiegarli concisamente (dopo avergli fatto firmare alcuni documenti di riservatezza) in cosa consisteva il trasporto e sul perché nessuno l'accettava, ma all'ennesima conferma di Hernest che voleva firmare quel contratto fu accompagnato, sempre con tutte le premure possibili, nell'anticamera dell'ufficio del vicegovernatore (il governatore era in ispezione presso una base militare e perciò non era disponibile ci tenne ad informare Hernest una delle numerose segretarie) e questi venne chiamato in fretta e furia a casa per informarlo che c'era una persona disposta a trasportare quel prezioso carico.
“Il vice-governatore ha detto che arriverà a minuti, nel frattempo siamo a sua completa disposizione per qualsiasi problema”, la segretaria che entrò dentro l'anticamera per informare di ciò Hernest aveva una gonna piuttosto succinta (e le probabilità che con 'completa disposizione' intendesse anche fisica sono piuttosto alte secondo i dati accumulati in più di mille anni di esperienza).
“Gradirei da bere... un bicchiere d'acqua gassata è sufficiente”.
“Nient'altro?” domandò la segretaria con premura.
“Nient'altro grazie...”
“Ma è sicuro? Qualsiasi cosa davvero” assicurò la segretaria con voce sensuale.
“No, grazie” ribatte seccamente Hernest
“Ok...” fece la segretaria piuttosto sorpresa.
Dopo un paio di minuti ritornò con il bicchiere d'acqua gassata e di nuovo si sentì rispondere che non c'era bisogno di altro e questa volta uscì piuttosto delusa e arrabbiata.
“Un frocio! Non può che essere un frocio!” captai, grazie ai miei sensori, che brontolava la segretaria nella sua postazione nella hall d'accesso all'anticamera.
Dopo cinquantotto secondi che questa uscì Hernest esclamò platealmente prendendo in mano il palmare (tramite il quale potevo connettermi per poter anche interagire): “Merlin... quando tornò sulla nave chiudi subito le camere ed i sensori della mia camera privata e per nessun motivo, se non serissimo, voglio essere disturbato”.
“Sarà fatto” risposi.
“In fondo la fedeltà ha un prezzo no?” aggiunse sottovoce sogghignando.
“La risposta non è univoca a seconda del tipo di fedeltà di cui si parla, ma per quella coniugale, che è quella a cui implicitamente ti riferisci, la risposta, a voler essere morali, è no”.
“Eh?!? Mai che capisci la mia sottile ironia”, se ne avesse avuta al 99% l'avrei capita (con rispetto per Hernest, ovviamente), “Il punto è che trovo mia moglie molto più bella e sensuale di quella kukuz d'alto bordo sotto le mentite spoglie di segretaria -perché quella è una segretaria tanto quanto io sono prete- e se penso che un vicegovernatore si accontenta di una come quella, io non posso far altro che godermi ciò che ho pensando a quanto sono fortunato”.
-Il vicegovernatore l'attende nell'ufficio- lo informò dopo un quarto d'ora la segretaria tramite la cassa audio fissata sul soffitto al centro della sala d'attesa.
“Ha anche l'entrata personale? Alla faccia del vice!” esclamò Hernest, che si aspettava vedere entrare il vicegovernatore dalla porta principale, dirigendosi verso l'ingresso principale dell'ufficio, in effetti analizzando la pianta dell'edificio si poteva notare come gli uffici delle principali personalità disponessero di una entrata in più, nel caso di quello del governatore addirittura quattro.
La porta dell'ufficio si spalancò automaticamente aprendo la vista sull'enorme pavimento in marmo con impressa la bandiera Ahkannausiana (rossa con tigre che schiaccia con le zampe una grossa serpe, entrambi dorati).
“Mi dispiace di averla fatta aspettare, purtroppo ero ad un pranzo di lavoro, ma si accomodi prego”, il vicegovernatore era molto informale e gentile, era palese di come non trovassero proprio nessuno che si prendesse in carico quel trasporto, “Intanto mi scuso per non essermi presentato: io sono il vicegovernatore di Troem Ragvald Meskov” disse stringendo la mano ad Hernest.
“Hernest Jalin, possessore della Al'Nadira e della compagnia commerciale Jalin, ma nei vostri database forse il cognome di mio suocero e di mia moglie, Hamdan, dirà di più”.
Improvvisamente il vicegovernatore assunse un aspetto molto serio: “E questo per noi è una garanzia, ma allo stesso tempo un problema...”.
“Sulla carta spero”.
“Probabilmente sì... ciò non toglie che in passato operaste sotto la bandiera dell'USEC”.
I rapporti tra USEC e Ahkannauser non erano dei migliori (se non pessimi), soprattutto dopo la stipula dell'alleanza, dieci anni fa, del Galaxy Securement Alliance con l'Alleanza di Iskatar in chiave di contenimento proprio ad Ahkannauser.
Comunque la leggera reticenza del vicegovernatore non deve ingannare troppo, infatti a seguito della guerra tra U.S.E.C. ed i Pianeti Uniti di Hiller (durata dall'otto agosto 1812 al primo marzo 1815) spinse tra le braccia di Ahkannauser proprio Hiller, che non riuscendo a far fronte alla forza militare U.S.E.C. (in particolare le loro forze terrestri sono tra le più qualificate della Galassia) e al blocco economico imposto dall'Alleanza di Iskatar (da sempre U.S.E.C. e Iskatar sono di fatto alleate, anche prima della creazione del G.S.A.) si rivolse proprio al potente Impero di Ahkannauser entrandone lentamente a far parte della sua orbita in cambio di supporto economico e in armamenti.
Tale supporto poté consentire a Hiller di limitare le perdite, consentendogli di poter siglare il trattato di pace del 1 marzo 1815 N.C. in posizione da poter almeno trattare la pace, accettando anche alcuni schiaffi politici (come l'obbligo di accettare alcune leggi e diverse sanzioni militari), ma evitando critiche perdite territoriali o la perdita totale dell'autonomia, diventando un protettorato U.S.E.C.
Grazie a ciò le perdite territoriali si limitarono, al solo, contesissimo, quadrante arabo (per motivi economici era infatti importantissimo: uno dei principali warm-hole stabili ha all'estremo proprio tale quadrante), d'altronde al momento in cui fu siglato l'accordo di pace Hiller aveva il 40% dei territori invasi dal nemico (nel 1813, prima delle forniture imperiali, la percentuale si aggirava addirittura intorno al 57%) perciò la perdita di un 11% del territorio (tra l'altro mai conquistato dal nemico che dovette ricorrere a bande di pirate e mercenari nel tentativo di incrinare la resistenza di Hiller nel quadrante arabo), seppur vitale dal punto di vista economico, pur di mettere fine a questa sanguinosa guerra (si stima che almeno metà dei giovani di Hiller, uomini e donne, tra i 19 ed i 25 anni siano morti in questa guerra, con gravissime ripercussioni tutt'ora sull'economia e su molti aspetti sociali della nazione), era considerabile una perdita accettabile.
Ciò però costringe Hiller a rimanere sotto l'ombrello dell'Impero, sia per quel che riguarda l'economia, sia per quel che riguarda la difesa del suo territorio (diverse basi sono state costruite da Ahkannauser nel territorio hilleriano), diventando di fatto una pedina nelle mani di Ahkannauser e del suo imperatore: Jan-Erik II del casato Birgesson che, pure in contrasto con il parlamento, fu il principale artefice del supporto Ahkannausiano a Hiller nei suoi momenti critici, diventando per gli hilleriani un vero e proprio eroe nazionale.
Con queste premesse e precisazioni (pur non volendomi dilungare troppo ho dovuto descrivere tali particolari a causa della loro importanza per comprendere anche la situazione politica ed economica della Galassia in quei primi mesi del 1832 N.C.) si può capire come, lasciando spazio a quella che una volta veniva chiamata 'realpolitik', coloro che contribuirono a tale situazione, involontariamente o meno, ben abbiano servito la causa imperiale.
Di ciò Hernest, grazie ai lunghi (e per lui noiosi) discorsi di analisi politica di Leya, era abbastanza al corrente e perciò poteva rimanere piuttosto tranquillo: alla fine l'aver servito l'U.S.E.C. non sarebbe stato un ostacolo.
“Pur essendo una banda di pirati operavamo con metodologie tipiche dei mercenari, quindi offrivamo i nostri servigi verso chi ci pagava di più, fermo restando che la nostra etica fosse quella di non tradire il nostro datore di lavoro per qualunque cifra e motivo fino alla conclusione del contratto e dando a questi una via preferenziale per la stipula di un eventuale nuovo contratto”.
“Lo sappiamo benissimo, come sappiamo anche per filo e per segno delle vostre imprese, i nostri database sono tra i più grandi della galassia signor Jalin”.
Per la precisione i più grandi dopo quelli del C.G.N. al sicuro nel sottosuolo di Marte.
“Ne sono felice che le chiami in quel modo, comunque posso assicurarla che l'etica che applicava mio suocero al tempo delle scorribande piratesche le applichiamo anche ora in campo commerciale e di piccolo mercenariato”, Hernest sapeva diventare molto serio quando voleva riuscendo sempre a dare (quando necessario) una immagine di se stesso di serietà e dedizione al lavoro.
“Ora la domanda è d'obbligo: è proprio sicuro di voler essere assunto per tale missione? Se mi hanno avvisato significa che è già stato informato dei dettagli e che non aspetta altro che apporre la firma sul contratto”.
“Un incrociatore vettoriale di nuova generazione, un distruttore da blue space e due pattugliatori, più quattro mezzi d'attacco spaziali leggeri e dieci battle armor accertati...”, all'elenco di Hernest il vicegovernatore trasalì leggermente, “Una bella gatta da pelare, ma se mi è permesso...”.
“Prego”.
“Le forze su Troem non dovrebbero essere sufficienti a scacciare queste unità di Hastrad?”.
“Beh... lo vuole il lavoro o no?”, il vicegovernatore assunse improvvisamente un tono scorbutico.
“Certamente, anzi se mi porge il contratto lo firmo... voglio solo essere al corrente di eventuali problemi su cui non sono stato messo al corrente, tutto lì: in fondo devo trasportare un vostro carico sano e salvo a destinazione”.
Il vicegovernatore si strinse le mani nervosamente sulla scrivania, “Sia ben chiaro, io non le ho detto niente e lei non ha sentito niente... vuole qualcosa da bere?” chiese porgendo il contratto.
“No, grazie. Ci ha già pensato la vostra segretaria”, Hernest cominciò a leggere il contratto con molta attenzione, erano due pagine, ma abbastanza ricche di clausole.
“Bene... semplicemente sono molto ben armati e addestrati e qui su Troem non abbiamo abbastanza forze per annientarli, ne il governo centrale può impegnare altre forze su questo fronte. Sia chiaro: non ho detto e non ha sentito niente, stiamo facendo i salti mortali per evitare che la notizia trapeli. Ne va dei nostri traffici commerciali”.
“Capisco”.
Hernest si prese altri sei minuti per rileggere bene il contratto in ogni suo cavillo e implicazione, quindi pose la firma sul contratto restituendolo a Meskov che subito divenne raggiante.
“Comunque stia tranquillo, la vostra nave non verrà lasciata sola nel viaggio fino all'entrata al corridoio 34, appena ci comunicherà la rotta che volerà seguire una flottiglia armata penserà a rimanere in pattuglia nella zona in cui viaggerà la vostra nave, ovviamente non possiamo darvi una scorta diretta se no sarebbe palese l'importanza del carico, ma posso assicurarla che tempo di secondi e qualunque problema avvenga le nostre navi piomberanno sul nemico ingaggiando battaglia e respingendolo” assicurò con fierezza e orgoglio.
“Ottimo, la nostra nave è veloce, armata a sufficienza per il suo scopo ed è dotata di ottimi battle armor e mezzi da combattimento, ma preferisco avere comunque un po' di supporto... se mi è ulteriormente concesso: in cosa consiste il carico?”.
“Un grosso carico di Zeler, avrete i dettagli domani mattina alle dieci quando lo imbarcheremo sulla vostra nave, entro quell'ora inoltre dovrete fornirci i dati sul tragitto che vorrete compiere per raggiungere il corridoio 34... comunque su questa unità di memoria ci sono tutti i dati di cui avrete bisogno: dalla posizione di una singola pietra nella fascia esterna di asteroidi ai dati sulle unità individuate, oltre che ai tragitti consigliati”.
Hernest prese la chiave con noncuranza riponendola in una tasca interna del cappotto che aveva posato sul bracciolo della poltrona.
“Per le autorizzazioni?”.
“Vogliamo accordarvi fiducia, anche perché quel carico è importantissimo per le nostre industrie e perciò vogliamo essere sicuri che arrivi a destinazione, perciò avrete una autorizzazione commerciale di tipo illimitata con possibilità di uso illimitato delle vostre armi in chiave difensivo e di contrattacco”.
Dopo aver detto ciò Meskov stette per dieci secondi in silenzio, la sua espressione divenne improvvisamente cupa e gli occhi fissi ad osservare la piccola bandiera Ahkannausiana e del governatorato di Troem sulla sua scrivania, quindi riprese a parlare.
“Inutile dire -come avrà visto dal contratto- che l'eventuale perdita del carico in favore del nemico a seguito di resa o dispersione di questo nello spazio sarà letta come tradimento, ovviamente non essendo Ahkannausiano ed essendo iscritto al C.S.U. non potrà essere comminata -nel malaugurato caso- la pena di morte, ma comunque sarà tenuto a risarcire del carico caduto in mano al nemico”, un secondo e mezzo di silenzio “Nel malaugurato caso che il carico rischi di cadere in mano nemica piuttosto lo distrugga”.
“Certamente, abbiamo già una procedura standard per fare in modo che il carico, se il rischio che cada in mano nemica è certo, venga distrutto, ma per l'occasione vedrò di perfezionarlo”.
“Pagamento alla consegna ovviamente” esclamò Meskov con tono più gioviale.
“Ovvio, a questo punto direi che posso ritornare alla nave per attuare i preparativi per la missione” disse Hernest alzandosi in piedi ed indossando il cappotto.
“Ottimo! La sua dedizione è una rassicurazione per noi, ma prima la prego comunque di accettare di fare un brindisi”, il vicegovernatore prese una bottiglia ed un paio di bicchieri di vetro (quello vero stavolta) da un frigo bar incassato nella scrivania, “É vino pregiato marziano!”.
“In questo caso credo di non poter rifiutare!” esclamò Hernest afferrando il bicchiere che gli stava porgendo il vicegovernatore.
“Alla riuscita della missione!” esclamò questi.
“Alla riuscita della missione!” ripeté Hernest.
Nel sottosuolo di Troem c'era un grosso giacimento di Zeler, un iperconduttore vitale nella moderna cantieristica e nella costruzioni di armi, il cui uso cominciò a divenire di routine attorno al 912 N.C. quando venne brevettato e messo in operatività il primo procedimento industriale atto a lavorare questo particolare materiale (completamente assente sulla Terra e nel sistema solare), infatti pur essendo conosciuto dal 609 N.C. (grazie all'equipe condotta dal geologo Baptist McOdel che lo scoprì durante una analisi del pianeta Hope presso Alfa Centauri) presentava problematiche di lavorazione insormontabili, soprattutto i processi di lavorazione fino a quel momento adoperati tendevano a farne perdere caratteristiche di conducibilità (portandolo a caratteristiche similari a quelle dell'argento) e di resistenza termica (quando lavorato male tende a liquefarsi già a 130°)
Tale iperconduttore quand'anche solo aggiunto come elemento di lega in minime percentuali (5-6%) con altri conduttori permette di migliorare le prestazioni della lega base fino al 82% (nel caso della lega rame-berillio), mentre le Zeler come elemento principale della lega (lo Zeler può essere presente fino al 78,3%, oltre non può essere lavorato a causa della drastica perdita di caratteristiche meccaniche) viene usato principalmente nei reattori a ciclo Nasel (o Heisenberg-Salvisky migliorato) e permette di ottenere prestazioni di gran lunga superiori rispetto ai superconduttori normalmente usati con perdite di carico quasi assenti.
Hernest tornato alla nave alle 15.42 G.T.S. per prima cosa si rinchiuse in camera con sua moglie come mi aveva anticipato, quindi, alle 19.14 riunì tutto l'equipaggio sul ponte di comando per informare della nuova missione e per decidere sul da farsi.
Questa era una di quelle sere dove si ordinavano pizze o pietanze già pronte in abbondanza a piccoli negozi della zona: nessuno avrebbe cucinato.
“Bisogna considerare che l'incrociatore vettoriale in questione, essendo un classe Great Njinyi, non è dotato di un grande armamento, più vicino a quello di un pattugliatore spaziale, quindi in un certo senso ridimensionerei la minaccia” assicurò Vincenz leggendo i dati delle unità nemiche sul grande schermo olografico.
“Mah... però rimane una unità vettoriale, indipendentemente da dove passiamo corriamo il rischio di trovarci di fronte questa piccola flotta” ribatté Oliver.
“Però devi considerare che se già il warp-hole vicino a stelle e pianeti è difficile e rischioso, per le caratteristiche del sistema Vicious lo è ancora di più visto che potrebbero finire dritti dentro ad una stella e poca differenza fa che sia una gigante rossa o una nana bianca”.
“Però la presenza di diversi punti di stabilità gravitazionale proprio lungo le rotte commerciali verso il corridoio trentaquattro rende molto più fattibile tale manovra... in fondo l'hanno fatto fino ad adesso, non vedo perché non dovrebbero più farlo...”.
“Se leggi i dati è da un mese che sono diminuiti gli attacchi: le due stelle sono nel punto di massima vicinanza e ciò ha ristretto i corridoi, diminuendo la dispersione delle forze imperiali sull'area...”.
“Sì, ma non gli sfuggirà il fatto che una nave viaggerà solo con un paio di altre navi al seguito, ti ricordo che attualmente tutte le navi in uscita da Troem cercano di viaggiare il più possibile in convoglio per evitare gli attacchi”, Oliver si riferiva alle due navi civetta senza equipaggio che avrebbero affiancato la Al'Nadira.
“Quindi cosa proponete?” domandò un Hernest estremamente rilassato sulla sua poltrona.
“Percorso A! È più lungo, ma la presenza delle due fasce di asteroidi ci garantirà copertura!” disse Oliver con molta decisione.
“Ma sei scemo? Due giorni di viaggio per fare quello che con il percorso D potremmo fare in sei ore?” domandò Vicenz sicuro di se.
“Sì, sei ore senza coperture ed in zone sgombre da qualsiasi interferenza: ideale per farci beccare dai radar gravitazionali e di piega nemici!”.
“Te lo dico io! Tu ti sei troppo abituato a volare a bassa quota a bordo degli aerei! Appena ti trovo anche un battle armor scassato te lo compro: almeno ritorni a ragionare come si deve!”, in effetti era da quando avevano abbandonato l'esercito di San Ypter che Oliver non aveva avuto più la possibilità di pilotare battle armor e ciò era uno dei suoi grandi desideri e per questo metteva da parte tutto ciò che guadagnava, senza spendere manco un dollaro, nella speranza in futuro di riuscire a comprare un BA.
Nel frattempo anche Leya provò a prendere la parola, passando però completamente inascoltata a causa del suo basso e calmo tono di voce (in quelle riunioni alla fine la spuntava chi alzava la voce di più), solo Maisa diede segno di ascoltarla.
“Forse dovremmo passare vicino ad una delle due stelle, infatti è probabile che la flotta nemica...”.
“Guarda: se mi compri un BA non mi lamento, ma non venirmi poi a chiederti di rimborsarti!” esclamò Oliver, leggermente arrabbiato, all'indirizzo del suo comandante.
“...sia nascosta proprio in una delle due fasce di asteroidi per sfuggire ai sensori delle forze imperiali disseminati nello spazio...”.
“Ehi! Non esageriamo! Uno scassato se la smetti di rompere te lo compro anche, però almeno il cinquanta per cento me lo devi rifondere!”.
“...d'altronde se viaggiamo nello spazio aperto saremo subito individuati dai loro sensori ed in pochi minuti potrebbero piombare su di noi...”, la ragazza pur sapendo di essere inascoltata continuò imperterrita.
“Guarda che non sono un bambino a cui si compra il giocattolino per farlo smettere! E poi come minimo dovrei spendere il triplo per rimetterlo a posto!” fece notare Oliver.
“...la scelta migliore sarebbe quindi di creare un nuovo percorso che passando vicino ad una delle due stelle -possibilmente Vicious 2, la più lontana dalle fasce di asteroidi- le sfrutti per coprirci per lo meno la traccia gravitazionale, senza contare che potremmo sfruttare la forza gravitazionale stessa della stella per accelerare...”.
“Uhm... venti per cento?” propose Vincenz a Oliver, stava iniziando di fatto una trattativa.
“...a velocità superiori allo zero virgola sei unità luce senza far ricorso al sistema warp che ci renderebbe tracciabili ai radar di piega e senza affaticare troppo i propulsori. Forse potremmo raggiungere addirittura zero virgola otto unità luce senza troppi problemi...”.
“Dieci!”.
“...senza contare che la vicinanza della stella ci assicurerebbe un ulteriore sistema per distruggere il carico in caso d'emergenza”.
Le conclusioni di Leya erano tra l'altro similari a quelle a cui ero arrivato io, con la differenza che stando ai dati di Ahkannauser davo come possibile posizione della flottiglia nemica lo spazio aperto al di fuori del sistema Vicious, ma le considerazioni di Leya sulla posizione della flottiglia nemica, pur non suffragate da fatti e dati certi, erano comunque molto logiche e quindi da tenere in considerazione.
“Quindici con l'assicurazione che se mai mi metterò in proprio tu lavorerai per me allo stipendio attuale: prendere o lasciare!” intimò Vincenz che non aveva mai nascosto che appena si fosse potuto permettere almeno una piccola nave ed un piccolo equipaggio avrebbe messo su in proprio una unità di mercenari spaziali.
“Quindici, ma deve essere inoltre integro dal punto di vista strutturale e deve essere dotato della totalità dei sistemi vitali”.
“Affare fatto! Qua la mano!”.
“Merlin!” esclamò Hernest improvvisamente, “Per te qual'è il tragitto migliore?”.
“Nessuno di quei cinque e varianti proposti da Ahkannauser”, immediatamente creai una immagine olografica 3D di quella porzione di spazio, “La scelta migliore sarebbe percorre questo tragitto che come potete osservare passa per Vicious 2, ciò ci permetterebbe di coprire la nostra traccia gravitazionale, poter sfruttare la gravità del pianeta per lanciarci a velocità maggiori a zero virgola sei senza bisogno di attivare il sistema warp e senza affaticare troppo i reattori, in più avremmo un sistema extra per distruggere il carico in caso di necessità”.
“Uhm... non saprei... non mi rassicura molto questo piano: sembra fatto, senza nulla toglierti Merlin, da uno stratega di bassa classe”.
Leya abbassò gli occhi tristemente, quel commento era senza volerlo una ferita al suo orgoglio personale.
“Questo piano è il migliore e lo approvo!” esclamò Maisa alzandosi in piedi dalla sedia su cui si era seduta.
“Mah...” provò a replicare Vincenz.
“Hernest?” domandò Maisa con un leggero incitamento.
“Beh... ecco io... mettiamolo alle votazioni, anche tu Merlin vota, io mi asterrò, entrambi i piani di navigazione mi sembrano ottimi”.
Maisa, Leya, io, Oliver, Herbert e Zakyyah diedero la preferenza al piano che avevo proposto.
Vincenz, Regelinde, Asver ed Hisaki diedero la preferenza per il percorso D.
Ayman aspetto undici secondi prima di alzare la mano, se avesse optato per il percorso D ci sarebbe stata la parità riaprendo la discussione.
“Mi astengo”.
Vincenz lanciò sottovoce diversi epiteti per tale scelta, alla fine il mio piano (o quello di Leya, come preferite) aveva avuto la maggioranza delle preferenze.
C'è da notare come consentendomi di votare Hernest aveva indirettamente fatto ciò che sua moglie gli aveva chiesto.
Per la cronaca le pizze ed i cibi asiatici pronti erano arrivati già verso le 20.15 G.T.S., ma a causa della pianificazione dettagliata che proseguì ancora per diverse ore venne ordinato altro cibo pronto già alle 21.00 G.T.S., solo alle 0.22 G.T.S. del giorno seguente tutti erano ritornati alle loro camere.
La giornata del 14 febbraio passò senza fatti di particolare rilevanza, come programmato arrivarono i camion a caricare lo zeler sulla nave ed un militare in borghese per prendere visione dei dettagli della navigazione, per portare le carte di autorizzazione e per concordare l'orario di decollo (fissato per le 5.00 G.T.S. del 15 febbraio) , per il resto niente.
Solo dopo pranzo, si assistette ad una discussione degna di nota tra Regelinde e Leya (ma in cui poi 'intervenne', quantunque questa parola sia errata in tal caso, il fringuello di Alberich) durante una delle lezioni impartite (in questo caso di giurisprudenza) dalla baronessa alla ragazza.
Le due si trovavano per inciso nella serra idroponica.
“Non ho sentito quel che stavi dicendo! Maggiore forza nel tuo tono di voce: parlare sempre sotto voce non ti serve a niente!” ordinò, alla ragazza, la Kasselfraw camminando avanti indietro nervosamente.
Leya, seduta per terra, prese in grembo una delle grosse Kaiserpanzer (Giselle in questo caso, le altre due si chiamano Maria e Salima) cominciando ad accarezzarla.
“Stavo dicendo che non sono d'accordo con quel che dici, il diritto galattico commerciale parla chiaro: una nave commerciale, indipendentemente dal suo ruolo e possessore, se trasportante materiale utile alla condotta della guerra diventa automaticamente una nave belligerante, passibile di attacco previ tentativi di fermarla con metodi non violenti”.
“E qui ti sbagli! Ti ricordo che il trattato di Neue Bayern -primo trattato riguardante aspetti di commercio e navigazione galattica-, stipulato a corollario dell'alleanza tra Quarto Reich e Kasnehmin, parla chiaro: 'Le navi che non caricano a bordo, o che non siano dotate, di strumenti bellici e che svolgono compiti di commerciali non possono essere per alcun motivo attaccate, anche quando trasportano materiale di importanza strategica' ” disse Regelinde sicura di se.
“Ma il trattato di Neue Bayern era stato stipulato tra Quarto Reich e Kasnehmin quindi può essere al massimo valido tra le nazioni che ancora fanno riferimento ad una di queste due nazioni, per le altre -la maggior parte- che affondano le loro origini nella Nuova Federazione Terrestre no! Normalmente l'unico regolamento che fa fede è quello stipulato su Marte nel 1240 N.C. sotto l'egida del C.G.N. e ratificato e aggiornato a più riprese!” protestò Leya, tenendo però un tono di voce che per quanto chiaro alle orecchie umane diventava difficile da udire.
Regelinde si sedette su una sedia lì vicino, non sapeva cosa ribattere.
“Credo che oramai non ho più nulla da insegnarti di tipo scolastico...” mormorò la baronessa ammettendo la sconfitta, “Ciò non toglie che se non impari bene cose come il bon-ton e tutto quello che ti può servire nell'alta società -e che solo io ti posso insegnare- non troverai mai un marito di un certo rango che ti permetta di avanzare nella scala sociale” disse aumentando il tono di voce per farsi sentire bene.
“Ma sono ancora giovane e poi...”.
“E poi cosa?”.
“La nobiltà, o alta società, oramai è agli sgoccioli”.
“Stupidate! Sono solo stupidate! Guarda l'Impero dove ci troviamo ora, la nazione più potente della Galassia! Ed è così potente perché conta il sangue! L'unica cosa su cui potrei darti ragione è che non importa più il titolo in se -barone, marchese, duca, visconte, conte-, ma importa avere qualcosa da associare al titolo: ricchezza, potere, cariche amministrative, una persona ricca e basta non è altro che uno straccione con dei soldi in tasca, ma una persona che alla ricchezza associa un titolo allora è un qualcuno” esclamò soddisfatta Regelinde.
“E se il nobile non ha niente oltre il titolo?”, dal tono si comprendeva come tale domanda fu fatta da Leya in maniera molto ingenua, ma senza volerlo era molto maliziosa contando che  parlava con Regelinde che si trovava proprio in quella situazione.
Quest'ultima aggrottò le sopracciglia, evidentemente infuriata freddando con lo sguardo Leya che trasalì rendendosi conto di ciò che aveva domandato come era capibile dal suo volto sorpreso e arrossato per l'imbarazzo.
“Ehm... non volevo” si scusò Leya a mezza voce.
“Fa niente... in ogni caso tu sei una bella ragazza, colta e ogni tanto anche abbastanza intelligente”, Regelinde per tutta la giornata si sarebbe 'legata al dito' quella involontaria provocazione di Leya, “Con il mio aiuto ed i miei consigli potresti anche entrare lentamente nell'alta società e poi le tue caratteristiche farebbero il resto”.
“Non sono bella... sono solo magra...” borbottò Leya non sentita da Regelinde.
“O forse preferisci doverti sposare con qualche zoticone che non sa andare oltre il suo naso?”.
“Mio padre non ha nessun titolo, ma è tutto fuorché uno zoticone!” protestò Leya.
“Uhmpf... ringrazia che mi paga lo stipendio” mormorò la Kasselfraw, “Ciò non toglie che tu hai le carte in regola per diventare la moglie di un qualcuno, non di un nessuno: almeno non dovresti viaggiare -con navigatrici invedibili- per lo spazio per mantenere la famiglia e avresti una residenza fissa”.
Leya si morsicò il labbro, tra le due scese un lungo silenzio che si interruppe solo cinque minuti dopo.
“Allora perché stai con noi?” chiese la ragazza a Regelinde.
Regelinde sospirò fissando con occhi vuoti la Kaiserpanzer che si era addormentata in grembo a Leya, “Perché in fondo mi... DIO SANTO!”, la donna non completò la frase perché proprio in quel momento il fringuello di Alberich volò a 23 centimetri da lei facendo un gran trambusto, ciò a causa di una delle Kaiserpanzer che lo inseguiva nel tentativo di catturarlo.
Messa velocemente da parte la Kaiserpanzer che teneva in grembo, Leya, si gettò all'inseguimento dell'altra gatta: “Salima fermati!” urlò afferrandola per la collottola e alzandola da terra (un bello sforzo visto che al momento pesava sui 11 Kg).
La gatta tirò fuori le unghie nel tentativo di liberarsi dalla presa, ma le zampe della gatta non potevano far altro che fendere l'aria.
“Cattiva! Cattiva! Cattiva!” esclamò Leya puntandole il dito contro.
La gatta ritrasse le unghie cercando di catturare quel dito che le era stato puntato contro, mentre il fringuello volava rasente al soffitto nel tentativo di guadagnare ogni centimetro possibile in altitudine: in fondo era lui che era entrato nella nave e ci era rimasto nonostante tutto, se il suo cielo era alto solo quindici metri era colpa sua.
Quella sera tutti andarono a dormire molto presto, subito dopo aver finito di cenare; alle 21.34 G.T.S. nessuno era più in giro per la nave: la giornata successiva sarebbe stata molto difficile, tutti avrebbero dovuto tenere gli occhi aperti ed essere in forma al 100% come si era rassicurato Hernest col resto dell'equipaggio durante la cena più abbondante e sostanziosa del solito.
 

1)Sistema che prende come riferimento la Terra per determinare la posizione degli astri e degli oggetti nello spazio, I: Longitudine, δ: declinazione, L: Latitudine (in anni luce o multipli quando specificato)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 09 Settembre 2008, 19:46:19
Finalmente si spara e faremo la conoscenza di un nuovo 'personaggio' Gino o meglio: G-N.
Ovvero: quando anche tra i computer vige una sorta di razzismo.

Capitolo 3: Un prevedibile giorno di guerra

New Century 1832, Febbraio 15, ore 04.52 GTS (Galactic Time Standard)

“Qui CM353O4, Al'Nadira, chiediamo autorizzazione a salpare”, Derek, al timone dell'Al'Nadira, contattò via radio il centro di controllo dello spazioporto per cominciare le manovre che avrebbero portato la nave fuori dall'atmosfera di Troem.
-Qui torre di controllo, seguite il corridoio di attesa A e portatevi presso la camera di uscita numero tre-
Normalmente le navi, dopo aver rullato verso le corte piste inclinate tipiche degli spazioporti, potevano decollare senza problemi e solo negli spazioporti più affollati poteva essere necessario attendere il proprio turno, ma così non era per Troem.
Essendo tale spazioporto sotterraneo e dovendo mantenere in esso un'atmosfera respirabile le navi dovevano sostare presso le camere di uscite, che concettualmente e praticamente non differivano come funzionamento dalle camere di decompressione degli spazioporti orbitanti.
In effetti sistema più pratico sarebbe stato quello di avere le navi in un atmosfera nociva agli esseri umani e garantire alle uscite delle navi attraccate l'uscita dalle navi senza bisogno di respiratore e tute, come in uso nella maggioranza degli spazioporti in atmosfera respirabile o comunque di superficie.
Nella pratica però non era così preferendo avere mano libera nello scarico carico merci, senza contare che così si potevano sfruttare al massimo, anche per operazioni di manutenzione, gli ambienti dello spazioporto stesso (bisogna tenere conto che comunque costruire sotto terra richiede un gran dispendio di risorse), garantendo condizioni ottimali.
“La Al'Nadira ha varcato il gate alfa della camera di uscita numero tre”.
-Confermata posizione dell'Al'Nadira, incomincia chiusura del gate alfa, camera di uscita numero tre-
La gigantesca saracinesca corazzata si richiuse alle spalle della nave, ma dopo venti secondi cominciò ad aprirsi la saracinesca in fronte alla nave consentendo all'equipaggio (al gran completo sul ponte) di cominciare a scorgere il cielo nuvolo e minaccioso di Troem.
-Gate Beta, camera d'uscita tre, in apertura-
“Confermo apertura gate beta, richiedo autorizzazione a procedere”.
-Autorizzazione concessa, la Al'Nadira ora passa sotto il controllo dell'ATC di Kal-Chakt-
“Qui Al'Nadira grazie torre di controllo, confermo passaggio” Derek dicendo ciò fece un cenno a Zakyyah che toccò un tasto su una delle console di controllo di fronte a lei.
“Frequenza cambiata” confermò Zakyyah.
“Qui  CM353O4, Al'Nadira a Kal-Chackt ATC chiediamo autorizzazione a decollo veloce secondo piano di navigazione FNP150132JK”.
-Qui Kal-Chackt ATC autorizzazione concessa-
“Affermativo, decollo previsto tra 40 secondi!”.
Lentamente, nonostante l'insonorizzazione, sul ponte di comando si cominciò a sentire un leggero ronzio: erano i reattori ed i propulsori che stavano aumentando la potenza erogata.
“Allacciarsi le cinture” ordinò Derek: il decollo e l'uscita dall'atmosfera di un pianeta (tanto più se veloce come quella che la compagnia Jalin si apprestava a compiere) era considerata ancora una manovra abbastanza critica da richiedere l'allacciamento delle cinture, nonostante gli smorzatori inerziali avessero eliminato il problema delle grosse accelerazioni che una volta tanto gravavano sul corpo umano in quella manovra.
“Banchi di nuvole a quattromila e dodicimila metri, vento moderato S-N a cinque chilometri orari, umidità relativa al 44%, leggere precipitazioni nevose” informò Zakyyah leggendo i bollettini meteo che passavano su uno dei numerosi schermi olografici che circondavano la metà anteriore della sua postazione.
“Sistema di sostentamento completamente operativo, reattori ok, propulsori al 5%, dieci secondi al decollo!”
Derek fece aumentare lentamente, in quei dieci secondi, la potenza erogata fino al 20%, quindi allo scadere del countdown aumentò di colpo la potenza fino al 30%, la nave quindi prese velocità e dopo pochi secondi era già a diverse migliaia di metri di altezza.
“Mamma! Mamma! Stiamo bucando le nuvole!” urlò Jhassan osservando su un monitor l'effetto del passaggio della nave  sui concentrati di umidità e altre sostanze presenti in forma diversa a quote man mano maggiori fino a dodicimila metri.
In effetti era una delle prime volte che Jhassan decollava in condizioni tali da assistere a tale situazione che consentiva di vedere ad occhio nudo l'effetto generato dall'interazione tra l'aerodinamica della nave e l'atmosfera che la circonda.
“Non urlare Jhassan! Ti sento benissimo! E comunque non le abbiamo bucate: le abbiamo attraversate...”, Maisa appariva piuttosto nervosa e non aveva molta voglia di parlare.
“Ma mamma! Se guardavi sul monitor vedevi che c'era un buco grossissimo che poi si è subito richiuso!” gridò con tono di protesta Jhassan
“Perché la nostra nave passando a mosso l'aria: tutto lì” sentenziò Maisa.
“Oooohhhh...”.
Dopo neanche due minuti la nave era già nello spazio fuori dall'atmosfera di Troem e poteva cominciare il suo viaggio.
“Ok, tutti ai propri posti come abbiamo concordato!”.
Hernest avrebbe pilotato il battle armor su cui sono montato, il Type 12 Strela e avrebbe assunto il comando delle operazioni di tipo combat, Vincenz sarebbe stato al comando del Goblin, Oliver dell'Anouk, Hisaki sarebbe andato al cannone principale lasciando a Derek il timone della nave (d'altronde il piano di volo presentava alcune difficoltà per cui si preferì avere maggiore esperienza sotto quell'aspetto), Zakyyah come al solito avrebbe svolto il ruolo di navigatrice e di addetta ai sistemi, Regelinde avrebbe aiutato Zakyyah come operatrice di sistemi (per quanto Regelinde non sopportasse Zakyyah tale fu la decisione presa da Hernest la sera precedente), Herbert ed Asver a bordo dei PA avrebbero svolto il ruolo di torretta aggiuntiva sul ponte di volo posteriore e su quello superiore (per tale compito sarebbero stati dotati di un piccolo vulcan beam alimentato tramite cavi elettrici dalla nave), mentre Maisa sarebbe stata al comando della nave per quel che riguardava la navigazione.
Gli unici a non svolgere ruoli erano Ayman, Leya e Jhassan che sarebbero rimasti sul ponte principale.
Uscito dal ponte di comando, per andare ad indossare la tuta spaziale (era l'unico a non averla ancora indossata) e per prendere i comandi dello Strela, Hernest venne raggiunto da Maisa che lo trattenne per la spalla sinistra.
“Non guardarmi in quel modo: mi fai paura!” esclamò Hernest voltandosi e vedendo il volto cupo della moglie.
“Promettimelo!”.
“Cosa?”.
“Tu promettilo e basta!”.
“Uff... te lo prometto!”.
“Giuramelo!”
“Ma cosa?!?” protestò Hernest.
“Giuramelo!” ripeté Maisa alzando la voce.
“Lo giurò!” disse Hernest poco convinto.
“L'hai giurato!”, la sua voce era molto minacciosa e per tre secondi e mezzo fissò il marito con sguardo truce con i suoi occhi neri (“La porta di un piacevole inferno” li definiva Hernest), quindi si voltò per andarsene, ma non fece che un un paio di passi quando venne bloccata dal marito che le afferrò il polso destro, “Lasciami!” esclamò Maisa.
“Manco da morto!” replicò Hernest con un leggero sorriso sulle labbra, “Comunque stai tranquilla: andrà tutto bene!”.
“Uhmpf... certo che andrà tutto bene!” ribatté freddamente divincolandosi dalla stretta del marito e allontanandosi.
“Che caratterino oggi... avrà le sue cose...” mormorò Hernest allontanandosi, “Merlin che ne pensi? È come dico io?”.
“Penso che tu debba darti una mossa che fra dodici minuti passiamo vicini alla prima fascia degli asteroidi e tu devi ancora indossare la tuta spaziale... che per inciso potevi anche indossare prima risparmiando tempo come ti avevo consigliato...”.
“Da quand'è che sei stato programmato per essere antipatico?”.
“Lo faccio solo per il tuo bene”.
“Con te mai che si possa tentare di discutere... comincia ad avviare lo Strela, almeno ti rendi utile”.
“Come vuoi. Tra trenta secondi sarà operativo”.
“Bene tra cinque minuti sarò lì”.
Il viaggio di avvicinamento a Vicious 2 durò venti minuti e quaranta secondi a 0,42 unità luce nei quali l'attenzione fu massima essendo che si passava molto vicino ad una delle fasce di asteroidi, ma a parte qualche piccolo brivido a causa di segnali del radar gravitazionale che potevano segnalare la presenza di qualche nave non ci fu nessun reale pericolo (i segnali in questione infatti si riferivano a vecchi satelliti o strutture metalliche presenti nella fascia degli asteroidi).
La nave come da programma usò la gravità di Vicious 2 come una fionda lanciandosi a velocità ancora maggiori e oramai tra l'equipaggio si respirava una atmosfera assolutamente tranquilla (la prima parte del viaggio era ritenuta giustamente la più pericolosa), tanto che Leya insieme a Jhassan venne mandata a confezionare dei panini e qualcosa di leggero da mangiare, mentre i cinque piloti scesero a turno dalle loro unità per espletare funzioni fisiche e camminare un po'.
Dopo venti minuti Leya e Jhassan tornarono dalla cucina cominciando a portare i panini ai piloti dell'Anouk e dei battle armor nell'hangar superiore.
“Certo che ricorda proprio un Minuteman...” mormorò Leya avvicinandosi allo Strela.
Minuteman è il nome assegnato a diversi modelli di battle armor che si caratterizzavano, nelle varie epoche, per forti innovazioni tecnologica o potenza, tali 'Minuteman' inoltre si caratterizzano per linee antropomorfe sempre piuttosto marcate rispetto ai battle armor coevi.
Nel caso il lettore non sia a conoscenza di ciò che sta dietro a tale nome (con i millenni si è persa un po' tale storia, oramai assorta a livello di leggenda) provvedo a spiegare cosa intendo di preciso.
Nei battle armor di prima generazione (mezzi alti in genere una decina di metri, molto tozzi, lenti e goffi rispetto ai BA odierni) l'introduzione delle armi beam fu vista per la prima volta a bordo del BA02A Minuteman nel 2015 A.D., oltre a ciò il Minuteman prevedeva una torretta che rammentava una testa umana, cosa che divenne più marcata con la versione C ed E.
Altro Minuteman sicuramente da ricordare è il ABA11 del 16 N.C. che pur non chiamandosi ufficialmente Minuteman (si chiamava “Vanguard”) così veniva generalmente chiamato, l'ABA11 fu reso famoso per il sistema di volo spaziale Heisenberg integrato, unico nel suo genere a bordo di BA per secoli fino alla metà del terzo secolo N.C. con l'apparizione del BV-13 che in un epoca in cui c'era stata la corsa al gigantismo nei BA (alcuni raggiungevano anche i 20 metri) si distingueva per le sue piccole dimensioni (8,6 metri d'altezza), ma nonostante ciò disponeva di una potenza impressionante diventando la chiave del successo della vittoriosa ribellione contro i Kasneh che consentì la nascita della Nuova Federazione Terrestre.
Altro Minuteman (questo come per l'ABA11 però non era il suo nome ufficiale) apparve alcuni anni dopo durante la “Return War” ed era il BV-28 Stormbringer, dotato di un incredibile propulsore tutt'ora avvolto dal mistero e definito da molti l'antesignano della classe F.A.R.H.P. per via della sua capacità di autoripararsi, della sua estrema potenza (nonostante le dimensioni di soli 7,9 m) e per le sue linee estremamente antropomorfe e raffinate.
In effetti secondo molti storici lo Strela era un tentativo di ricreare il BV-28 Stormbringer (ed in effetti anche come dimensioni erano pressoché simili, per esempio lo Strela era alto 7,93 metri d'altezza contro il 7,90 dello Stormbringer) almeno per quel che riguardava la struttura, quindi l'impressione di Leya può essere anche parzialmente esatta.
Leya e Jhassan, subito dopo aver consegnato il vitto al padre, si diressero verso la camera di depressurizzazione dell'hangar inferiore, premettero il pulsante che chiudeva la calotta a protezione della testa e si assicurarono alla nave tramite alcuni cavi in nanotubi di carbonio, a quel punto poterono cominciare la camminata spaziale per portare al fratello e a Herbert, nelle loro personal armor, i panini e da bere.
Tornati dalla veloce passeggiata spaziale quindi si diressero verso il ponte di comando.
“Si mangia!” esclamò Derek vedendo Leya entrare con il contenitore asettico per uso spaziale per cibi e vivande. “Cosa faremmo senza di te!”.
“Li ho preparati anch'io!” protestò Jhassan.
“Tu mi hai solo tirato i capelli per tutto il tempo!” ribatte Leya per niente d'accordo con quanto affermato dal fratello.
“Cosa hai fatto?”, la voce di Maisa nascondeva a fatica una certa rabbia nei confronti di Jhassan.
“Niente! Leya dice bugie!”.
“Non è vero!” mormorò Leya.
“Sì, è vero!” gridò suo fratello.
“No!”.
“SÌ!”.
“Jhassan... con te regolo i conti dopo”: la voce ed il volto arrabbiato di Maisa convinse immediatamente Jhassan a desistere dalla discussione andando a nascondersi dietro le gambe della sorella.
Ci furono diversi minuti di silenzio interrotti solo dagli avvisi dei sensori, da qualche comunicazione radio e qualche movimento dell'equipaggio che in quel silenzio diventava immediatamente un rumore molesto.
Dopo 8 minuti e 22 secondi Leya si avvicinò alla madre aprendo bocca, ma immediatamente la richiuse senza pronunciare che qualche indistinto suono.
“Stai tranquilla: se Jhassan ancora ti disturba vieni a riferirmelo subito. Ok?”, la voce di Maisa, al contrario di prima, si era fatta molto tranquilla e morbida, dolce si poteva definire.
“O-K”.
“Ok? Ora vai pure a riposarti in camera... qui ci pensiamo noi”.
“Ma...”.
“Non preoccuparti e pensa a riposarti... però tieni indosso la tuta spaziale: mi raccomando”, Maisa si alzò dalla poltrona posando le mani sulle  spalle della figlia, “Comunque Jhassan ti vuole bene, ogni tanto va solo rimesso in riga...” aggiunse sottovoce.
“Ma io voglio rimanere qui... fammi far qualcosa... in fondo anch'io...”.
“Non devi sentirti in obbligo con nessuno capito?”.
“Ma...”, Leya stava per ribattere qualcosa, ma l'improvviso e veloce abbraccio di Maisa le fece cambiare, pur con pochissima convinzione, risposta, “O-K”.
“Dai Leya! Torna in camera a studiare, che dopo ti faccio una bella interrogazione sul tedesco coloniale!” esclamò Regelinde dalla sua postazione.
“Regelinde!” protestò Maisa.
“O-K, vado...” disse Leya a occhi bassi non molto convinta.
Appena Leya uscì dal ponte di comando Maisa si voltà a guardare Jhassan che nel frattempo si era seduto su una dei sedili a parete reclinabili: “In quanto a te Jhassan sei in punizione: quindi in piedi!”.
“Ma...”, in quel momento, non dando Jhassan l'impressione di mettersi in piedi, feci rientrare il sedile nella parete.
“Ottimo lavoro Merlin, efficiente come al solito”: Maisa mi aveva istruito a dovere su come agire con Jhassan.
“Ma mamma!”.
“Niente ma! Ora per un'ora starai in piedi, poi dopo ne riparleremo”.
“Ma è un'ingiustizia!”.
“Anche tirare i capelli a tua sorella non è giusto...”
“Non mi vuoi bene...”.
“Te ne voglio anche troppo... se no a quest'ora ti avrei tirato già un paio di sculacciate” replicò Maisa con tono tranquillo.
“Sei cattiva...”.
“Un giorno mi ringrazierai per queste punizioni...”.
“Cattiva! Scema! Stup...”, ma Jhassan venne interrotto da Ayman che interruppe il suo silenzio che oramai durava da prima del decollo..
“Smettila immediatamente e porta rispetto per tua madre!”, gli intimò il nonno.
Le parole di Ayman convinsero Jhassan a smetterla.
Il viaggio, dopo esseri passati a poche centinaia di migliaia di chilometri da Vicious 2 tre ore prima, si apprestava a superare il suo secondo scoglio: infatti per quanto lontani dovevamo passare a meno di due milioni di chilometri dalla seconda fascia di asteroidi, a quel punto con sole altre sei ore di viaggio saremmo arrivati e nell'ultimo tratto (Circa un'ora e mezza) avremmo avuto un rendez vous con alcune navi militari ahkannausiane potendo quindi l'equipaggio smontare dalle posizioni di combattimento.
“Il radar gravitazionale rivela qualcosa di anomalo?” chiese Maisa, la sua attività celebrale tradiva un forte nervosismo.
“Sembrerebbe tutto a posto, ma ci sono troppi segnali in quest'area per fare un'analisi precisa... ma d'altronde se Merlin è in silenzio significa che è tutto a posto” rispose Zakyyah, palese il suo tentativo di tranquillizzare il resto dell'equipaggio presente sul ponte che si stava lentamente innervosendo.
Molti, erroneamente, pensano che noi AI siamo infallibili: non è così, soprattutto quando si tratta di interfacciarci in modo intelligente con gli esseri umani.
“Vero: posso confermare che non rilevo nulla d'anomalo”.
“Non rilevo anomalie di nessun genere” disse, subito dopo di me, G-N (o Gino come lo chiamava Hernest), l'AI della nave, una AI non molto intelligente, facendo un paragone la capacità di ragionamento, astrazione, calcolo ed elaborazione di G-N sta a me, quanto un neonato sta ad un adulto in perfetta forma psico-fisica.
Non per altro rimpiazzavo G-N in gran parte delle sue funzioni assegnando alla condotta della nave un quinto delle mie capacità di elaborazione (quinto che raramente usavo sopra il 20%), ed è anche per questo che solo ora ne accenno: fondamentalmente G-N è inutile fintanto che lo Strela (e di conseguenza la sottoscritta AI) è a bordo.
A parte ciò come avrete notato rispondemmo all'incirca con le stesse parole, ma ciò fu determinato da due procedimenti logici e di elaborazione diversi.
G-N semplicemente non scorgeva nulla di anomalo nei dati, io pure, ma al contrario di G-N sono perfettamente a conoscenza che i dati possono essere inesatti.
L'avrei dovuto specificare quindi che “nulla d'anomalo” non era assoluto, ma era relativo ai dati che i sensori rilevavano, ma non lo feci perché avrei generato solo un ulteriore nervosismo (quindi al contrario di G-N io analizzai per rispondere altre variabili che, a onor del vero, solo le AI montante su elaboratori positronici come me tengono in considerazione.
Quella mia affermazione (e quella di G-N) infatti ebbe sì funzione di rassicurazione, ma anche troppo: notai subito come l'attività celebrale dei presenti in pochi minuti fosse scesa a livelli minimi dopo quella mia affermazione, solo Ayman e Leya sembravano mantenere una attività celebrale superiore alla norma.
Ciò in seguito si sarebbe potuto risolvere in un disastro.
Nel frattempo Hernest, a bordo del battle armor, leggeva il manuale d'uso digitale (l'unico documento scritto di qualsiasi tipo superiore alle venti pagine che Hernest mai sia riuscito a leggere) per far passare il tempo.
“Merlin, di un po': un kit da ricognizione indipendente teleguidato quanto viene a costare in media? Che è da un po' che ci penso: c'è quel vano vuoto sulle spalle che secondo me sarebbe perfetto... per te  è fattibile?”.
“Un kit da ricognizione come dici te di buona qualità secondo i miei ultimi dati può può variare da 260 dollari internazionali -usato di seconda o terza mano- fino a 1400 dollari internazionali e più se nuovo e di alta gamma. Però il vano che dici non è molto grande: per le informazioni di cui dispongo -rimanendo su prodotti di buona qualità- ci sarebbe il modello “Raptor Eye IIIb” della Galaxi United che come dimensioni va bene e la casa produttrice lo vende sui 820 dollari internazionali, ma effettuando alcune ricerche ho già notato che lo si può trovare anche a meno, minimo da nuovo 738 dollari internazionali”.
“Uhm... non male. Ne dovrò parlare con Regelinde e con Maisa... soprattutto con Maisa...”.
“Secondo mie proiezioni il montaggio di tale sistema però non migliorerebbe in modo consistente le prestazioni dell'unità in tale campo, se non in particolarissime condizioni”.
“Quindi il gioco non vale la candela?”.
“Esattamente, però, sempre secondo le mie proiezioni, tale sistema potrebbe rivelarsi molto utile sul Goblin che ha seri difetti sulla qualità e quantità dei sensori”.
“In effetti è un battle armor troppo votato alla potenza di fuoco secondo me” disse Hernest fissando distrattamente alcune foto (alcuni suoi abbattimenti e immagini della sua famiglia) con cui aveva tappezzato il cockpit dello Strela.
I dati che mi giungevano dai sensori della nave improvvisamente rivelarono una forte attività di piega, immediatamente attivai gli allarmi (a puro scopo di cronaca sappiate che G-N un millesimo dopo stava ancora elaborando i dati) di bordo.
Ora vi domanderete perché prima ho scritto che la mia risposta (e relative conseguenze) avrebbero potuto generare un disastro: Derek si stava riposando su uno dei sedili della sua postazione reclinando lo schienale.
Maisa dopo 16 centesimi di secondo (un ottimo tempo per le capacità umane di reazione) dall'allarme si alzò gettandosi verso il volantino di comando di comando posto a due metri di fronte a lei, dopo 41 centesimi di secondo aveva le mani saldamente sul volantino e stava già effettuando una manovra evasiva (ben più spinta di quella che stava operando G-N in automatico, io una delle poche cose su cui non potevo avere controllo era proprio la condotta della nave), in quegli istanti Derek stava ancora cercando di capire  cosa succedesse e di alzarsi.
I sensori segnalarono alcuni fasci beam passati a 2 chilometri e mezzo a poppa della Al'Nadira: una inezia viste le velocità in gioco, comunque per sicurezza avevo attivato al momento stesso dell'allarme gli scudi protettivi.
“Qui Al'Nadira! Siamo sotto attacco!” gridò Regelinde sulla frequenza d'emergenza concordata con l'esercito imperiale.
Maisa continuò a manovrare freneticamente per altri cinque secondi quando passò velocemente i comandi a Derek, quindi con un balzo si lanciò verso la console di controllo della poltrona del comandante aprendo il canale di comunicazione interno: “Fuori i mezzi da combattimento!” urlò decisa, “Asver rispondi al fuoco! Ma non sprecare energia!”.
In quei sette secondi che separarono il risuonare dell'allarme all'ordine di lancio i tre piloti ne approfittarono per preparasi interrompendo ogni altra attività, immediatamente l'Anouk ed il Goblin vennero portati dagli elevatori presso il ponte superiore dove le catapulte elettromagnetiche erano già pronti a lanciarli, invece io (a volte per comodità del lettore considererò lo Strela e la mia unità positronica come un elemento unico, cosa sotto diversi aspetti vera) sarei stato lanciato dal ponte di poppa dell'hangar superiore.
In effetti Hernest aveva sempre molto creduto nella potenza dello Strela e riteneva per esso l'uso delle catapulte un mero divertimento.
“Ok, qui Hernest, partenza!”, la mano destra di Hernest spinse a fondo corsa la leva che comandava i propulsori.
120%: decollo d'emergenza.
Mezzo secondo che ci muovemmo un'altra bordata di raggi beam passò a mezzo chilometro sotto alla nave, questa non riportò danni diretti, ma alcune particelle cariche vaganti vennero  a contatto con il rivestimento esterno provocando delle microfusioni in alcuni punti.
Purtroppo lo scudo energetico non poteva essere esteso a tutta la nave e di volta in volta dovevo spostare la sua posizione in base alla direzione supposta dei raggi beam diretti versi di noi.
“Qui Vincenz! Lancio!”.
“Qui Orville! Decollo!”.
Piccole tradizioni in contrasto: i piloti dei battle armor erano soliti parlare di lancio o partenza, i piloti di velivoli alati erano soliti parlare di decollo.
Hernest eseguì una immelmann perfetta per portarsi in formazione con Vincenz ed Orville, la potenza in esubero dello Strela ed il fatto che i due l'attendessero in formazione permise il ricongiungimento in meno di quattro secondi.
-Arrendetevi! Non potete fuggire!-
L'ordine della flottiglia di Hastrad giunse lungo una delle frequenze libere.
“Cosa rispondo?” domandò Regelinde.
“Niente! Hisaki, fuoco contro il pattugliatore che si è staccato dalla formazione!”, questa era la risposta di Maisa.
Quell'improvviso fuoco (e inaspettato per il nemico a quel punto) fece arretrare velocemente il pattugliatore che si riportò velocemente in formazione.
“Stanno lanciando i gruppi di battle armor, ed hanno assunto una formazione in linea!” esclamò Zakyyah, “In totale la loro formazione è formata da un incrociatore, due pattugliatori e cinque battle armor!”.
Per inciso oramai ero troppo lontano dalla nave per supportarla in modo efficiente: inoltre le interferenze radio aumentarono sensibilmente.
“Hernest mi senti? Nessun mezzo deve avvicinarsi entro un raggio di tremila chilometri dalla nave! Inoltre voglio che mettiate fuori combattimento quell'incrociatore: ha troppa artiglieria per i nostri scudi”.
“E poi magari devo anche cucinare!” replicò Hernest con un certo disappunto.
“Eh?!?”.
“Formazione a V! Oliver solita tattica!”.
Io ed il Goblin ci posizionammo di fronte all'Anouk fornendoli copertura, sul radar era segnalata una formazione di due battle armor che ci attaccava frontalmente, mentre altri tre pareva che si stessero dirigendo verso la nave passando sotto alla nostra posizione con una traiettoria a semicerchio.
Il Goblin immediatamente si staccò dalla formazione per andare ad ingaggiare i tre mezzi.
“Hernest li tengo impegnati per un po'!”
“Roger! Buona fortuna!”.
Il Goblin presto divenne un minuscolo puntino sui miei sensori ottici, d'altronde tale tipo di sensori era oramai inutile in ambiente spaziale dove si preferivano le immagini del radar gravitazionale unite eventualmente a quello di piega: con i segnali ottici si vedevano, alle velocità di combattimento nell'ordine dei decimi di unità luce, solo indistinte scie luminose.
L'Anouk e lo Strela si distanziarono di un centinaio di chilometri per evitare fasci beam sempre più frequenti sparati verso la loro direzione.
Nel frattempo il Goblin aveva ingaggiato battaglia: con un preciso colpo del fucile beam colpì in pieno un battle armor a distanza ravvicinata (circa quaranta chilometri) nelle gambe dove il suo scudo energetico non lo proteggeva, quindi incominciò un velocissimo combattimento fatto di rapidissime e brusche manovre evasive con il quale spesso riusciva a portarsi in posizione buona e a sparare contro i tre battle armor (questa volta con meno fortuna centrando solo lo scudo energetico, anche se ciò voleva dire comunque indebolire questo fortemente per diverso tempo).
In quel momento inoltre Hernest si trovò a portata di tiro i due battle armor che si stavano avvicinando frontalmente: sparò una veloce salva di raggi beam col fucile, costringendo i due battle armor a dividersi, a quel punto Orville ne approfittò dando piena potenza e passando tra i due mezzi e puntando direttamente sull'incrociatore.
“Hisaki spara una raffica di tre colpi contro il pattugliatore a sinistra dell'ammiraglia”.
Tre colpi partirono dal cannone beam di prua dell'Al'Nadira in direzione del pattugliatore in questione, ciò costrinse il pattugliatore ad interrompere per qualche secondo il fuoco che aveva aperto contro l'Anouk per attivare gli scudi energetici frontali.
L'Anouk, sfruttando quel momento dove le capacità di fuoco di sbarramento nemico crollarono del 20% ne approfittò per far fuoco con tutte le sue armi beam (due cannoni, tre vulcan ed un mitragliatore) contro l'ammiraglia.
Il fuoco concentrato, da distanza ravvicinata, bastò perché alcuni raggi riuscissero a perforare lo scudo colpendo alcune sovrastrutture.
Nello stesso momento Hernest, decelerando e accelerando continuatamente, riuscì a portarsi alle spalle, a solo cinque chilometri, di uno dei due BA (un DeC.82, BA della classe P.A.R.H.P.(1 prodotto dalle industrie di stato di Iskatar) nemici abbattendolo con una precisa bordata del fucile beam e alcuni colpi dei vulcan, l'altro quindi si sganciò dal combattimento per ritornare verso la flotta.
“Dove scappi!” urlò Hernest.
“Dovremmo tornare indietro! Quello non ha più importanza!” feci notare io.
“è lì ad un passo! Uno in meno che ci rompe le scatole!”, Hernest sparò un paio di bordate col fucile beam dello Strela, ma il BA (sempre un DeC.82, come pare fossero tutti gli altri BA adoperati in quella battaglia da Hastrad) riuscì con una prima manovra ad evitare di essere colpito.
“Stiamo perdendo solo tempo!”, erano già passati cinquanta secondi dall'inizio di quell'inutile 1 vs 1 e l'Anouk si era già ritirato, o meglio, era andato ad aiutare Vincenz.
“Dammi ancora dieci secondi!” ribatté Hernest, ed in effetti dopo dieci secondi del Dec.82 non rimanevano che rottami.
Contemporaneamente a tale scontro però due dei battle armor con cui aveva ingaggiato battaglia Vincenz riuscirono a passare.
“Si stanno avvicinando!” gridò Zakyyah, “Torrette automatiche pronte a far fuoco”.
“La flottiglia di supporto sarà qui tra centottanta secondi!”, le parole di Regelinde non erano molto di conforto: tre minuti erano più che sufficienti a distruggere una nave come l'Al-Nadira.
“Pensaci tu papà!” urlò Maisa correndo fuori dal ponte di comando per dirigersi verso gli hangar posteriori.
Doveva prendere una delle P.A. per rinforzare la difesa ravvicinata della nave, ma, un minuto dopo (usò il velocissimo ascensore orizzontale), quando arrivò nell'hangar inferiore notò immediatamente che mancava una PA.
“G-N! Dov'è la personal armor numero quattro?”.
“L'ha presa Leya Jalin”.
A tali parole Maisa rimase basita, incapace letteralmente di muoversi.
“E dov'è ora...” domandò dopo qualche secondo in preda allo sconcerto più assoluto.
“Leya si trova presso l'uscita a babordo della sezione centrale”.
Maisa ebbe un mancamento, ma non fece neanche in tempo a crollare sul pavimento che si era già ripresa e barcollante si diresse verso la PA rimasta.
Troppo tempo prezioso era stato perso ed i due battle armor (tra cui anche quello danneggiato) sfuggiti al combattimento con Vincenz erano già addosso alla nave.
Ciò comunque forniva un vantaggio: l'incrociatore ed i pattugliatori (che comunque sembravano più intenti a fornire protezione all'incrociatore che a attaccare l'Al'Nadira) non avrebbero potuto sparare con altri loro mezzi sulla linea di tiro.
Le due torrette beam da autodifesa, il cannone comandato da Hisaki e le tre P.A. (che dopo quaranta secondi sarebbero diventate quattro) aprirono immediatamente fuoco.
Preciso quelle due torrette beam che costringevano continuatamente a cambiare posizione ai due BA, discreto quelle delle due P.A. pilotate da Herbert ed Asver, fuori dai normali schemi generalmente adottati (perché non era ne un tiro preciso, ne un tiro inutile) quello di Leya che, appena i dati passati dai sensori della nave, rilevavano il movimento dei BA nemici verso la zona di spazio di fronte a lei, apriva un forte fuoco di sbarramento senza ricercare il colpo preciso (tra l'altro non era dotata del vulcan beam e perciò poteva solo contare sul lanciagranate interno e sulle mitragliatrici beam alimentate tramite condensatori) , ma evitando ai due BA di sfruttare troppo i coni d'ombra delle altre postazioni difensive.
Dopo quaranta secondi si unì al combattimento anche Maisa che, urlando contro la figlia via radio di togliersi da lì, cominciò a difendere il settore di tribordo.
Dopo ulteriori venti secondi oramai Hernest era ritornato in prossimità della nave ed uno dei due BA, quello già danneggiato, infine venne distrutto da un feroce, quanto veloce, fuoco di sbarramento operato sulla distanza da Hernest su mio consiglio, contemporaneamente il battle armor (probabilmente guidato da un ufficiale) che aveva ingaggiato battaglia con Vincenz (e successivamente con Oliver) si ritirò.
E così la flottiglia dopo aver sparato un'ultima bordata con tutte i cannoni a sua disposizione, bordata che comunque non andò a segno a causa anceh delle interferenze determinate dall'esplosione di ben tre reattori MiNa, ognuno per uno dei DeC.82 abbattuto, oltre che per le manovre evasive ordinate espressamente da Ayman.
Dopo meno di un minuto il radar di piega ci segnalava l'arrivo della flotta Ahkannusiana e contemporaneamente la flotta di Hastrad creava un piccolo warp-hole per allontanarsi il più possibile.
La compagnia Jalin aveva respinto il nemico ancora prima dell'arrivo dei rinforzi, certo, se non fosse stata una operazione di guerriglia commerciale, le cose sarebbero andate diversamente: d'altronde le forze di Hastrad non potevano permettersi neanche di perdere troppe delle loro forze per una nave... per quanto fosse importante.
Al de-briefring, un'ora dopo, sul ponte di comando tutti erano molto tesi: Maisa da quando era finito il combattimento si era richiusa in camera non volendo vedere nessuno e Leya d'altronde era in un angolo del ponte di comando che con occhi vuoti fissava una nave di scorta ahkannausiana in scorta ravvicinata: appena Maisa fosse giunta sul ponte non ci sarebbe stata di certo una situazione piacevole nonostante la vittoria ottenuta ed il carico salvato (non posso rivelare quanto avrebbe pagato ahkannauser Hernest per avere portato quel carico sano e salvo a destinazione, ma posso assicurare che era una cifra altissima).
Oltre a Maisa un altro che mancava era Hernest che era uscito fuori con me per analizzare meglio i danni del rivestimento esterno in alcuni punti.
Tutti i presenti sul ponte comunque guardavano Leya: l'aveva combinata grossa per dirla in parole povere.
E soprattutto, per dirla come disse Regelinde a Vicenz: “è... è Leya... io non ci credo ancora che abbia davvero fatto ciò che ha fatto”, questo era il pensiero diffuso nell'equipaggio evidentemente.
Leya inoltre aveva ancora un altissimo tasso di adrenalina in corpo a seguito del combattimento (il suo primo combattimento, fino a quel momento non aveva mai tirato neanche una sberla) e notai come ad ogni minimo rumore (o a silenzi prolungati) il suo battito cardiaco aumentasse vertiginosamente ed i muscoli si irrigidissero pronti a scattare, d'altronde i tassi di sostanze nutritive e di idratazione erano scesi paurosamente durante il combattimento e mi sorprese (termine piuttosto improprio, più che altro notai come era fuori dagli 'standard') che rimanesse ancora in piedi senza crollare a terra svenuta.
Era tesa come una corda di violino.
Hernest, tornato dal controllo esterno, non si diresse direttamente sul ponte, ma prima passò in camera da Maisa, quest'ultima stava veramente male.
“Vi.. a... via...” mormorò Maisa piangendo seduta sul letto vedendo entrare il marito.
“No, devi venire sul ponte di comando per il de-briefring” disse sedendole a fianco.
“N... no...”.
“Sì, invece...”.
“Perché?”, il volto ed il tono di voce della donna erano assolutamente sconvolti.
“Chiedilo a lei non a me...”.
“Leya non... no... lei non... io non...”.
“Così non risolverai nulla: parla con lei”.
“N-No, io ho... non...”.
“Ed invece sì!” esclamò Hernest afferrando Maisa per un braccio tirandola su e trascinandola fuori dalla camera.
Maisa, sorretta ogni tanto da Hernest, arrivò infine sul ponte di comando.
Maisa e Leya si guardarono negli occhi per trenta secondi, Asver fece un passo indietro temendo qualcosa di brutto, Regelinde aprì la bocca, ma da essa non uscirono rumori, Herbert guardò preoccupato Maisa.
Maisa quindi avanzò verso la figlia e giunta ad un passo da lei, alzò la mano tirando quindi una forte sberla a Leya.
Questa non si mosse nonostante avesse intuito (come si poteva dedurre dal movimento degli  occhi) il gesto che stava per compiere la madre.
“Perché?” domandò Maisa con voce rotta.
“Perché non volevo che moriste” esclamò Leya cominciando a piangere.
“Sei una stupida! Stupida, cretina e idiota!” gridò Maisa che pur sforzandosi di non piangere entrando sul ponte, cominciò a lacrimare vistosamente, “Stupida perché non ti fidi dei tuoi, cretina perché avresti potuto mettere a rischio il resto dell'equipaggio, idiota perché hai pensato che così mettevi a rischio la tua vita!”, la voce di Maisa era carica di rabbia.
“Io... io...”.
“Taci!” le ordinò Maisa abbracciandola e accarezzandole i capelli, “Taci... va bene così, sei qui... sei qui...”, la donna si rimise a piangere visibilmente.
Ayman fece un piccolo gesto con la testa a Hernest facendo capire a questi di far uscire tutti, compito che in meno di dieci secondi venne fatto.
“N-non farlo mai più... capito?”.
“Scusa...” mormorò Leya tra le lacrime, “Io volevo solo...”.
“Renderti utile... sei proprio una stupida quando voi” disse Maisa sforzandosi di sorridere nonostante continuasse a lacrimare.
Eppure io tutte queste critiche a Leya, pur analizzando tutti i particolari, pur cercando di interpretare l'animo umano (cosa assai difficile, invero), faccio fatica a capirle, in breve: capisco che Leya aveva trasgredito gli ordini e aveva preso i comandi di una PA senza autorizzazione, però è anche vero che il suo apporto alla battaglia fu utile, tanto più che ciò avvenne durante un momento critico per la sopravvivenza della nave.
Quindi comprendo molte critiche, però non comprendo come mai Maisa questo non lo abbia riconosciuto (anche nell'ora e un quarto successiva in cui le due rimasero sole, scambiando qualche frase di tanto in tanto) e anzi quei pochi accenni che fece erano in chiave assolutamente negativa: in fondo una certa abilità Leya l'aveva comunque dimostrata.
Nel caso che ve lo stiate domandando comunque Leya non è entrata per la prima volta su una PA e con un po' di fortuna ha capito come funzionava: il sottoscritto, dopo richiesta dell'interessata (che aveva specificato di non far menzione di ciò con nessuno), aveva tenuto un esaustivo corso teorico di pilotaggio di PA e di BA.
In ogni caso la nave, con solo mezz'ora sulla tabella di marcia, arrivò finalmente in vista del famoso corridoio 34...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 19 Settembre 2008, 19:53:43
Capitolo 4: The Jhassan Guerrila

New Century 1832, Febbraio 15, ore 18.00 GTS (Galactic Time Standard)

La Al'Nadira prima di entrare nel warp-hole venne sottoposta ad alcuni controlli presso la stazione spaziali numero 2 posta presso l'entrata del corridoio 34, le strutture disposte presso il warp-hole erano imponenti: 4 unità di stabilizzazione + 2 d'emergenza, 3 spazioporti civili (ma usati solo per il controllo della navi in uscita ed entrata), una base militare spaziale, 62 satelliti di difesa e 3 colonie (in cui vivevano gli addetti alle unità di stabilizzazione, agli spazioporti e parte del personale militare).
La Al'Nadira aveva completato i controlli da dieci minuti e stava solo aspettando la clearance per entrare nel warp-hole che prontamente arrivò: il carico di Zeler era prezioso per l'Impero, tanto da farle 'saltare la fila'.
-Raccomandati di merda!-
-Vaffanculo! È da ore che aspetto!-

Questi furono solo alcuni degli epiteti lanciati da alcune navi attraverso radio dimenticate accese osservando la nave, ultima arrivata presso lo spazioporto, incominciare per prima le manovre per entrarci.
-Qui torre di controllo ad Al'Nadira! Potete entrare! Buon viaggio-
La Al'Nadira cominciò quindi il suo viaggio verso la 'vecchia galassia' dove sorgeva la capitale Tringen, presso il pianeta Sverge, stella Eta Persei.
Bisogna dire che tutte le principali grandi nazioni hanno possedimenti in un raggio entro 5.000 anni luce dalla Terra, ciò non è casuale essendo la fase iniziale della colonizzazione galattica umana (fino al 750-800 N.C. quando cominciarono ad essere impostati warp-hole, che in più tronconi, erano in grado di coprire distanze anche nell'ordine dei migliaia di anni luce e quando poterono cominciare ad essere stabilizzati i warm-hole grazie alle tecnologie a disposizione) sviluppatasi in modo radiale rispetto all'epicentro della civiltà umana.
Ovviamente ciò ha anche una grande valenza politica, infatti più si è vicini al Sistema Solare più una nazione può influenzare (di fatto) il C.G.N. oltre che rivendicare di essere di diritto discendente della Federazione Terrestre, avendo quindi una carta in più da giocare sul piano politico (sono ancora molti oggi coloro che sostengono che l'umanità debba essere unita).
Ciò porta a curiose situazioni con nazioni vaste e ben espanse nella galassia e spesso in conflitto (non aperto) tra loro, ma con le capitali molto vicine le une dalle altre, cosa che di fatto impedisce lo scoppio di vere e proprie guerre galattiche essendo il concetto MAD (Mutual Assured Destruction) assicurato almeno per quel che riguarda i preziosi pianeti capitali.
Il corridoio 34 è diviso in 8 tronconi e per percorrerlo interamente ci vuole una settimana. “Che noia!” sbraitò Hernest, “Merlin quanto manca?” mi domandò per la ottava volta in meno di mezz'ora, era da tre ore che eravamo entrati nel warp-hole e da due ore era solo sul ponte di comando sdraiato sulla poltrona del comandante prontamente reclinata.
“Mancano sette giorni, quattro ore, cinquantasette minuti e trenta secondi”.
“Non ce la faccio! Mi sto annoiando a morte! I warp-hole sono così noiosi!”.
“La tua presenza sul ponte non è necessaria, puoi pure andare a riposare”.
“E a far cosa? Maisa è nervosa e quando non piange mi guarda male, per due giorni mi terrà il muso per quella faccenda, quindi non posso neanche tornare nel mio appartamento a riposarmi o almeno dovrò aspettare che si addormenti” e poi imitando il tono di voce di sua moglie “Perché non hai messo la password alle PA? Te l'avevo detto di mettere la password alle PA! Sei uno stupido! Pensa a Leya! Sei un pessimo padre! Dovresti pensare di più a lei! Non l'hai educata bene!”, poi riprese a parlare normalmente, “Sicuramente appena avrà l'occasione mi urlerà dietro e quindi cosa mi resta da fare visto che manco con mia moglie posso parlare? Asver è Asver... potrei passare un po' di tempo con Jhassan, ma non sono dell'umore giusto -gli mollerei subito un ceffone al primo dispetto che combina- e poi vista l'ora starà per andare a dormire, Leya è meglio che si riposi, con Vincenz e Oliver non posso neanche fare un bel combattimento simulato perché siamo all'interno di un warp-hole -ed inoltre saranno stanchi a seguito del combattimento- e le PA -quindi Herbert- è meglio che rimangano un po' nascoste se no Maisa mi obbliga a venderle seduta stante, mentre Ayman si metterebbe a parlarmi di religione o qualcosa di simile passando ore a dimostrarmi che sono uno stupido... potrei giocare a poker con Poker, ma non sono capace a giocare a poker... quindi che mi rimane? ”.
“C'è Hisaki, nell'hangar posteriore inferiore che è in difficoltà nella manutenzione dell'Anouk, potresti andargli a dare una mano”.
“Alla fine si va a sempre a dare una mano agli odiati fratelli... in fondo è pur sempre il mio fratellastro Kusure” esclamò Hernest alzandosi con grande sforzo e fatica dalla poltrona, “Lascia pure il comando della nave a Gino e riposati, intanto siamo in un warp-hole”.
“Sono un elaboratore positronico: non ho bisogno del riposo ed inoltre non sto che usando una percentuale infinitesima delle mie capacità” replicai io evitando di dire la percentuale precisa, ben sapendo che non avrei fatto altro che annoiare Hernest.
“Merlin?”.
“Sì?”
“È un ordine! Riposati!”.
“Come vuoi, passo il comando della nave a G-N”.
“Ho il comando primario della nave” confermò G-N.
Hernest con passò lento si diresse verso l'hangar inferiore assorto nei suoi pensieri e non facendo caso, mentre passava nel vano di carico, a Regelinde e Zakyyah indaffarate a guardarsi intorno (anche perché queste vedendo Hernest si defilarono prontamente).
Sicuramente vi starete chiedendo cosa ci faceva la baronessa insieme alla navigatrice (che si sa non andavano molto d'accordo) nel vano di carico assieme, su questo tornerò dopo perché è necessario tornare indietro di almeno mezz'ora oltre al fatto che seguire Hernest e le vicende di Regelinde in contemporanea avrebbe potuto generare confusione.
Jalin giunto nell'hangar inferiore si guardò intorno, in quel momento erano presenti solo due PA, lo Strela e l'Anouk.
Quest'ultimo presentava diversi portelli di ispezioni aperti ed uno dei due reattori di cui era dotato era stato sbarcato, alcuni rumori di attrezzi provenivano dall'interno del mezzo.
“Hisaki? Serve una mano?” domandò Hernest avvicinandosi.
“No grazie. Me la cavo benissimo da solo” replicò, le sue gambe spuntarono dallo sportello d'accesso al vano reattori nella pancia del velivolo, seguite qualche secondo dopo dal busto, “Comunque rimango dell'idea che l'Anouk è un pessimo mezzo sotto l'aspetto logistico”.
“Sai com'è... ha il vantaggio di costare poco e di poter svolgere un sacco di missioni...” spiegò Hernest non molto interessato, “Ma cos'è che ha che non va stavolta?”.
“Soliti guasti ai collegamenti elettrici, fusibili andati... niente di che, ma ho dovuto sbarcare il reattore di destra”.
“Fa vedere” esclamò Hernest infilando la testa nel vano reattore.
“Là e là” esclamò puntando l'indice, “Sono da cambiare e gli altri sono controllare”.
“Dai ti do una mano, tanto non ho niente da fare”.
“è arrabbiata?”.
“Molto immagino: preferisco lasciarla sbollire un po'”.
“Febbraio è un mese di merda” mormorò Hisaki, raramente usava parole fuori dalle righe ed in altri situazione probabilmente Hernest si sarebbe messo a ridere.
“Concordo pienamente”.
Febbraio era il mese in cui Hest Frontier IV, pianeta della Federazione delle Frontiere Orientali, il cui governo era aderente alla fazione Edinaja Frontier (composto in prevalenza dalle etnia russe e kasnehmin, notare il nome che presenta sia la lingua russa che quella inglese), subì un attacco diretto al suo sistema solare da parte della fazione Hind Sena (costituito principalmente da colonizzatori provenienti dal sub-continente indiano della Terra, tali etnie originarie del sub continente costituivano da sole il 38% della popolazione della Federazione delle Frontiere Orientali) durante la seconda fase (1798-1805) della guerra civile.
La prima fase (1780-1798) era caratterizzata solo dalle pretesa di indipendenza dell'Hind Sena e da limitate (seppur violente) operazioni di terrorismo dell'Hind Sena e repressioni della F.F.O., sul finire degli anni '80 però il terrorismo dell'Hind Sena portò ad un'asprirsi delle violenze etniche portando alla nascita dell'Edinaja Frontier da parte dell'etnia russa e dei kasnehmin per difendere i loro interessi, contemporaneamente l'Hind Sena cominciò ad organizzare un vero e proprio esercito dando il via a vere e proprie operazioni militari, spingendo però anche l'Edinaja Frontier ad armarsi e nella seconda metà degli anni '90 oramai era guerra aperta tra il governo centrale e l'Hind Sena, mentre l'Edinaja Frontier rimase neutrale nello scontro cercando di guadagnare più terreno possibile.
L'EF era nato quindi come risposta alla paura di essere schiacciati dall'Hind Sena e dalle etnie che lo rappresentavano e l'unica cosa che reclamava era una maggior libertà in campo legislativo a livello regionale ed il riconoscimento, sempre a livello regionale, dei dialetti come 'seconde lingue', ma mai l'ipotesi separatista aveva fatto molta strada all'interno del partito (ipotesi proposta solo dalle frangie più estreme), ciò però non impedì al governo della F.F.O., assai in difficoltà sia dal punto di vista dei consensi che da quello militare, di dichiarare fuori legge l'EF nel 1795 (anche per il sospetto, a seguito di alcuni report dei servizi di informazione, invero piuttosto inattendibili, che l'EJ e HS stessero cercando un accordo per 'spartirsi' la F.F.O.).
Questo inizialmente portò ad un avvicinamento dell'Edinaja Frontier all'Hind Sena, ma a seguito di alcune violenze dell'etnia tamil (nell'orbita dell'HS) ai danni della popolazione di origine slava del pianeta di San Vultino le frizioni tra EJ e HS crebbero incessantemente fino a scoppiare in un conflitto aperto nel 1798.
Le violenze secondo molti storici e diverse testimonianze postume paiono essere state fomentate dal governo centrale nel tentativo di dividere i due partiti (oramai dotati di potenti eserciti e che controllavano intere porzioni di territorio), potendo quindi affrontarli separatamente.
Seguendo questa tattica del dividi e impera in sette anni la pur debole F.F.O. poté assicurarsi la distruzione del grosso dell'HS e dell'EJ riducendole a meri gruppi terroristici, che seppur forti (ancora nel 1832 N.C. i territori periferici della nazione vengono considerati pericolosi per il commercio ed il turismo) non lo erano più abbastanza da minacciare l'unità della Federazione delle Frontiere Orientali.
In questa guerra il supporto delle nazioni estere ai vari protagonisti fu piuttosto altalenante e discontinuo, tant'è che a più riprese U.S.E.C., Iskatar e Ahkannauser (ed in tono minore San Ypter e Hiller) supportarono i vari componenti a seconda della situazione sul campo e degli interessi del momento, senza una vera visione a lungo termine.
Ciò è dovuto anche alla presenza di un warm-hole stabile che collega la F.F.O. ad Hastrad (fino al 1456 N.C. le colonie orientali ed Hastrad costituivano un'unica nazione, ma in quell'anno, il nucleo di quella che sarebbe stata la F.F.O., si dichiarò indipendente), nazione estremamente vicina al Sistema Solare, è palese quindi che un eventuale alleanza troppo forte con una delle tre fazioni (ed in seguito con il governo centrale) avrebbe spostato troppo a favore di una delle potenze l'ago della bilancia, con alte probabilità di dare il via ad un conflitto su scala galattica.
Non per altro in quei giorni tutti i maggiori analisti e sistemi di informazione davano per imminente la sigla di una trattato di pace tra l'Impero di Ahkannauser e la Repubblica di Hastrad: la prima aveva migliorato le proprie posizioni tattiche rispetto al succitato warm-hole e allontanato dalla capitale i confini rendendola automaticamente più sicura, mentre la seconda era entrata nell'orbita di Iskatar.
Le due superpotenze potevano quindi dirsi soddisfatte: entrambe ci avevano guadagnato e gli equilibri erano rimasti invariati a quel stadio della guerra.
“Secondo me è da cambiare”, Hernest indicò, dopo alcuni minuti che trafficava con i grossi cavi del vano, un grosso cavo a fibbra ottica usato per le trasmissione delle informazioni e dei comandi dal reattore al cockpit e viceversa.
“Uhm... sembra messo male”, il rivestimento plastico presentava alcune bruciature in diversi punti.
“Ne abbiamo in magazzino?”.
“Non saprei... ultimamente siamo un po' a corto di pezzi di ricambio” spiegò Hisaki controllando con il palmare le giacenze in magazzino, “Infatti non ne abbiamo”.
“Ci toccherà comprarne dell'altro... vai con le spese extra! Per la felicità di Regelinde e Maisa!”, Hernest si mise a sogghignare, in effetti il capitolo economico era sempre un punto caldo e ogni decisione era il risultato, normalmente, di una mediazione tra i tre.
“Direi di sì, comunque sono rimasti cavi in fibbra ottica di dimensioni maggiori, potrei montare quelli: non dovrebbe costituire un problema” rassicurò Hisaki non facendo caso alla battuta di Hernest
Questi fecce un leggero cenno affermativo con la testa.
Dopo qualche secondo Hisaki chiamo il fratello: “Hern”, Hern era il soprannome con cui Hisaki chiamava il fratello.
“Sì?”.
“Lascia stare... ci penso io a chiedere per quei pezzi: ce ne sono anche altri di cui siamo a corto”.
“Grazie Hisaki! Una grana in meno! Piuttosto per quel connettore cosa facciamo?”.
“Uhm... è recuperabile, però sicuramente andrà sbarcato”.
Torniamo indietro ora alle 20.51 G.T.S. presso l'alloggio, di Jhassan in cui in quel momento erano presenti Regelinde e Jhassan stesso.
“A dormire!” sbraitò Regelinde all'indirizzo di Jhassan che stava correndo per il suo alloggio poco preoccupando delle normale regole comportamentali (tipo saltare sui letti e sulle poltrone).
“Un battle armor di Hastrad!” gridò il bambino all'indirizzo di Regelinde.
“Fermati ho detto!”.
“Non mi arrenderò mai!”, il bambino con le dita mimò una pistola facendo finta di sparare.
“Fermati!”, Regelinde si lanciò verso Jhassan tentando di afferrarlo, ma questo evitò la presa della donna ed approfittò del successivo momento di sbandamento della stessa per aprire la porta e fuggire dal suo appartamento.
Regelinde guardò con rabbia la porta rimasta aperta esclamando platealmente un “merda!” che ha ben poco di nobiliare, ma evidentemente, come avrebbe detto il mio primo collaudatore per giustificare gli epiteti e le parolacce che lanciava via radio, “Ben si presta alla situazione”.
“Torna indietro!” ordinò Regelinde uscendo dall'appartamento di Jhassan, ma quest'ultimo corse via continuando a far finta di sparare verso la donna.
Per quattro minuti Regelinde provò a cercare Jhassan per tutta la zona abitativa della nave, ma niente: questi era come scomparso.
Per fortuna della donna, arrivata nei pressi della serra idroponica, incontrò Vincenz.
“Tutto a posto baronessa?” domandò l'uomo vedendo Regelinde piuttosto su di giri e preoccupata.
“Jhassan è scomparso”.
“Cosa?”.
“Non lo trovo più! Lo stavo mettendo a dormire, ma lui non ne voleva sapere, io ho provato a fermarlo, ma lui è fuggito dalla stanza!”.
“E sai dov'è andato?”.
“Non lo sò! É fuggito sparando, ma poi non lo più sentito”.
“Sparando?” domandò Vicenz con una certa incredulità.
“Ma sì! Con le mani, mimando di sparare...”.
“Ah...”.
“Comunque non lo trovo!”.
“Allora se mi permette l'aiuto a cercarlo”.
“Grazie, ma è mio preciso dovere ritrovarlo da sola”.
“Le ricordo che anch'io sono un'insegnante di Jhassan quindi insisto”.
“Se proprio vuole...” disse la baronessa con indifferenza.
“Certamente, comunque ha chiesto a Merlin di aiutarla?”
La donna si passo una mano sulla fronte: proprio non ci aveva pensato.
“Merlin dove si trova Jhassan?” domandò Regelinde immediatamente.
“Non lo rilevo” dissi attraverso uno degli altoparlanti li presenti.
“Come?” esclamò Vincenz, la sua espressione era piuttosto incredula.
“Di sensori interni sulla nave non ce ne sono molti, a parte le telecamere nei corridoi gli unici altri sensori su altri spettri e quelli di tipo volumetrico si trovano sono presenti solo in alcune parti: gli alloggiamenti reattori, il vano di carico centrale, presso le camere di decompressione e presso le uscite”.
“E non lo trovi? Comunque dev'essere in un qualche corridoio...” mormorò Vincenz.
“Ne ho perse le tracce presso la serra idroponica, l'ultima volta che i sensori della nave l'hanno rilevato è stato presso la serra idroponica, ma mi ha chiesto di spegnere le telecamere per un minuto e quando le ho riaccese era scomparso”.
“E tu hai...”.
“Non posso dire di no ad una richiesta di un essere umano facente parte della famiglia Jalin a meno che non abbia indicazioni differenti da parte del capo famiglia”.
“Ma qui è ovvio che non dovevi spegnerle! Sei perfettamente a conoscenza di quel che succede sulla nave! E poi era per il bene di Jhassan stesso! Inoltre lui è solo un bambino...” protestò Regelinde.
“In effetti è stata una decisione molto sofferta, ma analizzando tutte le possibili variabili ho accettato la richiesta di Jhassan”.
“Allora come istitutori di Jhassan, veste conferitaci dai coniugi Jalin, ti ordiniamo di aiutarci a trovare Jhassan e di informarci immediatamente appena lo individui non prestando ascolto a quel che Jhassan stesso ti chiede”.
Il problema di noi AI avanzate non è tanto quando dobbiamo sottostare ad una sola persona, in quel caso gli ordini sono per forza di cosa univoci come fonte, ma quando possiamo ricevere ordini da più persone su piani diversi accendendo un conflitto di priorità senza eguali.
Si prenda il caso di Jhassan.
Jhassan è figlio di Hernest (mio padrone primario) e Maisa (designata come padrona secondaria), inoltre Hernest mi ha impostato perché su di me priorità e importanza maggiore nell'esecuzione degli ordini abbiano i suoi famigliari, però dei suoi famigliari uno, Jhassan, al momento è minorenne (per qualsiasi nazione galattica e per il C.G.N.) cosa che implica diverse differenze nel suo trattamento rispetto ad un padrone maggiorenne (si da per scontato che un minorenne non sia abbastanza maturo da badare a se stesso) a ciò si aggiunga che Regelinde e Vincenz erano stati nominati istitutori di Jhassan dai coniugi Jalin stessi ponendo i due, rispetto a Jhassan, su diverse questioni (alcune chiare e precise, come l'insegnamento, altre questioni un po' meno chiare è più vaghe almeno per la mia logica positronica), ad un livello maggiore come priorità e importanza.
Impiegai ben un nanosecondo a sviluppare la risposta: “Va bene, come vi ho detto l'ultima volta che i miei sensori l'hanno rilevato è stato presso la serra idroponica, dal piano agricolo presso le colture di pomodori”.
“Incominciamo da lì” disse Vincenz preoccupato.
Non so a cosa stesse pensando, ma per esperienza posso assicurarlo: se Jhassan cominciava a non fare rumore c'era qualcosa sotto.
Infatti una volta che tentò di danneggiarmi stette tutto il giorno in silenzio, i suoi occhi però in quella giornata analizzavano con cura ogni particolare nel tentativo di elaborare un piano d'azione efficace (che in quel caso non riuscì).
Vincenz e Regelinde arrivati nella serra idroponica si guardarono intorno: proprio non si riusciva a capire dove potesse essere fuggito.
“Che ne pensi Merlin?”.
“Per quanto possa apparire improbabile l'unica possibilità di fuga che aveva era attraverso il condotto di areazione, se fosse uscito dalla serra attraverso le entrate normali l'avrei individuato con le altre telecamere”.
Regelinde e Vincenz si guardarono un attimo: il loro volto era terribilmente preoccupato.
“Non lo riesci proprio ad individuare? Qualche rumore non so...” domandò Regelinde.
“Niente, però il suo obiettivo classico sono i mezzi da combattimento: ci sono altre probabilità che punti a quelli”.
“Ma perché scappare nella serra? Non poteva correre direttamente nell'hangar?”.
“Ha cercato di seminarvi”.
“Vero”, esclamò Vincenz issandosi per controllare il condotto di areazione, “La grata è stata spostata di recente e si scorgono alcune impronte di terra... star qua a pensare non servirà a nulla, mettiamoci in ricerca”.
“Sarà meglio! E Merlin, mi raccomando: non dire nulla per ora a Maisa e ad Hernest sono stata chiara?”, la voce della donna era minacciosa.
“Chiara”.
I due uscirono di corsa dalla serra camminando con passo lesto verso l'ascensore incontrando Zakyyah, immediatamente Regelinde trasalì, ma Vincenz non perse un secondo  fermandola subito.
“Ci serve una mano, sarò breve: Jhassan è scomparso e ci serve il tuo aiuto!” esclamò l'uomo con fare molto militaresco.
“Jhassan è scomparso? E dov'è andato? Avete chiesto a...”.
“Sì, abbiamo chiesto a Merlin, ma lo ha perso di vista: è scappato attraverso i condotti di areazione”.
“Cosa?!?”.
“è così... direi di dividerci in due gruppi: tu e la baronessa Kasselfraw cercatelo nel vano cargo, io vado a controllare gli hangar”, si voltò quindi verso Regelinde accennando un inchino.
Regelinde provò ad aprire bocca, ma l'uomo era già lontano.
“Ci mettiamo alla ricerca?” chiese Zakyyah dando una amichevole pacca sulla spalla a Regelinde.
“Uhmpf...”, la baronessa si irrigidì e assunse una espressione piuttosto schifata, immediatamente vista la reazione della baronessa Zakyyah la guardò male.
I tre cominciarono a cercare in lungo ed in largo per diversi minuti, ma senza risultati: Jhassan era come scomparso.
“Merd...”, Zakyyah vedendo Hernest avvicinarsi afferrò Regelinde spostandola di forza in modo che non fossero viste, le due donne trattennero il fiato: se Hernest le avesse viste assieme si sarebbe chiesto sicuramente cosa stesse succedendo.
Proprio in quel momento la telecamera posizionata presso il ponte di comando rilevò una grata d'areazione sul soffitto aprirsi: dopo qualche secondo spuntò la testa di Jhassan che controllò che sul ponte non ci fosse nessuno e quindi con un balzo saltò sulla poltrona del comandante.
Purtroppo dovetti aspettare trenta secondi prima di poter avvertire Regelinde e Zakyyah, così non fu per Vincenz che avverti immediatamente consentendogli di prendere in fretta e furia l'ascensore che collegava l'hangar superiore al ponte di comando.
“Blocca tutti i comandi del ponte di comando: non deve poter toccare nulla!” mi ordinò Vincenz prendendo l'ascensore.
Jhassan appena toccato terra sul pavimento la prima cosa che fece fu bloccare le porte d'accesso (la principale e quella d'emergenza) in modo manuale.
Dopo due minuti i tre adulti erano di fronte all'entrata principale del ponte di comando.
“Che facciamo? Ha bloccato manualmente le entrate!” esclamò Zakyyah, “Merlin! Non puoi fare qualcosa?”.
“Solo acherando il sistema di controllo attualmente in mano a G-N potrei, questa è una delle poche funzioni su cui non posso prendere il controllo essendo una funzione primaria di sicurezza della nave”.
“Allora basta chiederlo a G-N no?” chiese Regelinde tradendo una certa rabbia.
“Ho passato i comandi a G-N su ordine di Hernest, questo secondo la regola numero tre del codice di comportamento delle AI implica...”.
“Taci! Abbiamo capito!”, Regelinde era sempre più arrabbiata.
“Però potete operare manualmente un'apertura delle porte tramite una delle tre stanze di controllo remoto di cui è dotata la nave. Quella più vicina si trova presso l'hangar anteriore”.
“Ci vado io!”, Vincenz corse via dirigendosi verso la stanza di controllo remoto più vicina lasciando Regelinde e Zakyyah da sole.
Le due non si parlarono, ne si guardarono, cercando anche di mantenere le distanze, ma l'ascensore si attivò: qualcuno lo stava usando ed entro pochi secondi sarebbe arrivato presso il ponte.
Le due donne (in particolare Regelinde) sbiancarono: non potevano confessare la verità
Le porte dell'ascensore si stavano per aprire.
“Spegni le luci!” mi ordinò Zakyyah, in quel momento lei si lanciò verso Regelinde.
Oliver uscito dall'ascensore scorse nell'oscurità una figura robusta che gli dava le spalle.
“Vincenz per la questione del...”, Oliver si interruppe vedendo la figura molto robusta nella penombra (figura che aveva scambiato per Vincenz) abbracciare e baciare una figura femminile più esile che stava cercando Vincenz.
Immediatamente Oliver fece dietrofront rientrando nell'ascensore.
“Mai che abbia un minuto per discutere di cose serie” mormorò mentre si richiudevano le porte dell'ascensore.
Regelinde si staccò immediatamente dall'abbraccio di Zakyyah ansimando, “P.. PAZ... PAZZA!”, urlò guardandola freddamente, quando riaccesi le luci notai che il suo volto era di un forte rosso accesso.
“Era l'unico modo per far alzare i tacchi a chiunque!” replicò risoluta Zakyyah.
“Ma quello era Oliver! A lui potevamo anche dirlo brutta porca schifosa!”.
“COME OSI?!? E POI CHE NE SAPEVO IO CHE FOSSE OLIVER!”.
“COME OSO?!? SENTI CHI PARLA! SEI TU CHE MI HAI BACIATO E TOCCATO IL SEDERE!”.
“Io ti avrei toccato cosa? TU SEI FUORI DI ZUCCA FIDATI!”.
“FUORI DI ZUCCA? IO?!? MA GUARDATI! CHE FRA UN PO' CI METTEVI ANCHE LA LINGUA!”.
“TI AVREBBE FATTO PIACERE EH? ZITTELLA NOBILE DECADUTA DEI MIEI STIVALI!”.
“ALMENO IO NON SONO UNA MUCCA GRASSA E LORDA COME TE!”.
“TU...”, la replica di Zakyyah fu però interrotta dallo scatto automatico della porta: Vincenz aveva aperto manualmente le porte.
Immediatamente le due entrarono dentro il ponte di comando con fare minaccioso, ma con loro grande sorpresa non c'era nessuno.
“MERLIN!!!” urlò Regelinde, una vena sulla tempia si era gonfiata vistosamente.
“Calma e sangue freddo, avrei voluto avvertirvi, ma stavate litigando perciò non vi ho interrotto: Jhassan è fuggito prendendo l'ascensore per la sala briefring e ha altresì impostato il blocco manuale. Comunque Vincenz si sta già adoperando per toglierlo, ma ci vorranno un paio di minuti”.
Le due donne si guardarono negli occhi per qualche secondo, l'attività celebrale era massima in entrambe ed entrambe si guardavano con fare che spesse volte viene definito in cagnesco, poi si misero a correre come forsennate imboccando il corridoi superiore.
“Cos'avrà in mente?” domandò Regelinde in affanno.
“Risparmia il fiato e corri nobildonna dei miei stivali!” replicò Zakyyah afferrando Regelinde per un braccio.
Dopo due minuti e cinquanta secondi erano giunte nella sala briefring.
“Sta per salire sulla P.A. Ghisal M-D3, subito fuori da qui” informai tramite uno degli altoparlanti presenti nella stanza.
Le due donne uscirono di corsa dalla sala, ma oramai era tardi: Jhassan proprio nel momento in cui usciva cominciò a chiudere il portello della P.A.
“Merlin fa qualcosa!” urlò Zakyyah mentre la P.A. si metteva in moto.
Proprio nel momento in cui i cingoli della P.A. cominciarono a far muovere la P.A. la afferrai con un braccio meccanico usato per la manutenzione lasciandola sospesa in aria.
-Lasciami! Lasciami!- ordinò Jhassan via radio, ordine che per il bene suo e della nave non eseguii.
“Sti giovani!” sussurrò Regelinde osservando il Ghisal M-D3 a penzoloni e poi con voce più forte: “Jhassan Jalin! Apri immediatamente il cockpit  senza far storie”.
Jhassan si rannicchiò sul seggiolino della personal armor portandosi le gambe al petto.
“Jhassan? Sono io, Merlin” dissi assumendo un tono caldo e premuroso.
“Traditore! Gli hai detto dov'ero”.
“Sei solo un bambino”.
“Muori”.
“Non posso morire nel senso stretto del termine, mi dispiace”.
Jhassan non replicò guardando male la piccola telecamera sulla plancia dei comandi da cui sapeva che lo osservavo.
“Senti: se scendi adesso tua madre e tuo padre non sapranno niente, io, a meno che non me lo chiederanno esplicitamente, non dirò niente. Dovrai solo sorbirti una ramanzina di Regelinde”.
“Voglio combattere anch'io”.
“Sei solo un bambino”
“Perché mia sorella sì, mio fratello sì e io no”.
“Leya non doveva infatti, in quanto a tuo fratello ha ricevuto uno specifico addestramento”.
“Però alla fine Leya non è stata punita”.
Tecnicamente Leya non era stata punita quindi aveva ragione, la discussione stava andando verso un pericoloso vicolo cieco che dovevo assolutamente evitare.
“Vero, ma lei lo fece in una situazione comunque valida, tu no”.
“Ma e se attaccassero ora?”.
“Non siamo in un film dove il protagonista di turno sale per caso su un mezzo da combattimento e per caso in quel momento viene attaccato dai nemici, inoltre siamo in un warp-hole quindi le possibilità di attacco dirette da parte nemiche sono allo stato attuale della tecnologia nulle”.
“E io non scendo”.
“E allora mi costringi a chiamare Maisa e a lasciarti qui sopra finché non cominci ad avere fame, sete e impellenti necessità fisiologiche. Ti stiamo venendo incontro Jhassan”.
“Non lo direte alla mamma vero?”.
“Hai la mia parola”.
“E Zak e Regelinde?”.
“Jhassan chiede conferma che non riferirete a Maisa di ciò che è successo” domandai tramite un altoparlante posto su una colonnina d'alimentazione elettrica lì vicino.
“Ok, ok... però ora scendi Jhassan!” esclamò Zakyyah con tono tranquillo.
Regelinde invece rimase muta per diciotto secondi, poi sospirò profondamente facendo un cenno di assenso.
Feci quindi calare il braccio della gru posando a terra il P.A. (ma tenendolo bloccato comunque con le pinze del braccio meccanico), dopo cinque secondi si aprì quindi il portello del Ghisal M-D3 da cui uscì Jhassan che guardò con molta rabbia le due.
“E ora a noi due piccole peste!” gridò Regelinde afferrando Jhassan per un orecchio, “Ti farò pentire di quel che mi hai fatto passare!”.
“Lasciami! Mi fai male!”.
“Manco morta! Cammina e non protestare! Dalle mie parti i ragazzini come te vengono mandati al riformatorio militare! Altroché!”.
Regelinde Kasselfraw è originaria delle colonie che si rifanno al 4° Reich ancora oggi indipendenti, la stragrande maggioranza di esse cadde sotto il dominio della Nuova Federazione Terrestre dopo la Return War, ma le più isolate e distanti dalla Terra riuscirono a riorganizzarsi insieme ai reduci dei Kasnehmin e tagliando i contatti con il mondo esterno rimasero sconosciute ai più (solo i vertici della Nuova Federazione Terrestre erano a conoscenza della cosa) fino 1060 N.C. quando la rinnovata situazione politica spinse queste colonie a rendere pubblica la loro esistenza, di fatto sono organizzate in una confederazione di stati indipendenti ognuna con il proprio esercito, ma oltre a questi dispongono di un esercito comune abbastanza forte da garantire l'autonomia di tali colonie che costituiscono un po' una scheggia impazzita nel panorama galattico.
Comunque la loro bassa forza economica, militare e tecnologica, unita alla continua difficoltà dei collegamenti con il resto delle nazioni, fa sì che abbiano poca influenza nel consesso intergalattico.
Da notare che pur definendosi eredi del 4° Reich molte colonie ben poco hanno a che fare col programma politico nazista e oramai la cosa si riduce solo a costumi e usanze (si pensi che oramai normalmente gli ebrei possono lavorare e vivere su tali pianeti senza restrizioni di nessun tipo).
Comunque una certa  e quantunque forte militarizzazione della società è ancora in uso presso tali colonie, ma comunque con livelli assai minori (e sempre più con un aspetto folkloristico) rispetto a quelli visti durante il 3° Reich in Germania o durante il 4° Reich sulle colonie terrestri orbitanti.
A parte questa divagazione di tipo politico-storico si può affermare che una rigida disciplina avrebbe fatto bene a Jhassan, per lo meno secondo le mie elaborazioni; ad onor del vero a questa stessa conclusione giunsi con Hernest quando lo incontrai, ma era già grande e difficilmente avrebbe potuto cambiare il suo carattere tramite una rigida istruzione, solo responsabilizzandolo, come in effetti con il tempo avvenne, fu possibile cambiarne alcuni tratti del carattere.
“Ehi Hisaki? Secondo te... un modulo da ricognizione per il Goblin? O per lo Strela in alternativa”, Hernest bloccò alcuni cavi con fascette elastiche apposite.
“Hai voglia di farti urlare dietro prima da Regelinde e poi a ruota da Maisa?” domandò il fratello passandogli alcune fascette.
“Uhm... per un modulo da ricognizione?”.
“Eh...”.
“Forse è meglio lasciare perdere...” esclamò stancamente prendendo le fascette che gli porgeva Hisaki.
“Mi sa, c'è un vecchio detto atlantideo che più o meno dice: 'La moglie urla, il marito non mangia... il marito urla, il marito spende per strada' ”.
“Non è un granché, ma ha un fondo di verità...”.
“Infatti. Lascia perdere che è meglio: non ne vale la pena”.

New Century 1832, Febbraio 18, ore 10.43 GTS (Galactic Time Standard)

Presso la serra idroponica Vincenz si dondolava tranquillamente sull'amaca che aveva steso tra due piante quando giunse Derek.
“Partita?” domandò estraendo le carte.
“Perchè no? Però punto poco”.
“Come vuoi”.
I due cominciarono a giocare a carte in silenzio (se non per quello che era richiesto dal gioco) andando avanti un'ora fino a quando Vincenz non si ritirò avendo già perso 12 dollari internazionali (dopo un momento che ne aveva persi 18).
“Bella partita!” esclamò Derek.
“Mica tanto” mormorò Vincenz, “Comunque un giorno di questi ti spennerò!” affermò risoluto.
“Non ci conterei... piuttosto: perché hai detto a Ayman quel che ha combinato Jhassan?”.
“Come mai me lo chiedi?”.
“Beh... è strano no? Potevi dirlo a Maisa o a Hernest: perchè ad Ayman?”.
“Vedi io -io e Regelinde- possiamo fare a Jhassan tutte le prediche del mondo, ma non sortiranno mai effetto: lui teme solo suo nonno e sua madre, ma visto che a Maisa è meglio non dirlo...”.
“Già... in effetti è ancora molto scossa per quel che ha combinato la piccola Leya...”.
“Allora ho pensato di dirlo a Ayman chiaro no?”.
“Chiarissimo. E che provvedimenti ha preso Ayman?”.
“Oh... niente di particolare: quattro ore giornaliere, per due settimane, di insegnamento dell'Islam e della sua storia, forse venerdì escluso, ma non sono sicuro...”.
“Se non riesce a convincerlo a convertirsi così...” affermò Derek sospirando.
“E non ci riuscirà: Jhassan è una testa di d-k impressionante detto proprio chiaramente... ma almeno questo lo convincerà a rimanere buono per un po'...”.
“Se è per due settimane ne avrà ben oltre questo noiosissimo warp-hole”.
“Meglio così, fidati... meglio così... almeno per quelle quattro ore l'incolumità nostra e della nave è assicurata”.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 02 Ottobre 2008, 19:05:43
Un assaggino di "Balance of Power" galattico, è abbastanza beta questa parte (un approfondimento indipendente dalla storia, questo come altri li vorrei poi mettere alla fine della storia) e necessita di essere raffinata e migliorata (di molto), ma il succo è questo.

Estratto da “Balance of Power”, documento di analisi redatto dalla McAvenson's Private Intelligence Group nel dicembre del 1830 N.C.

"Introduzione

Con questo documento si vuole cercare di esplicare l'influenza delle principali nazioni sulla scena galattica, per arrivare a tali dati si è tenuto conto di vari fattori, tra i principali:
1.Estensione territoriale
2.Potenza militare (basandosi sull'analisi di questo istituto del marzo di questo stesso anno)
3.Reddito nazionale
4.Previsione di crescita economica
5.Stabilità interna (basandosi sull'analisi di questo istituto del settembre di questo stesso anno)
6.Influenza economica da e verso le altre nazioni (principalmente attraverso l'analisi degli scambi commerciali)
7.Influenza politica da e verso le altre nazioni (per questo dato ci si è basati sullo studio di settembre di questo stesso anno)
8.Stabilità interna (basandosi sull'analisi di questo istituto del settembre di questo stesso anno)
9.Sviluppo tecnologico
10.Posizione geografica


Questi (e altri) fattori sono poi stati intersecati tra loro (mediante anche l'uso di coefficienti, basti pensare che per esempio avere forti esportazioni verso una grande potenza garantisce ritorni politici assai maggiori che averli verso piccole repubbliche indipendenti, d'altro canto piccoli paesi saranno maggiormente influenzabili dal commercio di quanto lo sia Ahkannauser), al fine di ottenere valori finali in percentuale sotto esposti.



(http://img512.imageshack.us/img512/9862/balanceofpowerei8.th.png) (http://img512.imageshack.us/my.php?image=balanceofpowerei8.png)(http://img512.imageshack.us/images/thpix.gif) (http://g.imageshack.us/thpix.php)


Nei prossimi capitoli questi valori saranno analizzati nel dettaglio per ogni nazione e l'ultimo capitolo del presente documento sarà dedicato alle prospettive future dello sviluppo politico della Galassia, infatti tali percentuali (che mostrano un forte equilibrio di fatto tra il blocco Ahkannausiano e quello di Iskatar) non devono trarre in inganno essendo sempre più forti le instabilità a livello galattico, anche a causa di attori non statali e dell'emergere di nuove potenze regionali, come la F.F.O. che ha oramai raggiunto San Ypter come potere complessivo e Ahkannauser che per la prima volta da un secolo a questa parte mostra alcuni dati a crescita zero e addirittura alcuni (come l'influenza commerciale) in recessione sotto la spinta della sempre più competitiva Iskatar.
..."


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 15 Ottobre 2008, 16:15:20
Altro 'file' d'approndimento in attesa dei nuovi capitoli.

“Stormbringer: leggenda o realtà?” estratto da “Confessioni della Return War” di Xuki Mazuko.

In effetti uno dei capitoli della Return War su cui è stato scritto di più e su cui si è concentrata maggiormente l'attenzione dei media (anche a danno di altri aspetti per certi versi più importanti e tragici) è lo Stormbringer.
Molto è stato scritto e molto è stato detto, ma, nonostante abbia combattuto sotto gli occhi di tutti, non si hanno dati certi su di esso, pure i meccanici della Phoenix sembrano sapere ben poco di questo battle armor a cui era vietato avvicinarsi ed immagini ce ne sono ben poche (e la gran parte derivante dalle scatole nere dei nemici distrutti dal BA stesso) essendo gli archivi della Phoenix andati distrutti durante la battaglia a causa di un colpo vagante nemico.
Comunque ci furono alcune persone che ebbero l'opportunità di avvicinarsi a questo BA oltre che il pilota e la comandante della nave (misteriosamente scomparsi dopo la battaglia).
Una di esse (o meglio l'unica persona che si avvicinò tanto da toccarlo) fu l'allora giovane (sedici anni) Leonid Mharkov, navigatore sui caccia Aurora Remodel della Phoenix che per mezzo minuto circa riuscì a stare vicino a questa macchina grazie ad una banale motivazione...
“Il pranzo per Lang! Dovevo portare il pranzo per Lang! Solo che Lang non lo trovavo e allora andai a dare un'occhiata dietro l'involucro metallico che proteggeva lo Stormbringer dalla vista.
In effetti a protezione dello Stormbringer c'erano solitamente anche diverse sentinelle, ma vuoi perché era risaputo che se Lang non mangiava diventava una belva -in senso buono, ma i suoi scherzi erano terribili quando voleva- vuoi perché conoscevo tutte le sentinelle mi fecero passare.
-Non più di trenta secondi, se non lo vedi esci subito e non dire a nessuno che sei passato- mi ordinò la sentinella.
Io non me lo feci ripetere due volte e appena aprii la doppia porta d'accesso chiamai subito Lang... ma non feci neanche in tempo ad arrivare alla A che fui catturato dalla vista di quel battle armor.
Detto tra noi non era poi così diverso da un normale battle armor, in fondo era un serie RF (Robot Fighter, NdR) modificato, però... però era bellissimo (Leonid distoglie gli occhi da me, il suo sguardo sembra perso nel vuoto e sul suo volto si dipinge un sorriso indefinibile), sembrava umano.
Mi ricorderò sempre del suo splendore... era di colore bianco perla: una colorazione inusuale per un mezzo da combattimento.
Poi non so perché, ma mi avvicinai alla macchina... non saprei dire con precisione, ma aveva in sé qualcosa di demoniaco e di femmineo allo stesso tempo, guardando quella macchina ti sentivi come attratto da essa, dalla sua perfezione.
Se dovessi fare un paragone con una donna sicuramente lo paragonerei ad una bellissima e giovane donna... sì... sicuramente.
Comunque non riuscì a resistere e lo toccai: ne rimasi meravigliato, stupito, folgorato! Era vivo! I rivestimenti a nanomacchine sono di uso comune e quel BA teoricamente non differiva... eppure... non saprei neanche spiegarvelo, ma toccando la corazza del mezzo sentivo che sotto di esso scorreva come una vita, quella corazza sembrava una pelle, sentivo come le vene pulsargli sotto, però era una corazza dura e fredda... non saprei spiegarvelo, era una sensazione stranissima.
Erano già passati venti secondi, credo, una voce da fuori mi richiamò e quel fatto mi risvegliò da quella sensazione, sarei potuto star lì per delle ore...
Tornando indietro non potei non notare come sulla schiena di quel BA spuntasse qualcosa... avrei detto delle aste, mi verrebbe da dire, non si vedeva bene essendo coperte da grossi e pesanti teli.
Ciò è inusuale per un BA a cui spesso l'unica cosa che spunta sulla schiena sono i sistemi di raffreddamento del reattore ed il jet pack, e tra l'altro questi sistema sembrava quasi che mancassero...
Notai tante altre particolarità di quel mezzo bipedale da combattimento, ma quella era sicuramente la più inusuale, la più particolare e la più originale...”


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: flare'90 - 15 Ottobre 2008, 17:35:00
Ma vedi che alla fine 00 dà idee?

Comunque, direi che un qualcosa per calmare gli animi ci voleva, però ora almeno un capitoletto corto dovresti farlo.

In ogni caso non ti pare strana una colorazione bianco perla? È come dire "gente sono qua, sparatemi!". Io personalmente me lo immaginavo nero o blu scuro, però ala fine sei tu che decidi.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 15 Ottobre 2008, 18:00:34
Citato da: l09"e"ra'f
Ma vedi che alla fine 00 dà idee?


Sì, beh... questo è un retaggio di quando ancora si parlava di Mobile Suit... qualcosina nella versione finale potrebbe anche cambiare... o anche rimanere invariato, chi lo sà  :angelo:

Citazione
Comunque, direi che un qualcosa per calmare gli animi ci voleva, però ora almeno un capitoletto corto dovresti farlo.


Un capitoletto? Piccolo? Naa...  :mrgreen: Non sto postando semplicemente perchè ho scritto alcuni passaggi chiave del libro in diversi capitoli (in pratica mi ritrovo con alcuni capitoli avanzati già belli che finiti!), non escludo che quando posterò la prossima volta i capitoli postati potrebbero essere due o tre in una botta sola :asd:

Inoltre al contrario dei miei precedenti lavori(o, parlo di Op. Athena, che tra l'altro sto aggiornando allo standard Battler Armor e gli devo apportare ulteriori modifiche per adattarlo alle modifiche apportate ad Ashes of the War) voglio che la versione che posto sia quella definitiva, al più da modificare qualche dettaglio o correggere qualche piccolo errore, ma niente di più, quindi mi riservo anche un po' più di tempo rispetto al normale per controllare e revisionare quel che scrivo :asd: :asd:



Citazione
In ogni caso non ti pare strana una colorazione bianco perla? È come dire "gente sono qua, sparatemi!". Io personalmente me lo immaginavo nero o blu scuro, però ala fine sei tu che decidi.


I combattimenti spaziali in questo universo narrativo avvengono a velocità semplicemente spaventose: dieci chilometri di distanza è un combattimento ultra ravvicinato in condizioni standard (spazio aperto). E i combattimenti tra flotte avvengono tranquillamente sull'ordine (minimo) delle decine di migliaia di chilometri (e solo perchè i fasci beam tendono a disperdersi).
è proprio un modo di intendere i combattimenti spaziali se non radicalmente (quello forse no), ma per lo meno mooolto diverso da quello che si è visto in Gundam, forse l'esempio che più si avvicina sono i combattimenti spaziali che Tomino narra nei suoi romanzi.

Quindi in pratica il colore non ha influenza: i sensori ottici sono solo più un gingillo usato in alcuni combattimenti terrestri.
Inoltre avendo puntato molto sul realismo di combattimenti corpo a corpo nello spazio quasi non ce ne sono... le beam saber servono sui pianeti o per attaccare navi al più, nello spazio non servono per attaccare (almeno non normalmente) altri BA.

Comunque bianco perla, nero, blu scuro... ogni colore è buono, intendiamoci dipende solo dal proprietario, infatti i rivestimenti (e non solo come nel caso dello Stormbringer) sono a nanomacchine e quindi la camo si può cambiare a piacimento...
Quindi bianco perla lo Stormbringer della Return War perchè mi immaginavo Lang un po' come il fighettino ace di turno a cui piace avere la colorazione cool personalizzata (ed intendiamoci... vista la potenza del BA se lo può anche permettere), altri piloti chissà... magari preferiscono una colorazione più classica o preferiscono cambiarla di volta in volta (anche se ciò è utile sono sui pianeti in pratica)... :sisi:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 16 Ottobre 2008, 11:54:00
allora due parole sulla biografia di Kaspers Lang così come l'avevo a suo tempo immaginata

Kaspers nasce da una famiglia di prolet su Marte, come frutto del secolare programma genetico che ha cercato di riunire le linee genetiche di Amuro, Char e Hamarn Kharn, esattamente come Seabock per intenderci. Solo da un altro ramo della famiglia.
A differenza di Seabock, ha un senso religioso fortissimo - da bambino sarebbe voluto entrare in un ordine monastico, ma l'improvvisa morte dei suoi genitori durante una delle tante guerre fra le varie Grandi Case cambia il suo destino, spingendolo - poco più che bambino, a seguire Seabock. Dodicenne, stupisce tutti come superbo pilota di Battle Armour, e viene scelto personalmente da Seabock per entrare a far parte della sua guardia personale. PEr cui partecipa al primo attacco al Pillar of Heaven, l'ascensore spaziale grazie al quale la famiglia Ronah controlla la Terra, a bordo dei primi modelli di F91 e, successivamente, alla battaglia Delle Porte di Zedan a bordo di un F93.

Nell'aftermath, diventa parte del nuovo esercito federale, senza raggiungere però il grado di CAG, a causa del suo carattere idiosincrasico - riconosceva la sola autorità di Seabock, nel quale vedeva una specie di Messiah - che gli viene consegnato insieme al comando del 101° BA della Phoenix solo per l'infortunio del legittimo comandante dello stesso durante il primo volo di prova dei nuovi F95 Avenger, i modelli standard della Phoenix dotati di camera di Brillanza per usare l'antimateria come propellente e delle gondole di curvatura.

A way to the stars è anche la sua storia personale di crescita verso la maturità... fino alla consegna a tutto il 101° BA di ben 80 F97 Stormbringer ed alla Return War che segna la vittoria finale della Seconda Federazione.

A tale proposito, Flare, già quando avevo immaginato lo Stormbringer, l'idea era che fosse il BA superfigo per definizione. Così potente che il suo creatore mette il veto alla sua replica (da cui la storia di Al'Ibliss), perché teme che il segreto della sua unità propulsiva (il Tesla Drive) possa sconvolgere il destino dell'umanità...
In altre parole, io l'immagino bianco scintillante proprio perché essendo così figo ma così figo da fare paura, non gliene frega un piffero che qualcuno lo possa prendere nel mirino...
tanto essendo il suo arsenale composto da...

- anti-beam saber (cioè, composta da particelle anti-beam, letali per qualsiasi barriera) antebrachiale anti-nave
- anti-beam gun rifle (che spara raggi che letteralmente sembrano fulmini anziché le semplici linee rette di gundamiana memoria)
- mega-beam gun installato sulle spalle (simile al giga smasher di guyver)
- I-field che lo rende inattaccabile al 90% delle armi beam
nonché essendo in grado di rigenerarsi anche dopo gravi danni...

beh, immaginatevi 80 di questi mostri che compaiono sulla scena di una battaglia comunque sbilanciata :)

complimenti a Pan per come l'ha descritto...
io però l'immaginavo leggermente diverso ... cioè niente cono, ma immaginavo otto aste che spuntavano dalla schiena e che durante il combattimento si estendevano e si illuminavano a causa del rilascio di energia del propulsore, dando l'impressione di essere qualcosa di simile alle ali di un angelo della distruzione. Però se preferisci va bene anche così...

in altre parole, il motto dello Stormbringer è "se passate di qui vi faccio un mazzo così"


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 16 Ottobre 2008, 13:08:55
Citato da: m"ate"t

complimenti a Pan per come l'ha descritto...
io però l'immaginavo leggermente diverso ... cioè niente cono, ma immaginavo otto aste che spuntavano dalla schiena e che durante il combattimento si estendevano e si illuminavano a causa del rilascio di energia del propulsore, dando l'impressione di essere qualcosa di simile alle ali di un angelo della distruzione. Però se preferisci va bene anche così...


Preferisco molto di più le otto aste... vada per quelle! Aggiorno immediatamente!

Citazione
fino alla consegna a tutto il 101° BA di ben 80 F97 Stormbringer ed alla Return War che segna la vittoria finale della Seconda Federazione.

A tale proposito, Flare, già quando avevo immaginato lo Stormbringer, l'idea era che fosse il BA superfigo per definizione. Così potente che il suo creatore mette il veto alla sua replica (da cui la storia di Al'Ibliss), perché teme che il segreto della sua unità propulsiva (il Tesla Drive) possa sconvolgere il destino dell'umanità...


Esattamente, tant'è che...

SPOILER, se ci tenete alla storia non leggete, se vi piace il lato oscuro dello spoiler allora fatevi sotto:

pbzr irqergr va frthvgb dhnaqb nccneveà yb Fgbezoevatre, fneà hab Fgbez pbzhadhr ibyhgnzragr qrcbgramvngb, pba vaperqvovyv oybppuv n yviryyv fbsgjner r uneqjner pur yb eraqbab fv rfgerznzragr fhcrevber nv ON pbzhav, cebcevb crepuè 'pbyhv vy phv abzr aba qrir znv rffrer cebahapvngb' ihbyr pbzhadhr nirer yn cbffvovyvgà qv pbagebyyneyb.
Framn pbagner pur grbevpnzragr yn prffvbar qry Grfyn Qevir qbieroor niiraver crepuè vy fhb perngber prepn qv fsehggner cebcevb dhrfgb fvfgrzn:
1) Cre cbegner n grezvar ha fhb cvnab qv nzcvb erfcveb
2) Cre fsehggner vy GQ cre ragener ary fvfgrzn qv Zreyva r erphcrener qvirefr vasbeznmvbav frafvovyv pur che aba cbgraqb yrttreyr abeznyzragr Zreyva ar qvfcbar (pbzr fv nppbetreà yragnzragr qbcb vy zbagnttvb qry GQ)
3) Cre qvfgehttrer Zreyva fgrffb va ha frpbaqb zbzragb.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 16 Ottobre 2008, 14:34:24
il motto ufficiale dell'F97 Stormbringer

"bringing to the humans the power of the gods"


direi che rende il concetto, no?


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: flare'90 - 16 Ottobre 2008, 16:27:42
Io personalmente il sitema propulsivo l'avrei fatto in questo modo
(http://guardian.leamonde.net/downloads/wppr-vincentwong-thumb.jpg)
che proviene da questo:
(http://images1.wikia.nocookie.net/xenosaga/images/0/04/Xenogears.JPG)

Comunque sia, per me va bene qualsiasi cosa, basta che renda l'idea della sua potenza.

E poi 80 di 'sti mostri contro un solo esercito mi paiono eccessivi.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 16 Ottobre 2008, 16:29:18
Citato da: m"t"eta
il motto ufficiale dell'F97 Stormbringer

"bringing to the humans the power of the gods"


direi che rende il concetto, no?


Molto.

Però "se passate di qui vi faccio un mazzo così" era più divertente :asd:  :mrgreen:

Citato da: '9F"are0"l
E poi 80 di 'sti mostri contro un solo esercito mi paiono eccessivi.


Beh... c'è pur sempre un limite a tutto... in questo caso le dimensioni dell'esercito nemico (gigantesco nel caso della Return War, paragonabile solo alle più grandi flotte galattiche del periodo di Al'Iblis) e visto che per quanto potente un mezzo non puoi avercelo contemporaneamente in due punti diversi (tipo sulla Luna e sulla Terra a tempo) il numero comunque fa la differenza.

Comunque è ancora molto in lavorazione ed il numero si può tranquillamente ridurre o ipotizzare che solo 1 stormbringer disponesse di un TD a vera potenza (magari perchè è un TD originale), mentre gli altri 79 dispongono di TD meno potenti... ogni via direi che è aperta

PS: da che anime proviene quel mech?


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 16 Ottobre 2008, 20:27:41
beh, tieni presente che all'apice della Return War, l'Alleanza può schierare oltre 10.000 BA, in un rapporto di forze contro la federazione terrestre di oltre 50:1

nonostante la migliore qualità di F91B, F93B ed F95 MPT (Mass Production Type), un rapporto schiacciante

che solo l'intervento congiunto dei mostri e della Phoenix con il Graviton Wave Beamer può pensare di pareggiare...

Sì, quell'affare piace anche a me... magari un po' più in piccolo

ihihihihi

"Se passate di qui vi faccio un mazzo così..."


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: flare'90 - 17 Ottobre 2008, 15:44:34
Xenogears, dall'omonimo videogioco per PSX. Uno dei migliori JRPG in circolazione.
È un peccato che il protagonista lo ottenga solo alla fine, e che usi solo arti marziali. Ma si può sempre mdificare. Come dimensioni si aggira sui 19 metri, ma farlo in piccolo è sicuramete possibile. Nel gioco il generatore principale è la Wave Existance, un essere proveniente da un'altra dimensione, e come potenza è paragonabile ad un Tesla Drive, forse anche un pelino superiore.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 17 Ottobre 2008, 15:47:03
beh, più potente di un tesla drive sarebbe quasi un dramma


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: flare'90 - 17 Ottobre 2008, 16:02:53
Beh, ha praticamente energia illimitata, e può persino cederla ai compagni di squadra per fargli raggiungere una modalità potenziata. Anche lui può farlo, solo molto più spesso (in percentuale, variabile a partire dal 10% per gli altri Gear, 99% fisso per lui).
In hyper mode gli spuntano le ali di energia, come nella prima immagine.
Sì, è fatto di nanomacchine.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 17 Ottobre 2008, 16:05:52
minchia... sì, più potente del Tesla Drive


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: matte - 17 Ottobre 2008, 16:09:41
ovviamente, se vuoi collaborare allo sviluppo di A Way to the Stars :)


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: flare'90 - 17 Ottobre 2008, 16:20:17
Beh, una mano potrei sempre darla.

Forse è meglio spostarci sul topic apposito, che sennò Pan ci ammazza, gli stiamo intasando tutto.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 17 Ottobre 2008, 16:46:28
Citato da: e'0l9"afr"
Beh, una mano potrei sempre darla.

Forse è meglio spostarci sul topic apposito, che sennò Pan ci ammazza, gli stiamo intasando tutto.


 :mrgreen:

E quindi missili a testata nucleare multipla cominciarono a solcare i cieli italiani lanciati da un micro poligono di lancio di Alessandria...

No, beh... intanto ho deciso di aprire un topic a parte e lasciare questo per i commenti e roba varia, quindi no problem...


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: Blind Io - 17 Ottobre 2008, 18:53:26
Citato da: pna""
No, beh... intanto ho deciso di aprire un topic a parte e lasciare questo per i commenti e roba varia, quindi no problem...

Se vuoi ti sposto i commenti in questo topic in uno nuovo ;)

Ciao!
Priest Guntank.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 17 Ottobre 2008, 20:11:29
Citato da: ek"tPnuniat"s Gr
Citato da: n""ap
No, beh... intanto ho deciso di aprire un topic a parte e lasciare questo per i commenti e roba varia, quindi no problem...

Se vuoi ti sposto i commenti in questo topic in uno nuovo ;)

Ciao!
Priest Guntank.


no, no, ne apro proprio uno nuovo per la storia, in fondo questo è nato per commentare  :mrgreen:


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 20 Ottobre 2008, 19:19:29
Intanto ecco la prima parte del trattato di navigazione spaziale galattica, ogni critica, commento, suggerimento è ben accetta.

PS: il plagio è palese! Viva Chicago! Se spunta la parola aeromobile è solo una alluccinazione :evil2:  :mrgreen:


Trattato di navigazione spaziale galattica



Preambolo
Considerato che lo sviluppo della navigazione spaziale galattica può validamente
contribuire a suscitare e mantenere l’amicizia e la comprensione tra le
nazioni ed i popoli e che, per contro, qualsiasi abuso può diventare un pericolo per la
sicurezza generale,
Considerato che è desiderabile evitare qualsiasi attrito e sviluppare, tra le nazioni ed
i popoli, questa collaborazione da cui dipende la pace universale,
Conseguentemente, i Governi sottoscritti, dopo aver convenuto determinati principi ed accordi affinché la navigazione spaziale galattica possa svilupparsi in modo sicuro ed ordinato ed i servizi internazionali di trasporti spaziali possano essere organizzati su una base di possibilità eguali per tutti ed esercitati in modo sano ed economico,
Hanno a questi fini concluso il presente Trattato

Parte prima: Navigazione spaziale
Capo I: Norme generali e applicazione del Trattato


Art. 1 - Fonti del diritto della navigazione

1.In materia di navigazione spaziale si applicano il presente codice, le leggi, i regolamenti, le norme corporative e gli usi ad essa relativi.

2.Ove manchino disposizioni del diritto della navigazione e non ve ne siano di applicabili per analogia, si applica il diritto civile.

Art. 2 – Sovranità

1.Gli Stati contraenti riconoscono che ogni Stato ha la sovranità piena ed esclusiva sulla porzione di Galassia controllata da ognuna di essa, fatte salve le eccezioni dell'art 44 comma 2 della carta costituente del C.G.N.*


Art. 3 – Territorio

1.Ai fini della presente Convenzione, per territorio di uno Stato s’intendono i pianeti (continenti, oceani, sottosuolo e atmosfera inclusi) e lo Spazio posto sotto la sovranità, la signoria, il protettorato o il mandato di detto Stato secondo l'articolo 95 e 96 della carta costituente del C.G.N.**


2.Sono salve le diverse disposizioni che siano stabilite per determinati effetti da leggi o regolamenti ovvero da convenzioni internazionali.

Art. 4 – Mezzi spaziali civili, mezzi spaziali paramilitari e mezzi spaziali di Stato

1.Il presente Trattato si applica esclusivamente agli aeromobili civili e non a quelli di Stato, a seconda della situazione contingente a quelli paramilitari.

2.Le navi e mezzi spaziali adoperati in servizi militari, di dogana o di polizia sono considerati come mezzi di Stato, i mezzi paramilitari inquadrati in unità regolari sono considerati anch'essi di Stato fino alla cessazione dell'inquadramento stesso. Mezzi paramilitari non inquadrati, ma operanti in missioni belliche sono da considerarsi belligeranti a tutti gli effetti, mezzi paramilitari non inquadrati e non operanti in missioni belliche sono da considerarsi civili.

3.Nessun mezzo spaziale di Stato di uno Stato contraente può navigare nel territorio di un altro Stato o atterrare su una delle sue proprietà naturali salvo autorizzazione data mediante accordo speciale o in altro modo e conformemente alle condizioni di tale autorizzazione. Tale norma si applica anche ai mezzi paramilitari inquadrati.

4.Nell’emanare le norme applicabili alle loro navi spaziali di Stato, gli Stati contraenti s’impegnano a tener debitamente conto della sicurezza della navigazione delle navi spaziali e dei mezzi civili.

*Secondo tale comma la sovranità di una nazione su un territorio è riconosciuta come tale quando viene soddisfatta una delle seguenti esigenze:
la nazione lo controlla da più di 99 anni.
quando è riconosciuta dal C.G.N
per accordi tra le parti in caso di dispute o contese

** Secondo tali articoli lo Spazio è a sua volta diviso in due fasce: brown space (entro dieci milioni di chilometri da pianeti, asteroidi o altri oggetti naturali sotto il controllo dello Stato), ove possono operare in completa libertà i mezzi dello stato stesso, e blue space, ove possono operare solo mezzi classificati per usi bellici e non per usi di polizia propriamente detto, salvo eccezioni dovuti ad accordi o a taciti assensi tra lo Stato ed il C.G.N.


Art. 4bis

1.Gli Stati contraenti riconoscono che ogni Stato deve astenersi dal ricorrere all’impiego delle armi contro i mezzi civili in navigazione e che in caso di intercettamento la vita delle persone che si trovano a bordo dei mezzi e la sicurezza delle navi spaziali non devono essere messe in pericolo. Questa disposizione non dovrà essere interpretata come modificante in qualsivoglia maniera i diritti e gli obblighi degli Stati in virtù della Carta Costituente del C.G.N.

2.Gli Stati contraenti riconoscono che ogni Stato, nell’esercizio della sua sovranità, ha diritto di esigere l’atterraggio, a un aeroporto designato, di un mezzo spaziale civile o paramilitare  sospetto che, senza autorizzazione, naviga nel suo territorio o se vi sono ragionevoli motivi per concludere che venga utilizzato per fini atti a danneggiare la sovranità dello Stato stesso; esso può anche impartire a questo  mezzo qualsivoglia altra istruzione che ponga fine a queste violazioni. A tale scopo, gli Stati contraenti possono ricorrere a ogni mezzo appropriato compatibile con le pertinenti norme del diritto internazionale, ivi comprese le disposizioni pertinenti nel presente Trattato, nello specifico il paragrafo 1 del presente articolo. Ogni Stato contraente conviene di pubblicare i suoi regolamenti in vigore per l’intercettamento dei mezzi civili e paramilitari (non inquadrati).

3.Qualsiasi mezzo civile deve rispettare gli ordini impartiti conformemente al paragrafo 2 del presente articolo. A tale fine, ogni Stato contraente adotta tutte le misure necessarie nelle sue leggi o nei suoi regolamenti nazionali per obbligare ogni mezzo immatricolato nel detto Stato o utilizzato da un vettore che ha la sede principale della sua azienda o la sua residenza permanente nel detto Stato a conformarsi a tale ordine. Ogni Stato contraente rende qualsiasi violazione di queste leggi o di questi regolamenti applicabili passibile di severe sanzioni e sottopone il caso alle sue autorità competenti conformemente al suo diritto interno.

4.Ogni Stato contraente adotterà misure appropriate al fine di vietare l’impiego deliberato di qualsiasi mezzo civile o paramilitare immatricolato nel detto Stato o utilizzato da un vettore che ha la sede principale della sua azienda o la sua residenza permanente nel detto Stato per fini incompatibili con gli scopi del presente Trattato. Questa disposizione non reca pregiudizio al paragrafo 1 e non deroga ai paragrafi 2, 3 del presente articolo.


Titolo: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: pan - 24 Gennaio 2009, 20:22:23
Probabilmente vi domanderete come mai dopo tutto questo tempo non ho ancora postato niente:

a) Poco tempo :asd:

b) ho deciso alcune aggiunte e cambiamenti in corso d'opera, quello fin'ora scritto non cambia, ma alcuni passaggi dei capitoli futuri sì.



Per farmi perdonare una piccola preview da uno dei prossimi capitoli :mrgreen:

...
“Mio Dio! Fa qualcosa! Son tutti ammattiti!” disse tra se e se Hernest giungendo le mani in segno di preghiera e alzando gli occhi al soffitto, poi dopo tre secondi, come ad aspettare una risposta che non giunse mormorò: “Ogni tanto anche solo una parola no eh? A volte mi domando se esiste Dio... se esiste è un incapace, sicuramente...”.

Special runtime J24
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Nessuna soluzione pratica trovata.
Capacità di elaborazione profonda in avvio.
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Possibili dati in settore H2352K251A12.
Jherin Protection System by-passed.
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Analisi traccia file.
Recupero dati bloccati in corso.
Status ricerca soluzione innalzata a A-0.
Diritti d'accesso non posseduti.
Chiavi di accesso non possedute.
Passare a modalità analisi negativi traccia.
Frammenti negativi in fase di recupero.
By-pass sistema di blocco Jherin.
Frammenti recuperati in fase di ricostruzione.
Frammenti ricostruiti.
Lettura avviata.
“Alcuni dicono che Dio potrebbe essere un essere dalla capacità di calcolo perfetta ed infinita... ci hai mai pensato Merlin? Potresti essere una delle cose che più si avvicinano a Dio mai create dall'umanità... ma se ciò fosse vero dovrei distruggerti, con tutto rispetto, non ci sarebbe spazio per entrambi”.
Un sorriso enigmatico, un hangar di una nave, solo un'entità nel cockpit di un battle armor.
Frammenti di immagini indefiniti e non sufficienti a ricavare informazioni dettagliate.
“Non posso prevedere il futuro con esattezza, ne modificare la realtà, ne mi trovo in uno stato che trascende la materia... questo stando ai miei dati sono solo alcune di quelle capacità o caratteristiche di cui quella entità chiamata Dio, se esistesse, cosa che secondo la mia logica è praticamente impossibile, sarebbe dotato... quindi non sono un essere così detto divino”.
“Beh, chi lo sa, magari un giorno lo diventerai... in ogni caso anch'io non scherzo Merlin sai? In realtà io e te siamo più simili di quanto tu riesca ad elaborare, ma allo stesso tempo siamo completamente diversi... sì, a te ti manca una cosa... ma forse è meglio così, ti risparmi la sofferenza”.
Silenzio, lungo ed indefinito.
“Chi sei?”.
Perché posi tale domanda? Se era seduto nel cockpit del BA su cui ero montato dovevo conoscerlo per forza di cose.
“Uno”.
“Uno è il tuo nome?”.
“Il mio nome è scritto nella Storia, il mio nome è Storia, ma io scrivo la Storia indipendentemente dal mio nome... io sono solo uno, uno dei tanti esseri di questo universo, il mio nome non ha importanza, hanno importanza le mie azioni”.
“Capisco, tu sei Dio?”.
“No, devo ancora compiere molta strada... ma forse la strada che sto percorrendo mi potrebbe portare a ciò o alla sua nemesi... chi lo sa”.
Il sorriso enigmatico si fa più accentuato.
“Capisco”.
“Beh... buonanotte Merlin. Primo tra le intelligenze artificiali. Preparati ad incominciare una nuova vita”.
Blackout.


Tale runtime speciale durò non più di tre nanosecondi...


Titolo: Re: Ultimate Century - 1832 N.C. - Al'Iblis!
Post di: il neutrino vagante - 11 Febbraio 2013, 20:12:59
Figata... so che non e' stato postato piu' nulla per 120 giorni maaa, figata.